S8. Autism friendly e adattamento dell'ambiente
Progettare contesti Autism friendly - Cinzia Raffin
Sono circa 1 su 54 i cittadini con Disturbo dello Spettro dell’Autismo (ASD). Nell’ottica di una loro reale inclusione è importante pensare alla progettazione e alla realizzazione di luoghi di vita, al di là dell’abitazione, che rispettino il loro modo di percepire il mondo e le loro peculiarità. Non solo, è altrettanto necessario che gli umani che popolano quei luoghi, siano attrezzati per interagire con cervelli neurodivergenti. Non si possono progettare le città, gli esercizi pubblici, gli uffici e le strutture dello Stato su esclusiva misura delle persone con ASD, ma conoscere il loro punto di vista e il loro funzionamento può stimolare soluzioni innovative che favoriscano il benessere collettivo. Sarà tracciato a grandi linee come può essere concepita una città Autism friendly, partendo anche da alcuni dati raccolti attraverso una ricerca condotta dalla Fondazione Bambini e Autismo.
La gestione dei momenti di emergenza - Stefano Zanut
Nel 2012 su richiesta del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Pordenone sensibilizzati sui problemi dell’autismo per le esperienze vissute in prima persona durante il terremoto dell’Aquila, è iniziato un percorso di formazione reciproca, che ha sortito, non solo nella redazione di un formale protocollo di azioni, ma anche nella realizzazione di un Vademecum per il soccorritore oggi adottato dal Comando Nazionale dei Vigili del Fuoco.
In casi di emergenza, non riuscire a comunicare con una persona con ASD crea un’ulteriore emergenza nell’emergenza. E non si parla solo di calamità estreme che ti fanno trovare un bambino sotto le macerie che non parla e i cui genitori non ci sono più per raccontarti di lui, ma anche di situazioni più comuni come quella di essere rimasti chiusi fuori dalla porta blindata con il figlio con ASD dentro che dovrà vedere i vigili arrivare dalla finestra con l’accetta e spaccare il vetro per accedere all’appartamento. Potrebbe essere una esperienza traumatizzante indelebile.
Formazione reciproca: l’importanza dell’avvicinamento dei due mondi - Emanuela Sedran
Nel 2013 è stato avviato un intervento per la formazione reciproca di agenti delle forze dell’ordine e cittadini con ASD, voluto dalla Prefettura di Pordenone. Durante questo intervento si sottolineerà il fatto che muoversi all’interno di una città specie in autonomia, come si auspica, prevede infatti che chi presidia il territorio, dal vigile urbano al carabiniere, al poliziotto sia in grado di identificare una persona con ASD e supportarla, qualora ne abbia bisogno, interagendo con competenza; d’altro canto, anche il cittadino con ASD deve conoscere il ruolo delle forze dell’ordine e saper chiedere aiuto se ne ha bisogno nelle forme appropriate.
Al museo mi diverto anch’io - Chiara Pedrotti
Il progetto “Al museo mi diverto anch’io” tratta l’importante tema dell’accessibilità museale per persone nello spettro autistico. Nato su iniziativa di TRAIN dell’Università di Trento e finanziato dalla Fondazione Caritro, vede la collaborazione di una fitta rete sul territorio con capofila la Cooperativa IMPRONTE, le altre realtà che si occupano di autismo nella provincia di Trento e Bolzano (Cooperativa Albero Blu, Time aut, Agsat, Fondazione Trentina per l’autismo), i quattro musei provinciali (Mart, Muse, Castello del Buonconsiglio, Museo Etnografico di San Michele all’Adige) con il sostegno del comune di Rovereto, Trento e San Michele.
Il progetto si concentra sulla raccolta dei bisogni delle persone nello spettro autistico e delle loro famiglie relativamente alla fruizione dei contesti museali. Promuove la formazione del personale dei musei, avviando una riflessione sull’adattabilità degli spazi e sulla progettazione di percorsi inclusivi, generando iniziative volte alla sensibilizzazione della cittadinanza sulle difficoltà che caratterizzano l’autismo.
Muoversi e viaggiare in un territorio inclusivo - Mark Di Laurentiis
Ci sono molte famiglie che si privano della possibilità di muoversi in lunghe tratte, per una vacanza o per trovare parenti lontani, proprio perché affrontare un viaggio in aereo o in treno con una persona con ASD severo può rappresentare un vero e proprio stress, ma anche per garantire questo tipo di diritti, da alcuni anni cominciano a profilarsi buone prassi.
In questo intervento sarà presentata l'iniziativa "Autismo - In viaggio attraverso l'aeroporto" partita nel 2015 e finalizzata a fornire alcune semplici raccomandazioni rivolte agli accompagnatori per aiutare bambini e adulti con ASD ad accettare serenamente il loro viaggio, permettendo loro, attraverso un iter individuato dall'ENAC in coordinamento con le società di gestione, di poter visitare anticipatamente la realtà aeroportuale. A questa iniziativa aderiscono ormai molti aeroporti, da Bari, che ha fatto da capofila, fino a Milano, Torino, Venezia.
Relatori:
Cinzia Raffin
, Stefano Zanut
, Mark De Laurentiis
, Chiara Pedrotti