Relatore/Relatrice


Giovanni Magoni

Studio Caretto e Associati

BIOGRAFIA

Psicologo, è stato consigliere e fondatore di CulturAutismo Onlus, si occupa di autismo da 15 anni, con particolare attenzione ai temi della comunicazione e dell’età adulta. Conduce gruppi sulle abilità sociali e sulla sessualità, e ha diretto un corso per la formazione di Compagni Adulti per persone con autismo. Ha lavorato come psicologo per il Centro di Riferimento Regionale per l’Autismo de L’Aquila, ed è attualmente supervisore clinico del Centro di abilitazione per l’autismo “La Casa di Michele” de L’Aquila (ASL1 L’Aquila Avezzano Sulmona).

Attività


S16. Comportamenti problema a scuola: dalla prevenzione all'intervento

Coordinamento: Flavia Caretto (Presidente CulturAutismo ONLUS, Roma)

Comportamenti problema: accorgimenti, strategie e strumenti basati sulle evidenze in ambito scolastico
Marco Pontis (Università di Bolzano)
I comportamenti problema rappresentano una delle principali sfide in ambito scolastico, influenzando il benessere di studenti e studentesse, il clima della classe e l'efficacia dell'insegnamento. L’intervento proporrà un'analisi delle migliori pratiche basate sulle evidenze scientifiche per la prevenzione e la gestione di tali comportamenti. Durante l’intervento verranno presentati alcuni accorgimenti fondamentali (cosa fare e non in classe) e una serie di strumenti pratici da inserire nei Piani Educativi Individualizzati (PEI) come i supporti visivi, i sistemi di token economy, le Storie Sociali che possono aiutare tutti gli studenti nello sviluppo di abilità prosociali con l'obiettivo di creare un ambiente di apprendimento inclusivo e orientato al benessere di tutti gli alunni e le alunne.

Prevenire gli eventi critici dalla scuola dell'infanzia all'università dal punto di vista dell'istituzione
Giovanni Magoni
(CulturAutismo ONLUS, Roma)
Per prevenire gli eventi critici è necessario che le scuole di ogni ordine e grado e le università si organizzino in maniera tale da mettere in atto in maniera sistematica tutte quelle buone prassi che permettano a alunni e alunne con Disturbo dello Spettro Autistico di ridurre drasticamente lo stress e quindi di abbassare al minimo la probabilità che si presentino comportamenti disfunzionali. La conoscenza della specifica persona e una programmazione veramente individualizzata, che comprenda le giuste pause, l’assenza di confusione, il lavoro in piccoli gruppi, strumenti di chiarificazione, anticipazione e accessibilità, nonché tutti gli elementi di facilitazione dell'ambiente fisico e sociale consentono di evitare un intervento reattivo e di mirare unicamente ad un lavoro educativo che metta al primo posto il benessere della persona

Prevenire gli eventi critici dalla scuola dell'infanzia all'università dal punto di vista della persona autistica
Flavia Caretto
(Presidente CulturAutismo ONLUS, Roma)
Prevenire gli eventi critici per le persone con le caratteristiche dell’autismo, significa rispettare tali caratteristiche nell’ambiente fisico e relazionale, ma anche supportare l’apprendimento e la relazione in maniera consona alle specificità cognitive e relazionali dello studente e della studentessa. Questo processo inizia già nella scuola materna, con l’insegnamento di modalità di attenzione congiunta, azione congiunta, emozione congiunta, e della capacità di spostare costantemente e velocemente l’attenzione fra l’insegnante, la lavagna e il piano di lavoro, mentre si disegna o si scrive, e arriva fino all’auto-organizzazione dello studio e delle attività relazionali in ambito universitario.

Relatori: Flavia Caretto , Marco Pontis , Giovanni Magoni

Flavia

Caretto

Marco

Pontis

Giovanni

Magoni