venerdì 18 ottobre | 16.00 - 18.00
simposi
Ogni partecipante può frequentare una delle quattro attività in contemporanea
1. LA PRESA IN CARICO E L'INTERVENTO CON GLI UOMINI AUTORI DI VIOLENZA ALL'INTERNO DI UN SISTEMA COORDINATO E MULTIDISCIPLINARE
Nonostante l’esplicito riferimento al lavoro con gli uomini autori di violenza nell’articolo 16 della Convenzione di Istanbul e i recenti riferimenti normativi (L.119/13), purtroppo l’importanza dei programmi di trattamento non sono ancora sempre riconosciuti, indebolendo in questo modo il contrasto alla violenza di genere e la tutela delle donne e dei minori che ne sono vittime. Diventa quindi fondamentale offrire risposte concrete che sostengano l’assunzione di responsabilità del maltrattante rispetto alla propria violenza e che non colludano con i meccanismi di minimizzazione e negazione attivati da chi agisce violenza e dal sistema sociale e giudiziario che lo circonda.
Il simposio affronterà alcuni interventi realizzati in Italia rivolti agli uomini autori di violenza: il lavoro della rete Nazionale dei Centri per la presa in carico degli autori di violenza ReLive (Relazioni libere dalle Violenze) e del CAM (Centro di Ascolto uomini Maltrattanti) assieme all’esperienza della Cooperativa Sociale CIPM (Centro Italiano per la Promozione della Mediazione) che fonda il suo intervento sul concetto di «campo del trattamento», intendendo realizzare il paradigma della giustizia riparativa. Si esplorerà inoltre l’importanza di interventi di contrasto precoce che possano rispondere in modo preventivo alla violenza, alla necessità di attivare una risposta del sistema giudiziario e sociale per arrivare ad una autentica responsabilizzazione dell’uomo che agisce violenza e si analizzeranno, infine, gli interventi in ambito penitenziario.
Intervengono: Alessandra Pauncz (Psicologa e psicoterapeuta, Presidente rete ReLive – Relazioni Libere dalle Violenze, Firenze) e Paolo Giulini (Criminologo clinico, Presidente della Cooperativa Sociale CIPM – Centro Italiano per la Promozione della Mediazione, Milano)
2. IL LAVORO IN RETE PER UN AIUTO EFFICACE A SOSTEGNO DEL PERCORSO DI USCITA DALLA VIOLENZA
Affrontare la violenza sulle donne significa, oltre a riconoscerla, saperla monitorare valutando la situazione e individuando in tempo i rischi che la donna e i bambini corrono. Per poterlo fare in modo realmente efficace, è necessario quindi un lavoro di rete e il coordinamento tra tutti i soggetti interessati.
Il simposio affronterà il tema presentando l’esperienza e il lavoro dei centri antiviolenza che, mantenendo un’ottica di genere, aiutano e sostengono le donne nel percorso di uscita dalla violenza, e l’operato dei servizi pubblici e dei diversi attori istituzionali impegnati nel contrasto alla violenza di genere. In particolare, verrà presentata l’esperienza di lavoro integrato multidisciplinare realizzata in Trentino negli ultimi anni che vede la partecipazione attiva di Questura, Arma dei carabinieri, Polizia locale, Servizi sanitari, Servizi sociali territoriali e Servizi per le donne, nonché la formazione continua per tutti gli operatori coinvolti.
Intervengono: Sigrid Pisanu (D.i.Re – Donne in Rete contro la violenza e Centro Antiviolenza – Casa delle donne di Merano) e Laura Castegnaro (Direttrice Ufficio Innovazione e Valutazione del Servizio politiche sociali della Provincia autonoma di Trento)
3. IL PERCORSO GIUDIZIARIO DI USCITA DALLA VIOLENZA: SCARDINARE STEREOTIPI E FALSE CONVINZIONE PER UN PROCESSO EQUO
Il simposio si propone di affrontare alcuni aspetti chiave relativi ai percorsi giudiziari (civili e penali) delle donne che escono da una condizione di violenza domestica e di genere: le tappe del procedimento e del processo; la necessità di costruire un processo equo, che non si fondi quindi su miti e stereotipi di genere e non ne sia condizionato; gli strumenti tecnico-giuridici e le altre risorse a disposizione della donna prima e durante il processo affrontati senza pregiudizi e in modo da scardinare i meccanismi di occultamento della violenza. Svelare gli ostacoli per poterli evitare e/o superare.
Questi aspetti saranno affrontati dal punto di vista della donna (dalle sue esigenze alle sue richieste in vista di un processo equo che tale deve essere anche per la vittima) e saranno supportati da esempi concreti basati sulla lunga esperienza sul campo delle due relatrici.
Intervengono: Elena Biaggioni (Avvocata, CAV Centro Antiviolenza coordinamento donne di Trento e coordinatrice rete avvocate di D.i.Re – Donne in Rete contro la violenza) e Marcella Pirrone (Avvocata, vice-presidente Wave – Women Against Violence Europe, D.i.Re – Donne in Rete contro la violenza e GEA Centro Antiviolenza Bolzano)
4. «I WAS BORN TO LOVE YOU»: COSA VUOL DIRE DAVVERO INNAMORARSI? ADOLESCENTI E VIOLENZA ALL'INTERNO DELLE GIOVANI COPPIE
L’adolescenza viene spesso descritta come una zona di confine attraverso cui si transita per accedere all’età adulta, meno come una fase di apprendimento cruciale per definire chi si potrà o meno divenire successivamente. In quest’ottica occuparsi delle prime relazioni affettive, di quanto siano o meno nutrienti per ciascuna delle parti coinvolte, appare allora determinante: ciò che oggi verrà esercitato nel quotidiano verrà poi replicato nelle coppie adulte, con tutte le implicazioni derivate. Le evidenze empiriche testimoniano la presenza di comportamenti violenti in coppia, sotto il profilo fisico, sessuale e psicologico, già a partire da giovanissime età. Malgrado ciò, il tema è ancora scarsamente affrontato e spesso minimizzato soprattutto per quanto concerne le conseguenze sulla salute e sul benessere di ragazze e ragazzi.
L’obiettivo principale del simposio è quello di sottolineare l’importanza del fermarsi a riflettere su queste tematiche.
Interviene: Laura Pomicino (Psicologa e psicoterapeuta, Università di Trieste)