Relatore/Relatrice


Luigi Colusso

(Comitato scientifico Fondazione Advar Assistenza Alberto Rizzotti, Treviso)

Medico e psicoterapeuta, responsabile del progetto Advar “Rimanere insieme” per l’elaborazione del lutto.

È stato iniziatore del servizio per persone in lutto nel 1999 di cui è tutt’ora responsabile, un servizio che accoglie circa duecento persone/anno e che vede attivi otto gruppi di persone in lutto. Ha promosso alcuni anni fa a Treviso insieme ad altri il Tavolo provinciale per la prevenzione dei gesti suicidari. È formatore, docente del Laboratorio lutto presso la Cattolica Milano Brescia e autore del testo “Il colloquio con le persone in lutto”, Edizioni Erickson.

Attività


La vita alla fine della vita. Prendersi cura della fragilità insieme

Le cure palliative precoci e le cure palliative nel paziente anziano
Jacopo Tamanti

Le Cure Palliative hanno come obiettivo la migliore qualità di vita possibile per la persona fragile, ammalata, e per i familiari. Le Cure Palliative Precoci vengono attuate, nel setting ambulatoriale, quando la o le malattie sono inguaribili e le comorbidità sono numerose, ma ancora in parte controllabili nella loro evoluzione dai trattamenti specifici. Prendono in carico la persona fragile e la famiglia affrontando tutti i sintomi correlati alla malattia, compreso il dolore, e contestualmente tutte le problematiche legate alla consapevolezza della complessità del quadro clinico e alla prognosi. La persona anziana ammalata, la sua famiglia e tutta la rete relazionale viene supportata nel percorso di comunicazione, nell’accettazione graduale dell’inguaribilità e nel percorso decisionale sulle terapie anche attraverso le Pianificazioni Condivise delle Cure.

Il ruolo del medico di medicina generale nel fine vita e la collaborazione con altri professionisti
Clara Ricci

Il Medico di Medicina Generale (MMG), grazie alla capillarità della presenza sul territorio, alla conoscenza di lunga data e al rapporto di fiducia instaurato con i pazienti, spesso è il primo professionista del SSN a cui si rivolgono il malato e dei suoi familiari quando viene posta una diagnosi di patologia cronica, invalidante e a prognosi infausta. Il paziente e la sua famiglia chiedono assistenza medica ma anche conforto psicologico, possono richiedere spiegazioni sul decorso e sulle terapie esprimendo le proprie paure e aspettative. Il MMG si trova quindi ad affrontare una fase delicatissima che spesso non è stata “pianificata” dal paziente e deve cercare di capire insieme a lui e ai suoi affetti quali cure siano più rispettose del suo personalissimo progetto di vita. Nella cura al domicilio del paziente in fine vita il MMG collabora con vari professionisti dell’assistenza sanitaria e sociale ed è spesso il “nodo” che collega tutte le figure coinvolte intorno al letto del malato.

L'accompagnamento dei familiari dalla diagnosi fino alla conclusione della vita
Luigi Colusso

Prendersi cura della fragilità alla fine della vita con efficacia è importante ma richiede un lavoro precedente perché i vari attori coinvolti possano essere presenti e attivi durante i vari passaggi che la precedono. Si inizia coltivando il pensiero anticipatorio, che riflette sull’avanzare dell’età e sui cambi che comporterà, si contrasta la lusinga del presente esteso e si lavora per accogliere infine il cordoglio anticipatorio e per usarlo come strumento di conoscenza e di reazione per un governo tempestivo del fine vita e del lutto che segue.

Relatori: Luigi Colusso , Clara Ricci , Jacopo Tamanti

Luigi

Colusso

Clara

Ricci

Jacopo

Tamanti