Relatore/Relatrice


David Vagni

Associazione Spazio Asperger Onlus, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Università Ludwig Maximilian, Monaco

BIOGRAFIA

Fisico teorico, specializzato in calcolo scientifico e teorie della complessità, dottore in psicologia. Attualmente sta svolgendo il dottorato in Learning Sciences presso il Laboratorio di Psicologia Neurocognitiva dell'Università Maximilian-Ludwig di Monaco.  La sua attività l'ha portato ad interessarsi alla teoria dei sistemi dinamici e della complessità che ha poi approfondito cercandone applicazioni in campi diversi quali: l'epigenetica, le neuroscienze e la sociologia. È vicepresidente dell'associazione Spazio Asperger ONLUS per la quale è responsabile delle progettualità e della ricerca. Attraverso l’associazione offre supporto a persone con condizioni dello Spettro Autistico e alle loro famiglie. Nel campo della ricerca il suo interesse è focalizzato sullo sviluppo morale ed emotivo, la Teoria della Mente e le funzioni esecutive. Dal punto di vista clinico ha ricevuto un training ufficiale all'utilizzo del CAT-kit e si interessa delle terapie cognitivo-comportamentali di terza generazione e la mindfulness.

 

Attività


S4. Adolescenza e costruzione dell'identità

Coordinamento: Claudio Paloscia (Neuropsichiatra infantile, Responsabile UOS TSMREE III, UOC TSMREE, Dipartimento di Salute Mentale, ASL Roma 1, Direttore scientifico "Accademia di Neuropsicologia dello Sviluppo" - ANSvi, Parma)

La costruzione dell’identità nello spettro autistico: dal bisogno di affiliazione all’orgoglio di sé
Claudio Paloscia (Neuropsichiatra infantile, Responsabile UOS TSMREE III, UOC TSMREE, Dipartimento di Salute Mentale, ASL Roma 1, Direttore scientifico "Accademia di Neuropsicologia dello Sviluppo" - ANSvi, Parma)
La costruzione dell'identità è un percorso complesso e affascinante, particolarmente sfidante per gli adolescenti, che si sviluppa in diverse fasi a partire dall'infanzia. In particolare, può seguire sei fasi che si riassumono in: differenziazione, identificazione, attribuzione, valutazione, conservazione e la realizzazione.
L’intervento sarà l’occasione per analizzare come, nel caso di disturbi del neurosviluppo - come lo spettro autistico - questo processo diventi ancora più complicato, a causa delle difficoltà di interazione con il contesto sociale e delle aspettative che influenzano la percezione di sé. In ciascuna fase si possono, infatti, verificare criticità che possono condizionare lo sviluppo dell’identità. Il ruolo dei genitori e della scuola è cruciale nel supporto all'adolescente con Disturbo dello Spettro Autistico, aiutandolo/a ad accettare se stesso e a sviluppare autonomia, attraverso una validazione della sua soggettività e un rispecchiamento realistico delle sue capacità. Inoltre, il processo di diagnosi dovrebbe essere continuo e non limitarsi alla sola consegna della relazione diagnostica, poiché le sfide evolutive influenzano le percezioni dei genitori riguardo alle proprie capacità di crescere un figlio con bisogni speciali.

La costruzione dell’identità di genere: sfide e opportunità per una mente neurodivergente
David Vagni
(Associazione Spazio Asperger Onlus, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Università Ludwig Maimilian, Monaco)
La costruzione dell’identità di genere in persone autistiche è un processo complesso, influenzato da specifiche caratteristiche neurocognitive. Questo intervento analizza i fattori di rischio, come l'ossessività e la rigidità, le difficoltà nella comunicazione sociale e il rischio di isolamento, che possono ostacolare l’esplorazione e l’affermazione della propria identità. Al contempo, verranno approfonditi i fattori di protezione, tra cui la tendenza all’autenticità e la capacità di costruire un’identità personale svincolata dalle pressioni sociali. Attraverso studi recenti e approcci inclusivi, si discuteranno strategie per sostenere un percorso di sviluppo identitario autodeterminato e consapevole.

Co-occorrenze psicopatologiche nei disturbi dello spettro dell'autismo in adolescenza e nel giovane adulto
Roberto Keller
(Responsabile Centro Pilota regione Piemonte Disturbi spettro autistico in età adulta)
I disturbi dello spettro dell'autismo (ASD) comportano in adolescenza e età adulta una rilevante presenza di co-occorrenze e comorbidità. Per co-occorrenze ci riferiamo a disturbi come l'ADHD afferenti alla categoria del neurosviluppo in cui la compresenza con ASD è un evento che trova radici comuni a livello neurobiologico e genetico. Ci sono poi disturbi psicopatologici che si associano ad ASD che trovano radici diverse, come può essere un disturbo depressivo o un disturbo d'ansia. Nelle comorbidità psicopatologiche è presente anche il quadro psicotico, articolato in diverse forme, che vanno da quadri reattivi di tipo paranoideo sino alla schizofrenia e i disturbi di personalità o i disturbi del comportamento alimentare. Anche aumentato è il rischio suicidario. Nella analisi dei trigger che favoriscono queste comorbidità vanno considerati numerosi fattori e in primis il bullismo.

Relatori: David Vagni , Roberto Keller , Claudio Paloscia

David

Vagni

Roberto

Keller

Claudio

Paloscia

WS4. Doppia Eccezionalità: strategie e metodi innovativi per valorizzare talenti e neurodivergenze

La doppia eccezionalità rappresenta una sfida educativa e formativa complessa e affascinante, poiché intreccia l’alto potenziale cognitiva (APC) con differenti forme di neurodivergenza quali l’autismo, l’ADHD e i disturbi specifici dell’apprendimento (DSA). Gli studenti e le studentesse due volte eccezionali (2E) possono infatti presentare straordinarie abilità in alcune aree e, contemporaneamente, difficoltà significative in altre, rendendo la loro identificazione, comprensione e supporto un compito complesso ma fondamentale. Il workshop ha l’obiettivo di offrire una panoramica metodologica e operativa per insegnanti, educatori, psicologi, pedagogisti e tutti i professionisti dell’ambito educativo interessati ad approfondire le peculiarità di questi profili. Verranno trattate le strategie per riconoscere precocemente i segnali di doppia eccezionalità, evitando etichettamenti riduttivi o interpretazioni errate, e saranno proposti strumenti per la valutazione multimodale, focalizzati su un approccio integrato tra aspetti cognitivi, emotivo-relazionali e comportamentali. Un focus specifico sarà dedicato all’autismo, con esempi pratici di interventi didattici e relazionali che tengano conto delle abilità peculiari degli studenti nello spettro. Parallelamente, si esamineranno le caratteristiche di ADHD e DSA, offrendo strategie per sostenere l’attenzione, l’organizzazione e la pianificazione e adattamenti didattici mirati per favorire l’apprendimento e l’espressione del potenziale di questi/e studenti/sse. Particolare attenzione sarà data ad evidenziare quei comportamenti che possono mascherare la doppia eccezionalità e strategie di coping specifiche che ad occhi inesperti possono sembrare paradossali. Al termine del workshop, i e le partecipanti disporranno di indicazioni pratiche e operative per creare ambienti di apprendimento inclusivi, capaci di valorizzare le capacità degli studenti 2E e di sostenerli nella costruzione di un percorso educativo personalizzato, solido e motivante. In questo modo, si promuoverà lo sviluppo armonico dell’identità e la piena realizzazione del potenziale di ogni studente.

Relatori: Davide Moscone , David Vagni

Davide

Moscone

David

Vagni