Relatore/Relatrice


Marco Dallari

Università degli Studi di Trento

BIOGRAFIA

Marco Dallari è stato docente di Pedagogia e Didattica dell'Educazione Artistica presso l'Accademia di Belle Arti di Bologna e professore ordinario di Pedagogia Generale e Sociale all'Università di Trento, dove ha fondato e dirige il Laboratorio di Comunicazione e Narratività.
Si occupa di ricerca, sperimentazione e formazione in educazione, con particolare riferimento all’ambito artistico e narrativo. Scrittore e curatore di saggi, testi narrativi e libri per l’infanzia, è condirettore della rivista Encyclopaideia (Unibo), redattore della rivista Infanzia (Parma, Spaggiari editore) e della rivista d’arte per ragazzi DADA (Bazzano, Bo. Artebambini), è anche autore di opere grafiche e verbovisuali.

Pubblicazioni recenti: M.Dallari S. Moriggi Educare bellezza e verità, Trento, Erickson, 2016; P. Ciarcià M. Dallari Arte per crescere Bazzano (Bo) Artebambini, 2016; Che cos'é l'intenzionalità, collana Filosofarte, edizioni Artebambini, Bazzano, 2018.

Attività


Bellezza e consapevolezza di sé

Dialogo a due voci

 

Marco Dallari: A partire circa dal sesto mese di vita i bambini cominciano a conquistare COSCIENZA DI SÉ e COMPETENZA SIMBOLICA. Un sintomo importante di questa conquista evolutiva è il fatto che riconoscano la loro immagine allo specchio. Scoprono così di esistere e ed essere riconoscibili anche al di fuori del limite del proprio corpo e di poter lasciare traccia di sé e segnali di presenza grazie alle produzioni simboliche via via conquistate. La costruzione della coscienza identitaria, in continua interazione con l’incremento delle competenze simboliche, nei primi anni di vita è accompagnata da manifestazioni di gioia e asseconda dunque quel principio di piacere che, come ci ha rivelato Freud, è il primo regolatore della psiche e avvia alla scoperta della bellezza. Occorre dunque che crescendo e incontrando le istituzioni educative bambine e bambini continuino a scoprire la bellezza di conoscenze e competenze che dovranno essere vissute come scoperte, conquiste, fonti di gioia, potenziamento dell’autonomia e della coscienza identitaria.

Carlo Tamanini: Il pensiero di grafici, pittori, scultori…, analizzato in anni di ricerche al Mart, ritorna spesso a riflettere sull’importanza di coltivare un atteggiamento esistenziale di tipo meditativo e sul ruolo dell’arte come sostegno per la formazione di menti, come ricorda lo scrittore Joseph Goldstein, “morbide e spaziose”; menti in grado di oltrepassare ogni rigidità e di aprirsi al presente in modo ampio ed accogliente. L’arte è relazione e condivisione, una via d’accesso eminente per una vita più piena. Ricorda il filosofo indiano Sri Aurobindo: “Invece di vivere in un modo qualsiasi, sperduto in una moltitudine di pensieri  ̶  non solamente privi di interesse, ma che esauriscono sfibrando l’essere  ̶  si possono riunire i fili sparsi della coscienza e lavorare, lavorare su sé stessi ad ogni istante. Allora la vita comincerà a prendere interesse, un interesse assolutamente inaspettato”. È il momento di ritrovare attraverso l’arte il nostro centro.

 

DESTINATARI: Insegnanti di ogni ordine e grado

 

Relatori: Marco Dallari , Carlo Tamanini

Marco

Dallari

Carlo

Tamanini