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https://eventi.erickson.it/convegno-didattiche-2020-erickson/session-detail/1500/non-sono-un-voto
Non sono un voto!
Gli strumenti valutativi sono lo specchio degli insegnanti che siamo o che desideriamo essere. Possiamo progettare e fare scuola facendo in modo che la valutazione sia coerente con i fini e le pratiche formative? La valutazione è spesso pensata come l’esito finale di un percorso, in realtà essa mette in luce l’interno processo: le competenze e conoscenze in ingresso su cui si è lavorato, il tipo di stimoli per l’apprendimento che sono stati messi a disposizione degli studenti, le diverse risposte che l’allievo è riuscito a esprimere (in termini di coinvolgimento e conoscenze). Fino ad arrivare alle finalità che attribuiamo alla scuola.
Il voto numerico espresso in decimi gioca un ruolo chiave rispetto ai processi di insegnamento/apprendimento. Il suo uso improprio e superficiale è frutto della confusione tra il piano della misurazione e quello della valutazione, due livelli che quantomeno non andrebbero gestiti con lo stesso indicatore. Si possono eliminare i voti, ma ciò che deve cambiare è la cultura della valutazione, altrimenti i voti compariranno sotto altre spoglie. Per questo è necessario trovare delle alternative.
DESTINATARI: Insegnanti di ogni ordine e grado
Relatori:
Davide Tamagnini
, Raffaella Maggiolo