Relatore/Relatrice


Maurizio Arduino

Responsabile del Servizio di Psicologia e Psicopatologia dello sviluppo e del Centro Autismo e Sindrome di Asperger (CASA) dell’ASL CN1 di Cuneo

Psicologo, Psicoterapeuta di formazione familiare sistemica, Specialista in Psicologia Clinica. Lavora nel Sistema Sanitario Nazionale dal 1989 e attualmente è Psicologo Dirigente della ASL CN1 di Cuneo, dove è Responsabile del Servizio di Psicologia e psicopatologia dello sviluppo e del Centro per l’Autismo e la Sindrome di Asperger presso l’Ospedale di Mondovì. Ha fatto parte del Tavolo Nazionale Autismo presso il Ministero della Salute ed è componente del panel per le Linee Guida sull’autismo in età evolutiva presso l’Istituto Superiore di Sanità. È condirettore della rivista nazionale Autismo e Disturbi dello sviluppo.

Attività


S13. Autismo in classe: come favorire l'apprendimento

 

Le tecnologie a supporto dell'apprendimento e del progetto di vita - Maurizio Arduino
L’uso delle tecnologie negli interventi educativi e abilitativi per bambini e adolescenti nello spettro autistico, rappresenta da oltre vent’anni, una pratica diffusa sia nel mondo della scuola sia in quello degli interventi abilitativi. Sin dalla fine del secolo scorso, erano state avviate esperienze che mostravano come le tecnologie (inizialmente il personal computer) impiegassero modalità di comunicazione esplicite, chiare e strutturate, grazie all’uso di stimoli visivi e della lingua scritta, adatte al funzionamento della persona con autismo. Inoltre, l’ambiente di apprendimento riduceva la necessità di una mediazione sociale ed era altamente prevedibile. Veniva peraltro sottolineato che le tecnologie erano solo uno strumento, un mezzo, al servizio del progetto educativo/individualizzato. Negli ultimi vent’anni, l’evoluzione delle tecnologie ha subito una notevole accelerazione e oggi disponiamo di numerosi strumenti, dagli smartphone alle consolle dei videogiochi, dai comunicatori con sintesi vocale alla realtà virtuale e aumentata. L’intervento farà il punto sulle esperienze e le ricerche sul ruolo delle tecnologie a supporto dell’apprendimento e, in maniera più ampia, del progetto di vita (nella prospettiva del quale andrà costruito anche il progetto educativo individualizzato). 

Lo sguardo educativo: dal PEI al progetto di vita - Paola Di Michele
La scuola è la porta di accesso ad un futuro possibile. La peculiarità del lavoro degli assistenti all’autonomia e alla comunicazione è la trasversalità dello sguardo educativo. Saper vedere oltre; progettare individualizzando ogni passaggio, nella consapevolezza di compiere un percorso fatto di relazioni che cambiano noi stessi e gli altri. Esistono specificità del lavoro di questi professionisti, che ne caratterizzano il fondamentale operato a scuola; che ci sia bisogno degli assistenti specialistici è testimoniato dal fatto che si sia passati dai 5.000 degli anni novanta agli attuali 70.000. Mostrare quali siano, anche nel concreto, queste specificità e come si svolgano nel contesto scolastico è lo scopo di questo intervento. La strada per l’Inclusione è fatta di corresponsabilità ma, soprattutto, di compartecipazione educativa.

Interventi mediati dai pari per adolescenti con autismo - Fiorenzo Laghi
L’intervento mediato dai pari (Peer Mediated Intervention) prevede l’utilizzo dei compagni di classe come agenti di intervento per fungere da modello, rinforzare e promuovere competenze sociali e le interazioni sociali di bambini e adolescenti con autismo. Saranno illustrate le diverse fasi della programmazione individualizzata che coinvolge in modo proattivo e collaborativo ragazzi con autismo e compagni neurotipici nella definizione degli obiettivi; condivisione degli obiettivi finalizzati all’acquisizione di abilità professionali con genitori e insegnanti; stesura del programma; monitoraggio e verifica dell’efficacia dell’intervento.

 

Relatori: Fiorenzo Laghi , Maurizio Arduino , Paola Di Michele

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