Relatore/Relatrice


Attività


Sessione di prova
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Sessione di prova
Apertura del Convegno - Francesco Zambotti

Relatori: Francesco Zambotti

Francesco

Zambotti

Cosa imparare e fare imparare - Roberto Maragliano

Relatori: Roberto Maragliano

Roberto

Maragliano

Si inizia sempre da un punto. Scarabocchiare le discipline per trasformare la scuola - Alessandra Falconi e Hervé Tullet

Relatori: Alessandra Falconi , Hervé Tullet

Alessandra

Falconi

Hervé

Tullet

Mentre la tempesta colpiva forte. Quello che abbiamo imparato in tempo di emergenza - Alberto Pellai

Relatori: Alberto Pellai

Alberto

Pellai

Curriculum nascosto e pedagogia istituzionale - Elisabetta Nigris

Relatori: Elisabetta Nigris

Elisabetta

Nigris

Conclusioni
Facciamo il punto su… Scuola e comunità educante

 

La trasformazione della scuola passa necessariamente da un profondo ripensamento del suo ruolo all’interno della comunità; non soltanto rispetto alla comunità scolastica, ma al rapporto col territorio, con le istituzioni, con le realtà sociali e culturali.

La chiusura delle scuole e l’incertezza estrema che accompagna il presente anno scolastico, ci ha lasciato poche certezze. Una di queste è certamente l’importanza sui valori fondamentali dell’essere e fare scuola. Come attivare una relazione virtuosa tra scuola e comunità? Come coinvolgere nel progetto educativo e didattico le famiglie?

 

DESTINATARI: Insegnanti di ogni ordine e grado

 

Relatori: Francesco Zambotti , Alberto Pellai , Elisabetta Nigris , Alfonso D'Ambrosio

Francesco

Zambotti

Alberto

Pellai

Elisabetta

Nigris

Alfonso

D'Ambrosio

Facciamo il punto su… Didattica a distanza e cultura digitale

 

La narrazione contemporanea ha appiattito il tema del digitale sulla didattica a distanza. La stessa didattica a distanza è diventata emblema del periodo del lockdown ed è perlopiù associata a un sentimento negativo nei confronti della scuola. Tuttavia le esperienze dimostrano come anche a distanza si sia potuto realizzare una scuola di vicinanza e come l’integrazione tra presenza e digitale dilatino le opportunità di apprendimento. Il tema del digitale, inoltre pervade ogni aspetto della vita e della cultura in cui tutti noi viviamo.

Di cosa parliamo quando parliamo di digitale nel tempo contemporaneo? Quale influenza hanno il Web e i media sullo sviluppo della nostra intelligenza e della nostra libertà individuale? Quali fondamenti per una cultura digitale e quali strumenti sono più efficaci per la scuola in una trasformazione culturale così profonda?

 

DESTINATARI: Insegnanti di ogni ordine e grado

 

Relatori: Roberto Maragliano , Mario Pireddu , Laura Biancato , Derrick de Kerckhove

Roberto

Maragliano

Mario

Pireddu

Laura

Biancato

Derrick

de Kerckhove

Facciamo il punto su… Competenze emotive e apprendimento

 

Nell’apprendimento, un ruolo altrettanto importante al pari degli aspetti più strettamente cognitivi e neuropsicologici, è quello svolto dalle emozioni e, più in generale, dalle competenze emotive. Esse sono infatti coinvolte in modo significativo nella costruzione del proprio apprendimento, contribuendo allo stesso tempo al miglioramento della propria esperienza di studio.

Purtroppo, per molto tempo, questo aspetto non è stato pienamente compreso e le emozioni sono quasi state bandite dall’attività educativo-didattica nel contesto scolastico. In certi casi, sono state addirittura percepite come d’intralcio. Si è quindi di fatto ignorata una visione più completa e globale dello studente che apprende, delle sue peculiarità all’interno del processo di insegnamento-apprendimento, limitandosi ai soli aspetti più razionali, misurabili e legati alle singole discipline di studio.

Oggi, grazie a numerosi studi, è stata finalmente dimostrata e riconosciuta l’importanza del ruolo svolto dagli aspetti emotivi nell’incidere positivamente o, talvolta, negativamente sull’apprendimento.

Nel corso di questo incontro verranno presentati dai relatori esempi che vanno in questa direzione e suggerimenti utili per far sì che il nesso tra emozioni e apprendimento, sia visto come strettamente interconnesso, basato su influenze reciproche che rispecchiano quella che è la complessità dello studente che apprende.

 

DESTINATARI: Insegnanti di ogni ordine e grado

 

Relatori: Matteo Bianchini , Fabio Celi , Ernesto Burgio , Angela Cattoni

Matteo

Bianchini

Fabio

Celi

Ernesto

Burgio

Angela

Cattoni

Facciamo il punto su… Relazione scuola-famiglia

 

La relazione scuola-famiglia è un aspetto della vita scolastica che, oggi più che mai, pone problematiche e richiede un’attenta gestione in tutti i suoi aspetti peculiari e caratteristici.

Per impostare una relazione costruttiva ed efficace per tutte le parti in gioco e, in primis, per lo studente, è fondamentale partire dalla costruzione di una solida alleanza psicoeducativa tra scuola e famiglia. È importante che tale alleanza si basi innanzitutto su obiettivi e mete co-costruite insieme e non imposte da una parte e passivamente accettate dall’altra, avendo ben sempre chiaro quello che è il benessere dello studente e i suoi diversi bisogni. La famiglia può infatti essere una risorsa molto preziosa (anche quando il suo coinvolgimento è particolarmente complesso e difficile) per comprendere lo studente nella sua globalità e il suo “funzionamento” in contesti diversi.

Partendo da questi presupposti e dai propri specifici ambiti professionali e di ricerca, i relatori di questo incontro presenteranno alcuni spunti utili per ampliare la riflessione su questo tema, ma anche strategie operative ed esemplificazioni pratiche per far sì che la costruzione di questa alleanza diventi realmente concreta e funzionale all’interno del contesto scolastico.

 

DESTINATARI: Insegnanti di ogni ordine e grado

 

Relatori: Laura Pulici , Gianluca Daffi , Chiara Sità , Rosa Stornaiuolo

Laura

Pulici

Gianluca

Daffi

Chiara

Sità

Rosa

Stornaiuolo

Facciamo il punto su… Equità e scuola

 

Il periodo di didattica a distanza ha svelato alcune fragilità della scuola italiana, la mancanza di equità prima fra tutte.

Nonostante i 40 anni di inclusione, di scuola per tutti sotto ad uno stesso tetto, ci sono stati alunne ed alunni con disabilità isolati, ragazzi e ragazze che erano a rischio abbandono e nel frattempo hanno abbandonato. Accanto a loro le scuole, con una moltitudine di reazioni diverse, in difficoltà, ma anche nuovamente motivate per ciò che è essenziale nell’educazione: esserci, tessere relazioni, ascoltare prima di agire.

Che cosa impara la scuola da questa esperienza? Quali pratiche si sono rivelate utili?

 

DESTINATARI: Insegnanti di ogni ordine e grado

 

Relatori: Alfonso Molina , Carlotta Bellomi , Dario Ianes , Carlo Scataglini

Alfonso

Molina

Carlotta

Bellomi

Dario

Ianes

Carlo

Scataglini

Facciamo il punto su… Sicurezza e innovazione

 

Il periodo straordinario che attraversiamo pone molti ragionevoli limiti: i limiti necessari ad evitare quanto più possibile di diventare fonte di contagio gli uni per gli altri.

Mascherine, distanze obbligatorie, percorsi obbligati, classi chiuse a diventare delle “bolle”, ma anche la riscoperta delle esperienze all’aperto, la sperimentazione di forme di didattica integrata, una rinnovata attenzione a chi rischia di rimanere escluso.

Come si può realizzare l’innovazione didattica in questo tempo?

 

DESTINATARI: Insegnanti di ogni ordine e grado

 

Relatori: Antonio  Fini , Rita Coccia , Paolo Fasce , Davide Tamagnini

Antonio

Fini

Rita

Coccia

Paolo

Fasce

Davide

Tamagnini

Facciamo il punto su… Salute e benessere degli studenti e degli insegnanti

 

Si sta bene a scuola? Chi sta bene a scuola? Il tema del benessere diventa centrale per l’attivazione di percorsi di apprendimento e insegnamento efficaci, tantopiù in un anno scolastico incerto e altamente sfidante sul lato personale, professionale ed emotivo.

Sono ormai diversi gli studi che hanno evidenziato come lo “star bene” a scuola da parte degli studenti sia fortemente influenzato dal benessere degli insegnanti, a cui si chiede di diventare docenti “emotivamente e socialmente competenti”, in grado cioè di promuovere nei propri studenti relazioni supportive ed efficaci, motivazione, gestione delle emozioni e dei comportamenti problema.

Tuttavia la professione docente è anche fortemente a rischio di “burnout” ed è per questo necessaria un’organizzazione della scuola che preveda un lavoro specifico di cura e promozione del benessere per gli insegnanti, ma anche per l’intera comunità scolastica.

 

DESTINATARI: Insegnanti di ogni ordine e grado

 

Relatori: Heidrun Demo , Caterina Fiorilli , Michela Freddano , Veronica Velasco

Heidrun

Demo

Caterina

Fiorilli

Michela

Freddano

Veronica

Velasco

Facciamo il punto su… Scuola dell'infanzia e servizi 0-6

 

Primi servizi educativi, nidi e scuola dell’infanzia che prospettive di trasformazione hanno e quali prassi di buona organizzazione possono mettere in campo in un anno complesso e sfidante come quello presente? Inizialmente quasi dimenticate nel corso della prima emergenza, hanno ripreso le attività educative e didattiche tra norme sanitarie e nuovi stili relazionali.

Come stanno affrontando l’emergenza e quali indicazioni possiamo ricavare per il futuro? Come stanno ripensando e trasformando la propria azione alcune delle metodologie più note a livello mondiale come quelle della scuola montessoriana e dell’approccio Reggio Children?

 

DESTINATARI: Insegnanti di nido e scuola dell'infanzia

 

Relatori: Michele Daloiso , Massimo Belardinelli , Quinto Battista Borghi , Cristian Fabbi

Michele

Daloiso

Massimo

Belardinelli

Quinto

Battista Borghi

Cristian

Fabbi

Atelier a distanza “Mosaico di grafiche, parole, materia” - Reggio Children

 

Atelier a distanza che consentirà ai partecipanti di entrare, seppure in modo virtuale, nei contesti degli Atelier del Centro Internazionale Loris Malaguzzi di Reggio Emilia.

L’Atelier Mosaico di grafiche, parole, materia si propone di approfondire quanto la grafica e la materia si nutrano di parole e d’immagini mentali e quanto le parole e le immagini mentali si nutrano di percezioni (visive, tattili, sonore, corporee). Si sperimenteranno strumenti grafici e superfici secondo un binomio materico: strumenti grafici che lasciano segni molto diversi e fogli di grana e formato differente.

I partecipanti saranno invitati a vedere sia con gli occhi che con le mani, a sperimentare l'incontro tra strumenti e materiali e a scoprire gli effetti inattesi che si generano da questo incontro. Ogni strumento possiede un’identità di segno che viene accolta e si struttura in modo diverso in relazione al supporto materico e alle intenzioni esplorative ed espressive dell’autore. Disegnare e raccontare verbalmente significa immaginare, analizzare, esplorare spazi, forme, colori, parole, metafore, emozioni, ritmi e pause, entrando in una dimensione narrativa interna ed esterna a sé, giocata tra la realtà, la finzione, l’interpretazione.

Agli iscritti verrà comunicato, tramite email qualche settimana prima dell’evento, di procurarsi un kit di materiali di facile reperimento, necessari affinché ogni partecipante, a prescindere dal luogo da cui si connetterà, possa sperimentare materiali e strumenti, immaginarne la forza innovativa, superare stereotipi e costruire un proprio autonomo percorso di ricerca, affiancato e sostenuto dagli atelieristi di Reggio Children.

A cura di:

Federica Castrico, Marco Spaggiari, Marilena Sala, Sabrina Casadei (Atelieristi di Reggio Children) e Lorella Trancossi (Pedagogista di Reggio Children)

https://www.reggiochildren.it  

 

DESTINATARI: prevalentemente insegnanti di nido e di scuola dell'infanzia ma anche tutti gli interessati 

 

La scuola che fa da sé - Fondazione Mondo Digitale

 

Le tecnologie di fabbricazione digitale possono aiutare a progettare ambienti innovativi di apprendimento in grado di rispettare il distanziamento fisico, senza ostacolare il lavoro collaborativo? All’interno dell’aula digitale, verranno svolte attività cooperative per la progettazione di strumenti originali come arredi e supporti didattici o ludici che, combinati tra di loro, creeranno un mini ecosistema funzionale alla didattica ibrida. 

 

DESTINATARI: Insegnanti di scuola primaria e insegnanti di scuola secondaria di primo e di secondo grado

 

Relatori: Matteo Viscogliosi

Matteo

Viscogliosi

Motivare la classe

 

Perché noi insegnanti ci lamentiamo così spesso del fatto che i nostri alunni non siano motivati nel seguire le nostre lezioni? Perché partiamo dal presupposto che i bambini/ragazzi che ci vengono affidati debbano necessariamente avere le “batterie incluse”?

Nel corso dell’incontro cercheremo di capire perché non ha senso affermare che un alunno “non è motivato”, rifletteremo sugli effetti devastanti delle punizioni e dei premi sulla motivazione stessa e cercheremo di fornire qualche indicazione pratica per passare dal modello dell’insegnante “controllore” al modello dell’insegnante “conduttore-enzima”.

In chiusura verrà presentato anche un modello di intervento rivolto agli alunni con difficoltà del comportamento a cui si fa solo cenno, al fine di incuriosire chi legge e motivarlo a prendere parte all’incontro stesso.

 

DESTINATARI: Insegnanti di scuola primaria, insegnanti di scuola secondaria di I e di II grado

 

Relatori: Gianluca Daffi

Gianluca

Daffi

Sorridoimparo. In viaggio oltre il libro di testo

 

I libri di testo non possono sostituire l’insegnante, sono uno strumento che nasce da differenti professionalità e che permette di elaborare, grazie al prezioso apporto delle maestre e dei maestri, i processi teorici relativi agli apprendimenti, calandoli attraverso esperienze e attività nella pratica della vita scolastica e dell’esperienza quotidiana. Nello stesso identico momento ogni azione che viene svolta dall’adulto significativo determina tanti processi di modifica delle strutture evolutive del bambino e i processi determinati hanno come componenti fondamentali quella neuropsicologica, psicologica, comportamentale, ossia prestazioni, emozioni, reazioni che sono tutte da considerare in una prospettiva multidimensionale.

 

DESTINATARI: Insegnanti di scuola primaria

 

Relatori: Daniela Lucangeli , Patrizia Granata

Daniela

Lucangeli

Patrizia

Granata

Educazione alla cittadinanza

 

Pur tra incertezze e confusioni, nessuno può dubitare che al centro dell’insegnamento della educazione civica ci sia la cittadinanza democratica. Non è solo un punto fermo, ma è anche il più importante.

Ma che cos’è la cittadinanza democratica? E come si insegna e si apprende?

A queste domande si proporranno alcune risposte, basate sui contributi della comunità scientifica, sui risultati di ricerche sulla educazione civica nelle scuole e su sperimentazioni di metodologie didattiche non convenzionali, realizzate da Fondaca negli ultimi anni.

 

DESTINATARI: Insegnanti di scuola primaria, insegnanti di scuola secondaria di primo e di secondo grado

 

Relatori: Giovanni Moro

Giovanni

Moro

Arte e creatività

 

L’epidemia di Covid di quest’anno ha creato, a livello scolastico, una situazione imprevista che ha stimolato gli insegnanti a ricorrere alla creatività per tenere in equilibrio il «buono» e il «fondamentale» della scuola. La competenza, ma anche la fantasia e la professionalità, hanno dato forma a idee, progetti e percorsi che hanno tenuto in vita l’idea di una scuola come possibilità di scoperta collettiva e appassionante del mondo.

Come possiamo quindi fare scuola mettendo in moto la fantasia, la creatività e l'immaginazione di alunni e alunne? Come possiamo valorizzare al meglio le loro capacità? Qual è la connessione tra arte e pedagogia?

Lo scopriremo assieme a Hervé Tullet, artista e autore di libri per bambini e ragazzi, e ad Alessandra Falconi, responsabile del Centro Zaffiria e del Centro Alberto Manzi.

Per lo svolgimento dell’attività si potranno utilizzare alcuni materiali de “La valigetta dell’artista” oppure i seguenti:

  • indelebili
  • acetati

Per tutti:

  • Colla
  • forbice
  • Pennarelli colarati
  • Foglia A4
  • carte da recupero/da strappare

 

DESTINATARI: Insegnanti di scuola dell’infanzia, insegnanti di scuola primaria

 

Relatori: Alessandra Falconi , Hervé Tullet

Alessandra

Falconi

Hervé

Tullet

Educare alla cittadinanza attiva. La proposta del Service-Learning

 

La legge 92/2015 introduce l’educazione civica come insegnamento obbligatorio nella scuola di ogni ordine e grado. Ma come intendere un insegnamento che è trasversale, interessa tutti i campi di esperienza e le discipline, chiede il coinvolgimento del gruppo docente e l’apertura alla collaborazione con istituzioni, associazioni, organizzazioni della comunità sociale? E come evitare un approccio puramente conoscitivo, e incidere sui comportamenti che caratterizzano la cittadinanza attiva?

La proposta pedagogica del Service-Learning rappresenta una risorsa particolarmente efficace, perché unisce l’apprendimento all’azione solidale, sollecita la riflessione e il pensiero critico insieme alla progettualità, all’assunzione di responsabilità, all’intervento nella realtà.

L’incontro presenterà gli elementi caratterizzanti il Service-Learning, le fasi progettuali, le modalità di realizzazione e di valutazione dei percorsi attivati, fornendo numerose esemplificazioni e proposte operative.

 

DESTINATARI: insegnanti di ogni ordine e grado

 

Relatori: Flavio Lotti , Italo Fiorin

Flavio

Lotti

Italo

Fiorin

La certificazione delle competenze nella scuola secondaria di primo grado: quando, come e perché

 

Con la pubblicazione del DM n. 742 del 3 ottobre 2017, sono stati adottati i modelli nazionali di certificazione delle competenze per gli studenti del primo ciclo di istruzione e pertanto si è resa obbligatoria la loro compilazione, da parte degli insegnanti, a termine della scuola primaria e secondaria di primo grado. Questo richiede al gruppo docente un’ampia riflessione sulle pratiche valutative adottate finora e un ripensamento critico degli strumenti che, seppur validi per la valutazione degli apprendimenti, non risultano essere coerenti e altrettanto efficaci per questo nuovo e delicato approccio.

Durante questo laboratorio, si mostrerà come sia possibile proporre anche nella scuola secondaria di primo grado, vista talvolta come autoreferenziale e frammentaria, un approccio per competenze interdisciplinare ed efficace, che valorizzi l’applicazione funzionale degli apprendimenti, l’autonomia, la responsabilità, l’iniziativa e la collaborazione di tutti gli studenti. Saranno illustrate, e fatte sperimentare ai presenti, delle prove di competenza con compiti di realtà e rubriche valutative, entrambi strumenti efficaci per rilevare il livello di padronanza raggiunto da ogni singolo studente in ogni competenza richiesta dal modello di certificazione. 

 

DESTINATARI: Insegnanti di scuola secondaria di primo grado

 

Relatori: Giuseppina Gentili , Leano Garofoletti

Giuseppina

Gentili

Leano

Garofoletti

Un metodo che metodo non è: fare ed essere scuola Montessori per i bambini e le bambine dai 3 ai 6 anni

 

Nel corso del laboratorio verranno presentati i principi essenziali di carattere pedagogico e didattico in una scuola infanzia di impianto montessoriano. Attraverso la visione di video, che ci porteranno dentro classi e sezioni montessoriane, e attraverso la presentazione di alcuni materiali di sviluppo, tali principi troveranno concreta declinazione offrendo spunti operativi per tutti i partecipanti e una visione organica della proposta montessoriana per la scuola di oggi.

Particolare attenzione nel corso dell’intervento verrà dedicata alla condivisione di scelte organizzative che anche in un periodo di didattica fortemente condizionata dalle restrizioni sanitarie (didattica a distanza, distanziamento, pratica limitata della condivisione di materiali comuni) possano preservare  e proteggere gli elementi fondanti di una scuola pensata secondo principi montessoriani: la libera scelta, l’autocorrezione, oggetti di apprendimento che si presentino come astrazioni materializzate, il ruolo dell’adulto, l’autoregolazione complessiva del bambino in un ambiente il più possibile predisposto per il lavoro di un piccolo costruttore di sé e del suo sapere.

 

DESTINATARI: Insegnanti di scuola dell’infanzia

 

Relatori: Andrea Lupi

Andrea

Lupi

Mille e una storia a teatro

 

Per liberare la fantasia e la creatività dei bambini. Il laboratorio si propone di far sperimentare ai partecipanti vari metodi di stimolazione dell’immaginazione, basati sull’utilizzo di immagini e l’accostamento casuale di particolari inconsueti per inventare storie, utili per lavorare sul linguaggio e per sviluppare le abilità narrative dei ragazzi.

 

Per lo svolgimento dell’attività da casa, è richiesto ai partecipanti di dotarsi dei seguenti materiali prima dell’inizio della sessione:

  • 10 fogli di carta bianca A4
  • Una pinzatrice
  • 2 fogli A4 di cartoncino di un colore a scelta
  • Una vecchia rivista illustrata da ritagliare
  • Carte colorate
  • Pastelli colorati, pastelli a cera o a olio, matite, e/o pennarelli: quello che si desidera o che si ha a disposizione
  • Un paio di forbici e una colla in stick

 

DESTINATARI: Insegnanti di scuola primaria

 

Relatori: Giulia Orecchia

Giulia

Orecchia

Destinazione Bellatrix - La logica delle escape room per imparare la matematica

 

Nel corso del laboratorio gli insegnanti avranno modo di sperimentare alcuni enigmi ideati secondo la logica delle escape room che possono essere risolti facendo leva sulle conoscenze matematiche che gli studenti dovrebbero maturare nell'ultimo anno della scuola primaria e nel primo anno della scuola secondaria. Si rifletterà su come integrare questo tipo di enigmi nella didattica in classe, collegando l'esplorazione spontanea del gioco con la formalizzazione matematica.

Per lo svolgimento dell’attività laboratoriale da casa, è richiesto ai partecipanti di scaricare e stampare i seguenti materiali:

https://www.dropbox.com/s/ittw67gtxzpqcsl/Destinazione-Bellatrix_pagg23-24.pdf?dl=0

https://www.dropbox.com/s/7opjthf2pj19mrq/Destinazione-Bellatrix_pagg44-45.pdf?dl=0

 

DESTINATARI: Insegnanti di scuola primaria e insegnanti di scuola secondaria di primo grado

 

Relatori: Andrea Maffia

Andrea

Maffia

Mindfulness e benessere a scuola: buone pratiche e benefici per studenti e insegnanti

 

A scuola, per gli studenti e gli insegnanti, unire la pratica meditativa educativa e la consapevolezza di sé passa attraverso lo sperimentare e scoprire la gestione del respiro e della propria parte emotiva, in prima persona, all’interno di un gruppo di riferimento. In tal modo, si può esplorare la sensorialità del proprio corpo e dei propri pensieri, valorizzando al contempo la relazione con lo spazio sia naturale che scolastico.

Durante il laboratorio verranno fornite delle strategie per ottenere dei benefici, sia per gli insegnanti che per gli studenti, durante la didattica quotidiana. In particolare, si progetterà assieme una giornata tipo tra didattica e mindfulness con l’aiuto del diario di bordo.

 

DESTINATARI: Insegnanti di scuola primaria e insegnanti di scuola secondaria di primo e di secondo grado

 

Relatori: Sofia Dal Zovo

Sofia

Dal Zovo

Expert Teacher - Insegnanti che risolvono problemi

 

I docenti affrontano quotidianamente sfide in ogni aspetto del proprio lavoro e hanno la necessità di adottare strumenti e tecniche sempre nuovi e adeguati a individuare soluzioni alla molteplicità di situazioni problematiche nell'ambito della mediazione educativa e didattica, nelle relazioni all'interno della propria comunità scolastica, nei rapporti con le famiglie.

Durante il laboratorio si proverà a immaginare e a discutere insieme se sia possibile utilizzare un modello di riferimento che preveda una sequenza di azioni atte a progettare e a gestire soluzioni in maniera non improvvisata ma creativa, costruttiva e collaborativa.

 

DESTINATARI: insegnanti di ogni ordine e grado

 

Relatori: Roberto Sconocchini

Roberto

Sconocchini

Ortografia e motivazione

 

È possibile coinvolgere attivamente gli alunni e le alunne nell’apprendimento dell’ortografia? Oppure dobbiamo accontentarci di proporre esercizi, spesso noiosi e ripetitivi?

Motivare studenti e studentesse nelle attività ortografiche è la chiave per accedere a un apprendimento significativo e costruttivo.

Il laboratorio ha come obiettivo quello di fornire indicazioni operative e strumenti per avviare attività di didattica dell’ortografia che possano dunque essere motivanti. Gli insegnanti avranno modo di sperimentare giochi di enigmistica classica, giochi da tavolo ed escape book, attraverso cui favorire l’apprendimento delle competenze ortografiche.  

 

DESTINATARI: Insegnanti di scuola primaria e insegnanti di scuola secondaria di primo grado

 

Relatori: Silvia Baldi

Silvia

Baldi

Didattica aperta

 

La didattica aperta promuove la possibilità che alunne ed alunni lavorino in autonomia, facciano delle scelte e così contribuiscano a determinare il proprio percorso di apprendimento. Alunne ed alunni potranno per esempio spostarsi autonomamente fra diverse stazioni preparate dagli insegnanti, organizzando da soli il tempo e le consegne. Oppure potranno portare avanti in alcune ore un loro “lavoro libero”, un progetto individuale, nato dai loro interessi, che gli insegnanti supporteranno con schede di progettazione e riflessione per migliorare costantemente, di progetto in progetto.

Il laboratorio permetterà di esplorare attraverso alcune stazioni virtuali i capisaldi teorici dell’approccio, conoscere alcune metodologie per realizzarlo e vedere alcuni esempi pratici di insegnanti esperti, come Giordana Diana, Elio Pinto, Elena Conte e Annalisa De Stasi. 

 

DESTINATARI: Insegnanti di scuola primaria, insegnanti di scuola secondaria di I e di II grado

 

Relatori: Heidrun Demo

Heidrun

Demo

Playing it positively

In the words of Albert Einstein:

“Learn from yesterday, live for today, hope for tomorrow.

The important thing is not to stop questioning.

Our lives have changed considerably in the past 9 months in ways we could never have imagined.   Life became like a Hollywood movie where this ‘monster’ out there is threatening all our lives. However, we now have the knowledge that we need to pandemic-proof our classes and prepare for all eventualities and knowledge is power. 

Blended learning has become a new norm and there are many benefits to on-line teaching and learning. At first, it was very strange and new for teachers, children and let’s not forget their parents.   

Let’s put a positive spin on this situation and look at how our most loved and recognised teaching tools can be used in class or at home.  We will consider ways of telling stories, playing games and doing songs and TPR that will also translate to the online classroom situation.

“Power is gained by sharing knowledge, not hoarding it!” – author unknown

TARGET: elementary school teachers

 

Playing it positively

Con le parole di Albert Einstein:

“Impara da ieri, vivi per oggi, spera per domani.

 L’importante è non smettere di porti domande.

Le nostre vite sono cambiate in modo considerevole negli ultimi nove mesi in modi che non avremmo mai potuto immaginare. La vita è diventata un film di Hollywood in cui questo ‘mostro’ continua a minacciare le nostre esistenze. Tuttavia, adesso sappiamo come rendere le nostre lezioni a prova di pandemia e come prepararci per ogni eventualità, abbiamo la conoscenza per farlo.

L’insegnamento cosiddetto ‘blended’ è diventato la nuova regola e ci sono anche molti vantaggi nell’insegnamento e nell’apprendimento online. All’inizio è stato molto strano e nuovo per gli insegnanti, gli alunni e, non dimentichiamolo, anche per i genitori. 

Diamo un impulso positivo a questa situazione e guardiamo a come gli strumenti didattici riconosciuti che preferiamo possono essere usati in classe o a casa. Considereremo modi di raccontare storie, svolgere giochi, canzoni e TPR che si tradurranno anche nella realtà delle lezioni con le classi online.

“Il potere si raggiunge condividendo il sapere, non accumulandolo!” – autore sconosciuto

 

DESTINATARI: insegnanti di scuola primaria

Il laboratorio si svolgerà in lingua inglese

Relatori: Vanessa Reilly

Vanessa

Reilly

Voglio imparare! Attivi e operativi con la didattica capovolta

 

La flipped classroom o classe capovolta sta cambiando, anzi ribaltando, il modo di insegnare e di apprendere in tante scuole. I punti a suo favore? Il lavoro per competenze, l’uso consapevole del digitale, la centralità degli alunni, il cooperative learning, l’autovalutazione, l’inclusione. Progettare e realizzare percorsi capovolti può aiutare ad affrontare le rinnovate esigenze di studenti e docenti, soprattutto alla luce dei recenti cambiamenti vissuti a scuola dopo l’esperienza della Didattica a Distanza. Grazie alla loro impostazione, infatti, le classi capovolte sparse per il mondo hanno affrontato in maniera meno traumatica il ricorso al digitale e l’allontanamento della didattica dalle aule scolastiche. Perché? Cosa le rende così flessibili? Come funziona una classe capovolta?

Durante l’attività verranno spiegati i fondamenti del metodo coinvolgendo i partecipanti in un’attività laboratoriale che simulerà un vero e proprio percorso capovolto. Il laboratorio è indicato per gli insegnanti di ogni materia e ordine di scuola, e più in generale per chi voglia conoscere il funzionamento e i vantaggi della classe capovolta dalla viva voce di chi la pratica tutti i giorni.

Per una partecipazione ottimale all’attività si consiglia:

  • di seguire il laboratorio collegandosi da un PC
  • di avere a disposizione uno smartphone con collegamento internet
  • di avere una casella di posta GMAIL

 

DESTINATARI: insegnanti di scuola dell’infanzia, insegnanti di scuola primaria e insegnanti di scuola secondaria di primo e secondo grado

 

Relatori: Chiara Spalatro , Grazia Paladino

Chiara

Spalatro

Grazia

Paladino

Un metodo che metodo non è: fare ed essere scuola Montessori per i bambini e le bambine dai 6 agli 11 anni

 

Nel corso del laboratorio verranno presentati i principi essenziali di carattere pedagogico e didattico in una scuola primaria di impianto montessoriano. Attraverso la visione di video, che ci porteranno dentro classi e sezioni montessoriane, e attraverso la presentazione di alcuni materiali di sviluppo, tali principi troveranno concreta declinazione offrendo spunti operativi per tutti i partecipanti e una visione organica della proposta montessoriana per la scuola di oggi.

Particolare attenzione nel corso dell’intervento verrà dedicata alla condivisione di scelte organizzative che anche in un periodo di didattica fortemente condizionata dalle restrizioni sanitarie (didattica a distanza, distanziamento, pratica limitata della condivisione di materiali comuni) possano preservare  e proteggere gli elementi fondanti di una scuola pensata secondo principi montessoriani: la libera scelta, l’autocorrezione, oggetti di apprendimento che si presentino come astrazioni materializzate, il ruolo dell’adulto, l’autoregolazione complessiva del bambino in un ambiente il più possibile predisposto per il lavoro di un piccolo costruttore di sé e del suo sapere.

 

DESTINATARI: Insegnanti di scuola primaria

 

Relatori: Sonia Coluccelli

Sonia

Coluccelli

Le cordate tra compagni: valorizzare l’apprendimento formale e informale

 

Quando si affronta una sfida difficile, nella vita scolastica come nelle arrampicate in montagna, si ha bisogno di compagni affidabili, per affrontare insieme le difficoltà, sentirsi reciprocamente responsabili e aiutarsi in molti modi.

Questa idea la possiamo trasporre anche all’interno delle nostre classi, trasformandola in un modello di lavoro e di apprendimento: quello delle «cordate tra compagni».   

La cordata è infatti una micro-struttura sociale stabile all’interno della classe, che aiuta gli alunni e le alunne a sentirsi vicini, a sostenersi a vicenda, anche in modo informale, e a estendere la propria funzione anche ai periodi extrascolastici, nei quali purtroppo si verificano frequentemente situazioni di marginalizzazione ed esclusione.

Durante il workshop si rifletterà su come costruire le cordate e su come declinarle sia sul versante dell’apprendimento, con varie attività di cooperazione, tutoring, project-based-learning, feedback reciproco, ecc., che su quello relazionale e del senso di appartenenza a un gruppo significativo.

Non dimentichiamoci mai, infatti, che inclusione significa apprendimento e partecipazione sociale.

 

DESTINATARI: Insegnanti di ogni ordine e grado

 

Relatori: Dario Ianes

Dario

Ianes

Crescere come scrittori per far crescere scrittori. Il racconto autobiografico nella metodologia del Writing and Reading Workshop

 

In questa attività i partecipanti sperimenteranno in prima persona la modalità di lavoro del Writing and Reading Workshop, approccio metodologico ideato presso la Columbia University che propone di trasformare la classe in una comunità di scrittori e lettori, un'autentica bottega in cui l'insegnante è il maestro artigiano. Per guidare in modo efficace i suoi studenti, l'insegnante diviene dunque insegnante-scrittore. Nel workshop i partecipanti faranno esattamente questo: scriveranno insieme accompagnati dalla formatrice, seguendo un breve percorso sulla scrittura autobiografica in cui potranno:

  • provare su di sé attivatori per trovare idee
  • essere sostenuti nel loro processo di scrittura con strategie mirate
  • riflettere su di sé come scrittori
  • avere idee per progettare unità sul racconto autobiografico nelle loro classi
  • avere suggerimenti per implementare un nuovo ambiente di apprendimento che metta al centro gli studenti, il processo di scrittura e lettura.

 

DESTINATARI: insegnanti di scuola secondaria di primo e di secondo grado

 

Relatori: Jenny Poletti Riz

Jenny

Poletti Riz

Didattica ludica, l’arte di giocare in classe

 

Il gioco è sicuramente uno strumento, adeguatamente conosciuto e padroneggiato, potente, moderno ed efficace per una didattica che sia innovativa, interattiva e coinvolgente.

Ma cosa è davvero un gioco e quali sono le sue vere potenzialità? Quali competenze e abilità possono essere osservate e allenate in maniera peculiare utilizzando lo strumento gioco? Quali giochi e quali tipologie di gioco possono essere efficacemente portate a scuola o nei contesti educativi e perché? Inventare giochi, cosa serve per farlo e perché può essere utile.

In questo workshop ci soffermeremo su:

  • Il gioco e i giochi nelle sue diverse accezioni e definizioni
  • Game based learning, gamification, attività ludiche e ludiformi: potenzialità e limiti
  • Competenze in gioco
  • Come portare il gioco e i giochi in classe: consigli e metodologie
  • Inventare giochi: cosa serve per farlo e perché può essere utile

 

DESTINATARI: Insegnanti di scuola dell'infanzia, insegnanti di scuola primaria e insegnanti di scuola secondaria di primo e di secondo grado

 

Relatori: Andrea Ligabue , Carlo Carzan , Sonia Scalco

Andrea

Ligabue

Carlo

Carzan

Sonia

Scalco

Imparare la storia: nella mente dell’apprendente

 

Scopo del workshop, destinato a docenti di scuola secondaria di I grado, è adottare il punto di vista dello studente – o per meglio dire degli studenti, tenuto conto della varietà dei profili individuali presenti in classe - per mettere a fuoco gli ostacoli specifici alla comprensione e rielaborazione del testo storico e mettere in campo strategie mirate e concrete per il loro superamento, attraverso una didattica attiva, coinvolgente e pienamente inclusiva

 

DESTINATARI: Insegnanti di scuola secondaria di I grado

 

Relatori: Barbara Biggio

Barbara

Biggio

Atelier a distanza “I segreti della carta” - Reggio Children

 

Atelier a distanza che consentirà ai partecipanti di entrare, seppure in modo virtuale, nei contesti degli Atelier del Centro Internazionale Loris Malaguzzi di Reggio Emilia.

L’Atelier I segreti della carta si propone di indagare le qualità di un materiale molto comune scoprendone l’anatomia, la capacità di diventare materia plastica, di trattenere la memoria dei gesti, di generare e rigenerarsi. La carta, spesso percepita come materiale povero, ha qualità nascoste capaci di porre nuovi interrogativi che consentono di superare gli stereotipi e rinnovare il proprio punto di vista.

I partecipanti saranno invitati a far dialogare la carta con l’acqua, l’aria, la creta, la luce, e a far incontrare la carta con strumenti analogici inusuali come grattugie, specchi, pennelli, strumenti per incidere, bucare, assemblare, aghi e fili, e digitali come webcam, microscopi, microfoni, registratori audio. Le mani, il corpo, i sensi scoprono e interpretano il materiale che si rivela in tutta la sua duttilità, tridimensionalità, varietà e molteplicità e si fa invenzione sonora, architettonica, narrativa, dove i processi emozionali ed espressivi convivono con quelli logici.

Agli iscritti verrà comunicato, tramite email qualche settimana prima dell’evento, di procurarsi un kit di materiali di facile reperimento, necessari affinché ogni partecipante, a prescindere dal luogo da cui si connetterà, possa sperimentare materiali e strumenti, immaginarne la forza innovativa, superare stereotipi e costruire un proprio autonomo percorso di ricerca, affiancato e sostenuto dagli atelieristi di Reggio Children.

A cura di:

Federica Castrico, Marco Spaggiari, Marilena Sala, Sabrina Casadei (Atelieristi di Reggio Children) e Lorella Trancossi (Pedagogista di Reggio Children)

https://www.reggiochildren.it  

 

DESTINATARI: prevalentemente insegnanti di nido e di scuola dell'infanzia ma anche tutti gli interessati 

 

La geometria dei racconti - Fondazione Mondo Digitale

 

È possibile creare storie senza utilizzare né parole né disegni? L’attività è pensata per stimolare la fantasia e la creatività di bambini e ragazzi attraverso attività di making e coding. Un libro speciale permette di assemblare forme geometriche colorate per creare sfondi, personaggi e originali narrazioni. Attraverso la piattaforma Google Computer Science First e il linguaggio di programmazione a blocchi la storia prende vita sotto forma di simpatici cartoni animati.

 

DESTINATARI: Insegnanti di scuola primaria e insegnanti di scuola secondaria di primo grado

Relatori: Valentina  Gelsomini , Lara Forgione

Valentina

Gelsomini

Lara

Forgione

La trasgressione nelle piccole cose

 

Il rapporto con le cose del mondo – elementi, oggetti, materiali – è uno dei modi con cui si costruiscono lo sviluppo e la conoscenza di ogni essere umano, a cominciare dai più piccoli e più giovani. È un’esperienza che ha in sé le caratteristiche del gioco e dell’esplorazione e che può diventare un vero e proprio approccio educativo e didattico, rispettoso delle domande di chi sta crescendo e coerente con i traguardi competenze attesi.

Durante l’incontro, dunque, parleremo di cose, anche piccole, a portata di mano, nella presenza come nella distanza, che possono aiutare a fare educazione e scuola in modi vicini ai bisogni di bambini e ragazzi e al desiderio degli adulti di innovare.

Monica Guerra e Francesca Antonacci (Università di Milano-Bicocca)

 

La trasgressione, purtroppo, è un lusso che le bambine e i bambini di oggi non possono permettersi.

La trasgressione più importante ed essenziale nello sviluppo dei bambini è il gioco. Oggi, specialmente in Italia, è quasi impossibile giocare. Il gioco ha bisogno di tempo libero, di autonomia e di spazi disponibili, non può essere costretto in un tempo prestabilito, in spazi ad esso dedicati e sotto la vigilanza di un adulto. Nel gioco il rischio e la trasgressione sono elementi necessari e fondamentali e il gioco è senza dubbio l’esperienza più importante nella vita. Altra trasgressione auspicabile nei bambini è la protesta di fronte alle inadempienze degli adulti rispetto alle grandi promesse da loro fatte nella Convenzione dei diritti dell’infanzia.

Francesco Tonucci (Ideatore del Progetto Internazionale “La Città Dei Bambini")

 

DESTINATARI: Insegnanti di ogni ordine e grado

 

Relatori: Monica Guerra , Francesca Antonacci , Francesco Tonucci

Monica

Guerra

Francesca

Antonacci

Francesco

Tonucci

L'approccio analogico allo studio delle discipline alla scuola primaria

 

Il problema della scuola non è la complessità ma la lentezza a cui i bambini non sono abituati.

Con questa consapevolezza, dopo italiano e matematica, il metodo analogico propone nuovi contributi in altre materie di studio, basandosi sull’utilizzo di analogie, associazioni, immagini e strumenti, la visione globale e dall’alto, la ‘didattica a pioggia’, l’intuizione, l’autovalutazione e l’autoverifica, ecc., principi e applicazioni che hanno mostrato la loro efficacia in decenni di utilizzo in classe con i bambini.

Durante il workshop si approfondirà l’approccio alle scienze, in particolare si presenterà:

  • Scienze al volo come strumento per affrontare le prime classificazioni di animali e piante, per suscitare con la visione di insieme la curiosità e l’interesse dei bambini sulla categorizzazione degli esseri viventi che spinge poi ad approfondirne vari aspetti e le varie relazioni reciproche.

Inoltre, si affronterà l’approccio alla geometria formale con:

  • Geometria al volo che permette di affrontare il linguaggio formale della disciplina durante gli anni di scuola primaria.

L’approccio analogico allo studio delle discipline si rivolge a tutti i bambini indipendentemente dall’età e dai curricoli tradizionali; introduce una trasformazione profonda dell’apprendimento che è l’unica chance per un vero cambiamento della scuola, classe per classe, insegnante per insegnante.

 

DESTINATARI: Insegnanti di scuola primaria

 

Relatori: Camillo Bortolato , Mariarosa Fornasier , Liana Baldan

Camillo

Bortolato

Mariarosa

Fornasier

Liana

Baldan

Ambiente e pensiero ecologico

 

La scuola molto spesso viene vissuta da dirigenti, docenti e studenti come un “non luogo”: un ambiente asettico, arido, retto dalla sola retorica normativa, dove si corre veloce per realizzare i programmi scolastici, con trasmissione di saperi omologati e “preconfezionati”.

La scuola, invece, può diventare risorsa e luogo privilegiato in cui riflettere, e far riflettere, sulle implicazioni di stili di vita votati alla sola materialità e al consumismo, dove si mettono in atto progetti eco-sostenibili di recupero e riciclaggio dei materiali, dove è possibile riattivare legami sociali e relazioni con il territorio e prende quindi coscienza di una visione del mondo più etica e ugualitaria.

Tanto più con l’avvento della pandemia, urge la necessità di avviare un cambiamento in senso ecologico e ambientale e alimentare, a cui tutti siamo chiamati a partecipare e a contribuire in prima persona.

Durante l’incontro si parlerà dell’importanza di un’educazione coerente e rispettosa dei principi ecologici, ambientali e alimentari, anche con esempi e buone prassi innovative di come sia possibile indirizzare le attività didattiche allo sviluppo di una reale comunità educante.

 

DESTINATARI: Insegnanti di ogni ordine e grado

 

Relatori: Fabrizio Bertolino , Maria De Biase

Fabrizio

Bertolino

Maria

De Biase

Non sono un voto!

 

Gli strumenti valutativi sono lo specchio degli insegnanti che siamo o che desideriamo essere. Possiamo progettare e fare scuola facendo in modo che la valutazione sia coerente con i fini e le pratiche formative? La valutazione è spesso pensata come l’esito finale di un percorso, in realtà essa mette in luce l’interno processo: le competenze e conoscenze in ingresso su cui si è lavorato, il tipo di stimoli per l’apprendimento che sono stati messi a disposizione degli studenti, le diverse risposte che l’allievo è riuscito a esprimere (in termini di coinvolgimento e conoscenze). Fino ad arrivare alle finalità che attribuiamo alla scuola. 

Il voto numerico espresso in decimi gioca un ruolo chiave rispetto ai processi di insegnamento/apprendimento. Il suo uso improprio e superficiale è frutto della confusione tra il piano della misurazione e quello della valutazione, due livelli che quantomeno non andrebbero gestiti con lo stesso indicatore. Si possono eliminare i voti, ma ciò che deve cambiare è la cultura della valutazione, altrimenti i voti compariranno sotto altre spoglie. Per questo è necessario trovare delle alternative.

 

DESTINATARI: Insegnanti di ogni ordine e grado

 

Relatori: Davide Tamagnini , Raffaella Maggiolo

Davide

Tamagnini

Raffaella

Maggiolo

Ortografia e motivazione

 

È possibile coinvolgere attivamente gli alunni e le alunne nell’apprendimento dell’ortografia? Oppure dobbiamo accontentarci di proporre esercizi, spesso noiosi e ripetitivi?

Motivare studenti e studentesse nelle attività ortografiche è la chiave per accedere a un apprendimento significativo e costruttivo.

Il laboratorio ha come obiettivo quello di fornire indicazioni operative e strumenti per avviare attività di didattica dell’ortografia che possano dunque essere motivanti. Gli insegnanti avranno modo di sperimentare giochi di enigmistica classica, giochi da tavolo ed escape book, attraverso cui favorire l’apprendimento delle competenze ortografiche.  

 

DESTINATARI: Insegnanti di scuola primaria e insegnanti di scuola secondaria di primo grado

 

Relatori: Susi Cazzaniga

Susi

Cazzaniga

Il lapbook: un’aggregazione dinamica e creativa di contenuti - SCUOLA DELL'INFANZIA

 

Il lapbook è un insieme dinamico e creativo di materiali e contenuti che rientra nella sfera del learning by doing, in cui l’alunno è al centro del proprio apprendimento.

Nella prima parte del workshop si andrà ad analizzare che cosa sono i lapbook, quali sono i fondamenti pedagogici che stanno alla base e in che modo utilizzare le affordance e i colori per rendere i lapbook maggiormente efficaci. Attraverso la presentazione di alcuni esempi, si affronterà anche la questione di quando e come proporre lo strumento lapbook in aula.

Nella seconda parte del workshop, verranno affrontate le modalità di progettazione di un lapbook attraverso la strutturazione di unità di apprendimento che tengano conto dei campi di esperienza e dell'utilizzo dello strumento a casa, per favorire le abilità del bambino nel costruire discorsi.

Per lo svolgimento dell’attività laboratoriale da casa, è richiesto ai partecipanti di dotarsi dei seguenti materiali prima dell’inizio della sessione:

 

DESTINATARI: Insegnanti di scuola dell’infanzia

 

Relatori: Giuditta Gottardi , Ginevra Gottardi

Giuditta

Gottardi

Ginevra

Gottardi

Voglio imparare! Attivi e operativi con la didattica capovolta

 

La flipped classroom o classe capovolta sta cambiando, anzi ribaltando, il modo di insegnare e di apprendere in tante scuole. I punti a suo favore? Il lavoro per competenze, l’uso consapevole del digitale, la centralità degli alunni, il cooperative learning, l’autovalutazione, l’inclusione. Progettare e realizzare percorsi capovolti può aiutare ad affrontare le rinnovate esigenze di studenti e docenti, soprattutto alla luce dei recenti cambiamenti vissuti a scuola dopo l’esperienza della Didattica a Distanza. Grazie alla loro impostazione, infatti, le classi capovolte sparse per il mondo hanno affrontato in maniera meno traumatica il ricorso al digitale e l’allontanamento della didattica dalle aule scolastiche. Perché? Cosa le rende così flessibili? Come funziona una classe capovolta?

Durante l’attività verranno spiegati i fondamenti del metodo coinvolgendo i partecipanti in un’attività laboratoriale che simulerà un vero e proprio percorso capovolto. Il laboratorio è indicato per gli insegnanti di ogni materia e ordine di scuola, e più in generale per chi voglia conoscere il funzionamento e i vantaggi della classe capovolta dalla viva voce di chi la pratica tutti i giorni.

Per una partecipazione ottimale all’attività si consiglia:

  • di seguire il laboratorio collegandosi da un PC
  • di avere a disposizione uno smartphone con collegamento internet
  • di avere una casella di posta GMAIL

 

DESTINATARI: insegnanti di scuola dell’infanzia, insegnanti di scuola primaria e insegnanti di scuola secondaria di primo e secondo grado

 

Relatori: Chiara Spalatro , Grazia Paladino

Chiara

Spalatro

Grazia

Paladino

Giochi filosofici per l’educazione alla cittadinanza

 

Introdurre le idee e i metodi della conversazione filosofica a scuola può rivelarsi molto utile per l’educazione alla cittadinanza, perché l’approccio del “dialogo euristico” e l’attenzione all’apprendimento cooperativo possono sostenere lo sviluppo delle competenze, intese in senso pieno come combinazioni di conoscenze, di abilità trasversali e di atteggiamenti positivi nei confronti degli altri e dei problemi “difficili”.

Lo vedremo attraverso un’attività/gioco messa a punto appositamente per il convegno Didattiche 2020: i partecipanti saranno invitati a mettersi alla prova affrontando un appassionante “percorso a ostacoli” in 6 tappe, lungo il quale incontreranno 6 grandi personaggi/problemidella “filosofia del cittadino”. Fin dalla scuola primaria, ogni tappa affrontata permetterà di entrare in contatto in modo coinvolgente con alcune delle più grandi sfide del mondo contemporaneo (attorno a temi chiave come i seguenti: senso del limite, senso della giustizia, solidarietà e responsabilità, coscienza ecologica e cittadinanza planetaria). 

 

DESTINATARI: Insegnanti di scuola primaria e insegnanti di scuola secondaria di primo grado

 

Relatori: Luca Mori

Luca

Mori

B612: la scuola che vorrei. Una scuola per bambini e non bambini per la scuola

 

È tempo che la scuola, e a maggior ragione il nido e l’infanzia, si adattino ai bisogni di ogni singolo bambino e bambina che inizi un percorso educativo-scolastico. Da questa riflessione nasce il progetto B612 nel quadro della terza missione dell’Università, cioè della ricaduta della ricerca scientifica in servizi rivolti al territorio, in particolare alla formazione continua della scuola.

Se siamo in grado di percepire nido e scuola dell’infanzia come ambienti educativi e affettivi, dobbiamo pensarli in un modo nuovo. Ambienti che sappiano accogliere nel vero senso della parola i bambini e le bambine con le loro potenzialità.

 

DESTINATARI: Insegnanti di nido e insegnati di scuola dell’infanzia

 

Relatori: Patrizia Granata

Patrizia

Granata

Didattica aperta

 

La didattica aperta promuove la possibilità che alunne ed alunni lavorino in autonomia, facciano delle scelte e così contribuiscano a determinare il proprio percorso di apprendimento. Alunne ed alunni potranno per esempio spostarsi autonomamente fra diverse stazioni preparate dagli insegnanti, organizzando da soli il tempo e le consegne. Oppure potranno portare avanti in alcune ore un loro “lavoro libero”, un progetto individuale, nato dai loro interessi, che gli insegnanti supporteranno con schede di progettazione e riflessione per migliorare costantemente, di progetto in progetto.

Il laboratorio permetterà di esplorare attraverso una strutturazione a stazioni i capisaldi teorici dell’approccio, conoscere alcune metodologie per realizzarlo e vedere alcuni esempi pratici di insegnanti esperti, come Giordana Diana, Elio Pinto, Elena Conte e Annalisa De Stasi. 

 

DESTINATARI: Insegnanti di scuola primaria e insegnanti di scuola secondaria di I e di II grado

 

Relatori: Heidrun Demo , Sofia Dal Zovo

Heidrun

Demo

Sofia

Dal Zovo

Expert Teacher - Gestire le relazioni a scuola: collaborazione tra docenti e gestione dei conflitti

 

All’interno di un gruppo di lavoro, di un team, di una realtà professionale – come può essere il contesto scolastico – la nascita di conflitti tra colleghi è un evento ineludibile con cui ci si deve confrontare. Il conflitto di per sé stesso non ha una valenza negativa o positiva; il non saperlo governare può però avere, e spesso ha, ricadute devastanti sulla motivazione individuale, sulle relazioni interprofessionali e di conseguenza sulla capacità di lavorare efficacemente e favorire uno sviluppo del gruppo di lavoro e della realtà stessa, a volte anche a discapito degli studenti e delle loro famiglie. La tendenza è quella di connotare il conflitto sempre negativamente, e quindi di evitarlo, cadendo spesso nell’errore di ignorarlo. Viceversa, laddove una gestione positiva del conflitto è parte della cultura di un ambiente professionale, il momento di confronto viene vissuto come espressione di diversità e quindi come opportunità di crescita personale e professionale e di ricchezza organizzativa.

In un contesto sociale/professionale sempre più dinamico, in cui innovazione e miglioramento continuo sono la chiave di successo, il sapersi confrontare, il generare idee diverse e affrontare costruttivamente il conflitto quale divergenza diventa fondamentale, stimola e consolida il saper collaborare in una logica win-win!

 

DESTINATARI: Insegnanti di ogni ordine e grado

 

Relatori: Alberto Camuri

Alberto

Camuri

Didattica all'aperto: Per un curricolo in dialogo con il fuori tra saperi, discipline, competenze e benessere - SCUOLA PRIMARIA

 

Per promuovere un approccio didattico differente è importante imparare a guardare oltre lo spazio chiuso dell’aula, esplorare un giardino, un parco, un lungofiume o un altro luogo verde interessante nella vicinanza della scuola, per sostenere esperienze di insegnamento e apprendimento autentiche, ancorate al territorio e all’esperienza diretta.

Per considerare ciò che sta fuori dai nostri spazi abituali come occasione di apprendimento, sono necessari adulti disponibili a mettersi in gioco, sperimentando in prima persona attività capaci di restituire la complessità di un’azione didattica trasversale a contesti, discipline e competenze.

L'obiettivo sarà accompagnare gli adulti nel riconoscere l'urgente bisogno di un contatto diretto con la natura, la necessità di viverla in modo continuativo in tutte le stagioni e di considerare questa istanza come opportunità per promuovere una didattica innovativa in tutte le scuole di ogni ordine e grado, sulla scia delle esperienze di ricerca compiute in alcuni servizi per l'infanzia.

 

DESTINATARI: Insegnanti di scuola primaria

 

Relatori: Valentina Bergonzoni , Manuela Fabbrici

Valentina

Bergonzoni

Manuela

Fabbrici

Un metodo che metodo non è: fare ed essere scuola Montessori per i bambini e le bambine dai 3 agli 11 anni

 

Nel corso del laboratorio verranno presentati i principi essenziali di carattere pedagogico e didattico in una scuola primaria di impianto montessoriano. Attraverso la visione di video, che ci porteranno dentro classi e sezioni montessoriane, e attraverso la presentazione di alcuni materiali di sviluppo, tali principi troveranno concreta declinazione offrendo spunti operativi per tutti i partecipanti e una visione organica della proposta montessoriana per la scuola di oggi.

Particolare attenzione nel corso dell’intervento verrà dedicata alla condivisione di scelte organizzative che anche in un periodo di didattica fortemente condizionata dalle restrizioni sanitarie (didattica a distanza, distanziamento, pratica limitata della condivisione di materiali comuni) possano preservare  e proteggere gli elementi fondanti di una scuola pensata secondo principi montessoriani: la libera scelta, l’autocorrezione, oggetti di apprendimento che si presentino come astrazioni materializzate, il ruolo dell’adulto, l’autoregolazione complessiva del bambino in un ambiente il più possibile predisposto per il lavoro di un piccolo costruttore di sé e del suo sapere.

 

DESTINATARI: Insegnanti di scuola dell'infanzia e primaria

 

Relatori: Andrea Lupi

Andrea

Lupi

La certificazione delle competenze nella scuola secondaria di primo grado: quando, come e perché

 

Con la pubblicazione del DM n. 742 del 3 ottobre 2017, sono stati adottati i modelli nazionali di certificazione delle competenze per gli studenti del primo ciclo di istruzione e pertanto si è resa obbligatoria la loro compilazione, da parte degli insegnanti, a termine della scuola primaria e secondaria di primo grado. Questo richiede al gruppo docente un’ampia riflessione sulle pratiche valutative adottate finora e un ripensamento critico degli strumenti che, seppur validi per la valutazione degli apprendimenti, non risultano essere coerenti e altrettanto efficaci per questo nuovo e delicato approccio.

Durante questo laboratorio, si mostrerà come sia possibile proporre anche nella scuola secondaria di primo grado, vista talvolta come autoreferenziale e frammentaria, un approccio per competenze interdisciplinare ed efficace, che valorizzi l’applicazione funzionale degli apprendimenti, l’autonomia, la responsabilità, l’iniziativa e la collaborazione di tutti gli studenti. Saranno illustrate e documentate delle prove di competenza con compiti di realtà e rubriche valutative, entrambi strumenti efficaci per rilevare il livello di padronanza raggiunto da ogni singolo studente in ogni competenza richiesta dal modello di certificazione. 

 

DESTINATARI: Insegnanti di scuola secondaria di primo grado

 

Relatori: Giuseppina Gentili , Leano Garofoletti

Giuseppina

Gentili

Leano

Garofoletti

Playing it positively

In the words of Albert Einstein:

“Learn from yesterday, live for today, hope for tomorrow.

The important thing is not to stop questioning.

Our lives have changed considerably in the past 9 months in ways we could never have imagined.   Life became like a Hollywood movie where this ‘monster’ out there is threatening all our lives. However, we now have the knowledge that we need to pandemic-proof our classes and prepare for all eventualities and knowledge is power. 

Blended learning has become a new norm and there are many benefits to on-line teaching and learning. At first, it was very strange and new for teachers, children and let’s not forget their parents.   

Let’s put a positive spin on this situation and look at how our most loved and recognised teaching tools can be used in class or at home.  We will consider ways of telling stories, playing games and doing songs and TPR that will also translate to the online classroom situation.

“Power is gained by sharing knowledge, not hoarding it!” – author unknown

TARGET: elementary school teachers

 

Playing it positively

Con le parole di Albert Einstein:

“Impara da ieri, vivi per oggi, spera per domani.

 L’importante è non smettere di porti domande.

Le nostre vite sono cambiate in modo considerevole negli ultimi nove mesi in modi che non avremmo mai potuto immaginare. La vita è diventata un film di Hollywood in cui questo ‘mostro’ continua a minacciare le nostre esistenze. Tuttavia, adesso sappiamo come rendere le nostre lezioni a prova di pandemia e come prepararci per ogni eventualità, abbiamo la conoscenza per farlo.

L’insegnamento cosiddetto ‘blended’ è diventato la nuova regola e ci sono anche molti vantaggi nell’insegnamento e nell’apprendimento online. All’inizio è stato molto strano e nuovo per gli insegnanti, gli alunni e, non dimentichiamolo, anche per i genitori. 

Diamo un impulso positivo a questa situazione e guardiamo a come gli strumenti didattici riconosciuti che preferiamo possono essere usati in classe o a casa. Considereremo modi di raccontare storie, svolgere giochi, canzoni e TPR che si tradurranno anche nella realtà delle lezioni con le classi online.

“Il potere si raggiunge condividendo il sapere, non accumulandolo!” – autore sconosciuto

 

DESTINATARI: insegnanti di scuola primaria

Il laboratorio si svolgerà in lingua inglese

Relatori: Vanessa Reilly

Vanessa

Reilly

STEAM: educare alla scienza

 

L’elemento pratico e sperimentale è il centro dell’esperienza ed è ciò che consente di aumentare la capacità di pensiero e di immaginazione di tutti i bambini e ragazzi. L’acquisizione di competenze, infatti, non si basa su un apprendimento passivo, ma procede per tentativi, tramite l’esperienza, stimolando la curiosità, la passione e la creatività.

Il laboratorio introdurrà i partecipanti alle tecniche per lo svolgimento delle lezioni di scienze in chiave pratica. Sarà dato ampio spazio ad attività sperimentali, svolte con l'utilizzo di materiali di consumo, che consentono di aumentare la capacità di pensiero e di immaginazione e che costituiscono uno strumento immediatamente spendibile nel contesto classe.

 

Per lo svolgimento delle attività sperimentali da casa, è richiesto ai partecipanti di dotarsi dei seguenti materiali prima dell’inizio della sessione:

  • 3 fogli A4
  • pennarello o penna
  • forbici
  • righello
  • 2 cannucce con estremità pieghevoli
  • elastici
  • 3 posate di plastica
  • 10 stecchini/spiedini
  • 15 stuzzicadenti

 

DESTINATARI: Insegnanti di scuola primaria

 

Relatori: Lucio Biondaro , Alessio Scaboro

Lucio

Biondaro

Alessio

Scaboro

Trasformare a partire dagli spazi

 

Come possono gli spazi scolastici essere motore dell’innovazione educativa e didattica?

Il workshop darà la possibilità di esplorare e approfondire questo quesito attraverso le riflessioni e le esperienze di due realtà italiane, che discuteranno assieme quali strategie e modelli adottare per trasformare la scuola a partire dagli spazi. 

Da una parte, l’esperienza di sei scuole dell’infanzia e sei scuole della primaria dell’Alto Tevere umbro che, ispirandosi al Manifesto di Indire sugli spazi educativi, hanno avviato un processo di transizione dal fare semplice edilizia scolastica alla realizzazione di architetture funzionali all’apprendimento, evidenziando come l’innovazione spesso non sia una questione di risorse ma di visione.

Dall’altra l'esperienza del movimento delle scuole Senza Zaino, che ad oggi conta più di 600 plessi in tutta Italia, la quale visione pedagogica si fonda sull’importanza fondamentale della progettazione, non solo in termini di unità didattiche, ma di ambienti di apprendimento, in quello che viene definito un Approccio Globale al Curricolo, declinato attraverso l’applicazione del “modello dell'artigiano”.

Infine, si discuterà anche dell'esperienza della didattica a distanza totale, che ha caratterizzato la scuola a livello planetario e che ha aperto la prospettiva del paesaggio di apprendimento che include, al di là dell'edificio scolastico, gli spazi della casa e del territorio, focalizzando la necessità di sviluppare sempre più la comunità educante, anche allo scopo di combattere la povertà educativa attraverso soluzioni innovative.

 

DESTINATARI: Insegnanti di scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di I grado

 

Relatori: Massimo Belardinelli , Marco Orsi

Massimo

Belardinelli

Marco

Orsi

L'esperienza di Vo' Euganeo: per una scuola di comunità

 

La scuola di Vo' Euganeo è stata la prima in Italia ad essere chiusa per l’emergenza sanitaria Covid-19, ma è stata anche la prima ad avviare la cosiddetta "didattica a distanza". Con grande sinergia e strumenti di qualità, è stata la prima e unica scuola ad aver simulato un esame online a conclusione del I ciclo di istruzione e a diventare, ad aprile scorso, una scuola a esclusione zero. Studenti e docenti hanno inoltre svolto lezioni con esperti di robotica e di psicologia, con persone del mondo dell’arte e dello spettacolo come attori, artisti e scrittori, e ad aver avviato gemellaggi con diverse scuole italiane e straniere, come ad esempio la scuola di New York, comunità particolarmente colpita dall’emergenza Covid-19. I genitori si sono formati assieme ai docenti, e tutta la scuola si è messa in discussione, reinventandosi. È stato progettato un rientro con un patto territoriale che ha coinvolto comuni, associazioni ed enti del terzo settore. Si è pensato ad arredi green, ma anche ad aule a cielo aperto.

Durante il workshop verrà raccontata e analizzata questa esperienza: una storia fatta di coraggio, passione, umiltà e innovazione ma anche e soprattutto di grande comunità.

 

DESTINATARI: Insegnanti di ogni ordine e grado

 

Relatori: Alfonso D'Ambrosio , Carlo Maron

Alfonso

D'Ambrosio

Carlo

Maron

Insieme è più facile! Utilizzare in modo inclusivo la “risorsa compagni”

 

In una scuola più equa, più inclusiva e più partecipata, è indispensabile trasformare il “sostegno” tradizionale in una serie di interventi dinamici e condivisi tra attori diversi. Non più sostegno quindi, ma sostegni, situazionali e operativi, in cui siano le risorse di ciascuno a circolare e a essere messe a disposizione di tutti. In questo modo, la “risorsa compagni” conquista un duplice ambizioso obiettivo: dare a ciascuno un ruolo da protagonista e coinvolgere tutti, nessuno escluso, nelle attività comuni.

In questo workshop verranno presentate alcune strategie didattiche di facilitazione e semplificazione, costruite e gestite attraverso l’attivazione della “risorsa compagni” in maniera inclusiva, nella convinzione che sia una scelta da attuare per giungere a una reale inclusione scolastica e perché: “Insieme è più facile!”. 

 

DESTINATARI: Insegnanti di scuola primaria e insegnanti di scuola secondaria di primo grado

 

Relatori: Carlo Scataglini

Carlo

Scataglini

Universal Design for Learning: dalla teoria alla pratica per una didattica senza barriere

 

A partire da una concisa illustrazione dei principi e del sistema di linee guida del framework Universal Design for Learning (UDL), questo workshop offrirà ai partecipanti alcune indicazioni pratiche per la progettazione di lezioni e di contenuti didattici accessibili. In particolare, si approfondirà la tematica dell’accessibilità come problema complesso e stratificato, da risolvere guardando sia ai singoli individui, sia a gruppi di persone accomunate da necessità simili, sia alla società nel suo complesso.

Attraverso alcune dimostrazioni pratiche e una proposta di schema di progettazione i partecipanti potranno confrontarsi sulle tre dimensioni che caratterizzano il framework UDL, ovvero la variazione delle modalità di rappresentazione, di azione ed espressione, di coinvolgimento degli studenti.

 

DESTINATARI: Insegnanti di ogni ordine e grado

 

Relatori: Andrea Mangiatordi

Andrea

Mangiatordi

Atelier a distanza “I segreti della carta” - Reggio Children

 

Atelier a distanza che consentirà ai partecipanti di entrare, seppure in modo virtuale, nei contesti degli Atelier del Centro Internazionale Loris Malaguzzi di Reggio Emilia.

L’Atelier I segreti della carta si propone di indagare le qualità di un materiale molto comune scoprendone l’anatomia, la capacità di diventare materia plastica, di trattenere la memoria dei gesti, di generare e rigenerarsi. La carta, spesso percepita come materiale povero, ha qualità nascoste capaci di porre nuovi interrogativi che consentono di superare gli stereotipi e rinnovare il proprio punto di vista.

I partecipanti saranno invitati a far dialogare la carta con l’acqua, l’aria, la creta, la luce, e a far incontrare la carta con strumenti analogici inusuali come grattugie, specchi, pennelli, strumenti per incidere, bucare, assemblare, aghi e fili, e digitali come webcam, microscopi, microfoni, registratori audio. Le mani, il corpo, i sensi scoprono e interpretano il materiale che si rivela in tutta la sua duttilità, tridimensionalità, varietà e molteplicità e si fa invenzione sonora, architettonica, narrativa, dove i processi emozionali ed espressivi convivono con quelli logici.

Agli iscritti verrà comunicato, tramite email qualche settimana prima dell’evento, di procurarsi un kit di materiali di facile reperimento, necessari affinché ogni partecipante, a prescindere dal luogo da cui si connetterà, possa sperimentare materiali e strumenti, immaginarne la forza innovativa, superare stereotipi e costruire un proprio autonomo percorso di ricerca, affiancato e sostenuto dagli atelieristi di Reggio Children.

A cura di:

Federica Castrico, Marco Spaggiari, Marilena Sala, Sabrina Casadei (Atelieristi di Reggio Children) e Lorella Trancossi (Pedagogista di Reggio Children)

https://www.reggiochildren.it  

 

DESTINATARI: prevalentemente insegnanti di nido e di scuola dell'infanzia ma anche tutti gli interessati 

 

Cittadinanza digitale? Un gioco da ragazzi - Fondazione Mondo Digitale

 

Cosa vuol dire essere cittadini digitali? E soprattutto, come diventarlo? Quali le opportunità e quali i rischi a cui si va incontro? Quest’attività prevede la realizzazione di un videogioco che unisce le caratteristiche di un platform game a quelle di un gioco a quiz, al fine di informare gli studenti sulla tematica della cittadinanza digitale attraverso una modalità di apprendimento interattiva, collaborativa e divertente.

 

DESTINATARI: Insegnanti di scuola primaria 

Relatori: Valentina  Gelsomini , Lara Forgione

Valentina

Gelsomini

Lara

Forgione

Preadolescenza e adolescenza: body shaming e pornografia

 

Il body shaming è definibile come “Il fatto di deridere qualcuno per il suo aspetto fisico” (Treccani).

Online il body shaming si manifesta con commenti offensivi, sarcastici e velenosi, su chi si mostra “troppo grasso”, “troppo magro” o semplicemente ha un corpo che non corrisponde ai parametri imposti dalla società. Parole che possono ferire e generare profonde insicurezze in chi se le sente dire, specialmente se si tratta di giovani e se le offese vengono scritte online.

Durante l'intervento, verrà presentata una riflessione sull'importanza delle parole attraverso i punti del Manifesto della comunicazione non ostile e si parlerà del contesto comunicativo in cui vivono i ragazzi.

Rosy Russo (Ideatrice Progetto Parole O_STILI)

 

Che succede se la palestra della sessualità per la maggioranza dei nostri figli e figlie, fin da prima dell'adolescenza, è il porno on line? Ci sono governi che hanno iniziato a proporre campagne di sensibilizzazione di massa rivolte alle persone adulte di riferimento, perché il problema è principalmente educativo e di comunicazione consapevole, ma nella maggioranza dei casi il tema è rimosso o ignorato. Occorre tornare ai fondamentali: alla centralità dei corpi reali, della nonviolenza, delle emozioni, del piacere e della gratuità nelle relazioni.

https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/09/17/violenze-e-maschilismo-la-mancanza-di-empatia-e-un-pericolo-gigantesco-per-la-democrazia/5933523/

https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/07/13/pornografia-dopo-la-chat-degli-orrori-ecco-i-rischi-della-solitudine-social/5866331/

Monica Lanfranco (Giornalista professionista, formatrice sulla differenza di genere)

 

DESTINATARI: Insegnanti di ogni ordine e grado

 

Relatori: Monica Lanfranco , Rosy Russo

Monica

Lanfranco

Rosy

Russo

Il Metodo Analogico alla scuola dell'infanzia

 

I bambini sono come noi: in tema di apprendimento usano lo stesso nostro modo di approcciarsi alle cose nuove e certe volte ci superano per perspicacia intuitiva.

Fino a dove possono arrivare nella comprensione? È la domanda che si pongono gli insegnanti della scuola dell’infanzia che da anni sperimentano gli strumenti del Metodo Analogico per un primo approccio alla matematica e alla lettura.

Nel workshop si parlerà di queste esperienze e dell’emozione crescente che vive chi persegue questo percorso di scoperte quotidiane.

 

DESTINATARI: Insegnanti di scuola dell’infanzia

 

Relatori: Camillo Bortolato , Mariarosa Fornasier , Raffaella Ledda , Cristina Morena Malandra

Camillo

Bortolato

Mariarosa

Fornasier

Raffaella

Ledda

Cristina Morena

Malandra

Intelligenza, stili di apprendimento e bisogni educativi speciali

 

Per capire bene come le strutture intellettive sorreggono il funzionamento della mente e gli apprendimenti, occorre riconoscere l’organizzazione dell’intelligenza.

Nell’intervento verrà illustrato il modello di intelligenza gerarchico a cono mettendo in luce come esso aiuti a comprendere le diversità delle menti e i differenti stili cognitivi. Verranno inoltre portate esemplificazioni sulla applicazione del modello gerarchico ai casi di bambini con bisogni educativi speciali, con particolare riferimento ai bambini con disabilità intellettiva, con DSA, con ADHD, con disturbo nonverbale, con doppia eccezionalità (compresenza di superdotazione e problema di apprendimento). 

 

DESTINATARI: insegnanti di scuola primaria, insegnanti di scuola secondaria di primo e di secondo grado

 

Relatori: Cesare Cornoldi

Cesare

Cornoldi

Bellezza e consapevolezza di sé

Dialogo a due voci

 

Marco Dallari: A partire circa dal sesto mese di vita i bambini cominciano a conquistare COSCIENZA DI SÉ e COMPETENZA SIMBOLICA. Un sintomo importante di questa conquista evolutiva è il fatto che riconoscano la loro immagine allo specchio. Scoprono così di esistere e ed essere riconoscibili anche al di fuori del limite del proprio corpo e di poter lasciare traccia di sé e segnali di presenza grazie alle produzioni simboliche via via conquistate. La costruzione della coscienza identitaria, in continua interazione con l’incremento delle competenze simboliche, nei primi anni di vita è accompagnata da manifestazioni di gioia e asseconda dunque quel principio di piacere che, come ci ha rivelato Freud, è il primo regolatore della psiche e avvia alla scoperta della bellezza. Occorre dunque che crescendo e incontrando le istituzioni educative bambine e bambini continuino a scoprire la bellezza di conoscenze e competenze che dovranno essere vissute come scoperte, conquiste, fonti di gioia, potenziamento dell’autonomia e della coscienza identitaria.

Carlo Tamanini: Il pensiero di grafici, pittori, scultori…, analizzato in anni di ricerche al Mart, ritorna spesso a riflettere sull’importanza di coltivare un atteggiamento esistenziale di tipo meditativo e sul ruolo dell’arte come sostegno per la formazione di menti, come ricorda lo scrittore Joseph Goldstein, “morbide e spaziose”; menti in grado di oltrepassare ogni rigidità e di aprirsi al presente in modo ampio ed accogliente. L’arte è relazione e condivisione, una via d’accesso eminente per una vita più piena. Ricorda il filosofo indiano Sri Aurobindo: “Invece di vivere in un modo qualsiasi, sperduto in una moltitudine di pensieri  ̶  non solamente privi di interesse, ma che esauriscono sfibrando l’essere  ̶  si possono riunire i fili sparsi della coscienza e lavorare, lavorare su sé stessi ad ogni istante. Allora la vita comincerà a prendere interesse, un interesse assolutamente inaspettato”. È il momento di ritrovare attraverso l’arte il nostro centro.

 

DESTINATARI: Insegnanti di ogni ordine e grado

 

Relatori: Marco Dallari , Carlo Tamanini

Marco

Dallari

Carlo

Tamanini

Didattica all'aperto: Per un curricolo in dialogo con il fuori tra saperi, discipline, competenze e benessere - SCUOLA DELL'INFANZIA

 

Per promuovere un approccio didattico differente è importante imparare a guardare oltre lo spazio chiuso dell’aula, esplorare un giardino, un parco, un lungofiume o un altro luogo verde interessante nella vicinanza della scuola, per sostenere esperienze di insegnamento e apprendimento autentiche, ancorate al territorio e all’esperienza diretta.

Per considerare ciò che sta fuori dai nostri spazi abituali come occasione di apprendimento, sono necessari adulti disponibili a mettersi in gioco, sperimentando in prima persona attività capaci di restituire la complessità di un’azione didattica trasversale a contesti, discipline e competenze.

L'obiettivo sarà accompagnare gli adulti nel riconoscere l'urgente bisogno di un contatto diretto con la natura, la necessità di viverla in modo continuativo in tutte le stagioni e di considerare questa istanza come opportunità per promuovere una didattica innovativa in tutte le scuole di ogni ordine e grado, sulla scia delle esperienze di ricerca compiute in alcuni servizi per l'infanzia.

 

DESTINATARI: Insegnanti di scuola dell’infanzia 

 

Relatori: Irene Salvaterra , Michela Schenetti

Irene

Salvaterra

Michela

Schenetti

L’innovazione degli spazi educativi: riflessioni e buone pratiche

 

Ripensare o progettare ex novo una scuola è un processo che deve coinvolgere tutti i protagonisti del “fare scuola”. È necessario partire dai contenuti pedagogici per arrivare al progetto architettonico e alla realizzazione con un’idea di partenza condivisa e solida che sia espressione della scuola protagonista. La comunità scolastica è il fulcro di questo processo che riguarda non solo la costruzione di nuovi edifici ma il ripensamento di ogni plesso perché sia in grado di accogliere tutte le espressioni della didattica e della vita scolastica contemporanea.

Il laboratorio prenderà le mosse dalle ricerche della fondazione Agnelli sull’edilizia scolastica e, appoggiandosi all’esperienza concreta di Torino fa scuola, fornirà spunti di riflessione pratici sull’innovazione degli spazi didattici.

 

DESTINATARI: Insegnanti di ogni ordine e grado

 

Relatori: Raffaella Valente

Raffaella

Valente

Progetto MO.DI. - Migliorare l’Organizzazione Didattica per una distribuzione degli insegnamenti fondata sulla persona

 

Il progetto MO.DI. propone un nuovo e innovativo modello di organizzazione didattica, che mira a un miglioramento delle condizioni che favoriscono l’apprendimento e a un innalzamento della qualità degli interventi educativo-didattici per tutti gli alunni, in un’ottica inclusiva. Gli obiettivi sono lo sviluppo di potenzialità e competenze e il benessere di studenti, docenti e famiglie coinvolte nei processi formativi.

I due principi cardini su cui si fonda il nuovo modello sono: l’importanza di alternare attività intellettuali con attività manuali e i ritmi di apprendimento degli allievi.

Con il primo fattore, si vuole favorire il passaggio tra mente e corpo, ovvero, che l’insegnamento teorico venga “incorporato” dallo studente, fino a imprimerlo nella propria memoria e storia personale. Il secondo principio mira ad ottimizzare gli orari di lezione per consentire una sorta di “full immersion” nell’attività che si sta conducendo, in modo che l’alunno possa concentrarsi appieno nell’attività che sta svolgendo, evitando il carosello deconcentrante e stancante delle materie che cambiano di ora in ora.

L’attività sarà occasione per presentare il progetto e la sua sperimentazione nelle scuole, ma anche per riflettere sull’organizzazione e la didattica nella scuola.

 

DESTINATARI: Insegnanti di ogni ordine e grado

 

Relatori: Raffaele Ciambrone

Raffaele

Ciambrone

Dalla lettura alla percezione del paesaggio: esperimenti di didattica per una nuova geografia

 

Il laboratorio propone delle attività replicabili in classe o nel corso di uscite sul territorio per un’educazione al paesaggio che lo consideri non solo come oggetto di studio, ma anche come strumento educativo per sviluppare una piena consapevolezza civica.

Proposte di attività per arricchire il lessico disciplinare e far emergere la forte componente soggettiva dello studio geografico, per comunicare il vissuto emozionale che si cela dietro all’abusata espressione: “È bello”, per sconfinare, infine, nella percezione sensoriale del geografo-viaggiatore. Una docente di geografia, una docente di italiano e un viaggiatore instancabile vi condurranno dalla pagina del libro di testo agli orizzonti dell’immaginario e dei cinque sensi.

 

DESTINATARI: Insegnanti di scuola secondaria di primo grado

 

Relatori: Giulia Andrian , Luisa Fazzini , Agostino Falconetti

Giulia

Andrian

Luisa

Fazzini

Agostino

Falconetti

STEAM: educare alla scienza

 

L’elemento pratico e sperimentale è il centro dell’esperienza ed è ciò che consente di aumentare la capacità di pensiero e di immaginazione di tutti i bambini e ragazzi. L’acquisizione di competenze, infatti, non si basa su un apprendimento passivo, ma procede per tentativi, tramite l’esperienza, stimolando la curiosità, la passione e la creatività.

Il laboratorio introdurrà i partecipanti alle tecniche per lo svolgimento delle lezioni di scienze in chiave pratica. Sarà dato ampio spazio ad attività sperimentali, svolte con l'utilizzo di materiali di consumo, che consentono di aumentare la capacità di pensiero e di immaginazione e che costituiscono uno strumento immediatamente spendibile nel contesto classe.

 

Per lo svolgimento delle attività sperimentali da casa, è richiesto ai partecipanti di dotarsi dei seguenti materiali prima dell’inizio della sessione:

  • 3 fogli A4
  • pennarello o penna
  • forbici
  • righello
  • 2 cannucce con estremità pieghevoli
  • elastici
  • 3 posate di plastica
  • 10 stecchini/spiedini
  • 15 stuzzicadenti

 

DESTINATARI: Insegnanti di scuola primaria

 

Relatori: Lucio Biondaro , Alessio Scaboro

Lucio

Biondaro

Alessio

Scaboro

Educare alla parità di genere con gli albi illustrati. Nuove narrazioni per nuove identità

 

L’educazione di genere con bambine/i e adolescenti può essere uno strumento potente per promuovere un reale cambiamento nelle nuove generazioni e per contrastare le aspettative sociali e gli stereotipi culturali, che impediscono lo sviluppo naturale delle peculiarità e delle qualità di ciascuno/a.

Il laboratorio sarà quindi un’occasione importante per riflettere e approfondire i temi che riguardano la costruzione dell’identità di genere femminile e maschile, con particolare riferimento alle diseguaglianze di genere reiterate, spesso inconsapevolmente, in ambito educativo, sia quello scolastico che quello familiare.

Il laboratorio offrirà inoltre ai/alle partecipanti un bagaglio di conoscenze e competenze utili a individuare e decostruire autonomamente il fondamento sessista su cui poggiano molti dei messaggi comunicativi e delle pratiche educative rivolti alle bambine e ai bambini: dal linguaggio ai libri di testo, dalla letteratura per l’infanzia alle pubblicità rivolte al target infantile e adolescenziale. Infine, verranno forniti spunti operativi per attivare percorsi di educazione alla parità di genere da integrare nell’attività didattica quotidiana.

 

DESTINATARI: Insegnanti di scuola dell’infanzia, insegnanti di scuola primaria e insegnanti di scuola secondaria di primo e di secondo grado

 

Relatori: Irene Biemmi

Irene

Biemmi

B612: la scuola che vorrei. Una scuola per bambini e non bambini per la scuola

 

È tempo che la scuola, e a maggior ragione il nido e l’infanzia, si adattino ai bisogni di ogni singolo bambino e bambina che inizi un percorso educativo-scolastico. Da questa riflessione nasce il progetto B612 nel quadro della terza missione dell’Università, cioè della ricaduta della ricerca scientifica in servizi rivolti al territorio, in particolare alla formazione continua della scuola.

Se siamo in grado di percepire nido e scuola dell’infanzia come ambienti educativi e affettivi, dobbiamo pensarli in un modo nuovo. Ambienti che sappiano accogliere nel vero senso della parola i bambini e le bambine con le loro potenzialità.

 

DESTINATARI: Insegnanti di nido e insegnati di scuola dell’infanzia

 

Relatori: Patrizia Granata

Patrizia

Granata

Didattica aperta

 

La didattica aperta promuove la possibilità che alunne ed alunni lavorino in autonomia, facciano delle scelte e così contribuiscano a determinare il proprio percorso di apprendimento. Alunne ed alunni potranno per esempio spostarsi autonomamente fra diverse stazioni preparate dagli insegnanti, organizzando da soli il tempo e le consegne. Oppure potranno portare avanti in alcune ore un loro “lavoro libero”, un progetto individuale, nato dai loro interessi, che gli insegnanti supporteranno con schede di progettazione e riflessione per migliorare costantemente, di progetto in progetto.

Il laboratorio permetterà di esplorare attraverso una strutturazione a stazioni i capisaldi teorici dell’approccio, conoscere alcune metodologie per realizzarlo e vedere alcuni esempi pratici di insegnanti esperti, come Giordana Diana, Elio Pinto, Elena Conte e Annalisa De Stasi. 

 

DESTINATARI: Insegnanti di scuola primaria e insegnanti di scuola secondaria di I e di II grado

 

Relatori: Heidrun Demo , Sofia Dal Zovo

Heidrun

Demo

Sofia

Dal Zovo

Expert Teacher - Lavorare in team tra docenti e gestione dei gruppi di lavoro a scuola

 

Secondo il modello Expert Teacher, la tematica del lavoro in team nello sviluppo delle competenze professionali del docente, ricopre un ruolo centrale.

In questa attività verranno esplorati, in modo interattivo, gli ambiti delle competenze necessarie per lavorare in team. Si rifletterà inoltre su come far crescere un gruppo (trasformandolo in un gruppo di lavoro e in un team) e saranno suggerite attività strategiche per trasformare il gruppo in una squadra di successo. Si parlerà di leadership, delle disfunzioni del team e di come risolverle e, infine, della gestione del tempo.

Il target di riferimento sono dirigenti scolastici, figure di sistema e di middle management nella scuola.

 

DESTINATARI: Dirigenti scolastici, figure di sistema e di middle management 

 

Relatori: Laura Biancato

Laura

Biancato

Il lapbook: un’aggregazione dinamica e creativa di contenuti - SCUOLA PRIMARIA

 

Il lapbook è un insieme dinamico e creativo di materiali e contenuti che rientra nella sfera del learning by doing, in cui l’alunno è al centro del proprio apprendimento.

Nella prima parte del workshop si andrà ad analizzare che cosa sono i lapbook, quali sono i fondamenti pedagogici che stanno alla base e in che modo utilizzare le affordance e i colori per rendere i lapbook maggiormente efficaci. Attraverso la presentazione di alcuni esempi, si affronterà anche la questione di quando e come proporre lo strumento lapbook in aula.

Nella seconda parte del workshop, verranno affrontate le modalità di progettazione di un lapbook attraverso la strutturazione di unità di apprendimento che tengano conto delle competenze.

Per lo svolgimento dell’attività laboratoriale da casa, è richiesto ai partecipanti di dotarsi dei seguenti materiali prima dell’inizio della sessione:

 

DESTINATARI: Insegnanti di scuola primaria

 

Relatori: Giuditta Gottardi , Ginevra Gottardi

Giuditta

Gottardi

Ginevra

Gottardi

Mille e una storia a teatro

 

Per liberare la fantasia e la creatività dei bambini. Il laboratorio si propone di far sperimentare ai partecipanti vari metodi di stimolazione dell’immaginazione, basati sull’utilizzo di immagini e l’accostamento casuale di particolari inconsueti per inventare storie, utili per lavorare sul linguaggio e per sviluppare le abilità narrative dei ragazzi.

 

Per lo svolgimento dell’attività da casa, è richiesto ai partecipanti di dotarsi dei seguenti materiali prima dell’inizio della sessione:

  • 10 fogli di carta bianca A4
  • Una pinzatrice
  • 2 fogli A4 di cartoncino di un colore a scelta
  • Una vecchia rivista illustrata da ritagliare
  • Carte colorate
  • Pastelli colorati, pastelli a cera o a olio, matite, e/o pennarelli: quello che si desidera o che si ha a disposizione
  • Un paio di forbici e una colla in stick

 

DESTINATARI: Insegnanti di scuola primaria

 

Relatori: Giulia Orecchia

Giulia

Orecchia

Giochi filosofici per l’educazione alla cittadinanza

 

Introdurre le idee e i metodi della conversazione filosofica a scuola può rivelarsi molto utile per l’educazione alla cittadinanza, perché l’approccio del “dialogo euristico” e l’attenzione all’apprendimento cooperativo possono sostenere lo sviluppo delle competenze, intese in senso pieno come combinazioni di conoscenze, di abilità trasversali e di atteggiamenti positivi nei confronti degli altri e dei problemi “difficili”.

Lo vedremo attraverso un’attività/gioco messa a punto appositamente per il convegno Didattiche 2020: i partecipanti saranno invitati a mettersi alla prova affrontando un appassionante “percorso a ostacoli” in 6 tappe, lungo il quale incontreranno 6 grandi personaggi/problemidella “filosofia del cittadino”. Fin dalla scuola primaria, ogni tappa affrontata permetterà di entrare in contatto in modo coinvolgente con alcune delle più grandi sfide del mondo contemporaneo (attorno a temi chiave come i seguenti: senso del limite, senso della giustizia, solidarietà e responsabilità, coscienza ecologica e cittadinanza planetaria). 

 

DESTINATARI: Insegnanti di scuola primaria e insegnanti di scuola secondaria di primo grado

 

Relatori: Luca Mori

Luca

Mori

Una storia, una missione, molte sfide: il modello Escape Room per l’apprendimento dell’italiano

 

Le Escape Room sono ambienti da cui bisogna uscire dopo aver risolto una serie di enigmi: si può giocare dal vivo oppure on-line, individualmente oppure in gruppo. L'approccio “escape” può essere usato nella didattica sia con obiettivi disciplinari che con obiettivi trasversali, mirati al potenziamento di soft skills quali team working, problem solving, competenze comunicative, attenzione ai dettagli e pensiero laterale.

Durante il laboratorio, i partecipanti avranno modo di realizzare degli enigmi di Italiano e di progettare un percorso escape per l'insegnamento della disciplina.

 

DESTINATARI: Insegnanti di scuola secondaria di primo grado

 

Relatori: Anna Rita Vizzari

Anna Rita

Vizzari

Mindfulness e benessere a scuola: buone pratiche e benefici per studenti e insegnanti

 

A scuola, per gli studenti e gli insegnanti, unire la pratica meditativa educativa e la consapevolezza di sé passa attraverso lo sperimentare e scoprire la gestione del respiro e della propria parte emotiva, in prima persona, all’interno di un gruppo di riferimento. In tal modo, si può esplorare la sensorialità del proprio corpo e dei propri pensieri, valorizzando al contempo la relazione con lo spazio sia naturale che scolastico.

Durante il laboratorio verranno fornite delle strategie per ottenere dei benefici, sia per gli insegnanti che per gli studenti, durante la didattica quotidiana. In particolare, si progetterà assieme una giornata tipo tra didattica e mindfulness con l’aiuto del diario di bordo.

 

DESTINATARI: Insegnanti di scuola primaria e insegnanti di scuola secondaria di primo e di secondo grado

 

Relatori: Sofia Dal Zovo

Sofia

Dal Zovo

La flessibilità del tempo-scuola come leva per l'innovazione didattica e curricolare

 

La dimensione del tempo-scuola è una variabile di rilievo pedagogico che a scuola si manifesta in una ripartizione organizzativa che distilla le discipline nelle caselle dell'orario scolastico. Il Movimento delle Avanguardie Educative ha individuato e descritto le esperienze di innovazione didattica e organizzativa realizzate da alcune scuole che hanno riconfigurato la coordinata temporale, superando l’ora di lezione come elemento fisso e immutabile.

La flessibilità oraria, resa possibile dall’autonomia scolastica, oltre a essere un'occasione di innovazione, è utilizzata per rispondere a esigenze didattiche e pedagogiche specifiche delle scuole.
Il percorso di ricerca condotto da Indire con le scuole del Movimento delle AE ha individuato alcune modalità di riconfigurazione del tempo-scuola che saranno oggetto di analisi e riflessione durante il workshop.

 

DESTINATARI: Insegnanti di ogni ordine e grado

 

Relatori: Elena Mosa , Stefania Chipa , Lorenza Orlandini

Elena

Mosa

Stefania

Chipa

Lorenza

Orlandini

Diventare un Esperto dell'Apprendimento Linguistico: le competenze-chiave dell'educatore inclusivo

 

Quali competenze teoriche, metodologiche e didattiche deve possedere un educatore (insegnante o tutor) per sostenere gli studenti con svantaggio linguistico? Quali strategie deve saper mettere in atto per promuovere l’apprendimento delle lingue straniere e della lingua materna? E cosa può fare per promuovere lo studio delle discipline, dato che l’apprendimento di tutte le materie passa attraverso almeno una lingua?

Per offrire una risposta a questi interrogativi, Il Gruppo di Ricerca ELICom dell'Università di Parma ha elaborato la Certificazione di Esperto dell’Apprendimento Linguistico (CEdAL) che intende promuovere un profilo professionale di qualità nell’ambito dell’educazione linguistica inclusiva e accessibile. In questo workshop, dopo una breve presentazione del progetto, si coinvolgeranno i partecipanti alla scoperta delle 6 competenze-chiave individuate dalla CEdAL, attraverso attività di riflessione ed esempi tratti dall'esperienza sul campo.

 

DESTINATARI: Insegnanti di ogni ordine e grado

 

Relatori: Michele Daloiso , Paola Celentin , Susana Benavente Ferrera

Michele

Daloiso

Paola

Celentin

Susana

Benavente Ferrera

Scrivere di scuola

 

In questo momento storico, e con l’esperienza dalla pandemia che stiamo vivendo, è più che mai necessario avere idee, strumenti e nuove forme di libri di testo che ci permettano di decodificare la realtà e di avere una visione del futuro che possa essere messa a sistema.

Come si può fare?

Il workshop sarà occasione per parlarne assieme a due insegnanti-scrittori.

Si rifletterà, da un lato, sull’importanza degli elementi più trascurati nella scuola di oggi, e che coincidono con quelli che erano gli elementi portanti della scuola greca, ovvero, parlare, dialogare, scrivere e sviluppare senso civico; dall’altro, su come abbattere gli stereotipi e i pregiudizi più comuni sulla matematica, adottando uno sguardo diverso sul suo insegnamento.

Si trattano infatti di questioni culturali che tendono a penalizzare o a separare le discipline. È importante perciò scrivere di scuola e avere a disposizione strumenti di riflessione che ci permettano di stimolare l’immaginazione e di “andare oltre”.

 

DESTINATARI: Insegnanti di ogni ordine e grado

 

Relatori: Dario Ianes , Marco Balzano , Lorella Carimali

Dario

Ianes

Marco

Balzano

Lorella

Carimali

Liberi di leggere e di scrivere

 

L’incontro propone una riflessione sul piacere della lettura e della scrittura come strategia e obiettivo per una pratica didattica che, attraverso il lavoro sul testo, miri a costruire negli alunni una solida consapevolezza linguistica, personale e civica.

Nel corso dell’incontro saranno presentate le caratteristiche dell’antologia per la scuola secondaria di I grado “Cercatori di stelle”, che offre un’ampia varietà di risorse, attività, strumenti e spunti di lavoro pensati per un’educazione al testo che sia vivace, autentica e modellata sui gusti e le caratteristiche di ciascun alunno.

 

DESTINATARI: docenti di scuola secondaria di I grado

 

Relatori: Giovanna Lombardo , Matteo Biagi

Giovanna

Lombardo

Matteo

Biagi

La trasgressione del cambiamento: per una nuova scuola in tempo di Coronavirus - Francesco Tonucci

Relatori: Francesco Tonucci

Francesco

Tonucci

Ecosostenibilità a scuola - Maria De Biase

Relatori: Maria De Biase

Maria

De Biase

Siamo parte della storia globale: idee e prospettive per cambiare i curricula scolastici - Igiaba Scego

Relatori: Igiaba Scego

Igiaba

Scego

L'intelligenza connettiva - Derrick De Kerckhove

Relatori: Derrick de Kerckhove

Derrick

de Kerckhove

Invece il 100 c'è. L'approccio educativo di Reggio Emilia - Claudia Giudici

Relatori: Claudia Giudici

Claudia

Giudici

Chiusura del Convegno - Dario Ianes

Relatori: Dario Ianes

Dario

Ianes