Relatore/Relatrice


Enrico Valtellina

Ricercatore in Disability Studies, Bergamo

BIOGRAFIA

Laureato in Filosofia con indirizzo teoretico presso l'Università di Milano, ha conseguito il dottorato di ricerca presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia con una tesi dal titolo: “Tipi umani particolarmente strani: La Sindrome di Asperger come oggetto culturale”. È autore di numerose pubblicazioni sul tema dell’autismo e della disabilità. 

Attività


Che linguaggio utilizzare quando parliamo di autismo? Linguaggio accettabile e disability studies

AMBITO CULTURALE-SOCIALE

Introduce e coordina: Pietro Cirrincione (Vicepresidente Autism Europe e Gruppo Asperger Onlus, Roma)

 

  • Come parlare di autismo? Quale linguaggio, quali parole utilizzare e quali invece non utilizzare e perché?

Flavia Caretto (Presidente Culturautismo Onlus, Roma)

  • Qual è la produzione teorica attuale sui temi delle problematiche relazionali, i Critical Autism Studies, con particolare riferimento a neurodiversità e identità nel contesto socioculturale?

Enrico Valtellina (Ricercatore in Disability Studies, Bergamo)

  • Il linguaggio come problema: il cambio di paradigma anche per l'autismo con i disability studies?

Roberto Medeghini (Laboratorio di ricerca per lo sviluppo dell’Inclusione Scolastica e Sociale e dei Disability Studies, Scienze della Formazione, Università di Roma Tre)

 

Relatori: Roberto Medeghini , Pietro Cirrincione , Flavia Caretto , Enrico Valtellina

Roberto

Medeghini

Pietro

Cirrincione

Flavia

Caretto

Enrico

Valtellina

"Non al danaro non all'amore né al cielo". Asperger Self Advocacy

AMBITO CULTURALE-SOCIALE

Lo strumento della Self-Advocacy: un quadro introduttivo

Paolo Cornaglia Ferraris (Associazione Culturale ONLUS «Camici e Pigiami», Genova)

La Self-Advocacy è uno strumento importante per le persone nello spettro autistico. Le esigenze di una persona Asperger, infatti, sono simili a quelle di qualsiasi altra persona, ma alcune sono uniche e specifiche, dovute soprattutto ad ipersensorialità visiva, uditiva, tattile ecc. É importante insegnare tale specificità, dotando ciascun Asperger di strumenti efficaci di autodifesa da chi deride, senza capire. La self-advocacy richiede una formazione precoce di chi è nello spettro (deve imparare a difendersi) e di chi vive con lui (deve imparare il valore della diversità). Il simposio affronterà il tema della Self-Advocacy, quale strumento a garanzia di autonomia, diritto di scelta e valorizzazione della propria diversità, ribaltando i concetti di disabilità e pratiche assistenzialistiche. 

 

Dall’advocacy alla self-advocacy come strategia di cambiamento

Pietro Cirrincione (Vicepresidente Autism-Europe e consigliere Gruppo Asperger Onlus, Roma)

Il motto storico del movimento dei diritti civili delle persone con disabilità è: “Niente su di noi senza di noi!”. A differenza delle altre disabilità però, tale motto non è ancora applicato per lo spettro autistico perché i genitori hanno da sempre svolto il ruolo di rappresentanza (advocacy) al posto delle persone nello spettro. Come raccomandato dall’ONU, anche per le persone che necessitano di un supporto intensivo per esprimersi, il ruolo dei genitori deve progressivamente trasformarsi dalla rappresentanza al supporto dell’auto-rappresentanza, dando priorità alla volontà, alle preferenze e all’azione delle persone autistiche, fino al momento in cui le persone nello spettro possano rappresentarsi da sole, in prima persona (self-advocacy).

 

Ribaltare la prospettiva: dall’assistenzialismo al diritto di scelta

Giancarlo Onnis (Fondazione Daga, Cagliari)

La richiesta dei genitori di ottenere il certificato di invalidità civile, per averne in cambio il sostegno scolastico e l'indennità d'accompagnamento, trova giustificazione nel contributo in danaro che l'INPS assegna a supporto dei costi di professionisti privati (psicoterapeuti, logopedisti, psicomotricisti ecc). Un modello negativo, perché relega nella disabilità cognitiva persone che potrebbero dare alla società più di quanto siano in grado di fare oggi. Non è il denaro né la carriera che interessano l'Asperger, ma lo spazio mentale e organizzativo che permetta loro di analizzare i dettagli che sono capaci di approfondire meglio di chiunque altro.

 

L’esperienza di insider-researcher nel campo della disabilità

Enrico Valtellina (Ricercatore in Disability Studies, Bergamo)

Con una prospettiva filosofica e usando la forma del racconto, l’intervento esplorerà le dinamiche che intercorrono tra l'esperienza marginalizzante di essere un autistico e l'esperienza tipicamente privilegiata (ma a volte opprimente) d'essere un professionista della ricerca. Motivazioni e mentori, ostilità da servizi sociali e accademia, appartenenza, scivolosità del posizionamento intersezionale, cicli di feedback di opportunità, dicotomie di competenza e inadeguatezza, potere e resistenza saranno approfonditi attraverso la narrativa. Le esperienze descritte si riferiranno sia al lavoro di insider-researcher nell'ambito della disabilità, sia a idee sbagliate sull'auto-riflessione e capacità di raccontare storie da parte di individui nello spettro dell'autismo.

 

Relatori: Pietro Cirrincione , Enrico Valtellina , Giancarlo Onnis , Paolo Cornaglia Ferraris

Pietro

Cirrincione

Enrico

Valtellina

Giancarlo

Onnis

Paolo

Cornaglia Ferraris