Relatore/Relatrice


Renato Silvio Scifo

Direttore U.O.C. Ospedaliera e Servizi per l’autismo, ASP Catania

Ha conseguito la laurea in Medicina e Chirurgia nel 1987 presso l'Università di Pavia e la Specializzazione in Neuropsichiatria Infantile nel 1992 sempre presso lo stesso Ateneo. Dallo stesso anno è assistente medico di Neuropsichiatria Infantile presso l'U.S.L. 3 di Catania. Nel 2001 è Dirigente medico di I livello presso l'Unità Operativa Complessa di NPI dell’Ospedale S. Marta e S. Venera di Acireale, dell’Azienda Sanitaria Provinciale (già ASL3) di Catania. Dal gennaio 2013 è nominato Direttore f.f. della stessa UOC. Dal 2012 è responsabile dei Servizi per i Disturbi dello Spettro Autistico del DSM dell'ASP di Catania. Dal 2016 è responsabile anche del Centro per i Disturbi dello Spettro Autistico della stessa Azienda, in cui sono presenti il Centro per il Trattamento Intensivo Precoce e il Centro Diurno per soggetti con Autismo (età evolutiva e adulta). Svolge attività didattica in qualità di docente in corsi di Laurea e Master, ha partecipato a numerosi Convegni scientifici nazionali ed internazionali. È autore di numerose pubblicazioni su riviste specializzate nazionali ed estere ed è impegnato in attività di volontariato, promozionali, divulgative e di consulenza gratuita per diverse associazioni. 

Attività


Lavoro di rete e progettualità individuale per ragazzi con autismo: come porre le basi per una reale inclusione lavorativa

AMBITO DIDATTICO-EDUCATIVO

I progetti di alternanza scuola-lavoro per ragazzi con autismo nelle scuole secondarie di II grado: rischi e risorse

Fiorenzo Laghi (Dipartimento di Psicologia dei processi di sviluppo e socializzazione, Università di Roma “La Sapienza”)

L’intervento mira a descrivere le diverse fasi di un progetto di alternanza scuola-lavoro che coinvolge in modo proattivo e collaborativo ragazzi con autismo, genitori, educatori, docenti, compagni di classe: fase di valutazione delle abilità e degli interessi; definizione degli obiettivi; condivisione degli obiettivi finalizzati all’acquisizione di abilità professionali con genitori e insegnanti; stesura del programma; monitoraggio e verifica dell’efficacia dell’intervento.

 

Esperienze di alternanza Scuola-Lavoro all'interno del Centro Diurno per I Disturbi dello Spettro Autistico dell'ASP di Catania
Renato Scifo (Direttore U.O.C. Ospedaliera e Servizi per l’autismo, ASP Catania)

Verranno descritti i progetti di Alternanza Scuola Lavoro svolti nel 2017, e in corso nel corrente anno, presso il Centro Diurno per Disturbi dello Spettro Autistico a gestione completamente pubblica da parte dell'Azienda Sanitaria Provinciale di Catania (ASP). Un progetto svolto, e un altro in corso, riguardano rispettivamente il laboratorio teatrale presente nel Centro e il laboratorio di attività con Social Robots. Un nuovo progetto invece vede coinvolti il Centro e la scuola partner nell’avviamento alla pratica sportiva insieme al Comitato Italiano Paraolimpico e alla rete di società sportive. Verranno presentate metodologie, siti e progettualità future.

 

La cura della terra, la terra che cura. L’orto dei semplici: un esempio di buone prassi per l’inclusione lavorativa di persone con autismo

Maurizio Ferraro (Presidente Cooperativa Sociale Integrata Agricola «Giuseppe Garibaldi», Roma)

L’intervento descriverà le buone prassi utilizzate presso la Cooperativa Giuseppe Garibaldi di Roma per l’inserimento lavorativo di persone con autismo: la presenza di una rete di servizi di prossimità con la partecipazione di diversi attori istituzionali; programmazione di percorsi di alternanza scuola-lavoro, avviamento e realizzazione di laboratori professionalizzanti negli ambiti dell’agricoltura, del giardinaggio, della vendita di prodotti ortofrutticoli e della ristorazione. 

 

L'agricoltura sociale per la promozione della inclusione sociale e lavorativa delle persone con autismo
Francesca Cirulli, Aldina Venerosi (Centro di Riferimento per le Scienze comportamentali e la Salute mentale, Istituto Superiore di Sanità, Roma)

L’Agricoltura Sociale è un fenomeno emergente in Italia che offre l'opportunità di sviluppare sistemi innovativi e sostenibili di welfare, spendibili anche per progetti di alternanza scuola-lavoro. La costruzione di reti di continuità incentrate sull'agricoltura possono rispondere alla necessità delle persone con autismo di costruirsi una vita adulta indipendente in presenza di sostegni adeguati. In questo intervento si affronterà il problema della validazione e della codifica delle pratiche di agricoltura sociale, tenendo conto delle priorità individuate a livello internazionale per la promozione dell’inclusione sociale e lavorativa delle persone con autismo. 

 

Relatori: Fiorenzo Laghi , Francesca Cirulli , Renato Silvio Scifo , Maurizio Ferraro , Aldina Venerosi

Fiorenzo

Laghi

Francesca

Cirulli

Renato Silvio

Scifo

Maurizio

Ferraro

Aldina

Venerosi

Percorsi diagnostici terapeutici e assistenziali nel servizio pubblico

AMBITO CLINICO

Percorsi diagnostici terapeutici e assistenziali nel servizio pubblico: un'esperienza in Piemonte

Maurizio Arduino (Responsabile del Servizio di Psicologia e Psicopatologia dello sviluppo ASL CN1 e del Centro Autismo e Sindrome di Asperger ASL CN1, Ospedale Mondovì, Cuneo)

Il Centro Autismo e Sindrome di Asperger (CASA) dell'ASL CN1, a cui collaborano operatori dei Servizi di Psicologia e di Neuropsichiatria Infantile, si occupa in maniera specifica, da circa vent’anni, di minori con disturbi dello spettro autistico. Dal 2006, inoltre, è attivo un progetto di continuità assistenziale che, attualmente, coinvolge anche il Servizio di Psichiatria. L'équipe multidisciplinare del CASA segue le linee di indirizzo della Regione Piemonte che prevedono un percorso diagnostico terapeutico assistenziale (PDTA) specifico centrato sulla collaborazione tra servizi, scuole e famiglie.

 

La gestione integrata nella presa in carico dei disturbi dello spettro autistico presso l'AUSL Toscana Centro

Bruno Sales (Direttore NPI Empoli, AUSL Toscana Centro)

L'esperienza condotta da alcuni anni presso la U.O. Neuropsichiatria Infantile di Empoli ha portato allo sviluppo dell'attuale modello di diagnosi precoce e di presa in carico secondo una prospettiva life-time, in accordo con le linee di indirizzo regionali. L'équipe multiprofessionale del Servizio territoriale lavora in integrazione con le risorse presenti sul territorio, in particolare con le istituzioni scolastiche, ed è coadiuvata dal Centro Diurno «La Casa di Ventignano», che accoglie utenti dagli 8 fino ai 25 anni di età.

 

Il modello clinico-organizzativo del Centro Autismo e Programma Autismo dell'AUSL di Reggio Emilia: il Sistema Curante

Virginia Giuberti (Responsabile SOS Centro Autismo AUSL Reggio Emilia)

Dal 1998 il Centro Autismo della NPIA dell’AUSL di Reggio Emilia, che dal 2009 con il Programma Autismo ha allargato il proprio raggio di utenza anche alla fascia dell'età adulta, secondo le indicazioni della Regione Emilia-Romagna (PRI-A), propone un modello di presa in carico definito “Sistema Curante”, che prevede una collaborazione e interazione costruttiva e competente tra i diversi attori che interagiscono attorno al soggetto con disturbo dello spettro autistico (sistema socio-sanitario integrato, scuola e servizi educativi, famiglie e associazionismo). 

 

Il Centro per i disturbi dello spettro autistico dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Catania

Renato Scifo (Direttore U.O.C. Ospedaliera e Servizi per l’autismo, ASP Catania)

In applicazione delle Linee Guida del 2007 per l’organizzazione e l’assistenza alle persone con autismo della Regione Sicilia, l’Azienda Sanitaria Provinciale di Catania ha sviluppato gradualmente un modello Hub & Spoke con la rete territoriale della Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza e del servizio ospedaliero, e dal 2016 ha integrato tale progetto con l’apertura di un Centro per il trattamento intensivo precoce e un Centro Diurno per minori, adolescenti e giovani adulti, con un network sociosanitario in progress rivolto all’età adulta. Durante l’intervento verranno illustrati i risultati raggiunti fino ad ora e le prospettive di sviluppo capillare future.

Relatori: Renato Silvio Scifo , Giuseppe Maurizio Arduino , Bruno Sales , Virginia Giuberti

Renato Silvio

Scifo

Giuseppe Maurizio

Arduino

Bruno

Sales

Virginia

Giuberti