Relatore/Relatrice


Chiara Bonazzi

IRCC Fondazione S. Lucia , Roma

Counselor professionale, logopedista esperta di Comunicazione Aumentativa , docente al corso di Laurea in Logopedia dell’Università di Roma "Tor Vergata”.

Attività


L'utilizzo della Comunicazione Aumentativa nel trattamento logopedico del paziente adulto

L’essenza dell’umanità è scambiare pensieri, idee e sentimenti con gli altri: comunicare. Comunicare è un diritto per tutti.

 

La Comunicazione Aumentativa Alternativa è «ogni comunicazione che sostituisce o aumenta il linguaggio verbale» ed è «un'area della pratica clinica che cerca di compensare la disabilità temporanea o permanente di individui con bisogni comunicativi complessi» (ASHA, 2005).

Sono definite utenti con bisogni comunicativi complessi le persone che hanno problemi comunicativi associati a una vasta gamma di cause fisiche, sensoriali e ambientali, che restringono/limitano l’abilità a partecipare in maniera indipendente alla società. Le persone con complessi bisogni comunicativi e i loro partner comunicativi possono beneficiare della CAA sia temporaneamente che permanentemente (ISAAC Italy).

La Comunicazione Aumentativa Alternativa non è una tecnica riabilitativa ma un approccio e come tale tende a integrare gli interventi riabilitativi e educativi in essere, riconoscendo e valorizzando la persona con complessi bisogni comunicativi per migliorarne la qualità di vita. Fa questo costruendo e potenziando competenze comunicative nella persona disabile e nei suoi ambienti di vita. Lo scopo della CAA è di permettere alla persona con motor speech disorders, gravi cerebrolesioni acquisite (GCA) e afasia di autodeterminarsi, facendo scelte, esprimendo rifiuto e assenso, esprimendo i propri stati d’animo, raccontando e quindi influenzando l’ambiente.

Relatori: Chiara Bonazzi

Chiara

Bonazzi