Relatore/Relatrice


Cinzia Raffin

Direttrice scientifica Fondazione Bambini e Autismo, Pordenone

Psicologa e Psicoterapeuta.

Già associata alla ricerca presso il Centro di Terapia Familiare Sistemica e di Ricerca di Milano, si è occupata negli ultimi venti anni di disturbi dello spettro autistico, sviluppando, in particolare, nuovi modelli di presa in carico globale e innovativi programmi di educazione strutturata presso la Fondazione Bambini e Autismo ONLUS di Pordenone di cui è Presidente e Direttrice scientifica.

Attività


S6. Adulti con autismo: Dopo di Noi e sperimentazioni di vita indipendente


AMBITO CULTURALE-SOCIALE

Introduce e coordina:
Giovanni Marino (Presidente Fondazione Marino per l'Autismo Onlus, Reggio Calabria)

Agricoltura sociale e autismo. Un’opportunità di inserimento lavorativo
Daniela Pavoncello
(Ricercatrice INAPP - Istituto Nazionale per l’Analisi delle Politiche Pubbliche)
Il contributo affronterà la questione dell'inserimento lavorativo delle persone con disturbi dello spettro autistico nell’ambito dell’agricoltura sociale, riportando i risultati di una ricerca svolta a livello nazionale. Gli esiti dell’indagine hanno dimostrato che attraverso l’agricoltura sociale è possibile realizzare percorsi di accompagnamento e inserimento lavorativo di persone con autismo. Il lavoro nel settore agricolo infatti è risultato congeniale sia ai tempi che alle diverse capacità delle persone con autismo, offrendo una variegata gamma di possibili attività che si possono adattare alle capacità di ciascuno e avendo spesso un valore aggiunto terapeutico che va oltre la stessa occupazione lavorativa.

La mia casa oggi e domani. Progetto educativo di co-housing per persone con autismo
Corrado Cappa
(Direttore U.O.C. Psichiatria di Collegamento e Inclusione Sociale, Piacenza)
Verrà raccontata e analizzata l’esperienza di co-housing svolta in un piccolo appartamento della città di Piacenza e iniziata nel giugno 2018.
La proposta, rivolta a una ventina di persone con diagnosi di autismo di livello 1 o 2 di gravità secondo il DSM-5, prevede una settimana di convivenza diurna e/o notturna per piccoli gruppi di 3-4 persone, che si ripete circa una volta al mese a rotazione. Gli utenti pagano le spese di vitto e di alloggio, mentre a carico del servizio di salute mentale compete la spesa del personale di assistenza: 4 operatori che alternano la loro presenza in casa.
Durante l’intervento verrà quindi preso in esame il modello organizzativo e valutati i primi cambiamenti nel comportamento degli utenti, a distanza di pochi mesi dall’inizio dell’esperienza, considerando anche l’opinione dei genitori.

Una casa anche per noi: come conciliare una condizione di grande bisogno assistenziale con l’offerta di un’abitazione familiare
Cinzia Raffin
(Direttrice scientifica Fondazione Bambini e Autismo, Pordenone)
La Legge sul Dopo di Noi auspica per la grave disabilità percorsi di deistituzionalizzazione e […] residenze che riproducano le condizioni abitative e relazionali della casa (art 4). Laddove vi è un forte bisogno assistenziale, come nell’autismo severo con gravi comorbidità e problematiche comportamentali, è possibile pensare a una «casa» per il Dopo di Noi o l’«Istituto», benché evoluto, rimane l’unica risposta?
L’intervento prevedrà riflessioni e proposte innovative sul tema.

Relatori: Cinzia Raffin , Corrado Cappa , Giovanni Marino , Daniela Pavoncello

Cinzia

Raffin

Corrado

Cappa

Giovanni

Marino

Daniela

Pavoncello