Relatore/Relatrice


Bert Pichal

Casa per l'Autismo, Cooperativa Sociale Domus Laetitiae, Biella

BIOGRAFIA

Laureato in Ortopedagogia nel 1998 all’Università di Gand, in Belgio, con specializzazione in autismo. Ha due fratelli con disturbo dello spettro autistico. Lavora come consulente in autismo da quasi 20 anni, occupandosi di attività di formazione, valutazione funzionale, supervisione e consulenza in vari servizi, nella scuola e in famiglia. Svolge anche attività con fratelli e sorelle di bambini, adolescenti e adulti con bisogni speciali.

Collabora con numerosi enti nel privato sociale. In questo momento la sua attività si concentra soprattutto a Biella dove da giugno 2006 collabora con la Cooperativa Domus Laetitiae di Sagliano Micca, che ha aperto a settembre 2013 una “Casa per l’Autismo” a Candelo in collaborazione con ANGSA Biella. A Torino collabora con la Cooperativa Interactive alla City-Farm Community Cascina Teghillo e al Social Club (gestito in Associazione Temporanea d’Impresa con la Fondazione TEDA). Svolge una docenza in “Psicologia della disabilità e dell’inclusione sociale” presso l’Istituto Universitario Salesiani Rebaudengo di Torino. In passato ha collaborato con l’Opleidingscentrum Autisme di Anversa di Theo Peeters ed è stato coordinatore per le Fiandre dell’ Associazione dei fratelli di persone con disabilità (Brussenwerking, Bruges). 

Attività


S2. Il ruolo del caregiver: tra stress e resilienza


AMBITO CULTURALE-SOCIALE

Introduce e coordina:
Serafino Corti (Direttore Dipartimento delle Disabilità, Fondazione Sospiro Onlus, Università Cattolica di Brescia, CDA FIA - Fondazione Italiana Autismo e Comitato Scientifico SIASCA)
 

Promuovere i valori e fronteggiare le fatiche: percorsi di arricchimento motivazionale degli operatori 

Serafino Corti (Direttore Dipartimento delle Disabilità, Fondazione Sospiro Onlus, Università Cattolica di Brescia, CDA FIA - Fondazione Italiana Autismo e Comitato Scientifico SIASCA)

Il lavoro con la disabilità intellettiva e l’autismo, specie nel caso di persone che necessitano di un elevato grado di sostegno, richiede non solo una significativa competenza professionale ma anche un’adesione e una compliance degli operatori di contatto. Spesso, infatti, lavorare a sostegno delle persone con autismo significa spendere moltissime energie per un periodo lungo di tempo prima di riuscire ad ottenere i risultati attesi. Queste energie, se non opportunamente monitorate e alimentate, possono in breve termine decrementare e produrre una condiziona patologica nota come burn-out. Durante la relazione verranno messe in evidenza le cause principali dello stress da lavoro con la popolazione con autismo e suggerite le migliori strategie che la letteratura scientifica propone per sostenere la motivazione degli operatori nella loro pratica clinica.

Promuovere la resilienza nei siblings e in famiglia 
Bert Pichal e Valentina Boffa Roculo (Casa per l'autismo, Cooperativa Sociale Domus Laetitiae, Biella)
È estremamente importante che i siblings e i loro fratelli abbiano a disposizione degli strumenti per gestire i momenti di stress e le emozioni intense. Durante la relazione, saranno illustrate modalità per alleggerire lo stress e rafforzare la resilienza, con particolare riferimento ai siblings. Si porterà l’esempio dell’esperienza di Candelo, in provincia di Biella, dove è nato un gruppo per siblings che, attraverso diverse fasi di lavoro, ha visto il coinvolgimento anche di fratelli autistici e di qualche cugino/a o amico/a, portando al risultato dell’allargamento della rete di supporto delle famiglie.

“Da quando ho smesso di cercare ho imparato a trovare, da quando un vento si levò a me contrario veleggio su tutti i venti” (Friedrich Nietzsche): percorsi di crescita e sostegno ai genitori
Simonetta Lumachi (Responsabile psicopedagogico Associazione PHILOS, Genova)
La forza di una mamma che trasforma il “vento contrario” in punto di partenza e sprone per gestire e dominare i venti quotidiani che la vita le presenta, sfruttandoli, non solo a suo favore (ovvero della sua famiglia), ma mettendoli generosamente a disposizione di tante altre famiglie. Il suo essere “mamma di due bimbi con diagnosi di autismo” ha rappresentato solo il punto di partenza, ed oggi a pochi anni dal “buio” gestisce un’associazione dinamica e in forte crescita. La relazione si focalizzerà proprio sul lavoro con i genitori, strutturato in un'ottica di "rafforzamento" del rapporto di coppia e della resilienza sia personale che genitoriale.

Relatori: Serafino Corti , Simonetta Lumachi , Bert Pichal , Valentina Boffa Roculo

Serafino

Corti

Simonetta

Lumachi

Bert

Pichal

Valentina

Boffa Roculo