Relatore/Relatrice


Paola Molina

Università di Torino

BIOGRAFIA

Ph.D. in Psicologia all’Université Louis Pasteur di Strasbourg, è professore ordinario di Psicologia dello sviluppo e dell’educazione all’Università degli studi di Torino, dove è responsabile del Laboratorio di osservazione del comportamento del Dipartimento di psicologia. I suoi interessi di ricerca sono rivolti principalmente allo sviluppo nella prima infanzia, in contesti educativi diversi: ha tradotto e validato numerosi strumenti di valutazione dello sviluppo e svolto ricerche sull’utilizzo dell’osservazione anche come strumento professionale degli educatori, per i quali svolge da tempo attività di formazione. 

Attività


Intervento educativo al nido e alla scuola dell'infanzia

AMBITO DIDATTICO-EDUCATIVO

La collaborazione tra scuola e servizi

Maurizio Arduino (Responsabile del Servizio di Psicologia e Psicopatologia dello sviluppo ASL CN1 e del Centro Autismo e Sindrome di Asperger ASL CN1, Ospedale Mondovì, Cuneo)

Il trattamento dei disturbi dello spettro autistico è basato innanzitutto sugli interventi di tipo educativo. Vi è un ampio accordo sul fatto che l’educazione a casa, a scuola e nella comunità resta il trattamento primario per i bambini con autismo. É quindi fondamentale che gli attori coinvolti nel trattamento, famiglia, servizi e scuola, collaborino nella messa a punto e realizzazione di un progetto educativo individualizzato che sia condiviso.

 

Promuovere l’Inclusive Early Childhood Education (IECE) per bambini con disturbo dello spettro autistico: strategie e metodologie teorico-operative

Elena Malaguti (Università di Bologna)

Quali sono le principali sfide educative nei servizi per la prima infanzia? Come rispondere con competenza alle istanze e ai bisogni educativi specifici dei bambini con autismo e delle loro famiglie? In che modo i servizi educativi possono diventare luoghi per favorire nuove competenze e abilità, promovendo processi di resilienza e di cittadinanza? Durante l’intervento verranno fornite indicazioni teoriche e metodologiche per riuscire a rispondere in modo adeguato a tali quesiti.

 

Osservare per sostenere: l’utilizzo del QCSP (Questionario sulla Comunicazione Sociale Precoce) per l’osservazione dello sviluppo comunicativo nell’infanzia

Paola Molina (Università di Torino, Dipartimento di Psicologia)

La comunicazione con l’adulto nei primissimi anni di vita è un elemento fondamentale per lo sviluppo del bambino, sia nello sviluppo tipico, che nei bambini che presentano difficoltà comunicative. Il QCSP, derivato da una scala osservativa sviluppata negli Stati Uniti e in Francia, è uno strumento che permette non solo di monitorare lo sviluppo del bambino, ma anche di riflettere sulle proprie modalità di comunicare con lui.

 

Oltre le barriere dell’ignoranza: sfide culturali, proposte educative e sostegno alla genitorialità

Federica Falzarano (Educatrice e pedagogista, Ravenna)

In quale misura l’intervento educativo può migliorare la qualità di vita dei bambini con disturbo dello spettro autistico e delle loro famiglie? Quali metodologie e strumenti possono contribuire a migliorare i processi di comunicazione e le interazioni sociali? Come oltrepassare i muri e le barriere dell’ignoranza, i pregiudizi e le convinzioni che a volte impediscono di costruire interventi educativi efficaci, non solo per il bambino o la bambina, ma anche per la famiglia e la comunità che si abita? Una sfida ardua ma possibile, che verrà analizzata attraverso la presentazione di un'esperienza di lavoro concreta, condotta con un bambino con disturbo dello spettro autistico e la sua famiglia di origine migrante, in contesti educativi formali e informali.

Relatori: Elena Malaguti , Maurizio Arduino , Paola Molina , Federica Falzarano

Elena

Malaguti

Maurizio

Arduino

Paola

Molina

Federica

Falzarano