Relatore/Relatrice


Simonetta Lumachi

Responsabile psicopedagogico Associazione PHILOS, Genova

Laureata in Filosofia con indirizzo psicologico presso l’Università di Genova, ha conseguito un Master quadriennale presso l’Università Popolare di Roma di «Counselor professionale» (Tecnico socio-assistenziale individuale e di gruppo) con iscrizione al Registro Ufficiale dei Counselor FAIP n°482 (Federazione Associazione Italiane Psicoterapia) e del Registro Ufficiale CNCP n°1696 (Coordinamento Nazionale Counselor Professionisti). Ha svolto inoltre un corso biennale di Mediazione Familiare, presso la Scuola Genovese di Psicoterapia Sistemica e un Master in Pedagogia Clinica presso ISFAR (iscrizione Albo n°3987).

È Specialista Supervisore, socio fondatore dell’Associazione PHILOS (centro psico-pedagogico per soggetti autistici, problemi di apprendimento e di comportamento) e socio fondatore del Centro Clinico per l’età evolutiva PAIS Recco (GE). È inoltre formatrice professionale per psicologi, insegnanti, logopedisti, neuropsicomotricisti ed educatori sulle tematiche inerenti l’Autismo e l’integrazione scolastica e per le aziende o Cooperative sulle tematiche dell’Analisi Transazionale, Sistemica e Comportamentale. 

Attività


S2. Il ruolo del caregiver: tra stress e resilienza


AMBITO CULTURALE-SOCIALE

Introduce e coordina:
Serafino Corti (Direttore Dipartimento delle Disabilità, Fondazione Sospiro Onlus, Università Cattolica di Brescia, CDA FIA - Fondazione Italiana Autismo e Comitato Scientifico SIASCA)
 

Promuovere i valori e fronteggiare le fatiche: percorsi di arricchimento motivazionale degli operatori 

Serafino Corti (Direttore Dipartimento delle Disabilità, Fondazione Sospiro Onlus, Università Cattolica di Brescia, CDA FIA - Fondazione Italiana Autismo e Comitato Scientifico SIASCA)

Il lavoro con la disabilità intellettiva e l’autismo, specie nel caso di persone che necessitano di un elevato grado di sostegno, richiede non solo una significativa competenza professionale ma anche un’adesione e una compliance degli operatori di contatto. Spesso, infatti, lavorare a sostegno delle persone con autismo significa spendere moltissime energie per un periodo lungo di tempo prima di riuscire ad ottenere i risultati attesi. Queste energie, se non opportunamente monitorate e alimentate, possono in breve termine decrementare e produrre una condiziona patologica nota come burn-out. Durante la relazione verranno messe in evidenza le cause principali dello stress da lavoro con la popolazione con autismo e suggerite le migliori strategie che la letteratura scientifica propone per sostenere la motivazione degli operatori nella loro pratica clinica.

Promuovere la resilienza nei siblings e in famiglia 
Bert Pichal e Valentina Boffa Roculo (Casa per l'autismo, Cooperativa Sociale Domus Laetitiae, Biella)
È estremamente importante che i siblings e i loro fratelli abbiano a disposizione degli strumenti per gestire i momenti di stress e le emozioni intense. Durante la relazione, saranno illustrate modalità per alleggerire lo stress e rafforzare la resilienza, con particolare riferimento ai siblings. Si porterà l’esempio dell’esperienza di Candelo, in provincia di Biella, dove è nato un gruppo per siblings che, attraverso diverse fasi di lavoro, ha visto il coinvolgimento anche di fratelli autistici e di qualche cugino/a o amico/a, portando al risultato dell’allargamento della rete di supporto delle famiglie.

“Da quando ho smesso di cercare ho imparato a trovare, da quando un vento si levò a me contrario veleggio su tutti i venti” (Friedrich Nietzsche): percorsi di crescita e sostegno ai genitori
Simonetta Lumachi (Responsabile psicopedagogico Associazione PHILOS, Genova)
La forza di una mamma che trasforma il “vento contrario” in punto di partenza e sprone per gestire e dominare i venti quotidiani che la vita le presenta, sfruttandoli, non solo a suo favore (ovvero della sua famiglia), ma mettendoli generosamente a disposizione di tante altre famiglie. Il suo essere “mamma di due bimbi con diagnosi di autismo” ha rappresentato solo il punto di partenza, ed oggi a pochi anni dal “buio” gestisce un’associazione dinamica e in forte crescita. La relazione si focalizzerà proprio sul lavoro con i genitori, strutturato in un'ottica di "rafforzamento" del rapporto di coppia e della resilienza sia personale che genitoriale.

Relatori: Serafino Corti , Simonetta Lumachi , Bert Pichal , Valentina Boffa Roculo

Serafino

Corti

Simonetta

Lumachi

Bert

Pichal

Valentina

Boffa Roculo

S13. Essere genitori di un bambino con autismo: dalla nascita all'età adulta


AMBITO CULTURALE-SOCIALE

Introduce e coordina:
Silvano Solari (Università di Genova)

La persona con autismo e i cambiamenti emotivi nella storia della famiglia
Silvano Solari
(Università di Genova)
Dall'infanzia all'età adulta, la persona con autismo esprime esigenze diverse e richiede modalità di attenzione e di valorizzazione in continua evoluzione. Di conseguenza, i processi di interazione si strutturano sulla base di sollecitazioni interne ed esterne, caratterizzate da forme relazionali a diversa intensità relazionale. Il MIE (Metodo Interattivo Emozionale) rappresenta, a questo proposito, un riferimento fondamentale di crescita, determinando una serie di cambiamenti in progressione.

Lavorare insieme: sfide e ostacoli nel promuovere l'aderenza al trattamento dei genitori
Chiara Pezzana
(Direttore Sanitario e Scientifico, Associazione per l’autismo Enrico Micheli Onlus, Novara)
Nel campo dei disturbi dello spettro autistico molto si è scritto sull’efficacia dei trattamenti di natura cognitivo-comportamentale e sulla crucialità del ruolo dei genitori come co-terapeuti. Verranno analizzate quali sono le difficoltà e le sfide che si presentano al clinico nel promuovere una corretta aderenza della famiglia al trattamento proposto, nell’ottica di sostenere un intervento di qualità e di successo.

La parola a due mamme: diagnosi, accettazione ma soprattutto azione!
Simonetta Lumachi
(Responsabile psicopedagogico Associazione PHILOS, Genova)
Dal momento della diagnosi, alla presa di consapevolezza e accettazione, per giungere alla personale reazione. Molte e differenti sono le modalità di re-azione o immobilizz-azione, fino all'estrema posizione di negazione della diagnosi. Nell'intervento si darà spazio a distinte esperienze attraverso le video-testimonianze di due madri che generosamente si racconteranno nel loro percorso passato, presente e sogni futuri, sia come genitori che come coppia. Sarà dedicato ampio spazio a riflessioni in merito a quanto emerso.
 

Relatori: Simonetta Lumachi , Silvano Solari , Chiara Pezzana

Simonetta

Lumachi

Silvano

Solari

Chiara

Pezzana