Relatore/Relatrice


Gianluca Daffi

Università Cattolica di Milano

BIOGRAFIA

Laureato in psicologia presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, è docente a contratto nello stesso ateneo nelle sedi di Milano e Brescia. Collabora con gli Spedali Civili di Brescia per i quali coordina il gruppo di lavoro sul Teacher Training relativamente al Disturbo da Deficit dell'Attenzione e Iperattività composto da diverse Neuropsichiatrie Infantili lombarde centri di rifermento per l'ADHD.
Collabora con Erickson con cui ha pubblicato diversi testi su tematiche psicoeducative. Ideatore del metodo START, della figura dell'ADHD Homework Tutor® e della figura del Game Trainer®, è responsabile scientifico del percorso formativo per ADHD Homework Tutor, Game Trainer® e del Campus START per famiglie e bambini ADHD/DOP. Coordina diversi gruppi di lavoro relativamente alla formazione e aggiornamento dei docenti in materia di Bisogni Educativi Speciali, valutazione delle competenze e gestione dei disturbi del comportamento in classe. È ideatore e coordinatore di diversi percorsi di alta formazione e master in ambito universitario relativamente alla gestione degli alunni con BES.

Attività


La gestione della complessità in classe: strumenti e strategie - LUIGI D'ALONZO, GIANLUCA DAFFI

SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

Gli alunni sono sempre più difficili. I problemi che inevitabilmente i ragazzi portano in aula obbligano gli insegnanti a cambiare radicalmente il loro modo di insegnare. Infatti, le complessità personali degli allievi sono così pesanti che, per arrivare ad offrire ad ognuno di loro una prospettiva educativa valida e azioni didattiche in grado di intercettare le loro esigenze, è necessario essere capaci di gestire molto bene la classe. Gestione della classe non significa “mantenere la disciplina” ma è molto di più, include tutte le cose che un insegnante mette in atto per promuovere l’interesse e la partecipazione dell’allievo nelle attività di classe.

Nel workshop verranno proposte le strategie più valide e analizzati gli strumenti più idonei in grado di aiutare gli insegnanti a condurre una vita di classe di valore.

Relatori: Luigi d'Alonzo , Gianluca Daffi

Luigi

d'Alonzo

Gianluca

Daffi

Project Based Learning: sviluppare competenze realizzando progetti

SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

Il Project Based Learning è una metodologia molto diffusa nei paesi anglosassoni, consiste nel porre l’accento sull’apprendimento da esperienze complesse, orientate verso il raggiungimento di uno scopo o di un obiettivo specifico, permettendo di sviluppare l’intelligenza degli alunni in modo critico, di analizzare e valutare le informazioni che ricevono, di insegnare loro a lavorare in gruppo. Da qualche anno, partendo dalla necessità di valutare le competenze, alcuni Istituti, con la supervisione del Prof. Daffi, hanno iniziato a progettare compiti di realtà simultaneamente all’utilizzo in classe di una metodologia Project Based Learning. Gli studenti sono quindi stati spinti a raggiungere obiettivi a lungo termine che hanno a che fare con problemi di vita reale, ciò permettendo loro di osservarne la complessità, nonché di sperimentare la necessità di lavorare non solo sulle conoscenze ma, soprattutto, sulle competenze. Dalle esperienze del gruppo di lavoro coordinate dal Prof. Daffi, la metodologia del PBL risulta particolarmente efficace e motivante soprattutto per gli alunni che, avendo difficoltà di comportamento, faticano nell’acquisire conoscenze e competenze attraverso una adeguata partecipazione alle lezioni organizzate attraverso strutture classiche.

Le tappe fondamentali del PBL sono:

  • Creare squadre che lavorino ad un progetto per un periodo che va dalle tre alle otto settimane;
  • porre una serie di domande che stabiliscano ciò che lo studente ha bisogno di apprendere, come e quando apprenderlo;
  • definire le tappe del progetto, creare un piano che preveda come giungere alla soluzione di un problema reale prevedendo anche una presentazione finale, da fare dinanzi a esperti, genitori e/o conoscenti;
  • dare valutazioni puntuali e/o feedback ai singoli progetti, alle capacità di comunicazione scritta e orale, al lavoro di squadra, pensiero critico, e ad altre importanti competenze che emergono durante tutto questo processo formativo.

La metodologia del PBL, oltre a favorire nell’alunno e nel docente una reale centratura sulle competenze, richiede agli insegnanti di ripensare al proprio ruolo diventando “esperti facilitatori” in grado di ricoprire il ruolo di “enzimi” nel processo di trasformazione della conoscenza in competenza.

Il presente workshop, partendo da un’introduzione sulla metodologia del PBL, si prefigge di fornire alcuni suggerimenti pratici per sperimentare in classe la metodologia stessa; verranno descritte esperienze condotte dal gruppo di lavoro coordinato dal Prof. Daffi, valutati i punti di forza e discusse le criticità.

Relatori: Gianluca Daffi

Gianluca

Daffi