Relatore/Relatrice


Antonio  Fini

Dirigente scolastico, La Spezia

BIOGRAFIA

Dirigente scolastico dal settembre 2012. Già insegnante, consulente e formatore. Dottore di Ricerca in Telematica e Società dell’Informazione e abilitato alla docenza universitaria di Didattica, Pedagogia Speciale e Ricerca educativa, collabora da anni con il Laboratorio di Tecnologie dell’Educazione dell’Università di Firenze. Autore di numerosi libri, articoli e contributi per riviste e convegni nazionali e internazionali sul tema delle tecnologie didattiche, delle competenze digitali e della ricerca educativa. Ha collaborato con il MIUR per il Piano Nazionale per la Scuola Digitale e le linee guida per il BYOD.

 

Attività


“Smart-phobia” o “Smart-philia”? Lo smartphone prima dei 13 anni

SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

Benché non sia di certo un avvenimento gioioso, come la prima parola o i primi passi, l’introduzione dei bambini allo smartphone è un momento importante e inevitabile. Gli smartphone sono oggi uno dei più importanti device tecnologici che possediamo: ci permettono di rimanere in contatto con le persone, ci tengono aggiornati e ci permettono di immortalare i momenti migliori della nostra vita. Cosa fare, quindi, se il proprio figlio chiede il suo primo smartphone? La decisione può essere accompagnata da un senso di terrore: a chi parlerà? Cosa guarderà? Per cosa lo utilizzerà? Ma, soprattutto, ha l’età giusta? In media, i bambini ottengono il loro primo smartphone all’età di 10 anni. Ma per molti, ciò avviene anche molto prima, e probabilmente l’età media si abbasserà ancora. Ci sono, tuttavia, genitori che “resistono” fino a che il proprio figlio non ha 14, 16 o addirittura 17 anni. Esiste, allora, un’età giusta fino alla quale tenere il “vaso di Pandora” chiuso e lontano dalla portata dei bambini? È necessario interrogarsi su come l’educazione alla responsabilità, alla libertà, alle regole e al pensiero critico possa oggi essere agita anche attraverso relazioni a distanza, mediate dall’utilizzo di dispositivi mobili, e se questi ultimi possano essere integrati consapevolmente, e non passivamente, nella vita dei bambini, dentro e fuori la scuola.

Modera: Angela Cattoni (Ricerca e Sviluppo, Centro Studi Erickson, Trento)

Relatori: Franco Lorenzoni , Antonio  Fini

Franco

Lorenzoni

Antonio

Fini