Relatore/Relatrice


Daniela Lucangeli

Università di Padova

BIOGRAFIA

Professore Ordinario in Psicologia dell'Educazione e dello Sviluppo presso l’Università di Padova.
Presidente Mind4Children Spin-Off dell’Università degli studi di Padova che sostiene e promuove la ricaduta della ricerca scientifica in azioni a servizio del potenziale umano attraverso la sperimentazione, la divulgazione, la consulenza e la formazione. Presidente Nazionale CNIS (Associazione per il Coordinamento Nazionale degli Insegnanti Specializzati e la ricerca sulle situazioni di Handicap); Presidente Comitato Scientifico Polo Apprendimento.
Presidente Accademia Mondiale delle Scienze Learning Disabilities (International Academy for Research in Learning Disabilities – IARLD) Sessione Sviluppo. Socio di numerose associazioni scientifiche internazionali e nazionali nell'ambito del Developmental Sciences.

Attività


Una scuola per i bambini - DANIELA LUCANGELI

SCUOLA DELL'INFANZIA

SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

È tempo che la scuola, e a maggior ragione il nido e l’infanzia, si adattino ai bisogni di ogni singolo bambino che inizi un percorso educativo-scolastico. Se siamo in grado di percepire nido e scuola dell’infanzia come ambienti educativi ed affettivi, dobbiamo pensarli in un modo nuovo.
Il modello che verrà presentato sarà motivazionale di potenziamento attraverso sistemi di aiuto che non sostituiscono e non ingozzano, attraverso la spiegazione di tre tipologie di laboratorio didattico:  

  1. DIRE: attività relative al linguaggio verbale e non verbale, compresa la lingua inglese, la musica e le attività grafico pittoriche;
  2. FARE: attività di manipolazione. Sarà anche il laboratorio del pensare e pertanto saranno svolte attività relative alla cosmologia, all’etiologia, alla logica e alla matematica al pensiero filosofico; 
  3. BACIARE: sviluppo dell’area emotivo-affettivo-relazionale, con attività di travestimenti-concentrazione-rilassamento.

La Pedagogia che si utilizza è quella dell’incoraggiamento, dell’accoglienza anche fisica: un sorriso, una carezza, una parola possono motivare il bambino a fare ciò che da solo non farebbe mai (Bandura, 2015; Malka Magalit, 2010). Chi aiuta il bambino cambia il potenziale di sviluppo, per farlo è fondamentale saper cosa significa aiutare e come si aiuta.

 

https://padlet.com/Didattiche_2018/TheWallLucangeli

 

Relatori: Daniela Lucangeli

Daniela

Lucangeli