Relatore/Relatrice


Roberto Keller

Responsabile Centro Pilota regione Piemonte Disturbi spettro autistico in età adulta

Medico, specialista in psichiatria, neuropsichiatria infantile, psicoterapeuta, dirigente medico presso il DSM ASL Città di Torino, docente a contratto presso la Scuola di specializzazione in psicologia clinica, Dipartimento di Psicologia-Università di Torino.

Consigliere regionale Società Italiana di Psichiatria, socio SIDIN, è autore di un centinaio di pubblicazioni a livello nazionale e internazionale, è curatore del libro I Disturbi dello spettro autistico in adolescenza e età adulta. Aspetti diagnostici e proposte di intervento. Edizioni Erickson Trento 2016, e all’interno dello stesso volume autore/coautore di diversi capitoli.

Attività


S4. Adolescenza e costruzione dell'identità

Coordinamento: Claudio Paloscia (Neuropsichiatra infantile, Responsabile UOS TSMREE III, UOC TSMREE, Dipartimento di Salute Mentale, ASL Roma 1, Direttore scientifico "Accademia di Neuropsicologia dello Sviluppo" - ANSvi, Parma)

La costruzione dell’identità nello spettro autistico: dal bisogno di affiliazione all’orgoglio di sé
Claudio Paloscia (Neuropsichiatra infantile, Responsabile UOS TSMREE III, UOC TSMREE, Dipartimento di Salute Mentale, ASL Roma 1, Direttore scientifico "Accademia di Neuropsicologia dello Sviluppo" - ANSvi, Parma)
La costruzione dell'identità è un percorso complesso e affascinante, particolarmente sfidante per gli adolescenti, che si sviluppa in diverse fasi a partire dall'infanzia. In particolare, può seguire sei fasi che si riassumono in: differenziazione, identificazione, attribuzione, valutazione, conservazione e la realizzazione.
L’intervento sarà l’occasione per analizzare come, nel caso di disturbi del neurosviluppo - come lo spettro autistico - questo processo diventi ancora più complicato, a causa delle difficoltà di interazione con il contesto sociale e delle aspettative che influenzano la percezione di sé. In ciascuna fase si possono, infatti, verificare criticità che possono condizionare lo sviluppo dell’identità. Il ruolo dei genitori e della scuola è cruciale nel supporto all'adolescente con Disturbo dello Spettro Autistico, aiutandolo/a ad accettare se stesso e a sviluppare autonomia, attraverso una validazione della sua soggettività e un rispecchiamento realistico delle sue capacità. Inoltre, il processo di diagnosi dovrebbe essere continuo e non limitarsi alla sola consegna della relazione diagnostica, poiché le sfide evolutive influenzano le percezioni dei genitori riguardo alle proprie capacità di crescere un figlio con bisogni speciali.

La costruzione dell’identità di genere: sfide e opportunità per una mente neurodivergente
David Vagni
(Associazione Spazio Asperger Onlus, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Università Ludwig Maimilian, Monaco)
La costruzione dell’identità di genere in persone autistiche è un processo complesso, influenzato da specifiche caratteristiche neurocognitive. Questo intervento analizza i fattori di rischio, come l'ossessività e la rigidità, le difficoltà nella comunicazione sociale e il rischio di isolamento, che possono ostacolare l’esplorazione e l’affermazione della propria identità. Al contempo, verranno approfonditi i fattori di protezione, tra cui la tendenza all’autenticità e la capacità di costruire un’identità personale svincolata dalle pressioni sociali. Attraverso studi recenti e approcci inclusivi, si discuteranno strategie per sostenere un percorso di sviluppo identitario autodeterminato e consapevole.

Co-occorrenze psicopatologiche nei disturbi dello spettro dell'autismo in adolescenza e nel giovane adulto
Roberto Keller
(Responsabile Centro Pilota regione Piemonte Disturbi spettro autistico in età adulta)
I disturbi dello spettro dell'autismo (ASD) comportano in adolescenza e età adulta una rilevante presenza di co-occorrenze e comorbidità. Per co-occorrenze ci riferiamo a disturbi come l'ADHD afferenti alla categoria del neurosviluppo in cui la compresenza con ASD è un evento che trova radici comuni a livello neurobiologico e genetico. Ci sono poi disturbi psicopatologici che si associano ad ASD che trovano radici diverse, come può essere un disturbo depressivo o un disturbo d'ansia. Nelle comorbidità psicopatologiche è presente anche il quadro psicotico, articolato in diverse forme, che vanno da quadri reattivi di tipo paranoideo sino alla schizofrenia e i disturbi di personalità o i disturbi del comportamento alimentare. Anche aumentato è il rischio suicidario. Nella analisi dei trigger che favoriscono queste comorbidità vanno considerati numerosi fattori e in primis il bullismo.

Relatori: Roberto Keller , David Vagni , Claudio Paloscia

Roberto

Keller

David

Vagni

Claudio

Paloscia