Percorsi diagnostici terapeutici e assistenziali nel servizio pubblico
AMBITO CLINICO
Percorsi diagnostici terapeutici e assistenziali nel servizio pubblico: un'esperienza in Piemonte
Maurizio Arduino (Responsabile del Servizio di Psicologia e Psicopatologia dello sviluppo ASL CN1 e del Centro Autismo e Sindrome di Asperger ASL CN1, Ospedale Mondovì, Cuneo)
Il Centro Autismo e Sindrome di Asperger (CASA) dell'ASL CN1, a cui collaborano operatori dei Servizi di Psicologia e di Neuropsichiatria Infantile, si occupa in maniera specifica, da circa vent’anni, di minori con disturbi dello spettro autistico. Dal 2006, inoltre, è attivo un progetto di continuità assistenziale che, attualmente, coinvolge anche il Servizio di Psichiatria. L'équipe multidisciplinare del CASA segue le linee di indirizzo della Regione Piemonte che prevedono un percorso diagnostico terapeutico assistenziale (PDTA) specifico centrato sulla collaborazione tra servizi, scuole e famiglie.
La gestione integrata nella presa in carico dei disturbi dello spettro autistico presso l'AUSL Toscana Centro
Bruno Sales (Direttore NPI Empoli, AUSL Toscana Centro)
L'esperienza condotta da alcuni anni presso la U.O. Neuropsichiatria Infantile di Empoli ha portato allo sviluppo dell'attuale modello di diagnosi precoce e di presa in carico secondo una prospettiva life-time, in accordo con le linee di indirizzo regionali. L'équipe multiprofessionale del Servizio territoriale lavora in integrazione con le risorse presenti sul territorio, in particolare con le istituzioni scolastiche, ed è coadiuvata dal Centro Diurno «La Casa di Ventignano», che accoglie utenti dagli 8 fino ai 25 anni di età.
Il modello clinico-organizzativo del Centro Autismo e Programma Autismo dell'AUSL di Reggio Emilia: il Sistema Curante
Virginia Giuberti (Responsabile SOS Centro Autismo AUSL Reggio Emilia)
Dal 1998 il Centro Autismo della NPIA dell’AUSL di Reggio Emilia, che dal 2009 con il Programma Autismo ha allargato il proprio raggio di utenza anche alla fascia dell'età adulta, secondo le indicazioni della Regione Emilia-Romagna (PRI-A), propone un modello di presa in carico definito “Sistema Curante”, che prevede una collaborazione e interazione costruttiva e competente tra i diversi attori che interagiscono attorno al soggetto con disturbo dello spettro autistico (sistema socio-sanitario integrato, scuola e servizi educativi, famiglie e associazionismo).
Il Centro per i disturbi dello spettro autistico dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Catania
Renato Scifo (Direttore U.O.C. Ospedaliera e Servizi per l’autismo, ASP Catania)
In applicazione delle Linee Guida del 2007 per l’organizzazione e l’assistenza alle persone con autismo della Regione Sicilia, l’Azienda Sanitaria Provinciale di Catania ha sviluppato gradualmente un modello Hub & Spoke con la rete territoriale della Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza e del servizio ospedaliero, e dal 2016 ha integrato tale progetto con l’apertura di un Centro per il trattamento intensivo precoce e un Centro Diurno per minori, adolescenti e giovani adulti, con un network sociosanitario in progress rivolto all’età adulta. Durante l’intervento verranno illustrati i risultati raggiunti fino ad ora e le prospettive di sviluppo capillare future.
Relatori:
Maurizio Arduino
, Renato Silvio Scifo
, Bruno Sales
, Virginia Giuberti