Relatore/Relatrice


Attività


Introduzione e presentazione - FRANCESCO ZAMBOTTI

Relatori: Francesco Zambotti

Francesco

Zambotti

Preparare al lavoro o formare per la vita: obiettivi in competizione? - CHIARA SARACENO

Relatori: Chiara Saraceno

Chiara

Saraceno

Attraverso l'integrazione…l’ispirazione! Verso la costruzione di un ecosistema scolastico innovativo - DAVID MARSH

Relatori: David Marsh

David

Marsh

Innovare una scuola: ragioni, radici, possibilità - MONICA GUERRA

Relatori: Monica Guerra

Monica

Guerra

APRENDO-APPRENDO: Lapbook per costruire il proprio metodo di studio

SCUOLA PRIMARIA

Il lapbook è un insieme dinamico e creativo di materiali che rientra nella sfera del learning by doing, in cui l’alunno è al centro del proprio apprendimento. È uno strumento coinvolgente, che può essere pensato come una mappa concettuale tridimensionale volta a sintetizzare un dato argomento: può essere costruito in itinere man mano che si affronta un argomento o come strumento di sintesi da realizzare una volta completata la trattazione di un tema.

Dopo una breve introduzione sui fondamenti pedagogici e le modalità di utilizzo di questo strumento si approfondirà, mediante delle esercitazioni mirate, il concetto di affordance attraverso la realizzazione di alcuni template.

Relatori: Giuditta Gottardi , Ginevra Gottardi

Giuditta

Gottardi

Ginevra

Gottardi

Giocare per crescere

SCUOLA DELL'INFANZIA

SCUOLA PRIMARIA

L’elevato numero di bambini che, nella scuola dell’obbligo, presentano fragilità dell’attenzione e dell’autocontrollo, rappresenta un bisogno sociale a cui dare risposta. Il gioco è un potentissimo strumento per valorizzare le differenze individuali e sviluppare le funzioni esecutive in bambini e ragazzi. Tutte le attività proposte uniscono al piacere di divertirsi, la possibilità di potenziare attenzione, memoria di lavoro, autoregolazione emotiva e pianificazione. Al tavolo operativo sarà presente un Game Trainer (figura professionale formata dal Prof. Gianluca Daffi).

Immersi in un avventuroso mondo di pirati, attraversando oceani in compagnia di Vichinghi temerari e lupi famelici, giocheremo insieme sperimentando quanto l’apprendere possa essere divertente e socializzante. Noi GIOCHIAMO PER CRESCERE perché il gioco è una cosa seria; anzi terribilmente seria... PER TUTTI! Vieni a metterti in gioco con noi; le attività proposte sono pensate dal Prof. Daffi per bambini a partire dai 4 anni di età fino a…99!

Relatori: Irene Cambria , Tatiana Mulas

Irene

Cambria

Tatiana

Mulas

CLIL with lapbook

SCUOLA PRIMARIA

I prodotti "CLIL with lapbook" propongono un percorso didattico completo dalla terza alla quinta classe della scuola primaria per l’insegnamento di scienze e geografia in lingua inglese.

Partecipando a questo tavolo operativo si assisterà ad una presentazione di attività didattiche e lezioni di scienze e geografia in CLIL (apprendimento di una disciplina attraverso la lingua straniera) con l'utilizzo di lapbook contenuti nel kit "CLIL with lapbook", Erickson.

Relatori: Sabrina Campregher , Cristiana Bianchi , Sofia Di Crisci

Sabrina

Campregher

Cristiana

Bianchi

Sofia

Di Crisci

Partiamo in prima! Una storia, laboratori multidisciplinari, giochi per creare un buon clima in classe e potenziare i prerequisiti

SCUOLA DELL'INFANZIA

SCUOLA PRIMARIA

Il gruppo effettuerà una breve esperienza relativa al significato e alle caratteristiche di un’accoglienza motivante per i bambini che iniziano la scuola primaria. I materiali, con i quali si condurrà il tavolo operativo, si caratterizzano per una didattica laboratoriale e propongono attività che stimolano le diverse intelligenze dei bambini sfruttando la componente ludica dell’apprendere. Si cercherà di supportare gli insegnanti con strumenti per iniziare a costruire l’identità del gruppo classe, per osservare e conoscere i propri alunni coinvolgendoli nel potenziamento dei prerequisiti fondamentali dell’apprendimento scolastico.

Relatori: Desiree Rossi , Anna Marinelli

Desiree

Rossi

Anna

Marinelli

Robotic Lab

SCUOLA PRIMARIA

La robotica offre un modello didattico attraente e divertente per un apprendimento attivo: imparare a essere, a conoscere, a fare, a vivere insieme. Con la robotica l’educazione e la formazione vengono indirizzate verso lo sviluppo di “competenze trasversali” necessarie a garantire l’apprendimento lungo tutto l’arco della vita e l’alunno è posto al centro del processo educativo come “costruttore” del suo apprendimento. L’introduzione della robotica educativa nella didattica, dalla primaria alla secondaria di secondo grado, presenta diversi vantaggi, perché è un approccio strategico, sistemico e per la vita.

Per ogni sessione di 75 minuti, i partecipanti utilizzeranno in prima persona strumenti di robotica educativa per le scuole primarie e secondarie. Si parte da ozobot, un robottino delle dimensioni di un pollice, in grado di rispondere a oltre mille comandi e di seguire un tracciato, fino ad arrivare a NXT, un kit di costruzioni dotato di un mattoncino intelligente programmabile. Passando per il set di costruzione WeDo utilizzato per assemblare e programmare modelli creativi e semplici di robot, e poi ancora si utilizzeranno i kit che permettono di applicare le dinamiche dell’energia rinnovabile alla robotica e il nuovissimo robot creato da Olivetti, O-robot 101, collegato a una piattaforma cloud che permette di gestire l’intelligenza del robot da remoto.

Relatori: Marco Brocchieri

Marco

Brocchieri

Giochi didattici ed educativi: Giocadomino, ma non solo

SCUOLA DELL'INFANZIA

SCUOLA PRIMARIA

Il tavolo operativo vuole essere un'occasione per sperimentare concretamente le potenzialità di alcuni giochi didattici ed educativi presenti nel catalogo Erickson come Giocadomino, Giocaquattro, Le carte del Trenino, Sillabe in Gioco, Cosa fanno gli animali…

I giochi sono volutamente molto semplici, sia nelle regole che nel funzionamento proprio per consentire al giocatore di focalizzare l’attenzione sui contenuti e/o sui processi sottesi nel gioco. Sarebbe del tutto superfluo fare lunghi discorsi per mettere in evidenza come si usano, ma sul pensiero che ne sta alla base una riflessione operativa può essere utile, in particolare per valorizzare al meglio alcune potenzialità di personalizzazione e di supporto all'autonomia che sono caratteristiche proprie dei giochi presentati e che possono risultare meno evidenti.

Relatori: Filippo Barbera , Ilaria Cervellin , Flavio Fogarolo , Chiara Onger

Filippo

Barbera

Ilaria

Cervellin

Flavio

Fogarolo

Chiara

Onger

Italiano con il Metodo Analogico Bortolato: guarda, accenditi, attivati

SCUOLA DELL'INFANZIA

SCUOLA PRIMARIA

Il metodo analogico intuitivo si fonda sul modo naturale di apprendere di ognuno di noi attraverso analogie, metafore e associazioni. Valorizza le capacità intuitive dei bambini e ridimensiona la didattica; limita le spiegazioni verbali perché ogni bambino impara prima facendo e poi, in seguito, comprende il linguaggio specifico e i concetti teorici che ci sono dietro. La proposta dell’Italiano con il metodo analogico nasce dall’esigenza di alleggerire il peso della scuola per bambini, insegnanti e genitori. Si estendono a questa area gli stessi principi di essenzialità perseguiti in matematica e il ricorso a strumenti di apprendimento validi e significativi per tutti i bambini. In questo incontro si potranno conoscere e utilizzare i testi e gli strumenti pensati per le classi prima, seconda e terza della scuola primaria e per l’avvio alla lettura nella scuola dell’infanzia: 

  • Primi voli in lettura: con il primo abecedario e la “Piccola storia di Pitti”.
  • Italiano in prima con il metodo analogico: per l’apprendimento della lettura e della scrittura secondo una gradualità rispettosa delle reali capacità dei bambini.
  • Italiano in seconda con il metodo analogico: per affinare la lettura e imparare a scrivere partendo da testi scritti da coetanei. Evitare l’errore ortografico: le “strisce confermative” che sono il magazzino delle parole corrette.
  • Italiano in terza con il metodo analogico: per vivere emozioni nella lettura e trovare lo stimolo di diventare scrittori parlando di sé e raccontando storie avvincenti.
  • Analisi Grammaticale a logica al volo: per apprendere l’analisi grammaticale e logica al volo partendo da uno sguardo d’insieme e passare presto agli approfondimenti specifici.

Relatori: Mariarosa Fornasier , Lucia Bolcato

Mariarosa

Fornasier

Lucia

Bolcato

Laboratorio di Geometriko

SCUOLA PRIMARIA

Geometriko è un gioco didattico che nasce dall’idea di fornire a insegnanti, genitori e studenti di diverse età uno strumento per acquisire e consolidare l’apprendimento della geometria piana — in particolare dei quadrilateri — divertendosi in modo attivo, significativo e dinamico. Pensato per essere usato a casa o a scuola, in piccoli gruppi o in veri e propri tornei scolastici, Geometriko si propone di sviluppare i seguenti processi cognitivi:

  • denominare
  • confrontare
  • classificare
  • riconoscere
  • risolvere problemi
  • applicare il metodo deduttivo

I docenti presenti al tavolo, dopo una breve presentazione teorica e storica del "Modello Geometriko", saranno coinvolti in prima persona a testare le competenze necessarie e le sollecitazioni a cui saranno sottoposti gli studenti durante i lavori in aula.

Relatori: Antonella Merico , Leonardo Tortorelli

Antonella

Merico

Leonardo

Tortorelli

Educare alla chimica. Esperimenti interattivi da replicare in classe e suggerimenti metodologici sulla didattica della chimica.

SCUOLA DELL'INFANZIA

In questo tavolo operativo si mostreranno esperimenti interattivi da replicare in classe e verranno forniti suggerimenti metodologici sulla didattica della chimica.

Gli insegnanti effettueranno estrazioni di tipologie diverse di pigmenti, osservandone i viraggi di colore, sperimentando tecniche cromatografiche e analizzando l’affinità tra differenti sostanze.

Relatori: Fondazione Golinelli

Fondazione

Golinelli

Fisica…L’essenziale è visibile agli occhi!

SCUOLA PRIMARIA

La scienza come non l'avete mai vista...perché come insegna Galileo, tutto parte dall'osservazione. E poi continua con la pratica, la sperimentazione, le ipotesi, che vengono costruite in squadra, e gli errori, processo fondamentale del sapere scientifico e dell'apprendimento del bambino.

Per rendere la fisica alla portata anche dei più piccoli ve la smontiamo, pezzo per pezzo, ve la mostriamo, e vi forniamo strumenti pratici ed esperimenti semplici che potrete replicare immediatamente in classe con i vostri studenti. Infine, vi coinvolgeremo in prima persona in dinamiche educative che vi permetteranno di sviluppare in classe alcune delle principali soft skills, come teamwork e problem solving.

 

Relatori: Chiara Trevisin , Alessio Scaboro

Chiara

Trevisin

Alessio

Scaboro

Educare la mente per raggiungere le emozioni

SCUOLA DELL'INFANZIA

Risulta abbastanza evidente il fatto che determinate condizioni emotive e stati d’animo abbiano un’influenza rilevante sull’apprendimento e sulla motivazione scolastica. Quanto più mettiamo il bambino in grado di vivere emozioni positive in ambito scolastico, tanto più lo aiuteremo ad apprendere.

Questo tavolo propone di fornire esempi su come strutturare attività finalizzate a potenziare in bambini e adolescenti la conoscenza dei meccanismi mentali che spesso conducono a reazioni emotive controproducenti e dannose. Partendo dal presupposto che le emozioni NON possono essere educate, ma solo vissute con consapevolezza, verranno presentate alcune attività finalizzate ad incrementare nel bambino la conoscenza del rapporto tra mente ed emozioni. Il nostro sistema educativo raramente si occupa di come insegnare al bambino come pensare in modo razionale al fine di acquisire la capacità di dominare emozioni distruttive anziché esserne dominato.  In un’epoca in cui l’irrazionalità ha assunto dimensioni macroscopiche nello scenario politico, economico, religioso, il pensiero razionale acquista più che mai un valore legato alla sopravvivenza della specie.

Relatori: Mario Di Pietro

Mario

Di Pietro

Robotic competition: l’adrenalina della gara

SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Attaccanti e portieri, soccorritori in situazione d’emergenza, esploratori alla ricerca di luci, gas o suoni, ballerini e attori alle prese con coreografie e interpretazioni teatrali... Robot di “bulloni e viti” si muovono in modo autonomo, spesso interamente auto costruiti, e si sfidano ogni anno in occasione della RomeCup. Tutti i robot in gara sono frutto del lavoro di docenti e studenti delle scuole di tutta Italia.

L’esperienza delle competizioni della Romecup approda a Didattiche.2018: i partecipanti assisteranno a brevi dimostrazioni di gara tra robot e avranno la possibilità di approfondire come dar vita a un team di lavoro introducendo nella didattica la robotica educativa, dalle competenze da mettere in campo alle dotazioni tecniche necessarie. Si vinca o si perda, gareggiando si impara.

Relatori: Raimondo Sgro'

Raimondo

Sgro'

Gioco da tavolo come veicolo di competenze

SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

Durante il tavolo operativo si illustrerà una metodologia di utilizzo del gioco da tavolo d'autore in campo educativo/scolastico elencando i punti forti della metodologia e facendo provare ai partecipanti alcuni giochi per poi esaminarne caratteristiche e potenzialità. Ad una breve introduzione teorica seguirà quindi una attività ludica ed un esame e rilettura della partita.

Il tavolo operativo è aperto anche agli insegnanti della scuola dell'infanzia che vogliono avere un'idea delle basi metodologiche. 

Relatori: Andrea Ligabue

Andrea

Ligabue

Tinkering: un metodo per comprendere, esplorare e costruire in maniera creativa!

SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Tinkering è un termine inglese che vuol dire letteralmente armeggiare, adoperarsi, darsi da fare; è un modo di sperimentare attraverso attività di costruzione che stimolino la creatività, l'indagine e l'esplorazione. Lo scopo di questa metodologia è realizzare oggetti di vario genere utilizzando materiali di recupero facilmente reperibili anche in casa. Si tratta di una forma di didattica innovativa in cui si impara facendo: è una palestra per aspiranti maker che insegna a “pensare con le mani”, un metodo educativo per avvicinare bambini e ragazzi allo studio delle materie STEM in modo pratico e divertente.

Lo scopo delle attività proposte sarà quello di realizzare dei semplici circuiti: con l'aiuto di materiali di riciclo, pasta conduttiva, pennarelli, led e motorini costruiremo dei simpatici e divertenti oggetti. L’assemblaggio di questi oggetti sarà ad opera dei partecipanti, che dovranno creare il modello più adatto attraverso diverse prove e qualche errore!

Relatori: Giorgia Bissoli

Giorgia

Bissoli

Creatività e coding unplugged

SCUOLA PRIMARIA 

Un’attività ispirata alla Pixel Art che unisce la libertà creativa al rigore del coding.

I partecipanti saranno divisi in gruppi e forniti di schema e quadretti di cartoncino colorato. Verrà chiesto loro di disegnare un semplice disegno con i quadretti. Verrà fornito un codice e, rispettando questo, i gruppi scriveranno un algoritmo per riprodurre il proprio disegno. I gruppi si scambieranno gli algoritmi e realizzeranno le diverse opere usando Post-it su vetro o su parete.

Relatori: Cristiana Zambon

Cristiana

Zambon

Lancia il dado e comincia a giocare

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

Si parte da un oggetto semplice che tutti conoscono perché antichissimo: un dado.

Questo permette di richiamare una conoscenza che tutti hanno e di usarla in una dimensione del tutto nuova con dispositivi tecnologici.

Il tema del dado, apparentemente così semplice, richiama concetti matematici importanti come quelli di casualità e funzione random. Quest’oggetto, inoltre, ci riporta a una dimensione di gioco che appassiona i ragazzi. Per le attività dedicate agli studenti delle scuole superiori si lavorerà con AppInventor per costruire una app che simuli il lancio del dado

Relatori: Paola Pupilli

Paola

Pupilli

Making. Imparare in stop motion

SCUOLA PRIMARIA

Attraverso la tecnica dello stop motion si creano mini kit didattici per ricostruire avvenimenti storici, poemi epici, processi scientifici.

Per gli studenti l’apprendimento avviene sulla base di un approccio fisico-mentale, fatto di gesti, e ripetizione delle azioni che caratterizzano l’avvenimento o il processo.

Questa ricostruzione favorisce l’apprendimento di concetti più o meno complessi.

Relatori: Valentina  Gelsomini

Valentina

Gelsomini

Making. A scuola di fisica con Arduino

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

Fisica 4.0 è un'attività in cui si usano smartphone e schede Arduino per eseguire esperimenti di fisica semplici, ma dall'elevato contenuto formativo e a bassissimo costo.

Con questi strumenti si ottengono misure accurate e precise di molte grandezze fisiche grazie alla possibilità di misurare tensioni, intensità luminose, accelerazioni, campi magnetici, suoni (onde) ecc. anche in funzione del tempo.

Gli esperimenti sono molto coinvolgenti per gli alunni e la loro realizzazione permette di affrontare, in pochissimo tempo, anche temi come coding e IoT (Internet of Things).

Relatori: Manuela Tirocchi , Alessandra Castelli

Manuela

Tirocchi

Alessandra

Castelli

Introduzione alla grammatica valenziale

SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

La grammatica valenziale pone al centro della frase (e dell’analisi sintattica) il verbo che, come chiave di volta e di significato, guida facilmente a capire la struttura della frase. Questo modello unisce il concetto di sintassi al concetto di semantica. 

Sempre più insegnanti si avvicinano alla grammatica valenziale e iniziano a conoscerla, ma giova tornarci sopra per chiarire alcuni concetti chiave. Altrettanto importante è riflettere insieme su come proporla in classe e soprattutto sul perché farlo.

Relatori: Roberto Morgese

Roberto

Morgese

La valigetta delle ricompense: uno strumento per la gestione dei comportamenti in classe

SCUOLA PRIMARIA

Spesso capita, entrando in classe, di riscontrare significative difficoltà nella gestione dei comportamenti, con un incremento del senso di frustrazione che conduce l'insegnante ad adottare contromisure inefficaci. Disponiamo di varie tecniche che costituiscono un potente ed affidabile strumento nelle mani dei docenti. Tra queste, la Token Economy risulta essere, dati alla mano, una tra le più efficaci.

Impiegata per la prima volta da Ayllon e Azrin (1965) con pazienti psichiatrici, la Token Economy è oggi una tecnica ampiamente utilizzata sia in ambito clinico che scolastico. Proprio a quest'ultimo contesto fa riferimento questo laboratorio. Quando la Token Economy viene utilizzata nello studio del clinico, ci si deve adoperare perché questa rappresenti un comodo vestito cucito addosso al paziente. Quando si entra in classe, invece, non ci si può limitare ad un intervento sul singolo alunno, ma è opportuno, in termini di efficacia e risultati, coinvolgere l'intero gruppo calando l'intervento all'interno della più ampia cornice dell'"apprendimento cooperativo".  

Lo scopo del laboratorio sarà quello di presentare "La valigetta delle ricompense", uno strumento realizzato secondo i criteri della Token Economy e del cooperative learning, al fine di fornire ai docenti un dispositivo pronto per l'utilizzo con un significativo risparmio in termini di tempo ed energie, limitando al minimo gli errori procedurali che andrebbero a discapito dell'efficacia. Il laboratorio sarà l'occasione di illustrare il funzionamento della valigetta attraverso l'utilizzo di esempi e di un confronto che metta in evidenza l'intento di fornire uno strumento duttile che stimoli la creatività sia degli insegnanti che degli alunni.

Relatori: Fabio Celi , Jonathan Lisci

Fabio

Celi

Jonathan

Lisci

Creative tinkering: immaginare con le mani

SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

La scienza è creatività e l’immaginazione è un muscolo che va allenato attraverso la pratica, non solo con la teoria. La mission è allenare le giovani menti alla conoscenza attraverso il metodo scientifico noto come "Elaborazione Logico Sperimentale", ideato da Gruppo Pleiadi.

In questo laboratorio i partecipanti sperimenteranno in prima persona il metodo, sviluppato grazie alla decennale esperienza nella comunicazione scientifica. Attraverso la pratica e la dimostrazione diretta di ogni singolo momento, ripercorreremo i passaggi e le strategie che rendono qualsiasi disciplina efficacemente divulgabile e affrontabile anche dai più piccoli, cosi come sperimentiamo in classe ogni giorno. I nostri ingredienti? L’impiego di materiali semplici e di facile reperibilità, che trovano una nuova e sorprendente funzione nella dimostrazione scientifica, il continuo riferimento ai fenomeni del quotidiano e la creatività dell’approccio tinkering: tutto ciò genera il cosiddetto effetto “wow”.

Non ci fermeremo alla comprensione dei fenomeni: grazie a reali casi di studio, vedremo come l’affrontare il mondo della scienza attraverso la creatività sia anche un modo per coltivare le cosiddette soft skills, come problem solving, l’efficacia relazionale e il lavoro di gruppo.

Relatori: Lucio Biondaro

Lucio

Biondaro

Impresa Formativa Simulata (un modo efficace per l'alternanza Scuola Lavoro)

SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

In questo laboratorio, tra i principali temi affrontati:

  • Presentazione Normativa Europea e Nazionale relativa all’ASL e Agenda Europa 2020
  • Breve analisi dei decreti 87-88-89 del 2010 con riferimento all’ASL
  • Presentazione del progetto di ASL in IFS e del percorso formativo
  • Fasi per la realizzazione dell’idea imprenditoriale
  • Sensibilizzazione e scelta azienda madrina
  • Sviluppo dell’idea imprenditoriale e Analisi stakeholders
  • Scelta della Forma giuridica di impresa e della Localizzazione dell’impresa
  • Business Plan
  • Progettazione di una UDA sulla prima fase del percorso
  • Presentazione del simulatore

Relatori: Claudio Pardini

Claudio

Pardini

Rendere la Storia un'esperienza memorabile: il Live Action Role Play come strumento didattico

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

Nessuno strumento didattico può sostituire l’esposizione chiara e sistematica dei concetti; ma se questa ha dalla propria il pregio di rendere le nozioni razionali ed assimilabili, ha pure un punto debole nel dare ai fatti un carattere distante dall’esperienza dei discenti, finendo con il rendere freddo e distaccato un insegnamento fondamentalmente inclusivo come quello della Storia, una materia che per definizione è parte della nostra esperienza collettiva.

A nostro parere il problema non sta nei concetti, ma nella metodica; anzi, nel suo utilizzo esclusivo.

Il gioco di ruolo dal vivo o LARP (Live Action Role Play) si propone di colmare questa lacuna: attraverso un approccio attivo che ha il suo punto di forza nel coinvolgere emotivamente i partecipanti valorizzando le loro esperienze individuali dentro lo scenario storico, permette loro di interpretare in prima persona gli accadimenti nei panni di chi ha vissuto fatti narrati nelle pagine dei libri. I partecipanti diventano così protagonisti di una storia che finisce per coinvolgerli a un livello inaccessibile ad altri strumenti e, come gradito effetto collaterale, a rendere loro le nozioni più che memorizzate: memorabili.

Nel corso del nostro intervento illustreremo tutto questo e riporteremo due nostre esperienze, quella di un grande evento di LARP sulla Resistenza e quella di un evento, concepito e sviluppato appositamente per la scuola secondaria, incentrato sulla Prima Crociata.

Relatori: Andrea Capone , Annalisa Corbo , Matteo Miceli

Andrea

Capone

Annalisa

Corbo

Matteo

Miceli

Didattica creativa: variazioni dal Teatro dell'Oppresso

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

La didattica non è buona o cattiva e non è la soluzione ai problemi: essa colora l'ambiente dell'apprendimento ed è un mezzo, più o meno efficace, per arrivare alla meta. Ogni scelta didattica può essere ritenuta corretta, sempre che abbia una direzione pensata per creare, costruire, sostenere le condizioni adatte perché tutti possano accedere alla conoscenza e sviluppare competenze. Allora, riflettiamo su come sia possibile praticare la creatività nella didattica. Come operare variazioni del setting basate su uno schema di riferimento stabile e pedagogicamente fondato, che attivi e faccia "muovere", che sia esperienza per imparare a imparare da soli e insieme ad altri?

L'intervento propone una breve esplorazione di alcune tecniche tratte dal Teatro dell'Oppresso per orientare i setting d'apprendimento in direzione esperienziale e per far emergere l'idea di scuola come opportunità: un luogo dove sentirsi pertinenti e scegliere se e come imparare.

Relatori: Alessandro Zanchettin

Alessandro

Zanchettin

Sperimentare la musica

SCUOLA DELL'INFANZIA

SCUOLA PRIMARIA

Nel seguente laboratorio dedicato alla scuola dell’infanzia e alla scuola primaria di primo grado, si focalizzerà l’attenzione su diversi aspetti tra cui:

  • La musica come successione e combinazione di suoni e silenzi: attività di ascolto e di movimento, alla riscoperta del silenzio
  • Il corpo suona: attività mirate alla scoperta del corpo come produttore di suoni
  • Andamento ritmico ed armonia attraverso l’esperienza corporea
  • Ascolto: attività pratiche per lo sviluppo della concentrazione e dell’attenzione
  • Canto: esercizi a voce spenta

Relatori: Flavia Franco , Andrea Pelassa

Flavia

Franco

Andrea

Pelassa

Lavorare in staff a scuola: la gestione del conflitto

SCUOLA DELL'INFANZIA

SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

All’interno di ogni organizzazione, di un gruppo di lavoro, di un team, la nascita di conflitti è un evento ineludibile con cui ci si deve confrontare. Il conflitto di per se stesso non ha una valenza negativa o positiva; il non saperlo governare può però avere, e spesso ha, ricadute devastanti sulla motivazione individuale, sul clima e sulle relazioni interprofessionali e di conseguenza sulla produttività, capacità di innovazione e sviluppo dell’organizzazione. La tendenza è quella di connotarlo sempre negativamente, e quindi di evitarlo e spesso si cade nell’errore di ignorarlo.
Viceversa, laddove una gestione positiva del conflitto è parte della cultura dell’organizzazione, il momento di confronto viene vissuto come espressione di diversità e quindi come opportunità di crescita per l’individuo e per l’organizzazione stessa.

Il workshop si propone di:

  • stimolare una riflessione sulle diverse tipologie e dinamiche di conflitto all’interno di un team di lavoro e sulla relazione conflitto e inclusione
  • stimolare una ri-elaborazione del conflitto quale opportunità e soprattutto stimolare la consapevolezza rispetto al proprio modo di gestire e vivere le situazioni conflittuali in quanto, se vogliamo, ogni cambiamento può partire da noi.

Relatori: Alberto Camuri

Alberto

Camuri

Luci ed ombre sull'alternanza scuola lavoro

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

L’Alternanza scuola-lavoro è una modalità didattica innovativa, che attraverso l’esperienza pratica aiuta a consolidare le conoscenze acquisite a scuola e testare sul campo le attitudini di studentesse e studenti, ad arricchirne la formazione e a orientarne il percorso di studio e, in futuro di lavoro, grazie a progetti in linea con il loro piano di studi. E' obbligatoria negli ultimi tre anni delle scuole superiori, licei compresi, ed è una delle innovazioni più significative della legge 107 del 2015 (La Buona Scuola) in linea con il principio della scuola aperta. Si tratta di un cambiamento culturale per la costruzione di una via italiana al sistema duale, che riprende buone prassi europee, coniugandole con le specificità del tessuto produttivo ed il contesto socio-culturale italiano.
Questi i buoni intenti del MIUR. 
Dopo l'avvio di questa parte della riforma della scuola, non tutto è andato per il verso giusto. Dibattiti con il coinvolgimento di intellettuali e influencer eccellenti, manifestazioni pro ma soprattutto contro, persino occupazioni nelle scuole hanno mosso l'opinione pubblica e generato dubbi e perplessità. 
Quali sono le luci e quali le ombre sull'Alternanza Scuola Lavoro?

Modera: Laura Biancato (Istituto di Istruzione Superiore "Mario Rigoni Stern", Asiago)

Relatori: Dario Eugenio Nicoli , Rita Coccia , Simone Giusti

Dario Eugenio

Nicoli

Rita

Coccia

Simone

Giusti

APRENDO-APPRENDO: Lapbook per costruire il proprio metodo di studio

SCUOLA PRIMARIA

Il lapbook è un insieme dinamico e creativo di materiali che rientra nella sfera del learning by doing, in cui l’alunno è al centro del proprio apprendimento. È uno strumento coinvolgente, che può essere pensato come una mappa concettuale tridimensionale volta a sintetizzare un dato argomento: può essere costruito in itinere man mano che si affronta un argomento o come strumento di sintesi da realizzare una volta completata la trattazione di un tema.

Dopo una breve introduzione sui fondamenti pedagogici e le modalità di utilizzo di questo strumento si approfondirà, mediante delle esercitazioni mirate, il concetto di affordance attraverso la realizzazione di alcuni template.

Relatori: Giuditta Gottardi , Ginevra Gottardi

Giuditta

Gottardi

Ginevra

Gottardi

Giocare per crescere

SCUOLA DELL'INFANZIA

SCUOLA PRIMARIA

L’elevato numero di bambini che, nella scuola dell’obbligo, presentano fragilità dell’attenzione e dell’autocontrollo, rappresenta un bisogno sociale a cui dare risposta. Il gioco è un potentissimo strumento per valorizzare le differenze individuali e sviluppare le funzioni esecutive in bambini e ragazzi. Tutte le attività proposte uniscono al piacere di divertirsi, la possibilità di potenziare attenzione, memoria di lavoro, autoregolazione emotiva e pianificazione. Al tavolo operativo sarà presente un Game Trainer (figura professionale formata dal Prof. Gianluca Daffi). 

Immersi in un avventuroso mondo di pirati, attraversando oceani in compagnia di Vichinghi temerari e lupi famelici, giocheremo insieme sperimentando quanto l’apprendere possa essere divertente e socializzante. Noi GIOCHIAMO PER CRESCERE perché il gioco è una cosa seria; anzi terribilmente seria... PER TUTTI! Vieni a metterti in gioco con noi; le attività proposte sono pensate dal Prof. Daffi per bambini a partire dai 4 anni di età fino a…99!

Relatori: Irene Cambria , Tatiana Mulas

Irene

Cambria

Tatiana

Mulas

CLIL with lapbook

SCUOLA PRIMARIA

I prodotti "CLIL with lapbook" propongono un percorso didattico completo dalla terza alla quinta classe della scuola primaria per l’insegnamento di scienze e geografia in lingua inglese.

Partecipando a questo tavolo operativo si assisterà ad una presentazione di attività didattiche e lezioni di scienze e geografia in CLIL (apprendimento di una disciplina attraverso la lingua straniera) con l'utilizzo di lapbook contenuti nel kit "CLIL with lapbook", Erickson.

Relatori: Sabrina Campregher , Cristiana Bianchi , Sofia Di Crisci

Sabrina

Campregher

Cristiana

Bianchi

Sofia

Di Crisci

Partiamo in prima! Una storia, laboratori multidisciplinari, giochi per creare un buon clima in classe e potenziare i prerequisiti

SCUOLA DELL'INFANZIA

SCUOLA PRIMARIA

Il gruppo effettuerà una breve esperienza relativa al significato e alle caratteristiche di un’accoglienza motivante per i bambini che iniziano la scuola primaria. I materiali, con i quali si condurrà il tavolo operativo, si caratterizzano per una didattica laboratoriale e propongono attività che stimolano le diverse intelligenze dei bambini sfruttando la componente ludica dell’apprendere. Si cercherà di supportare gli insegnanti con strumenti per iniziare a costruire l’identità del gruppo classe, per osservare e conoscere i propri alunni coinvolgendoli nel potenziamento dei prerequisiti fondamentali dell’apprendimento scolastico.

Relatori: Desiree Rossi , Anna Marinelli

Desiree

Rossi

Anna

Marinelli

Robotic Lab

SCUOLA PRIMARIA

La robotica offre un modello didattico attraente e divertente per un apprendimento attivo: imparare a essere, a conoscere, a fare, a vivere insieme. Con la robotica l’educazione e la formazione vengono indirizzate verso lo sviluppo di “competenze trasversali” necessarie a garantire l’apprendimento lungo tutto l’arco della vita e l’alunno è posto al centro del processo educativo come “costruttore” del suo apprendimento. L’introduzione della robotica educativa nella didattica, dalla primaria alla secondaria di secondo grado, presenta diversi vantaggi, perché è un approccio strategico, sistemico e per la vita. 

Per ogni sessione di 75 minuti, i partecipanti utilizzeranno in prima persona strumenti di robotica educativa per le scuole primarie e secondarie. Si parte da ozobot, un robottino delle dimensioni di un pollice, in grado di rispondere a oltre mille comandi e di seguire un tracciato, fino ad arrivare a NXT, un kit di costruzioni dotato di un mattoncino intelligente programmabile. Passando per il set di costruzione WeDo utilizzato per assemblare e programmare modelli creativi e semplici di robot, e poi ancora si utilizzeranno i kit che permettono di applicare le dinamiche dell’energia rinnovabile alla robotica e il nuovissimo robot creato da Olivetti, O-robot 101, collegato a una piattaforma cloud che permette di gestire l’intelligenza del robot da remoto.

Relatori: Marco Brocchieri

Marco

Brocchieri

Giochi didattici ed educativi: Giocadomino, ma non solo

SCUOLA DELL'INFANZIA

SCUOLA PRIMARIA

Il tavolo operativo vuole essere un'occasione per sperimentare concretamente le potenzialità di alcuni giochi didattici ed educativi presenti nel catalogo Erickson come Giocadomino, Giocaquattro, Le carte del Trenino, Sillabe in Gioco, Cosa fanno gli animali…

I giochi sono volutamente molto semplici, sia nelle regole che nel funzionamento proprio per consentire al giocatore di focalizzare l’attenzione sui contenuti e/o sui processi sottesi nel gioco. Sarebbe del tutto superfluo fare lunghi discorsi per mettere in evidenza come si usano, ma sul pensiero che ne sta alla base una riflessione operativa può essere utile, in particolare per valorizzare al meglio alcune potenzialità di personalizzazione e di supporto all'autonomia che sono caratteristiche proprie dei giochi presentati e che possono risultare meno evidenti.

Relatori: Filippo Barbera , Ilaria Cervellin , Flavio Fogarolo , Chiara Onger

Filippo

Barbera

Ilaria

Cervellin

Flavio

Fogarolo

Chiara

Onger

Italiano con il Metodo Analogico Bortolato: guarda, accenditi, attivati

SCUOLA DELL'INFANZIA

SCUOLA PRIMARIA

Il metodo analogico intuitivo si fonda sul modo naturale di apprendere di ognuno di noi attraverso analogie, metafore e associazioni. Valorizza le capacità intuitive dei bambini e ridimensiona la didattica; limita le spiegazioni verbali perché ogni bambino impara prima facendo e poi, in seguito, comprende il linguaggio specifico e i concetti teorici che ci sono dietro. La proposta dell’Italiano con il metodo analogico nasce dall’esigenza di alleggerire il peso della scuola per bambini, insegnanti e genitori. Si estendono a questa area gli stessi principi di essenzialità perseguiti in matematica e il ricorso a strumenti di apprendimento validi e significativi per tutti i bambini. In questo incontro si potranno conoscere e utilizzare i testi e gli strumenti pensati per le classi prima, seconda e terza della scuola primaria e per l’avvio alla lettura nella scuola dell’infanzia: 

  • Primi voli in lettura: con il primo abecedario e la “Piccola storia di Pitti”.
  • Italiano in prima con il metodo analogico: per l’apprendimento della lettura e della scrittura secondo una gradualità rispettosa delle reali capacità dei bambini.
  • Italiano in seconda con il metodo analogico: per affinare la lettura e imparare a scrivere partendo da testi scritti da coetanei. Evitare l’errore ortografico: le “strisce confermative” che sono il magazzino delle parole corrette.
  • Italiano in terza con il metodo analogico: per vivere emozioni nella lettura e trovare lo stimolo di diventare scrittori parlando di sé e raccontando storie avvincenti.
  • Analisi Grammaticale a logica al volo: per apprendere l’analisi grammaticale e logica al volo partendo da uno sguardo d’insieme e passare presto agli approfondimenti specifici.

Relatori: Mariarosa Fornasier , Lucia Bolcato

Mariarosa

Fornasier

Lucia

Bolcato

Laboratorio di Geometriko

SCUOLA PRIMARIA

Geometriko è un gioco didattico che nasce dall’idea di fornire a insegnanti, genitori e studenti di diverse età uno strumento per acquisire e consolidare l’apprendimento della geometria piana — in particolare dei quadrilateri — divertendosi in modo attivo, significativo e dinamico. Pensato per essere usato a casa o a scuola, in piccoli gruppi o in veri e propri tornei scolastici, Geometriko si propone di sviluppare i seguenti processi cognitivi: 

  • denominare 
  • confrontare 
  • classificare 
  • riconoscere 
  • risolvere problemi 
  • applicare il metodo deduttivo

I docenti presenti al tavolo, dopo una breve presentazione teorica e storica del "Modello Geometriko", saranno coinvolti in prima persona a testare le competenze necessarie e le sollecitazioni a cui saranno sottoposti gli studenti durante i lavori in aula.

Relatori: Antonella Merico , Leonardo Tortorelli

Antonella

Merico

Leonardo

Tortorelli

Educare alla chimica. Esperimenti interattivi da replicare in classe e suggerimenti metodologici sulla didattica della chimica.

SCUOLA DELL'INFANZIA

In questo tavolo operativo si mostreranno esperimenti interattivi da replicare in classe e verranno forniti suggerimenti metodologici sulla didattica della chimica.

Gli insegnanti effettueranno estrazioni di tipologie diverse di pigmenti, osservandone i viraggi di colore, sperimentando tecniche cromatografiche e analizzando l’affinità tra differenti sostanze.

Relatori: Fondazione Golinelli

Fondazione

Golinelli

Fisica…L’essenziale è visibile agli occhi!

SCUOLA PRIMARIA

La scienza come non l'avete mai vista...perché come insegna Galileo, tutto parte dall'osservazione. E poi continua con la pratica, la sperimentazione, le ipotesi, che vengono costruite in squadra, e gli errori, processo fondamentale del sapere scientifico e dell'apprendimento del bambino.

Per rendere la fisica alla portata anche dei più piccoli ve la smontiamo, pezzo per pezzo, ve la mostriamo, e vi forniamo strumenti pratici ed esperimenti semplici che potrete replicare immediatamente in classe con i vostri studenti. Infine, vi coinvolgeremo in prima persona in dinamiche educative che vi permetteranno di sviluppare in classe alcune delle principali soft skills, come teamwork e problem solving.

Relatori: Chiara Trevisin , Alessio Scaboro

Chiara

Trevisin

Alessio

Scaboro

Educare la mente per raggiungere le emozioni

SCUOLA DELL'INFANZIA

Risulta abbastanza evidente il fatto che determinate condizioni emotive e stati d’animo abbiano un’influenza rilevante sull’apprendimento e sulla motivazione scolastica. Quanto più mettiamo il bambino in grado di vivere emozioni positive in ambito scolastico, tanto più lo aiuteremo ad apprendere.

Questo tavolo propone di fornire esempi su come strutturare attività finalizzate a potenziare in bambini e adolescenti la conoscenza dei meccanismi mentali che spesso conducono a reazioni emotive controproducenti e dannose. Partendo dal presupposto che le emozioni NON possono essere educate, ma solo vissute con consapevolezza, verranno presentate alcune attività finalizzate ad incrementare nel bambino la conoscenza del rapporto tra mente ed emozioni. Il nostro sistema educativo raramente si occupa di come insegnare al bambino come pensare in modo razionale al fine di acquisire la capacità di dominare emozioni distruttive anziché esserne dominato.  In un’epoca in cui l’irrazionalità ha assunto dimensioni macroscopiche nello scenario politico, economico, religioso, il pensiero razionale acquista più che mai un valore legato alla sopravvivenza della specie.

Relatori: Mario Di Pietro

Mario

Di Pietro

Robotic competition: l’adrenalina della gara

SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Attaccanti e portieri, soccorritori in situazione d’emergenza, esploratori alla ricerca di luci, gas o suoni, ballerini e attori alle prese con coreografie e interpretazioni teatrali... Robot di “bulloni e viti” si muovono in modo autonomo, spesso interamente auto costruiti, e si sfidano ogni anno in occasione della RomeCup. Tutti i robot in gara sono frutto del lavoro di docenti e studenti delle scuole di tutta Italia. 

L’esperienza delle competizioni della Romecup approda a Didattiche.2018: i partecipanti assisteranno a brevi dimostrazioni di gara tra robot e avranno la possibilità di approfondire come dar vita a un team di lavoro introducendo nella didattica la robotica educativa, dalle competenze da mettere in campo alle dotazioni tecniche necessarie. Si vinca o si perda, gareggiando si impara.

Relatori: Raimondo Sgro'

Raimondo

Sgro'

Gioco da tavolo come veicolo di competenze

SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

Durante il tavolo operativo si illustrerà una metodologia di utilizzo del gioco da tavolo d'autore in campo educativo/scolastico elencando i punti forti della metodologia e facendo provare ai partecipanti alcuni giochi per poi esaminarne caratteristiche e potenzialità. Ad una breve introduzione teorica seguirà quindi una attività ludica ed un esame e rilettura della partita.

Il tavolo operativo è aperto anche agli insegnanti della scuola dell'infanzia che vogliono avere un'idea delle basi metodologiche. 

Relatori: Andrea Ligabue

Andrea

Ligabue

Tinkering: un metodo per comprendere, esplorare e costruire in maniera creativa!

SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Tinkering è un termine inglese che vuol dire letteralmente armeggiare, adoperarsi, darsi da fare; è un modo di sperimentare attraverso attività di costruzione che stimolino la creatività, l'indagine e l'esplorazione. Lo scopo di questa metodologia è realizzare oggetti di vario genere utilizzando materiali di recupero facilmente reperibili anche in casa. Si tratta di una forma di didattica innovativa in cui si impara facendo: è una palestra per aspiranti maker che insegna a “pensare con le mani”, un metodo educativo per avvicinare bambini e ragazzi allo studio delle materie STEM in modo pratico e divertente.

Lo scopo delle attività proposte sarà quello di realizzare dei semplici circuiti: con l'aiuto di materiali di riciclo, pasta conduttiva, pennarelli, led e motorini costruiremo dei simpatici e divertenti oggetti. L’assemblaggio di questi oggetti sarà ad opera dei partecipanti, che dovranno creare il modello più adatto attraverso diverse prove e qualche errore!

Relatori: Giorgia Bissoli

Giorgia

Bissoli

Oltre i test e le verifiche: come cambia l'apprendimento con le strisce confermative del metodo analogico - CAMILLO BORTOLATO

SCUOLA DELL'INFANZIA

SCUOLA PRIMARIA

I bambini in difficoltà imparano alla fine, quando possono vedere tutto insieme, liberi dall’apprendimento goccia a goccia; è in questo momento che scelgono di cimentarsi, ma solo se gli insegnanti hanno l’accortezza di non sottoporli a periodiche verifiche.

Il Metodo Analogico corrisponde all’esigenza di partire da uno sguardo panoramico con le “strisce confermative” che, a differenza delle schede didattiche, prevengono la possibilità di sbagliare. In matematica, italiano, scienze, storia e geografia il messaggio per ogni bambino è questo: "Guarda e usa il tuo metodo per mettere a fuoco ogni cosa. Non voglio essere invasivo. Attendo che tu abbia delle domande. Me ne starò in silenzio perché so che la conoscenza arriva come un dono quando sei sereno e disponibile."

 

https://padlet.com/Didattiche_2018/TheWallBortolato

 

Relatori: Camillo Bortolato

Camillo

Bortolato

Attivare cognitivamente per apprendere efficacemente. Il Ciclo di Apprendimento Esperienziale, esempi e proposte di lavoro - ROBERTO TRINCHERO, GIUSEPPINA GENTILI

SCUOLA DELL'INFANZIA

SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

Con il termine attivazione cognitiva si intende il recupero e l’utilizzo da parte dello studente delle proprie risorse cognitive allo scopo di:

  • assegnare significato alle informazioni che egli esperisce in un percorso di apprendimento o di risoluzione di un problema;
  • progettare e mettere in atto azioni opportune per raggiungere i propri obiettivi;
  • riflettere sulle proprie assegnazioni di significato ed azioni allo scopo di cambiarle se e quando necessario.

L’attivazione cognitiva, in un contesto controllato e guidato, è ciò che consente di apprendere dall’esperienza, producendo astrazioni, generalizzazioni e trasferimenti di concetti da un contesto all’altro che caratterizzano processi di insegnamento/apprendimento efficace.
E’ possibile lavorare in classe con l’attivazione cognitiva ad esempio strutturando percorsi didattici che propongono agli allievi, organizzati a coppie, di compiere un’esperienza di difficoltà mirata, che preveda che essi debbano ideare una soluzione ad un problema mai affrontato precedentemente in quella forma, narrando poi la soluzione trovata, le buone ragioni alla base di essa e il processo di ragionamento mediante il quale ci sono arrivati (Comunicazione). L’insegnante metterà in luce le buone idee emerse e le idee discutibili (Analisi), e utilizzerà quanto emerso per condurre una lezione frontale (Generalizzazione) che riprende, amplia, sistematizza e generalizza le buone idee emerse nella fase di Analisi e dimostra l’infondatezza delle misconcezioni contenute nelle idee discutibili emerse. In una fase successiva (Applicazione) gli allievi dovranno applicare quanto illustrato dall’insegnante ad un nuovo problema con un livello di difficoltà in più, facendo così partire un nuovo Ciclo di Apprendimento Esperienziale.

Nella seconda parte del workshop, verranno presentate e illustrate diverse esperienze laboratoriali di implementazione del Ciclo di apprendimento esperienziale e di attivazione cognitiva, attraverso attività cooperative di coppia e piccolo gruppo.

 

https://padlet.com/Didattiche_2018/TheWallTrinchero_Gentili

 

Relatori: Giuseppina Gentili , Roberto Trinchero

Giuseppina

Gentili

Roberto

Trinchero

Quando gli esperimenti mentali della filosofia entrano nella scuola: il caso esemplare dell'utopia e delle scoperte fatte con le classi e le insegnanti in un viaggio attraverso l'Italia

SCUOLA DELL'INFANZIA

SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Quello dell'utopia è uno degli esperimenti mentali più antichi e complessi nella storia della filosofia. Cosa accade affrontandolo con bambine e bambini della scuola dell'infanzia o della scuola primaria? Cosa cambia affrontandolo negli anni successivi? Lo scopriremo insieme, ripercorrendo oltre dieci anni di conversazioni culminati nel 2016 in un viaggio di oltre 10.000 chilometri in diverse regioni d'Italia, dal Trentino alla Sicilia.

Immaginare in gruppo un'utopia è come tentare di disegnare e ricomporre un puzzle in assenza dell'immagine 'originale', non essendoci da qualche parte una soluzione già data: proprio per questo, affrontare il problema permette di entrare in un insolito spazio di scoperta e di allenarsi a pensare con la propria testa, insieme agli altri e grazie agli altri.

Il caso dell'utopia è esemplare di una possibilità più generale: la storia della filosofia può essere attraversata come un immenso repertorio di problemi, enigmi ed esperimenti mentali molto efficaci per esercitare bambini e ragazzi a cambiare prospettiva e a trovare connessioni sensate tra le valutazioni personali e quelle degli altri, per assaporare la creatività di gruppo e muoversi al confine tra ciò che si sa (o si crede di sapere) e ciò che ancora non si sa, allenando le competenze di cittadinanza. Vedremo inoltre come insegnanti di tutta Italia abbiano ripreso ciò che è emerso conversando sull'utopia per arrivare in modo insolito ed estremamente coinvolgente ai nodi cruciali delle discipline affrontate quotidianamente a scuola e come il gioco filosofico abbia aperto canali inattesi di comunicazione tra scuole e famiglie.

Relatori: Luca Mori

Luca

Mori

Keep calm and let's debate! Introduzione teorica alla pratica del debate

SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

Il "debate" è una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali ("life skills"), che smonta alcuni paradigmi tradizionali e favorisce il cooperative learning e la peer education non solo tra studenti, ma anche tra docenti e tra docenti e studenti.

Disciplina curricolare nel mondo anglosassone, il debate consiste in un confronto nel quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono un'affermazione o un argomento dato dall'insegnante, ponendosi in un campo (pro) o nell'altro (contro). L'argomento individuato è tra quelli raramente affrontati nell'attività didattica tradizionale, un argomento non convenzionale, convincente.

Dal tema scelto prende il via un vero e proprio dibattito, una discussione formale, non libera, dettata da regole e tempi precisi, per preparare la quale sono necessari esercizi di documentazione ed elaborazione critica; il debate permette agli studenti di imparare a cercare e selezionare le fonti, sviluppare competenze comunicative, ad autovalutarsi, a migliorare la propria consapevolezza culturale e, non ultimo, l'autostima.

Il debate allena la mente a considerare posizioni diverse dalle proprie e a non fossilizzarsi su personali opinioni, sviluppa il pensiero critico, allarga i propri orizzonti e arricchisce il personale bagaglio di competenze. Acquisire "life skills" da giovani permetterà una volta adulti di esercitare consapevolmente un ruolo attivo in ogni processo decisionale.

Questa sessione sarà seguita da una dimostrazione pratica di debate nel workshop "Let's debate: lo sport del rispetto".

Relatori: Letizia  Cinganotto , Elena Mosa , Silvia Panzavolta

Letizia

Cinganotto

Elena

Mosa

Silvia

Panzavolta

Autodeterminazione e didattica aperta

SCUOLA DELL'INFANZIA

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SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

Libertà, autonomia, responsabilità: tre parole chiave della didattica aperta che sono fondamentali per costruire insieme agli alunni la capacità di fare scelte, di fare progetti e di avere il coraggio e la tenacia per realizzarli. L’approccio della didattica aperta si basa sull’idea che la scuola possa diventare una palestra in cui gli alunni esercitano la capacità di fare scelte consapevoli rispetto al proprio percorso di apprendimento. Gli insegnanti hanno il compito di progettare questo ambiente, gli alunni di esplorarlo assumendosi il rischio e la responsabilità di scegliere autonomamente alcuni aspetti del proprio percorso di apprendimento, come l’ordine delle attività, il tipo di attività, il tempo de dedicare a ciascuna, la possibilità di svolgerle in autonomia o con dei compagni.

Nel workshop verranno presentate alcune metodologie che contribuiscono a dare forma ad ambienti in cui sostenere l’autodeterminazione di bambini e ragazzi.  

Relatori: Heidrun Demo

Heidrun

Demo

Classe, aula, materia, orario: fuori dal ring

SCUOLA DELL'INFANZIA

SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

Il modello D.A.D.A., acronimo di Didattiche per Ambienti Di Apprendimento, è un modello organizzativo degli spazi scolastici che prevede che le aule dell’istituto siano allestite in relazione alla disciplina ed assegnate a uno o due docenti che la insegnano; i gruppi classe si spostano nei diversi ambienti e raggiungono i docenti nelle aule in base all’orario delle loro lezioni.

Partito dall’ A.S. 2014/15, nei Licei romani “A. Labriola” e “J. F. Kennedy”, il modello D.A.D.A., si sta diffondendo rapidamente in molte scuole in tutta Italia, creando di fatto una comunità di pratica trasversale (www.scuoledada.it).

Rispetto ad altre innovazioni, la peculiarità del DADA è nella pervasività e nell’inevitabile coinvolgimento corale di tutte le componenti delle comunità scolastiche che lo sperimentano (dirigenti, insegnanti, studenti, famiglie, ecc...). Per questo sta funzionando soprattutto come “incubatore di innovazione” per i molteplici effetti indiretti e “di sistema” che sollecita.

In questo senso, la rottura del legame tra le dimensioni della classe, dell’aula, dell’orario e delle discipline rappresenta solo un incipit, quasi un pretesto, rispetto ai risvolti (in termini di benessere, di miglioramento del clima, di ripensamento professionale) nelle comunità educanti che hanno avviato il modello D.A.D.A.

Relatori: Ottavio Fattorini , Lidia Cangemi

Ottavio

Fattorini

Lidia

Cangemi

Creatività e coding unplugged

SCUOLA PRIMARIA

Un’attività ispirata alla Pixel Art che unisce la libertà creativa al rigore del coding.

I partecipanti saranno divisi in gruppi e forniti di schema e quadretti di cartoncino colorato. Verrà chiesto loro di disegnare un semplice disegno con i quadretti. Verrà fornito un codice e, rispettando questo, i gruppi scriveranno un algoritmo per riprodurre il proprio disegno. I gruppi si scambieranno gli algoritmi e realizzeranno le diverse opere usando Post-it su vetro o su parete.

Relatori: Cristiana Zambon

Cristiana

Zambon

Lancia il dado e comincia a giocare

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

Si parte da un oggetto semplice che tutti conoscono perché antichissimo: un dado.

Questo permette di richiamare una conoscenza che tutti hanno e di usarla in una dimensione del tutto nuova con dispositivi tecnologici.

Il tema del dado, apparentemente così semplice, richiama concetti matematici importanti come quelli di casualità e funzione random. Quest’oggetto, inoltre, ci riporta a una dimensione di gioco che appassiona i ragazzi. Per le attività dedicate agli studenti delle scuole superiori si lavorerà con AppInventor per costruire una app che simuli il lancio del dado.

Relatori: Paola Pupilli

Paola

Pupilli

Making. Imparare in stop motion

SCUOLA PRIMARIA

Attraverso la tecnica dello stop motion si creano mini kit didattici per ricostruire avvenimenti storici, poemi epici, processi scientifici.

Per gli studenti l’apprendimento avviene sulla base di un approccio fisico-mentale, fatto di gesti, e ripetizione delle azioni che caratterizzano l’avvenimento o il processo.

Questa ricostruzione favorisce l’apprendimento di concetti più o meno complessi.

Relatori: Valentina  Gelsomini

Valentina

Gelsomini

Making. A scuola di fisica con Arduino

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

Fisica 4.0 è un'attività in cui si usano smartphone e schede Arduino per eseguire esperimenti di fisica semplici, ma dall'elevato contenuto formativo e a bassissimo costo.

Con questi strumenti si ottengono misure accurate e precise di molte grandezze fisiche grazie alla possibilità di misurare tensioni, intensità luminose, accelerazioni, campi magnetici, suoni (onde) ecc. anche in funzione del tempo.

Gli esperimenti sono molto coinvolgenti per gli alunni e la loro realizzazione permette di affrontare, in pochissimo tempo, anche temi come coding e IoT (Internet of Things).

Relatori: Manuela Tirocchi , Alessandra Castelli

Manuela

Tirocchi

Alessandra

Castelli

Introduzione alla grammatica valenziale

SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

La grammatica valenziale pone al centro della frase (e dell’analisi sintattica) il verbo che, come chiave di volta e di significato, guida facilmente a capire la struttura della frase. Questo modello unisce il concetto di sintassi al concetto di semantica. 

Sempre più insegnanti si avvicinano alla grammatica valenziale e iniziano a conoscerla, ma giova tornarci sopra per chiarire alcuni concetti chiave. Altrettanto importante è riflettere insieme su come proporla in classe e soprattutto sul perché farlo.

Relatori: Roberto Morgese

Roberto

Morgese

La valigetta delle ricompense: uno strumento per la gestione dei comportamenti in classe

SCUOLA PRIMARIA

Spesso capita, entrando in classe, di riscontrare significative difficoltà nella gestione dei comportamenti, con un incremento del senso di frustrazione che conduce l'insegnante ad adottare contromisure inefficaci. Disponiamo di varie tecniche che costituiscono un potente ed affidabile strumento nelle mani dei docenti. Tra queste, la Token Economy risulta essere, dati alla mano, una tra le più efficaci. 

Impiegata per la prima volta da Ayllon e Azrin (1965) con pazienti psichiatrici, la Token Economy è oggi una tecnica ampiamente utilizzata sia in ambito clinico che scolastico. Proprio a quest'ultimo contesto fa riferimento questo laboratorio. Quando la Token Economy viene utilizzata nello studio del clinico, ci si deve adoperare perché questa rappresenti un comodo vestito cucito addosso al paziente. Quando si entra in classe, invece, non ci si può limitare ad un intervento sul singolo alunno, ma è opportuno, in termini di efficacia e risultati, coinvolgere l'intero gruppo calando l'intervento all'interno della più ampia cornice dell'"apprendimento cooperativo".  

Lo scopo del laboratorio sarà quello di presentare "La valigetta delle ricompense", uno strumento realizzato secondo i criteri della Token Economy e del cooperative learning, al fine di fornire ai docenti un dispositivo pronto per l'utilizzo con un significativo risparmio in termini di tempo ed energie, limitando al minimo gli errori procedurali che andrebbero a discapito dell'efficacia. Il laboratorio sarà l'occasione di illustrare il funzionamento della valigetta attraverso l'utilizzo di esempi e di un confronto che metta in evidenza l'intento di fornire uno strumento duttile che stimoli la creatività sia degli insegnanti che degli alunni.

Relatori: Fabio Celi , Jonathan Lisci

Fabio

Celi

Jonathan

Lisci

Creative tinkering: immaginare con le mani

SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

La scienza è creatività e l’immaginazione è un muscolo che va allenato attraverso la pratica, non solo con la teoria. La mission è allenare le giovani menti alla conoscenza attraverso il metodo scientifico noto come "Elaborazione Logico Sperimentale", ideato da Gruppo Pleiadi. 

In questo laboratorio i partecipanti sperimenteranno in prima persona il metodo, sviluppato grazie alla decennale esperienza nella comunicazione scientifica. Attraverso la pratica e la dimostrazione diretta di ogni singolo momento, ripercorreremo i passaggi e le strategie che rendono qualsiasi disciplina efficacemente divulgabile e affrontabile anche dai più piccoli, cosi come sperimentiamo in classe ogni giorno. I nostri ingredienti? L’impiego di materiali semplici e di facile reperibilità, che trovano una nuova e sorprendente funzione nella dimostrazione scientifica, il continuo riferimento ai fenomeni del quotidiano e la creatività dell’approccio tinkering: tutto ciò genera il cosiddetto effetto “wow”. 

Non ci fermeremo alla comprensione dei fenomeni: grazie a reali casi di studio, vedremo come l’affrontare il mondo della scienza attraverso la creatività sia anche un modo per coltivare le cosiddette soft skills, come problem solving, l’efficacia relazionale e il lavoro di gruppo.

Relatori: Lucio Biondaro

Lucio

Biondaro

Impresa Formativa Simulata (un modo efficace per l'alternanza Scuola Lavoro)

SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

In questo laboratorio, tra i principali temi affrontati:

  • Presentazione Normativa Europea e Nazionale relativa all’ASL e Agenda Europa 2020
  • Breve analisi dei decreti 87-88-89 del 2010 con riferimento all’ASL
  • Presentazione del progetto di ASL in IFS e del percorso formativo
  • Fasi per la realizzazione dell’idea imprenditoriale
  • Sensibilizzazione e scelta azienda madrina
  • Sviluppo dell’idea imprenditoriale e Analisi stakeholders
  • Scelta della Forma giuridica di impresa e della Localizzazione dell’impresa
  • Business Plan
  • Progettazione di una UDA sulla prima fase del percorso
  • Presentazione del simulatore

Relatori: Claudio Pardini

Claudio

Pardini

Rendere la Storia un'esperienza memorabile: il Live Action Role Play come strumento didattico

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

Nessuno strumento didattico può sostituire l’esposizione chiara e sistematica dei concetti; ma se questa ha dalla propria il pregio di rendere le nozioni razionali ed assimilabili, ha pure un punto debole nel dare ai fatti un carattere distante dall’esperienza dei discenti, finendo con il rendere freddo e distaccato un insegnamento fondamentalmente inclusivo come quello della Storia, una materia che per definizione è parte della nostra esperienza collettiva.

A nostro parere il problema non sta nei concetti, ma nella metodica; anzi, nel suo utilizzo esclusivo.

Il gioco di ruolo dal vivo o LARP (Live Action Role Play) si propone di colmare questa lacuna: attraverso un approccio attivo che ha il suo punto di forza nel coinvolgere emotivamente i partecipanti valorizzando le loro esperienze individuali dentro lo scenario storico, permette loro di interpretare in prima persona gli accadimenti nei panni di chi ha vissuto fatti narrati nelle pagine dei libri. I partecipanti diventano così protagonisti di una storia che finisce per coinvolgerli a un livello inaccessibile ad altri strumenti e, come gradito effetto collaterale, a rendere loro le nozioni più che memorizzate: memorabili.

Nel corso del nostro intervento illustreremo tutto questo e riporteremo due nostre esperienze, quella di un grande evento di LARP sulla Resistenza e quella di un evento, concepito e sviluppato appositamente per la scuola secondaria, incentrato sulla Prima Crociata.

Relatori: Andrea Capone , Annalisa Corbo , Matteo Miceli

Andrea

Capone

Annalisa

Corbo

Matteo

Miceli

Didattica creativa: variazioni dal Teatro dell'Oppresso

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

La didattica non è buona o cattiva e non è la soluzione ai problemi: essa colora l'ambiente dell'apprendimento ed è un mezzo, più o meno efficace, per arrivare alla meta. Ogni scelta didattica può essere ritenuta corretta, sempre che abbia una direzione pensata per creare, costruire, sostenere le condizioni adatte perché tutti possano accedere alla conoscenza e sviluppare competenze. Allora, riflettiamo su come sia possibile praticare la creatività nella didattica. Come operare variazioni del setting basate su uno schema di riferimento stabile e pedagogicamente fondato, che attivi e faccia "muovere", che sia esperienza per imparare a imparare da soli e insieme ad altri? 

L'intervento propone una breve esplorazione di alcune tecniche tratte dal Teatro dell'Oppresso per orientare i setting d'apprendimento in direzione esperienziale e per far emergere l'idea di scuola come opportunità: un luogo dove sentirsi pertinenti e scegliere se e come imparare.

Relatori: Alessandro Zanchettin

Alessandro

Zanchettin

Sperimentare la musica

SCUOLA DELL'INFANZIA

SCUOLA PRIMARIA

Nel seguente laboratorio dedicato alla scuola dell’infanzia e alla scuola primaria di primo grado, si focalizzerà l’attenzione su diversi aspetti tra cui:

  • La musica come successione e combinazione di suoni e silenzi: attività di ascolto e di movimento, alla riscoperta del silenzio
  • Il corpo suona: attività mirate alla scoperta del corpo come produttore di suoni
  • Andamento ritmico ed armonia attraverso l’esperienza corporea
  • Ascolto: attività pratiche per lo sviluppo della concentrazione e dell’attenzione
  • Canto: esercizi a voce spenta

Relatori: Flavia Franco , Andrea Pelassa

Flavia

Franco

Andrea

Pelassa

Lavorare in staff a scuola: la gestione del conflitto

SCUOLA DELL'INFANZIA

SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

All’interno di ogni organizzazione, di un gruppo di lavoro, di un team, la nascita di conflitti è un evento ineludibile con cui ci si deve confrontare. Il conflitto di per se stesso non ha una valenza negativa o positiva; il non saperlo governare può però avere, e spesso ha, ricadute devastanti sulla motivazione individuale, sul clima e sulle relazioni interprofessionali e di conseguenza sulla produttività, capacità di innovazione e sviluppo dell’organizzazione. La tendenza è quella di connotarlo sempre negativamente, e quindi di evitarlo e spesso si cade nell’errore di ignorarlo.
Viceversa, laddove una gestione positiva del conflitto è parte della cultura dell’organizzazione, il momento di confronto viene vissuto come espressione di diversità e quindi come opportunità di crescita per l’individuo e per l’organizzazione stessa.

Il workshop si propone di:

  • stimolare una riflessione sulle diverse tipologie e dinamiche di conflitto all’interno di un team di lavoro e sulla relazione conflitto e inclusione
  • stimolare una ri-elaborazione del conflitto quale opportunità e soprattutto stimolare la consapevolezza rispetto al proprio modo di gestire e vivere le situazioni conflittuali in quanto, se vogliamo, ogni cambiamento può partire da noi.

Relatori: Alberto Camuri

Alberto

Camuri

Quali benefici e quali criticità nel CLIL?

SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

Sia nella prassi sia nella ricerca internazionale, il CLIL rappresenta uno dei temi più diffusi e discussi del momento. Molte ricerche si sono espresse in favore del CLIL soprattutto per quanto riguarda i risultati linguistici e la motivazione dei discenti, mentre alcuni studi rilevano anche vantaggi o eguali competenze nella disciplina non linguistica.

Non mancano però alcune voci critiche, soprattutto in relazione alle conoscenze pregresse necessarie per il CLIL e alla tipologia di scuola e di studenti che possono supportare il progetto.   

Modera: Federica Ricci Garotti (Università degli Studi di Trento)

Relatori: David Marsh , Letizia  Cinganotto

David

Marsh

Letizia

Cinganotto

APRENDO-APPRENDO: Lapbook per costruire il proprio metodo di studio

SCUOLA PRIMARIA

Il lapbook è un insieme dinamico e creativo di materiali che rientra nella sfera del learning by doing, in cui l’alunno è al centro del proprio apprendimento. È uno strumento coinvolgente, che può essere pensato come una mappa concettuale tridimensionale volta a sintetizzare un dato argomento: può essere costruito in itinere man mano che si affronta un argomento o come strumento di sintesi da realizzare una volta completata la trattazione di un tema. 

Dopo una breve introduzione sui fondamenti pedagogici e le modalità di utilizzo di questo strumento si approfondirà, mediante delle esercitazioni mirate, il concetto di affordance attraverso la realizzazione di alcuni template.

Relatori: Giuditta Gottardi , Ginevra Gottardi

Giuditta

Gottardi

Ginevra

Gottardi

Giocare per crescere

SCUOLA DELL'INFANZIA

SCUOLA PRIMARIA

L’elevato numero di bambini che, nella scuola dell’obbligo, presentano fragilità dell’attenzione e dell’autocontrollo, rappresenta un bisogno sociale a cui dare risposta. Il gioco è un potentissimo strumento per valorizzare le differenze individuali e sviluppare le funzioni esecutive in bambini e ragazzi. Tutte le attività proposte uniscono al piacere di divertirsi, la possibilità di potenziare attenzione, memoria di lavoro, autoregolazione emotiva e pianificazione. Al tavolo operativo sarà presente un Game Trainer (figura professionale formata dal Prof. Gianluca Daffi). 

Immersi in un avventuroso mondo di pirati, attraversando oceani in compagnia di Vichinghi temerari e lupi famelici, giocheremo insieme sperimentando quanto l’apprendere possa essere divertente e socializzante. Noi GIOCHIAMO PER CRESCERE perché il gioco è una cosa seria; anzi terribilmente seria... PER TUTTI! Vieni a metterti in gioco con noi; le attività proposte sono pensate dal Prof. Daffi per bambini a partire dai 4 anni di età fino a…99!

Relatori: Irene Cambria , Tatiana Mulas

Irene

Cambria

Tatiana

Mulas

CLIL with lapbook

SCUOLA PRIMARIA

I prodotti "CLIL with lapbook" propongono un percorso didattico completo dalla terza alla quinta classe della scuola primaria per l’insegnamento di scienze e geografia in lingua inglese.

Partecipando a questo tavolo operativo si assisterà ad una presentazione di attività didattiche e lezioni di scienze e geografia in CLIL (apprendimento di una disciplina attraverso la lingua straniera) con l'utilizzo di lapbook contenuti nel kit "CLIL with lapbook", Erickson.

Relatori: Sabrina Campregher , Cristiana Bianchi , Sofia Di Crisci

Sabrina

Campregher

Cristiana

Bianchi

Sofia

Di Crisci

Partiamo in prima! Una storia, laboratori multidisciplinari, giochi per creare un buon clima in classe e potenziare i prerequisiti

SCUOLA DELL'INFANZIA

SCUOLA PRIMARIA

Il gruppo effettuerà una breve esperienza relativa al significato e alle caratteristiche di un’accoglienza motivante per i bambini che iniziano la scuola primaria. I materiali, con i quali si condurrà il tavolo operativo, si caratterizzano per una didattica laboratoriale e propongono attività che stimolano le diverse intelligenze dei bambini sfruttando la componente ludica dell’apprendere. Si cercherà di supportare gli insegnanti con strumenti per iniziare a costruire l’identità del gruppo classe, per osservare e conoscere i propri alunni coinvolgendoli nel potenziamento dei prerequisiti fondamentali dell’apprendimento scolastico.

Relatori: Desiree Rossi , Anna Marinelli

Desiree

Rossi

Anna

Marinelli

Robotic Lab

SCUOLA PRIMARIA

La robotica offre un modello didattico attraente e divertente per un apprendimento attivo: imparare a essere, a conoscere, a fare, a vivere insieme. Con la robotica l’educazione e la formazione vengono indirizzate verso lo sviluppo di “competenze trasversali” necessarie a garantire l’apprendimento lungo tutto l’arco della vita e l’alunno è posto al centro del processo educativo come “costruttore” del suo apprendimento. L’introduzione della robotica educativa nella didattica, dalla primaria alla secondaria di secondo grado, presenta diversi vantaggi, perché è un approccio strategico, sistemico e per la vita. 

Per ogni sessione di 75 minuti, i partecipanti utilizzeranno in prima persona strumenti di robotica educativa per le scuole primarie e secondarie. Si parte da ozobot, un robottino delle dimensioni di un pollice, in grado di rispondere a oltre mille comandi e di seguire un tracciato, fino ad arrivare a NXT, un kit di costruzioni dotato di un mattoncino intelligente programmabile. Passando per il set di costruzione WeDo utilizzato per assemblare e programmare modelli creativi e semplici di robot, e poi ancora si utilizzeranno i kit che permettono di applicare le dinamiche dell’energia rinnovabile alla robotica e il nuovissimo robot creato da Olivetti, O-robot 101, collegato a una piattaforma cloud che permette di gestire l’intelligenza del robot da remoto.

Relatori: Marco Brocchieri

Marco

Brocchieri

Giochi didattici ed educativi: Giocadomino, ma non solo

SCUOLA DELL'INFANZIA

SCUOLA PRIMARIA

Il tavolo operativo vuole essere un'occasione per sperimentare concretamente le potenzialità di alcuni giochi didattici ed educativi presenti nel catalogo Erickson come Giocadomino, Giocaquattro, Le carte del Trenino, Sillabe in Gioco, Cosa fanno gli animali…

I giochi sono volutamente molto semplici, sia nelle regole che nel funzionamento proprio per consentire al giocatore di focalizzare l’attenzione sui contenuti e/o sui processi sottesi nel gioco. Sarebbe del tutto superfluo fare lunghi discorsi per mettere in evidenza come si usano, ma sul pensiero che ne sta alla base una riflessione operativa può essere utile, in particolare per valorizzare al meglio alcune potenzialità di personalizzazione e di supporto all'autonomia che sono caratteristiche proprie dei giochi presentati e che possono risultare meno evidenti.

Relatori: Filippo Barbera , Ilaria Cervellin , Flavio Fogarolo , Chiara Onger

Filippo

Barbera

Ilaria

Cervellin

Flavio

Fogarolo

Chiara

Onger

Italiano con il Metodo Analogico Bortolato: guarda, accenditi, attivati

SCUOLA DELL'INFANZIA

SCUOLA PRIMARIA

Il metodo analogico intuitivo si fonda sul modo naturale di apprendere di ognuno di noi attraverso analogie, metafore e associazioni. Valorizza le capacità intuitive dei bambini e ridimensiona la didattica; limita le spiegazioni verbali perché ogni bambino impara prima facendo e poi, in seguito, comprende il linguaggio specifico e i concetti teorici che ci sono dietro. La proposta dell’Italiano con il metodo analogico nasce dall’esigenza di alleggerire il peso della scuola per bambini, insegnanti e genitori. Si estendono a questa area gli stessi principi di essenzialità perseguiti in matematica e il ricorso a strumenti di apprendimento validi e significativi per tutti i bambini. In questo incontro si potranno conoscere e utilizzare i testi e gli strumenti pensati per le classi prima, seconda e terza della scuola primaria e per l’avvio alla lettura nella scuola dell’infanzia: 

  • Primi voli in lettura: con il primo abecedario e la “Piccola storia di Pitti”.
  • Italiano in prima con il metodo analogico: per l’apprendimento della lettura e della scrittura secondo una gradualità rispettosa delle reali capacità dei bambini.
  • Italiano in seconda con il metodo analogico: per affinare la lettura e imparare a scrivere partendo da testi scritti da coetanei. Evitare l’errore ortografico: le “strisce confermative” che sono il magazzino delle parole corrette.
  • Italiano in terza con il metodo analogico: per vivere emozioni nella lettura e trovare lo stimolo di diventare scrittori parlando di sé e raccontando storie avvincenti.
  • Analisi Grammaticale a logica al volo: per apprendere l’analisi grammaticale e logica al volo partendo da uno sguardo d’insieme e passare presto agli approfondimenti specifici.

Relatori: Mariarosa Fornasier , Lucia Bolcato

Mariarosa

Fornasier

Lucia

Bolcato

Laboratorio di Geometriko

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Geometriko è un gioco didattico che nasce dall’idea di fornire a insegnanti, genitori e studenti di diverse età uno strumento per acquisire e consolidare l’apprendimento della geometria piana — in particolare dei quadrilateri — divertendosi in modo attivo, significativo e dinamico. Pensato per essere usato a casa o a scuola, in piccoli gruppi o in veri e propri tornei scolastici, Geometriko si propone di sviluppare i seguenti processi cognitivi: 

  • denominare 
  • confrontare 
  • classificare 
  • riconoscere 
  • risolvere problemi 
  • applicare il metodo deduttivo

I docenti presenti al tavolo, dopo una breve presentazione teorica e storica del "Modello Geometriko", saranno coinvolti in prima persona a testare le competenze necessarie e le sollecitazioni a cui saranno sottoposti gli studenti durante i lavori in aula.

Relatori: Antonella Merico , Leonardo Tortorelli

Antonella

Merico

Leonardo

Tortorelli

Educare alla chimica. Esperimenti interattivi da replicare in classe e suggerimenti metodologici sulla didattica della chimica.

SCUOLA DELL'INFANZIA

In questo tavolo operativo si mostreranno esperimenti interattivi da replicare in classe e verranno forniti suggerimenti metodologici sulla didattica della chimica.

Gli insegnanti effettueranno estrazioni di tipologie diverse di pigmenti, osservandone i viraggi di colore, sperimentando tecniche cromatografiche e analizzando l’affinità tra differenti sostanze.

Relatori: Fondazione Golinelli

Fondazione

Golinelli

Fisica…L’essenziale è visibile agli occhi!

SCUOLA PRIMARIA

La scienza come non l'avete mai vista...perché come insegna Galileo, tutto parte dall'osservazione. E poi continua con la pratica, la sperimentazione, le ipotesi, che vengono costruite in squadra, e gli errori, processo fondamentale del sapere scientifico e dell'apprendimento del bambino.

Per rendere la fisica alla portata anche dei più piccoli ve la smontiamo, pezzo per pezzo, ve la mostriamo, e vi forniamo strumenti pratici ed esperimenti semplici che potrete replicare immediatamente in classe con i vostri studenti. Infine, vi coinvolgeremo in prima persona in dinamiche educative che vi permetteranno di sviluppare in classe alcune delle principali soft skills, come teamwork e problem solving.

Relatori: Chiara Trevisin , Alessio Scaboro

Chiara

Trevisin

Alessio

Scaboro

Educare la mente per raggiungere le emozioni

SCUOLA DELL'INFANZIA

Risulta abbastanza evidente il fatto che determinate condizioni emotive e stati d’animo abbiano un’influenza rilevante sull’apprendimento e sulla motivazione scolastica. Quanto più mettiamo il bambino in grado di vivere emozioni positive in ambito scolastico, tanto più lo aiuteremo ad apprendere.

Questo tavolo propone di fornire esempi su come strutturare attività finalizzate a potenziare in bambini e adolescenti la conoscenza dei meccanismi mentali che spesso conducono a reazioni emotive controproducenti e dannose. Partendo dal presupposto che le emozioni NON possono essere educate, ma solo vissute con consapevolezza, verranno presentate alcune attività finalizzate ad incrementare nel bambino la conoscenza del rapporto tra mente ed emozioni. Il nostro sistema educativo raramente si occupa di come insegnare al bambino come pensare in modo razionale al fine di acquisire la capacità di dominare emozioni distruttive anziché esserne dominato.  In un’epoca in cui l’irrazionalità ha assunto dimensioni macroscopiche nello scenario politico, economico, religioso, il pensiero razionale acquista più che mai un valore legato alla sopravvivenza della specie.

Relatori: Mario Di Pietro

Mario

Di Pietro

Robotic competition: l’adrenalina della gara

SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Attaccanti e portieri, soccorritori in situazione d’emergenza, esploratori alla ricerca di luci, gas o suoni, ballerini e attori alle prese con coreografie e interpretazioni teatrali... Robot di “bulloni e viti” si muovono in modo autonomo, spesso interamente auto costruiti, e si sfidano ogni anno in occasione della RomeCup. Tutti i robot in gara sono frutto del lavoro di docenti e studenti delle scuole di tutta Italia. 

L’esperienza delle competizioni della Romecup approda a Didattiche.2018: i partecipanti assisteranno a brevi dimostrazioni di gara tra robot e avranno la possibilità di approfondire come dar vita a un team di lavoro introducendo nella didattica la robotica educativa, dalle competenze da mettere in campo alle dotazioni tecniche necessarie. Si vinca o si perda, gareggiando si impara.

Relatori: Raimondo Sgro'

Raimondo

Sgro'

Gioco da tavolo come veicolo di competenze

SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

Durante il tavolo operativo si illustrerà una metodologia di utilizzo del gioco da tavolo d'autore in campo educativo/scolastico elencando i punti forti della metodologia e facendo provare ai partecipanti alcuni giochi per poi esaminarne caratteristiche e potenzialità. Ad una breve introduzione teorica seguirà quindi una attività ludica ed un esame e rilettura della partita.

Il tavolo operativo è aperto anche agli insegnanti della scuola dell'infanzia che vogliono avere un'idea delle basi metodologiche. 

Relatori: Andrea Ligabue

Andrea

Ligabue

Tinkering: un metodo per comprendere, esplorare e costruire in maniera creativa!

SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Tinkering è un termine inglese che vuol dire letteralmente armeggiare, adoperarsi, darsi da fare; è un modo di sperimentare attraverso attività di costruzione che stimolino la creatività, l'indagine e l'esplorazione. Lo scopo di questa metodologia è realizzare oggetti di vario genere utilizzando materiali di recupero facilmente reperibili anche in casa. Si tratta di una forma di didattica innovativa in cui si impara facendo: è una palestra per aspiranti maker che insegna a “pensare con le mani”, un metodo educativo per avvicinare bambini e ragazzi allo studio delle materie STEM in modo pratico e divertente.

Lo scopo delle attività proposte sarà quello di realizzare dei semplici circuiti: con l'aiuto di materiali di riciclo, pasta conduttiva, pennarelli, led e motorini costruiremo dei simpatici e divertenti oggetti. L’assemblaggio di questi oggetti sarà ad opera dei partecipanti, che dovranno creare il modello più adatto attraverso diverse prove e qualche errore!

Relatori: Giorgia Bissoli

Giorgia

Bissoli

Ragazzi sconfinati e una scuola che schiuda - CLELIA BARTOLI

SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

Esiste una parola araba per definire i giovani che si mettono in viaggio in cerca di una vita nuova: "harraga". Letteralmente significa colui che “brucia” le frontiere.
In effetti, i ragazzi e le ragazze "harraga" hanno mandato in fumo barriere di ogni sorta: hanno battuto territori impervi - deserti, mari e montagne; hanno oltrepassato dogane, aggirato posti di blocco, scavalcato recinti; ma hanno anche messo alla prova i propri limiti mentali, misurandosi con traumi e paure, distanze linguistiche, culturali e sociali. Hanno provato il duro impatto con leggi fortezza e ciniche burocrazie, saggiando non di rado indifferenza e disprezzo.
Questi giovani “sconfinati”, una volta giunti in Europa, si ritrovano, però, molto spesso “confinati” in strutture segregate e chiuse, a causa di un sistema di gestione dell’immigrazione che tende ad escludere anziché integrare.
Così la congrega degli harraga" pone alla scuola e alla società italiana una sfida: sei capace di schiuderti e di crescere e far crescere coloro che pensano alle frontiere come davvero sono, un arbitrario costrutto umano labile e valicabile?
L’intervento alternerà riflessioni filosofiche e pratiche quotidiane, portando ad esempio la storia dei "Giocherenda": un gruppo di giovani rifugiati, da meno di due anni in Sicilia, sta insegnando ai ragazzi palermitani dello Zen e di altre periferie difficili come non sentirsi stranieri in una città che li emargina.

Relatori: Clelia Bartoli

Clelia

Bartoli

Another Click in the Wall. Media e Tecnologie del Bello e del Vero - MARCO DALLARI, STEFANO MORIGGI

SCUOLA DELL'INFANZIA

SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

Bellezza e verità possono essere obiettivi educativi? E come media e tecnologie possono contribuire a farne una concreta esperienza formativa?

L'intervento cerca di rispondere a queste domande, tra teoria, pratica, analisi di casi e contesti didattici, contaminando i territori della didattica con quelli dell'estetica, dell'epistemologia, dell'arte e della scienza. Portare il bello e il vero in educazione non significa insegnare ciò che è bello e ciò che è vero, ma fornire strumenti per la co-costruzione di esempi e repertori di verità e bellezza, scoprendo come spesso le due idee convivano o addirittura coincidano.  

 

https://padlet.com/Didattiche_2018/TheWallDallari_Moriggi

 

Relatori: Stefano Moriggi , Marco Dallari

Stefano

Moriggi

Marco

Dallari

Definire l’innovazione oggi. L’Educazione per la Vita nel 21° secolo

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

Dopo decadi di contenuti e metodi didattici consolidati, perché l’innovazione è oggi diventata fondamentale nella scuola? Che cosa sta cambiando nella società e nel mondo dell’istruzione? Che cos’è l’innovazione, e come questa si è evoluta nel tempo? Esistono diversi tipi d’innovazione? Perché non è facile trasferire il processo innovativo da una scuola su scala nazionale?  Quali sono gli elementi fondamentali da affrontare in un processo d’innovazione?

Queste sono alcune delle domande a cui si cercherà di rispondere durante l’intervento attraverso un percorso diviso in due parti; da un lato una panoramica su sviluppi e tendenze che caratterizzano ad oggi l’innovazione diffusa e continua, con riferimento al mondo della scuola, dall'altro un approfondimento sul processo di innovazione: definizione concettuale, evoluzione ed elementi distintivi.

La prima parte esaminerà brevemente la grande accelerazione e complessità dell’epoca moderna e condurrà a una riflessione sulle sfide aperte al mondo dell’educazione, a partire dalle competenze ed attitudini di cui i giovani hanno bisogno per affrontare con successo il viaggio della vita nel 21° secolo. Vedremo alcune proposte di nuovi contenuti educativi, strumenti, pratiche, ed ambienti di apprendimento già in uso in diverse scuole e sistemi scolastici. Infine, in riferimento al contesto italiano, si presenterà la proposta d’innovazione educativa che la Fondazione Mondo Digitale sta cercando di portare avanti a livello nazionale. La seconda parte dell’intervento entrerà maggiormente nel dettaglio del processo d’innovazione, per esplorarne la sua natura, evoluzione e complessità. Il processo di innovazione verrà presentato come un processo di allineamento di elementi tecnici e sociali (umano).

Relatori: Alfonso Molina

Alfonso

Molina

Let's debate: lo sport del rispetto

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

In questa sessione, che segue il workshop teorico "Keep calm and let's debate!", si mostrerà un'esemplificazione del metodo debate che fornirà ai partecipanti la visione di una simulazione reale di debate applicato a scuola.

Nella programmazione dell’IIS “Savoia – Benincasa” il debate si inserisce come un’occasione ludo-didattica volta a:

  • consolidare le conoscenze lessicali e morfosintattiche grazie alla realizzazione di un prodotto (i punti di forza, le motivazioni e la performance);
  • migliorare l’abilità dello speaking;
  • allargare i propri orizzonti culturali;
  • vincere la timidezza;
  • maturare il carattere, in quanto lo studente si trova spesso a difendere posizioni che personalmente non condivide: l’uscire da sé favorisce il rispetto per gli altri e una visione multilaterale della realtà;
  • imparare a parlare in pubblico;
  • imparare a lavorare in gruppo e con le ICT.

Dopo l’individuazione di un topic e di un relativo claim da dibattere, il gruppo classe si divide in due parti, l’una a favore e l’altra contro il claim, indipendentemente da come la si pensi a livello personale.

Gli speaker, generalmente tre per parte, presentano nei limiti di un tempo assegnato (1 minuto, nello standard), le loro argomentazioni, per poi incrociarsi nelle rispettive confutazioni. Il tutto, per tre round.

Relatori: Studenti Scuola Secondaria

Studenti

Scuola Secondaria

Didattica metacognitiva

SCUOLA DELL'INFANZIA

SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

La didattica metacognitiva si prefigge di formare studenti in modo da metterli in grado di riflettere sul funzionamento della loro mente e autoregolare il proprio apprendimento.

Durante il workshop verranno presentati esempi di stimolazione, capaci di aiutarli a capire e migliorare le proprie strategie di lettura, scrittura, calcolo, ragionamento matematico e studio. Inoltre, verranno mostrati due stralci di lezione ad impostazione metacognitiva e ne verranno commentate le caratteristiche.

Relatori: Cesare Cornoldi

Cesare

Cornoldi

Innovare la scuola: un'esperienza possibile

SCUOLA DELL'INFANZIA

SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

A partire dalla proposta pedagogica e didattica delineata nel Manifesto pubblicato con il nome di “Una scuola” (http://unascuola.blogspot.it/), il workshop intende promuovere riflessioni e azioni intorno a cosa significhi oggi innovare la scuola, in dialogo sia con le più recenti indicazioni nazionali e internazionali sia con la promozione dello sviluppo delle competenze chiave.

Attraverso un approccio di apprendimento esperienziale, che consentirà di esplorare altri modi di fare e pensare, verranno attivate e discusse metodologie educative e didattiche utili per progettare e innovare alcuni elementi tra gruppi, spazi e tempi, ambiti disciplinari e strumenti di documentazione e valutazione.

Relatori: Monica Guerra , Francesca Antonacci

Monica

Guerra

Francesca

Antonacci

Creatività e coding unplugged

SCUOLA PRIMARIA

Un’attività ispirata alla Pixel Art che unisce la libertà creativa al rigore del coding.

I partecipanti saranno divisi in gruppi e forniti di schema e quadretti di cartoncino colorato. Verrà chiesto loro di disegnare un semplice disegno con i quadretti. Verrà fornito un codice e, rispettando questo, i gruppi scriveranno un algoritmo per riprodurre il proprio disegno. I gruppi si scambieranno gli algoritmi e realizzeranno le diverse opere usando Post-it su vetro o su parete.

Relatori: Cristiana Zambon

Cristiana

Zambon

Lancia il dado e comincia a giocare

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

Si parte da un oggetto semplice che tutti conoscono perché antichissimo: un dado.

Questo permette di richiamare una conoscenza che tutti hanno e di usarla in una dimensione del tutto nuova con dispositivi tecnologici.

Il tema del dado, apparentemente così semplice, richiama concetti matematici importanti come quelli di casualità e funzione random. Quest’oggetto, inoltre, ci riporta a una dimensione di gioco che appassiona i ragazzi. Per le attività dedicate agli studenti delle scuole superiori si lavorerà con AppInventor per costruire una app che simuli il lancio del dado.

Relatori: Paola Pupilli

Paola

Pupilli

Making. Imparare in stop motion

SCUOLA PRIMARIA

Attraverso la tecnica dello stop motion si creano mini kit didattici per ricostruire avvenimenti storici, poemi epici, processi scientifici.

Per gli studenti l’apprendimento avviene sulla base di un approccio fisico-mentale, fatto di gesti, e ripetizione delle azioni che caratterizzano l’avvenimento o il processo.

Questa ricostruzione favorisce l’apprendimento di concetti più o meno complessi.

Relatori: Valentina  Gelsomini

Valentina

Gelsomini

Making. A scuola di fisica con Arduino

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

Fisica 4.0 è un'attività in cui si usano smartphone e schede Arduino per eseguire esperimenti di fisica semplici, ma dall'elevato contenuto formativo e a bassissimo costo.

Con questi strumenti si ottengono misure accurate e precise di molte grandezze fisiche grazie alla possibilità di misurare tensioni, intensità luminose, accelerazioni, campi magnetici, suoni (onde) ecc. anche in funzione del tempo.

Gli esperimenti sono molto coinvolgenti per gli alunni e la loro realizzazione permette di affrontare, in pochissimo tempo, anche temi come coding e IoT (Internet of Things).

Relatori: Manuela Tirocchi , Alessandra Castelli

Manuela

Tirocchi

Alessandra

Castelli

Via la cattedra! Ribaltare i paradigmi dell'apprendimento con la classe capovolta

SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

La flipped classroom, giunta nel nostro paese qualche anno fa, ha ormai acquisito cittadinanza italiana. Da noi si chiama classe capovolta e sta cambiando, anzi ribaltando, il nostro modo di insegnare e di apprendere. Tanti i punti a suo favore: il lavoro per competenze, l’uso consapevole del digitale, la centralità degli alunni, il cooperative learning, l’autovalutazione, l’inclusione.

Progettare e realizzare percorsi capovolti, per chi ha sempre fatto una didattica tradizionale, può sembrare un’impresa. Ma i tempi sono cambiati - anche gli studenti - e non si può rimanere indifferenti a tutto ciò. Ci sono classi capovolte in tutto il mondo. Ma quelle italiane come funzionano? Lo scoprirete in questo workshop partecipando alla realizzazione di un percorso capovolto insieme a due insegnanti, Grazia Paladino e Chiara Spalatro, che già da tempo hanno scelto la flipped classroom per cambiare in maniera definitiva la loro didattica.

Chiara e Grazia, autrici e formatrici Flipnet, spiegheranno i fondamenti del metodo coinvolgendo i partecipanti in un’attività capovolta. Il workshop è indicato per gli insegnanti di ogni materia e, più in generale, per chi voglia conoscere il funzionamento e i vantaggi della classe capovolta dalla viva voce di chi la pratica tutti i giorni.

Relatori: Chiara Spalatro , Grazia Paladino

Chiara

Spalatro

Grazia

Paladino

Geografo è chi il geografo fa. Il Learning by doing applicato alla geografia

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Il laboratorio propone una lezione di geografia centrata sul ruolo attivo degli studenti che “imparano facendo”. Le attività proposte affrontano lo studio di uno Stato dal punto di vista della geografia fisica ed umana stimolando negli alunni la curiosità e sviluppando le abilità necessarie per leggere ed interpretare il territorio attraverso la lettura di carte, grafici, immagini satellitari e immagini di paesaggio. Queste abilità geografiche saranno la base per avviare inoltre i primi passi verso la competenza del geografo in erba e del cittadino consapevole per proteggere, valorizzare e progettare il territorio in dimensioni multiscalari (dai temi della propria città alle questioni globali). 

Il percorso si sviluppa dalle indicazioni al curricolo fino alla pratica quotidiana in classe attraverso esercitazioni facilmente riproducibili che trasformano la geografia da descrittiva ad operativa.

Relatori: Giulia Andrian , Luisa Fazzini

Giulia

Andrian

Luisa

Fazzini

La didattica dell'arte come esperienza attiva e creativa

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

È un paradosso che la materia che più coinvolge le emozioni, quella che parla a tutti i nostri sensi, venga ancora insegnata in modo astratto e cattedratico. Raccontare agli studenti vita e opere di un artista, magari utilizzando un linguaggio da iniziati, non solo è inefficace ma rende pure noiosa (e odiosa) la storia dell'arte. Eppure, un metodo diverso per insegnare questa disciplina esiste e funziona. Basta partire dall'arte stessa facendo ripercorrere ai ragazzi l'esperienza artistica.

È l'uovo di Colombo! Gli studenti apprendono e lo fanno addirittura con piacere. Le nozioni, il linguaggio disciplinare, verranno dopo e saranno molto più comprensibili. Non servono tecnologie sofisticate o programmazioni complesse: rendere attiva la didattica può diventare prassi quotidiana. In che modo? Creando, ad esempio, i dipinti viventi per studiare Botticelli o fotografando le nuvole per comprendere il Romanticismo, realizzando un cerchio cromatico di oggetti vari per capire il Puntinismo o scattandosi un selfie per analizzare le espressioni nella storia dell'arte.

Gli obiettivi sono sempre gli stessi: rendere lo studente capace di leggere autonomamente le opere e riconoscere i tratti distintivi degli stili. Ma se apprende facendo arte, impara meglio e si diverte!

Relatori: Emanuela Pulvirenti

Emanuela

Pulvirenti

Il "Coping Power Scuola": un programma didattico per la prevenzione delle problematiche emotive e comportamentali nella scuola primaria e dell’Infanzia

SCUOLA DELL'INFANZIA

SCUOLA PRIMARIA

Il “Coping Power Scuola” è costituito da un percorso strutturato ed integrato nel programma scolastico per educare a gestire le emozioni e le relazioni sociali mentre si svolgono le quotidiane attività didattiche. L’obiettivo del programma è ridurre i comportamenti problematici e stimolare le abilità pro sociali e cooperative all’interno della classe. Il programma è stato sperimentato in numerose scuole sul territorio nazionale dal 2009 ad oggi, con la supervisione del Prof. J. Lochman, Università dell’Alabama (U.S.A.).

Il programma viene svolto sulla classe/sezione dall’insegnante, formato con apposito corso, e utilizzando un manuale specifico per ciascun ordine di scuola. I moduli del programma sono sei e hanno la finalità di potenziare diverse abilità quali intraprendere obiettivi a breve e a lungo termine, riconoscere e modulare le emozioni, riconoscere il punto di vista altrui, risolvere adeguatamente le situazioni conflittuali, riconoscere le qualità proprie e altrui. I moduli sono collegati tra loro da un racconto letto in classe, specifico per ciascun ordine di scuola ("Barracudino Superstar" per la scuola primaria e "Ap Apetta e il viaggio in Lambretta" per la scuola dell’Infanzia) sul quale vengono strutturate attività sia esperienziali che didattico-laboratoriali e un contratto educativo-comportamentale con la classe, che prevede il raggiungimento da parte degli alunni di traguardi individuali e di classe. Tutte le attività vengono svolte attraverso una metodologia basata sul cooperative learning che favorisce esperienze di apprendimento significativo, utilizzando una molteplicità di linguaggi e strumenti in un’ottica inclusiva.

Relatori: Iacopo Bertacchi , Consuelo Giuli

Iacopo

Bertacchi

Consuelo

Giuli

Insegnare inglese ad alunni con bisogni specifici: strategie metodologiche per un uso inclusivo del libro di testo

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

I libri di testo per le lingue straniere in circolazione offrono una grande ricchezza di stimoli in linea con le più recenti e innovative metodologie didattiche. Tale ricchezza, se utilizzata adeguatamente, può essere la base per una didattica inclusiva più efficace.

Dopo un’introduzione metodologica, verranno proposti alcuni esempi di utilizzo e di adattamento in chiave inclusiva. 

Relatori: Antonella Pesce , Silvia Moretti , Marcus Mattia

Antonella

Pesce

Silvia

Moretti

Marcus

Mattia

Didattica creativa: variazioni dal Teatro dell'Oppresso

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

La didattica non è buona o cattiva e non è la soluzione ai problemi: essa colora l'ambiente dell'apprendimento ed è un mezzo, più o meno efficace, per arrivare alla meta. Ogni scelta didattica può essere ritenuta corretta, sempre che abbia una direzione pensata per creare, costruire, sostenere le condizioni adatte perché tutti possano accedere alla conoscenza e sviluppare competenze. Allora, riflettiamo su come sia possibile praticare la creatività nella didattica. Come operare variazioni del setting basate su uno schema di riferimento stabile e pedagogicamente fondato, che attivi e faccia "muovere", che sia esperienza per imparare a imparare da soli e insieme ad altri? 

L'intervento propone una breve esplorazione di alcune tecniche tratte dal Teatro dell'Oppresso per orientare i setting d'apprendimento in direzione esperienziale e per far emergere l'idea di scuola come opportunità: un luogo dove sentirsi pertinenti e scegliere se e come imparare.

Relatori: Alessandro Zanchettin

Alessandro

Zanchettin

Sperimentare la musica

SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Nel seguente laboratorio dedicato alla scuola secondaria di primo grado, si focalizzerà l’attenzione su diversi aspetti tra cui:

  • Attività di ascolto attivo
  • Sperimentare la polifonia strumentale nella pratica orchestrale
  • Tecniche di arrangiamento per strumentario didattico
  • Sperimentare la prima polifonica vocale nella pratica corale
  • “Musica in movimento”

Relatori: Flavia Franco , Andrea Pelassa

Flavia

Franco

Andrea

Pelassa

Lavorare in staff a scuola: la gestione del conflitto

SCUOLA DELL'INFANZIA

SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

All’interno di ogni organizzazione, di un gruppo di lavoro, di un team, la nascita di conflitti è un evento ineludibile con cui ci si deve confrontare. Il conflitto di per se stesso non ha una valenza negativa o positiva; il non saperlo governare può però avere, e spesso ha, ricadute devastanti sulla motivazione individuale, sul clima e sulle relazioni interprofessionali e di conseguenza sulla produttività, capacità di innovazione e sviluppo dell’organizzazione. La tendenza è quella di connotarlo sempre negativamente, e quindi di evitarlo e spesso si cade nell’errore di ignorarlo.
Viceversa, laddove una gestione positiva del conflitto è parte della cultura dell’organizzazione, il momento di confronto viene vissuto come espressione di diversità e quindi come opportunità di crescita per l’individuo e per l’organizzazione stessa.

Il workshop si propone di:

  • stimolare una riflessione sulle diverse tipologie e dinamiche di conflitto all’interno di un team di lavoro e sulla relazione conflitto e inclusione
  • stimolare una ri-elaborazione del conflitto quale opportunità e soprattutto stimolare la consapevolezza rispetto al proprio modo di gestire e vivere le situazioni conflittuali in quanto, se vogliamo, ogni cambiamento può partire da noi.

Relatori: Alberto Camuri

Alberto

Camuri

Secondaria in quattro anni: solo breve o migliore?

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

La sperimentazione quadriennale per licei e istituti tecnici pone la scuola secondaria italiana di fronte a molte riflessioni, a slanci di sperimentazione e ad altrettante critiche e valutazioni negative.

Durante l'intervento, tramite l’ascolto di relatori competenti, domande chiave, anche rivolte dal pubblico, verranno messi al centro i principali aspetti della sperimentazione favorendo la riflessione rispetto al tema. Si rifletterà sugli aspetti organizzativi, sul rapporto tra scuola italiana e scuola europea, sulla necessità di approfondimento e di tempi efficaci per lo studio, sull’innovazione delle metodologie didattiche per la scuola secondaria e la conciliazione dei tempi di scuola ed extrascuola e del profilo di docenti e studenti in una scuola quadriennale rispetto ad una professionale.

Modera: Francesco Zambotti (Responsabile Sezione Scuola, Edizioni Centro Studi Erickson, Trento)

Relatori: Alessandra Rucci

Alessandra

Rucci

APRENDO-APPRENDO: Lapbook per costruire il proprio metodo di studio

SCUOLA PRIMARIA

Il lapbook è un insieme dinamico e creativo di materiali che rientra nella sfera del learning by doing, in cui l’alunno è al centro del proprio apprendimento. È uno strumento coinvolgente, che può essere pensato come una mappa concettuale tridimensionale volta a sintetizzare un dato argomento: può essere costruito in itinere man mano che si affronta un argomento o come strumento di sintesi da realizzare una volta completata la trattazione di un tema. 

Dopo una breve introduzione sui fondamenti pedagogici e le modalità di utilizzo di questo strumento si approfondirà, mediante delle esercitazioni mirate, il concetto di affordance attraverso la realizzazione di alcuni template.

Relatori: Giuditta Gottardi , Ginevra Gottardi

Giuditta

Gottardi

Ginevra

Gottardi

Giocare per crescere

SCUOLA DELL'INFANZIA

SCUOLA PRIMARIA

L’elevato numero di bambini che, nella scuola dell’obbligo, presentano fragilità dell’attenzione e dell’autocontrollo, rappresenta un bisogno sociale a cui dare risposta. Il gioco è un potentissimo strumento per valorizzare le differenze individuali e sviluppare le funzioni esecutive in bambini e ragazzi. Tutte le attività proposte uniscono al piacere di divertirsi, la possibilità di potenziare attenzione, memoria di lavoro, autoregolazione emotiva e pianificazione. Al tavolo operativo sarà presente un Game Trainer (figura professionale formata dal Prof. Gianluca Daffi). 

Immersi in un avventuroso mondo di pirati, attraversando oceani in compagnia di Vichinghi temerari e lupi famelici, giocheremo insieme sperimentando quanto l’apprendere possa essere divertente e socializzante. Noi GIOCHIAMO PER CRESCERE perché il gioco è una cosa seria; anzi terribilmente seria... PER TUTTI! Vieni a metterti in gioco con noi; le attività proposte sono pensate dal Prof. Daffi per bambini a partire dai 4 anni di età fino a…99!

Relatori: Irene Cambria , Tatiana Mulas

Irene

Cambria

Tatiana

Mulas

CLIL with lapbook

SCUOLA PRIMARIA

I prodotti "CLIL with lapbook" propongono un percorso didattico completo dalla terza alla quinta classe della scuola primaria per l’insegnamento di scienze e geografia in lingua inglese.

Partecipando a questo tavolo operativo si assisterà ad una presentazione di attività didattiche e lezioni di scienze e geografia in CLIL (apprendimento di una disciplina attraverso la lingua straniera) con l'utilizzo di lapbook contenuti nel kit "CLIL with lapbook", Erickson.

Relatori: Sabrina Campregher , Cristiana Bianchi , Sofia Di Crisci

Sabrina

Campregher

Cristiana

Bianchi

Sofia

Di Crisci

Partiamo in prima! Una storia, laboratori multidisciplinari, giochi per creare un buon clima in classe e potenziare i prerequisiti

SCUOLA DELL'INFANZIA

SCUOLA PRIMARIA

Il gruppo effettuerà una breve esperienza relativa al significato e alle caratteristiche di un’accoglienza motivante per i bambini che iniziano la scuola primaria. I materiali, con i quali si condurrà il tavolo operativo, si caratterizzano per una didattica laboratoriale e propongono attività che stimolano le diverse intelligenze dei bambini sfruttando la componente ludica dell’apprendere. Si cercherà di supportare gli insegnanti con strumenti per iniziare a costruire l’identità del gruppo classe, per osservare e conoscere i propri alunni coinvolgendoli nel potenziamento dei prerequisiti fondamentali dell’apprendimento scolastico.

Relatori: Desiree Rossi , Anna Marinelli

Desiree

Rossi

Anna

Marinelli

Robotic Lab

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

La robotica offre un modello didattico attraente e divertente per un apprendimento attivo: imparare a essere, a conoscere, a fare, a vivere insieme. Con la robotica l’educazione e la formazione vengono indirizzate verso lo sviluppo di “competenze trasversali” necessarie a garantire l’apprendimento lungo tutto l’arco della vita e l’alunno è posto al centro del processo educativo come “costruttore” del suo apprendimento. L’introduzione della robotica educativa nella didattica, dalla primaria alla secondaria di secondo grado, presenta diversi vantaggi, perché è un approccio strategico, sistemico e per la vita. 

Per ogni sessione di 75 minuti, i partecipanti utilizzeranno in prima persona strumenti di robotica educativa per le scuole primarie e secondarie. Si parte da ozobot, un robottino delle dimensioni di un pollice, in grado di rispondere a oltre mille comandi e di seguire un tracciato, fino ad arrivare a NXT, un kit di costruzioni dotato di un mattoncino intelligente programmabile. Passando per il set di costruzione WeDo utilizzato per assemblare e programmare modelli creativi e semplici di robot, e poi ancora si utilizzeranno i kit che permettono di applicare le dinamiche dell’energia rinnovabile alla robotica e il nuovissimo robot creato da Olivetti, O-robot 101, collegato a una piattaforma cloud che permette di gestire l’intelligenza del robot da remoto.

Relatori: Marco Brocchieri

Marco

Brocchieri

Giochi didattici ed educativi: Giocadomino, ma non solo

SCUOLA DELL'INFANZIA

SCUOLA PRIMARIA

Il tavolo operativo vuole essere un'occasione per sperimentare concretamente le potenzialità di alcuni giochi didattici ed educativi presenti nel catalogo Erickson come Giocadomino, Giocaquattro, Le carte del Trenino, Sillabe in Gioco, Cosa fanno gli animali…

I giochi sono volutamente molto semplici, sia nelle regole che nel funzionamento proprio per consentire al giocatore di focalizzare l’attenzione sui contenuti e/o sui processi sottesi nel gioco. Sarebbe del tutto superfluo fare lunghi discorsi per mettere in evidenza come si usano, ma sul pensiero che ne sta alla base una riflessione operativa può essere utile, in particolare per valorizzare al meglio alcune potenzialità di personalizzazione e di supporto all'autonomia che sono caratteristiche proprie dei giochi presentati e che possono risultare meno evidenti.

Relatori: Filippo Barbera , Ilaria Cervellin , Flavio Fogarolo , Chiara Onger

Filippo

Barbera

Ilaria

Cervellin

Flavio

Fogarolo

Chiara

Onger

Italiano con il Metodo Analogico Bortolato: guarda, accenditi, attivati

SCUOLA DELL'INFANZIA

SCUOLA PRIMARIA

Il metodo analogico intuitivo si fonda sul modo naturale di apprendere di ognuno di noi attraverso analogie, metafore e associazioni. Valorizza le capacità intuitive dei bambini e ridimensiona la didattica; limita le spiegazioni verbali perché ogni bambino impara prima facendo e poi, in seguito, comprende il linguaggio specifico e i concetti teorici che ci sono dietro. La proposta dell’Italiano con il metodo analogico nasce dall’esigenza di alleggerire il peso della scuola per bambini, insegnanti e genitori. Si estendono a questa area gli stessi principi di essenzialità perseguiti in matematica e il ricorso a strumenti di apprendimento validi e significativi per tutti i bambini. In questo incontro si potranno conoscere e utilizzare i testi e gli strumenti pensati per le classi prima, seconda e terza della scuola primaria e per l’avvio alla lettura nella scuola dell’infanzia: 

  • Primi voli in lettura: con il primo abecedario e la “Piccola storia di Pitti”.
  • Italiano in prima con il metodo analogico: per l’apprendimento della lettura e della scrittura secondo una gradualità rispettosa delle reali capacità dei bambini.
  • Italiano in seconda con il metodo analogico: per affinare la lettura e imparare a scrivere partendo da testi scritti da coetanei. Evitare l’errore ortografico: le “strisce confermative” che sono il magazzino delle parole corrette.
  • Italiano in terza con il metodo analogico: per vivere emozioni nella lettura e trovare lo stimolo di diventare scrittori parlando di sé e raccontando storie avvincenti.
  • Analisi Grammaticale a logica al volo: per apprendere l’analisi grammaticale e logica al volo partendo da uno sguardo d’insieme e passare presto agli approfondimenti specifici.

Relatori: Mariarosa Fornasier , Lucia Bolcato

Mariarosa

Fornasier

Lucia

Bolcato

Laboratorio di Geometriko

SCUOLA SEONDARIA DI PRIMO GRADO

Geometriko è un gioco didattico che nasce dall’idea di fornire a insegnanti, genitori e studenti di diverse età uno strumento per acquisire e consolidare l’apprendimento della geometria piana — in particolare dei quadrilateri — divertendosi in modo attivo, significativo e dinamico. Pensato per essere usato a casa o a scuola, in piccoli gruppi o in veri e propri tornei scolastici, Geometriko si propone di sviluppare i seguenti processi cognitivi: 

  • denominare 
  • confrontare 
  • classificare 
  • riconoscere 
  • risolvere problemi 
  • applicare il metodo deduttivo

I docenti presenti al tavolo, dopo una breve presentazione teorica e storica del "Modello Geometriko", saranno coinvolti in prima persona a testare le competenze necessarie e le sollecitazioni a cui saranno sottoposti gli studenti durante i lavori in aula.

Relatori: Antonella Merico , Leonardo Tortorelli

Antonella

Merico

Leonardo

Tortorelli

Educare alla chimica. Esperimenti interattivi da replicare in classe e suggerimenti metodologici sulla didattica della chimica.

SCUOLA PRIMARIA

In questo tavolo operativo si mostreranno esperimenti interattivi da replicare in classe e verranno forniti suggerimenti metodologici sulla didattica della chimica.

Lo studio della chimica, se supportato da esperimenti semplici ma spettacolari, può essere divertente ed educativo anche nella scuola primaria. Durante la sessione saranno proposti esperimenti su acidi e basi, sui cambiamenti di colore di alcune sostanze cromogeniche e sulla sintesi di alcuni pigmenti impiegabili anche per dipingere

Relatori: Fondazione Golinelli

Fondazione

Golinelli

Fisica…L’essenziale è visibile agli occhi!

SCUOLA PRIMARIA

La scienza come non l'avete mai vista...perché come insegna Galileo, tutto parte dall'osservazione. E poi continua con la pratica, la sperimentazione, le ipotesi, che vengono costruite in squadra, e gli errori, processo fondamentale del sapere scientifico e dell'apprendimento del bambino.

Per rendere la fisica alla portata anche dei più piccoli ve la smontiamo, pezzo per pezzo, ve la mostriamo, e vi forniamo strumenti pratici ed esperimenti semplici che potrete replicare immediatamente in classe con i vostri studenti. Infine, vi coinvolgeremo in prima persona in dinamiche educative che vi permetteranno di sviluppare in classe alcune delle principali soft skills, come teamwork e problem solving.

 

Relatori: Chiara Trevisin , Alessio Scaboro

Chiara

Trevisin

Alessio

Scaboro

Educare la mente per raggiungere le emozioni

SCUOLA PRIMARIA

Risulta abbastanza evidente il fatto che determinate condizioni emotive e stati d’animo abbiano un’influenza rilevante sull’apprendimento e sulla motivazione scolastica. Quanto più mettiamo il bambino in grado di vivere emozioni positive in ambito scolastico, tanto più lo aiuteremo ad apprendere.

Questo tavolo propone di fornire esempi su come strutturare attività finalizzate a potenziare in bambini e adolescenti la conoscenza dei meccanismi mentali che spesso conducono a reazioni emotive controproducenti e dannose. Partendo dal presupposto che le emozioni NON possono essere educate, ma solo vissute con consapevolezza, verranno presentate alcune attività finalizzate ad incrementare nel bambino la conoscenza del rapporto tra mente ed emozioni. Il nostro sistema educativo raramente si occupa di come insegnare al bambino come pensare in modo razionale al fine di acquisire la capacità di dominare emozioni distruttive anziché esserne dominato.  In un’epoca in cui l’irrazionalità ha assunto dimensioni macroscopiche nello scenario politico, economico, religioso, il pensiero razionale acquista più che mai un valore legato alla sopravvivenza della specie.

Relatori: Mario Di Pietro

Mario

Di Pietro

Robotic competition: l’adrenalina della gara

SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Attaccanti e portieri, soccorritori in situazione d’emergenza, esploratori alla ricerca di luci, gas o suoni, ballerini e attori alle prese con coreografie e interpretazioni teatrali... Robot di “bulloni e viti” si muovono in modo autonomo, spesso interamente auto costruiti, e si sfidano ogni anno in occasione della RomeCup. Tutti i robot in gara sono frutto del lavoro di docenti e studenti delle scuole di tutta Italia. 

L’esperienza delle competizioni della Romecup approda a Didattiche.2018: i partecipanti assisteranno a brevi dimostrazioni di gara tra robot e avranno la possibilità di approfondire come dar vita a un team di lavoro introducendo nella didattica la robotica educativa, dalle competenze da mettere in campo alle dotazioni tecniche necessarie. Si vinca o si perda, gareggiando si impara.

Relatori: Raimondo Sgro'

Raimondo

Sgro'

Gioco da tavolo come veicolo di competenze

SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

Durante il tavolo operativo si illustrerà una metodologia di utilizzo del gioco da tavolo d'autore in campo educativo/scolastico elencando i punti forti della metodologia e facendo provare ai partecipanti alcuni giochi per poi esaminarne caratteristiche e potenzialità. Ad una breve introduzione teorica seguirà quindi una attività ludica ed un esame e rilettura della partita.

Il tavolo operativo è aperto anche agli insegnanti della scuola dell'infanzia che vogliono avere un'idea delle basi metodologiche. 

Relatori: Andrea Ligabue

Andrea

Ligabue

Tinkering: un metodo per comprendere, esplorare e costruire in maniera creativa!

SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Tinkering è un termine inglese che vuol dire letteralmente armeggiare, adoperarsi, darsi da fare; è un modo di sperimentare attraverso attività di costruzione che stimolino la creatività, l'indagine e l'esplorazione. Lo scopo di questa metodologia è realizzare oggetti di vario genere utilizzando materiali di recupero facilmente reperibili anche in casa. Si tratta di una forma di didattica innovativa in cui si impara facendo: è una palestra per aspiranti maker che insegna a “pensare con le mani”, un metodo educativo per avvicinare bambini e ragazzi allo studio delle materie STEM in modo pratico e divertente.

Lo scopo delle attività proposte sarà quello di realizzare dei semplici circuiti: con l'aiuto di materiali di riciclo, pasta conduttiva, pennarelli, led e motorini costruiremo dei simpatici e divertenti oggetti. L’assemblaggio di questi oggetti sarà ad opera dei partecipanti, che dovranno creare il modello più adatto attraverso diverse prove e qualche errore!

Relatori: Giorgia Bissoli

Giorgia

Bissoli

Una scuola per i bambini - DANIELA LUCANGELI

SCUOLA DELL'INFANZIA

SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

È tempo che la scuola, e a maggior ragione il nido e l’infanzia, si adattino ai bisogni di ogni singolo bambino che inizi un percorso educativo-scolastico. Se siamo in grado di percepire nido e scuola dell’infanzia come ambienti educativi ed affettivi, dobbiamo pensarli in un modo nuovo.
Il modello che verrà presentato sarà motivazionale di potenziamento attraverso sistemi di aiuto che non sostituiscono e non ingozzano, attraverso la spiegazione di tre tipologie di laboratorio didattico:  

  1. DIRE: attività relative al linguaggio verbale e non verbale, compresa la lingua inglese, la musica e le attività grafico pittoriche;
  2. FARE: attività di manipolazione. Sarà anche il laboratorio del pensare e pertanto saranno svolte attività relative alla cosmologia, all’etiologia, alla logica e alla matematica al pensiero filosofico; 
  3. BACIARE: sviluppo dell’area emotivo-affettivo-relazionale, con attività di travestimenti-concentrazione-rilassamento.

La Pedagogia che si utilizza è quella dell’incoraggiamento, dell’accoglienza anche fisica: un sorriso, una carezza, una parola possono motivare il bambino a fare ciò che da solo non farebbe mai (Bandura, 2015; Malka Magalit, 2010). Chi aiuta il bambino cambia il potenziale di sviluppo, per farlo è fondamentale saper cosa significa aiutare e come si aiuta.

 

https://padlet.com/Didattiche_2018/TheWallLucangeli

 

Relatori: Daniela Lucangeli

Daniela

Lucangeli

La gestione della complessità in classe: strumenti e strategie - LUIGI D'ALONZO, GIANLUCA DAFFI

SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

Gli alunni sono sempre più difficili. I problemi che inevitabilmente i ragazzi portano in aula obbligano gli insegnanti a cambiare radicalmente il loro modo di insegnare. Infatti, le complessità personali degli allievi sono così pesanti che, per arrivare ad offrire ad ognuno di loro una prospettiva educativa valida e azioni didattiche in grado di intercettare le loro esigenze, è necessario essere capaci di gestire molto bene la classe. Gestione della classe non significa “mantenere la disciplina” ma è molto di più, include tutte le cose che un insegnante mette in atto per promuovere l’interesse e la partecipazione dell’allievo nelle attività di classe.

Nel workshop verranno proposte le strategie più valide e analizzati gli strumenti più idonei in grado di aiutare gli insegnanti a condurre una vita di classe di valore.

Relatori: Luigi d'Alonzo , Gianluca Daffi

Luigi

d'Alonzo

Gianluca

Daffi

Avvicinare i bambini alla Costituzione

SCUOLA DELL'INFANZIA

SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Nonostante le indicazioni ministeriali, molti adulti pensano che la Costituzione sia un documento troppo complesso da presentare ai bambini e che conviene aspettare l'ultimo anno di scuola primaria per parlarne. Se invece si parla di educazione dei bambini al rispetto delle regole, tutti si aspettano che questo sia compito della famiglia e della scuola, fin dalla prima infanzia. Sembra quindi opportuno costruire un ponte tra regole e Costituzione.

Non ha molto senso chiedere ai bambini di leggere, comprendere e imparare la Costituzione a memoria, anzi questo può risultare controproducente; è utile, invece, che li si aiuti a riconoscere e condividere i valori e i principi costituzionali per come si presentano nel vissuto quotidiano, scoprendo come le regole sono lo strumento per consentire a tutti di fruirne.

Relatori: Anna Sarfatti

Anna

Sarfatti

Didattica per scenari: un modello pedagogico per apprendere con il supporto delle tecnologie

SCUOLA DELL'INFANZIA

SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

La didattica per scenari rientra tra le metodologie attive per lo sviluppo delle competenze e promuove l'apprendimento significativo tramite la progettazione di ambienti di apprendimento che pongono l’alunno al centro del processo educativo, favoriscono un approccio reticolare alla conoscenza e incoraggiano forme di collaborazione e cooperazione tra pari nella costruzione del sapere.

Nata dalla sperimentazione del Progetto ITEC (Innovative Technologies for an Engaging Classroom), che ha coinvolto dal 2010 al 2014 oltre 2500 classi di 12 paesi europei nella progettazione e costruzione di scenari innovativi di apprendimento, la didattica per scenari permette di progettare attività didattiche che si avvalgono del supporto delle tecnologie per promuovere apprendimento; oggi è una delle idee sostenute dal movimento "Avanguardie Educative" per riconnettere i saperi della scuola e i saperi della società della conoscenza e sfruttare le opportunità offerte dalle ICT e dai linguaggi digitali per supportare i nuovi modi di insegnare, apprendere e valutare.

Il workshop permetterà di conoscere il progetto ITEC e gli elementi per una corretta implementazione del metodo, presenterà esempi realizzati in classe e fornirà una traccia per la progettazione di attività.

Relatori: Francesca Panzica

Francesca

Panzica

La matematica nella scuola secondaria di primo grado: metodologie per un approccio laboratoriale

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

La didattica laboratoriale è una metodologia che valorizza il ruolo attivo dell’allievo e del gruppo classe in un continuo interscambio; con essa ci si propone di risolvere problemi reali utilizzando la metodologia della ricerca e del metodo laboratoriale nel più ampio senso del termine. Lo studente osserva, fa ipotesi, progetta, sperimenta, discute ed argomenta con il docente e con gli altri allievi. In questa maniera, egli diventa protagonista attivo e non oggetto passivo del proprio progetto apprenditivo. Il docente, in questo contesto, effettua gradualmente il passaggio da somministratore del sapere a regista dell’azione didattico-educativa, il tutto nella cornice delle indicazioni nazionali per il curricolo della scuola del primo ciclo di istruzione (MIUR 2012).

Nel corso del workshop verranno inoltre illustrate delle attività da praticare a coppia o in piccoli gruppi inerenti dei “compiti di realtà” ovvero di discussione/progettazione/risoluzione di argomenti sulle reali grandezze naturali o di modellizzazioni ludiche.

Relatori: Daniele Egidi

Daniele

Egidi

Apprendere in natura

SCUOLA DELL'INFANZIA

SCUOLA PRIMARIA

Assumere un nuovo sguardo nei confronti degli spazi verdi che offrono le città e di quelli di cui dispongono le scuole e i servizi per l’infanzia significa mettere al centro dello sguardo i bisogni, gli interessi e i diritti dei bambini offrendo molteplici opportunità di apprendimento. L'educazione in natura si è dimostrata essere vicina alle modalità di ricercare e conoscere proprie di bambini e ragazzi. Gli ambienti naturali sono dinamici, complessi, imprevedibili ed è esattamente questo loro aspetto "selvaggio", all’apparenza disordinato, a tenere alta la loro concentrazione e a catturare il loro interesse.

Aprire le porte della scuola alla natura significa promuovere il benessere individuale e del gruppo: un benessere fisico, emotivo e cognitivo. Permettere ai bambini di apprendere in natura consente all’insegnante di rileggere la propria relazione educativa e di riscoprire il valore del proprio corpo in educazione. Ma consente anche di educare all’avventura e alla bellezza e di stare nel mondo con i bambini, promuovendo quelle esperienze concrete, reali, attive e significative che troppo spesso rimangono fuori dalle mura scolastiche. Esperienze autentiche, in perfetta sintonia con il curricolo per competenze, l’interdisciplinarietà e l’innovazione.

Relatori: Michela Schenetti

Michela

Schenetti

Creatività e coding unplugged

SCUOLA PRIMARIA

Un’attività ispirata alla Pixel Art che unisce la libertà creativa al rigore del coding.

I partecipanti saranno divisi in gruppi e forniti di schema e quadretti di cartoncino colorato. Verrà chiesto loro di disegnare un semplice disegno con i quadretti. Verrà fornito un codice e, rispettando questo, i gruppi scriveranno un algoritmo per riprodurre il proprio disegno. I gruppi si scambieranno gli algoritmi e realizzeranno le diverse opere usando Post-it su vetro o su parete.

Relatori: Cristiana Zambon

Cristiana

Zambon

Lancia il dado e comincia a giocare

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

Si parte da un oggetto semplice che tutti conoscono perché antichissimo: un dado.

Questo permette di richiamare una conoscenza che tutti hanno e di usarla in una dimensione del tutto nuova con dispositivi tecnologici.

Il tema del dado, apparentemente così semplice, richiama concetti matematici importanti come quelli di casualità e funzione random. Quest’oggetto, inoltre, ci riporta a una dimensione di gioco che appassiona i ragazzi. Per le attività dedicate agli studenti delle scuole superiori si lavorerà con AppInventor per costruire una app che simuli il lancio del dado.

Relatori: Paola Pupilli

Paola

Pupilli

Making. Imparare in stop motion

SCUOLA PRIMARIA

Attraverso la tecnica dello stop motion si creano mini kit didattici per ricostruire avvenimenti storici, poemi epici, processi scientifici.

Per gli studenti l’apprendimento avviene sulla base di un approccio fisico-mentale, fatto di gesti, e ripetizione delle azioni che caratterizzano l’avvenimento o il processo.

Questa ricostruzione favorisce l’apprendimento di concetti più o meno complessi.

Relatori: Valentina  Gelsomini

Valentina

Gelsomini

Making. A scuola di fisica con Arduino

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

Fisica 4.0 è un'attività in cui si usano smartphone e schede Arduino per eseguire esperimenti di fisica semplici, ma dall'elevato contenuto formativo e a bassissimo costo.

Con questi strumenti si ottengono misure accurate e precise di molte grandezze fisiche grazie alla possibilità di misurare tensioni, intensità luminose, accelerazioni, campi magnetici, suoni (onde) ecc. anche in funzione del tempo.

Gli esperimenti sono molto coinvolgenti per gli alunni e la loro realizzazione permette di affrontare, in pochissimo tempo, anche temi come coding e IoT (Internet of Things).

Relatori: Manuela Tirocchi , Alessandra Castelli

Manuela

Tirocchi

Alessandra

Castelli

Via la cattedra! Ribaltare i paradigmi dell'apprendimento con la classe capovolta

SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

La flipped classroom, giunta nel nostro paese qualche anno fa, ha ormai acquisito cittadinanza italiana. Da noi si chiama classe capovolta e sta cambiando, anzi ribaltando, il nostro modo di insegnare e di apprendere. Tanti i punti a suo favore: il lavoro per competenze, l’uso consapevole del digitale, la centralità degli alunni, il cooperative learning, l’autovalutazione, l’inclusione. 

Progettare e realizzare percorsi capovolti, per chi ha sempre fatto una didattica tradizionale, può sembrare un’impresa. Ma i tempi sono cambiati - anche gli studenti - e non si può rimanere indifferenti a tutto ciò. Ci sono classi capovolte in tutto il mondo. Ma quelle italiane come funzionano? Lo scoprirete in questo workshop partecipando alla realizzazione di un percorso capovolto insieme a due insegnanti, Grazia Paladino e Chiara Spalatro, che già da tempo hanno scelto la flipped classroom per cambiare in maniera definitiva la loro didattica. 

Chiara e Grazia, autrici e formatrici Flipnet, spiegheranno i fondamenti del metodo coinvolgendo i partecipanti in un’attività capovolta. Il workshop è indicato per gli insegnanti di ogni materia e, più in generale, per chi voglia conoscere il funzionamento e i vantaggi della classe capovolta dalla viva voce di chi la pratica tutti i giorni.

Relatori: Chiara Spalatro , Grazia Paladino

Chiara

Spalatro

Grazia

Paladino

Geografo è chi il geografo fa. Il Learning by doing applicato alla geografia

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Il laboratorio propone una lezione di geografia centrata sul ruolo attivo degli studenti che “imparano facendo”. Le attività proposte affrontano lo studio di uno Stato dal punto di vista della geografia fisica ed umana stimolando negli alunni la curiosità e sviluppando le abilità necessarie per leggere ed interpretare il territorio attraverso la lettura di carte, grafici, immagini satellitari e immagini di paesaggio. Queste abilità geografiche saranno la base per avviare inoltre i primi passi verso la competenza del geografo in erba e del cittadino consapevole per proteggere, valorizzare e progettare il territorio in dimensioni multiscalari (dai temi della propria città alle questioni globali).  

Il percorso si sviluppa dalle indicazioni al curricolo fino alla pratica quotidiana in classe attraverso esercitazioni facilmente riproducibili che trasformano la geografia da descrittiva ad operativa.

Relatori: Giulia Andrian , Luisa Fazzini

Giulia

Andrian

Luisa

Fazzini

La didattica dell'arte come esperienza attiva e creativa

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

È un paradosso che la materia che più coinvolge le emozioni, quella che parla a tutti i nostri sensi, venga ancora insegnata in modo astratto e cattedratico. Raccontare agli studenti vita e opere di un artista, magari utilizzando un linguaggio da iniziati, non solo è inefficace ma rende pure noiosa (e odiosa) la storia dell'arte. Eppure, un metodo diverso per insegnare questa disciplina esiste e funziona. Basta partire dall'arte stessa facendo ripercorrere ai ragazzi l'esperienza artistica. 

È l'uovo di Colombo! Gli studenti apprendono e lo fanno addirittura con piacere. Le nozioni, il linguaggio disciplinare, verranno dopo e saranno molto più comprensibili. Non servono tecnologie sofisticate o programmazioni complesse: rendere attiva la didattica può diventare prassi quotidiana. In che modo? Creando, ad esempio, i dipinti viventi per studiare Botticelli o fotografando le nuvole per comprendere il Romanticismo, realizzando un cerchio cromatico di oggetti vari per capire il Puntinismo o scattandosi un selfie per analizzare le espressioni nella storia dell'arte.

Gli obiettivi sono sempre gli stessi: rendere lo studente capace di leggere autonomamente le opere e riconoscere i tratti distintivi degli stili. Ma se apprende facendo arte, impara meglio e si diverte!

Relatori: Emanuela Pulvirenti

Emanuela

Pulvirenti

Il "Coping Power Scuola": un programma didattico per la prevenzione delle problematiche emotive e comportamentali nella scuola primaria e dell’Infanzia

SCUOLA DELL'INFANZIA

SCUOLA PRIMARIA

Il “Coping Power Scuola” è costituito da un percorso strutturato ed integrato nel programma scolastico per educare a gestire le emozioni e le relazioni sociali mentre si svolgono le quotidiane attività didattiche. L’obiettivo del programma è ridurre i comportamenti problematici e stimolare le abilità pro sociali e cooperative all’interno della classe. Il programma è stato sperimentato in numerose scuole sul territorio nazionale dal 2009 ad oggi, con la supervisione del Prof. J. Lochman, Università dell’Alabama (U.S.A.). 

Il programma viene svolto sulla classe/sezione dall’insegnante, formato con apposito corso, e utilizzando un manuale specifico per ciascun ordine di scuola. I moduli del programma sono sei e hanno la finalità di potenziare diverse abilità quali intraprendere obiettivi a breve e a lungo termine, riconoscere e modulare le emozioni, riconoscere il punto di vista altrui, risolvere adeguatamente le situazioni conflittuali, riconoscere le qualità proprie e altrui. I moduli sono collegati tra loro da un racconto letto in classe, specifico per ciascun ordine di scuola ("Barracudino Superstar" per la scuola primaria e "Ap Apetta e il viaggio in Lambretta" per la scuola dell’Infanzia) sul quale vengono strutturate attività sia esperienziali che didattico-laboratoriali e un contratto educativo-comportamentale con la classe, che prevede il raggiungimento da parte degli alunni di traguardi individuali e di classe. Tutte le attività vengono svolte attraverso una metodologia basata sul cooperative learning che favorisce esperienze di apprendimento significativo, utilizzando una molteplicità di linguaggi e strumenti in un’ottica inclusiva.

Relatori: Iacopo Bertacchi , Consuelo Giuli

Iacopo

Bertacchi

Consuelo

Giuli

Insegnare inglese ad alunni con bisogni specifici: strategie metodologiche per un uso inclusivo del libro di testo

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

I libri di testo per le lingue straniere in circolazione offrono una grande ricchezza di stimoli in linea con le più recenti e innovative metodologie didattiche. Tale ricchezza, se utilizzata adeguatamente, può essere la base per una didattica inclusiva più efficace. 

Dopo un’introduzione metodologica, verranno proposti alcuni esempi di utilizzo e di adattamento in chiave inclusiva. 

Relatori: Antonella Pesce , Silvia Moretti , Marcus Mattia

Antonella

Pesce

Silvia

Moretti

Marcus

Mattia

Didattica creativa: variazioni dal Teatro dell'Oppresso

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

La didattica non è buona o cattiva e non è la soluzione ai problemi: essa colora l'ambiente dell'apprendimento ed è un mezzo, più o meno efficace, per arrivare alla meta. Ogni scelta didattica può essere ritenuta corretta, sempre che abbia una direzione pensata per creare, costruire, sostenere le condizioni adatte perché tutti possano accedere alla conoscenza e sviluppare competenze. Allora, riflettiamo su come sia possibile praticare la creatività nella didattica. Come operare variazioni del setting basate su uno schema di riferimento stabile e pedagogicamente fondato, che attivi e faccia "muovere", che sia esperienza per imparare a imparare da soli e insieme ad altri? 

L'intervento propone una breve esplorazione di alcune tecniche tratte dal Teatro dell'Oppresso per orientare i setting d'apprendimento in direzione esperienziale e per far emergere l'idea di scuola come opportunità: un luogo dove sentirsi pertinenti e scegliere se e come imparare.

Relatori: Alessandro Zanchettin

Alessandro

Zanchettin

Sperimentare la musica

SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Nel seguente laboratorio dedicato alla scuola secondaria di primo grado, si focalizzerà l’attenzione su diversi aspetti tra cui:

  • Attività di ascolto attivo
  • Sperimentare la polifonia strumentale nella pratica orchestrale
  • Tecniche di arrangiamento per strumentario didattico
  • Sperimentare la prima polifonica vocale nella pratica corale
  • “Musica in movimento”

Relatori: Flavia Franco , Andrea Pelassa

Flavia

Franco

Andrea

Pelassa

Lavorare in staff a scuola: la gestione del conflitto

SCUOLA DELL'INFANZIA

SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

All’interno di ogni organizzazione, di un gruppo di lavoro, di un team, la nascita di conflitti è un evento ineludibile con cui ci si deve confrontare. Il conflitto di per se stesso non ha una valenza negativa o positiva; il non saperlo governare può però avere, e spesso ha, ricadute devastanti sulla motivazione individuale, sul clima e sulle relazioni interprofessionali e di conseguenza sulla produttività, capacità di innovazione e sviluppo dell’organizzazione. La tendenza è quella di connotarlo sempre negativamente, e quindi di evitarlo e spesso si cade nell’errore di ignorarlo.
Viceversa, laddove una gestione positiva del conflitto è parte della cultura dell’organizzazione, il momento di confronto viene vissuto come espressione di diversità e quindi come opportunità di crescita per l’individuo e per l’organizzazione stessa.

Il workshop si propone di:

  • stimolare una riflessione sulle diverse tipologie e dinamiche di conflitto all’interno di un team di lavoro e sulla relazione conflitto e inclusione
  • stimolare una ri-elaborazione del conflitto quale opportunità e soprattutto stimolare la consapevolezza rispetto al proprio modo di gestire e vivere le situazioni conflittuali in quanto, se vogliamo, ogni cambiamento può partire da noi.

Relatori: Alberto Camuri

Alberto

Camuri

Le prove INVALSI: quel prezioso valore circoscritto

SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

Da tempo le prove INVALSI spaccano le opinioni degli insegnanti a scuola. Da un lato, alcuni riconoscono il valore del monitoraggio della qualità del nostro sistema formativo in uscita, testando le competenze degli alunni in alcune aree considerate irrinunciabili per tutti, come le competenze linguistiche e matematiche. Dall’altro lato non mancano le critiche legate alla parzialità della misurazione degli esiti: molte competenze importanti non sono oggetto di valutazione, anche interi gruppi di alunni - quelli con disabilità primi fra tutti - restano di fatto esclusi dal monitoraggio.

Inoltre, gli effetti interni alla scuola di questo processo di valutazione vengono letti dagli insegnanti con prospettive differenti. Alcuni vedono nell’interpretazione e riflessione interna alla scuola sui dati delle INVALSI l’opportunità per avviare una progettualità consapevole sull’efficacia dell’offerta formativa della scuola. Altri temono il rischio di comparazioni semplicistiche che confrontano in modo poco equo scuole che operano in contesti profondamente diversi, dando vita a logiche concorrenziali piuttosto che di miglioramento.

I relatori discuteranno i punti di forza e le criticità che individuano nelle Prove INVALSI allo stato attuale.

Modera: Heidrun Demo (Libera Università di Bolzano)

Relatori: Alex Corlazzoli , Andrea Gavosto

Alex

Corlazzoli

Andrea

Gavosto

APRENDO-APPRENDO: Lapbook per costruire il proprio metodo di studio

SCUOLA PRIMARIA

Il lapbook è un insieme dinamico e creativo di materiali che rientra nella sfera del learning by doing, in cui l’alunno è al centro del proprio apprendimento. È uno strumento coinvolgente, che può essere pensato come una mappa concettuale tridimensionale volta a sintetizzare un dato argomento: può essere costruito in itinere man mano che si affronta un argomento o come strumento di sintesi da realizzare una volta completata la trattazione di un tema. 

Dopo una breve introduzione sui fondamenti pedagogici e le modalità di utilizzo di questo strumento si approfondirà, mediante delle esercitazioni mirate, il concetto di affordance attraverso la realizzazione di alcuni template.

Relatori: Giuditta Gottardi , Ginevra Gottardi

Giuditta

Gottardi

Ginevra

Gottardi

Giocare per crescere

SCUOLA DELL'INFANZIA

SCUOLA PRIMARIA

L’elevato numero di bambini che, nella scuola dell’obbligo, presentano fragilità dell’attenzione e dell’autocontrollo, rappresenta un bisogno sociale a cui dare risposta. Il gioco è un potentissimo strumento per valorizzare le differenze individuali e sviluppare le funzioni esecutive in bambini e ragazzi. Tutte le attività proposte uniscono al piacere di divertirsi, la possibilità di potenziare attenzione, memoria di lavoro, autoregolazione emotiva e pianificazione. Al tavolo operativo sarà presente un Game Trainer (figura professionale formata dal Prof. Gianluca Daffi). 

Immersi in un avventuroso mondo di pirati, attraversando oceani in compagnia di Vichinghi temerari e lupi famelici, giocheremo insieme sperimentando quanto l’apprendere possa essere divertente e socializzante. Noi GIOCHIAMO PER CRESCERE perché il gioco è una cosa seria; anzi terribilmente seria... PER TUTTI! Vieni a metterti in gioco con noi; le attività proposte sono pensate dal Prof. Daffi per bambini a partire dai 4 anni di età fino a…99!

Relatori: Irene Cambria , Tatiana Mulas

Irene

Cambria

Tatiana

Mulas

CLIL with lapbook

SCUOLA PRIMARIA

I prodotti "CLIL with lapbook" propongono un percorso didattico completo dalla terza alla quinta classe della scuola primaria per l’insegnamento di scienze e geografia in lingua inglese.

Partecipando a questo tavolo operativo si assisterà ad una presentazione di attività didattiche e lezioni di scienze e geografia in CLIL (apprendimento di una disciplina attraverso la lingua straniera) con l'utilizzo di lapbook contenuti nel kit "CLIL with lapbook", Erickson.

Relatori: Sabrina Campregher , Cristiana Bianchi , Sofia Di Crisci

Sabrina

Campregher

Cristiana

Bianchi

Sofia

Di Crisci

Partiamo in prima! Una storia, laboratori multidisciplinari, giochi per creare un buon clima in classe e potenziare i prerequisiti

SCUOLA DELL'INFANZIA

SCUOLA PRIMARIA

Il gruppo effettuerà una breve esperienza relativa al significato e alle caratteristiche di un’accoglienza motivante per i bambini che iniziano la scuola primaria. I materiali, con i quali si condurrà il tavolo operativo, si caratterizzano per una didattica laboratoriale e propongono attività che stimolano le diverse intelligenze dei bambini sfruttando la componente ludica dell’apprendere. Si cercherà di supportare gli insegnanti con strumenti per iniziare a costruire l’identità del gruppo classe, per osservare e conoscere i propri alunni coinvolgendoli nel potenziamento dei prerequisiti fondamentali dell’apprendimento scolastico.

Relatori: Desiree Rossi , Anna Marinelli

Desiree

Rossi

Anna

Marinelli

Robotic Lab

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

La robotica offre un modello didattico attraente e divertente per un apprendimento attivo: imparare a essere, a conoscere, a fare, a vivere insieme. Con la robotica l’educazione e la formazione vengono indirizzate verso lo sviluppo di “competenze trasversali” necessarie a garantire l’apprendimento lungo tutto l’arco della vita e l’alunno è posto al centro del processo educativo come “costruttore” del suo apprendimento. L’introduzione della robotica educativa nella didattica, dalla primaria alla secondaria di secondo grado, presenta diversi vantaggi, perché è un approccio strategico, sistemico e per la vita. 

Per ogni sessione di 75 minuti, i partecipanti utilizzeranno in prima persona strumenti di robotica educativa per le scuole primarie e secondarie. Si parte da ozobot, un robottino delle dimensioni di un pollice, in grado di rispondere a oltre mille comandi e di seguire un tracciato, fino ad arrivare a NXT, un kit di costruzioni dotato di un mattoncino intelligente programmabile. Passando per il set di costruzione WeDo utilizzato per assemblare e programmare modelli creativi e semplici di robot, e poi ancora si utilizzeranno i kit che permettono di applicare le dinamiche dell’energia rinnovabile alla robotica e il nuovissimo robot creato da Olivetti, O-robot 101, collegato a una piattaforma cloud che permette di gestire l’intelligenza del robot da remoto.

Relatori: Marco Brocchieri

Marco

Brocchieri

Giochi didattici ed educativi: Giocadomino, ma non solo

SCUOLA DELL'INFANZIA

SCUOLA PRIMARIA

Il tavolo operativo vuole essere un'occasione per sperimentare concretamente le potenzialità di alcuni giochi didattici ed educativi presenti nel catalogo Erickson come Giocadomino, Giocaquattro, Le carte del Trenino, Sillabe in Gioco, Cosa fanno gli animali…

I giochi sono volutamente molto semplici, sia nelle regole che nel funzionamento proprio per consentire al giocatore di focalizzare l’attenzione sui contenuti e/o sui processi sottesi nel gioco. Sarebbe del tutto superfluo fare lunghi discorsi per mettere in evidenza come si usano, ma sul pensiero che ne sta alla base una riflessione operativa può essere utile, in particolare per valorizzare al meglio alcune potenzialità di personalizzazione e di supporto all'autonomia che sono caratteristiche proprie dei giochi presentati e che possono risultare meno evidenti.

Relatori: Filippo Barbera , Ilaria Cervellin , Flavio Fogarolo , Chiara Onger

Filippo

Barbera

Ilaria

Cervellin

Flavio

Fogarolo

Chiara

Onger

Italiano con il Metodo Analogico Bortolato: guarda, accenditi, attivati

SCUOLA DELL'INFANZIA

SCUOLA PRIMARIA

Il metodo analogico intuitivo si fonda sul modo naturale di apprendere di ognuno di noi attraverso analogie, metafore e associazioni. Valorizza le capacità intuitive dei bambini e ridimensiona la didattica; limita le spiegazioni verbali perché ogni bambino impara prima facendo e poi, in seguito, comprende il linguaggio specifico e i concetti teorici che ci sono dietro. La proposta dell’Italiano con il metodo analogico nasce dall’esigenza di alleggerire il peso della scuola per bambini, insegnanti e genitori. Si estendono a questa area gli stessi principi di essenzialità perseguiti in matematica e il ricorso a strumenti di apprendimento validi e significativi per tutti i bambini. In questo incontro si potranno conoscere e utilizzare i testi e gli strumenti pensati per le classi prima, seconda e terza della scuola primaria e per l’avvio alla lettura nella scuola dell’infanzia: 

  • Primi voli in lettura: con il primo abecedario e la “Piccola storia di Pitti”.
  • Italiano in prima con il metodo analogico: per l’apprendimento della lettura e della scrittura secondo una gradualità rispettosa delle reali capacità dei bambini.
  • Italiano in seconda con il metodo analogico: per affinare la lettura e imparare a scrivere partendo da testi scritti da coetanei. Evitare l’errore ortografico: le “strisce confermative” che sono il magazzino delle parole corrette.
  • Italiano in terza con il metodo analogico: per vivere emozioni nella lettura e trovare lo stimolo di diventare scrittori parlando di sé e raccontando storie avvincenti.
  • Analisi Grammaticale a logica al volo: per apprendere l’analisi grammaticale e logica al volo partendo da uno sguardo d’insieme e passare presto agli approfondimenti specifici.

Relatori: Mariarosa Fornasier , Lucia Bolcato

Mariarosa

Fornasier

Lucia

Bolcato

Laboratorio di Geometriko

SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

Geometriko è un gioco didattico che nasce dall’idea di fornire a insegnanti, genitori e studenti di diverse età uno strumento per acquisire e consolidare l’apprendimento della geometria piana — in particolare dei quadrilateri — divertendosi in modo attivo, significativo e dinamico. Pensato per essere usato a casa o a scuola, in piccoli gruppi o in veri e propri tornei scolastici, Geometriko si propone di sviluppare i seguenti processi cognitivi: 

  • denominare 
  • confrontare 
  • classificare 
  • riconoscere 
  • risolvere problemi 
  • applicare il metodo deduttivo

I docenti presenti al tavolo, dopo una breve presentazione teorica e storica del "Modello Geometriko", saranno coinvolti in prima persona a testare le competenze necessarie e le sollecitazioni a cui saranno sottoposti gli studenti durante i lavori in aula.

Relatori: Antonella Merico , Leonardo Tortorelli

Antonella

Merico

Leonardo

Tortorelli

Educare alla chimica. Esperimenti interattivi da replicare in classe e suggerimenti metodologici sulla didattica della chimica.

SCUOLA PRIMARIA

In questo tavolo operativo si mostreranno esperimenti interattivi da replicare in classe e verranno forniti suggerimenti metodologici sulla didattica della chimica.

Lo studio della chimica, se supportato da esperimenti semplici ma spettacolari, può essere divertente ed educativo anche nella scuola primaria. Durante la sessione saranno proposti esperimenti su acidi e basi, sui cambiamenti di colore di alcune sostanze cromogeniche e sulla sintesi di alcuni pigmenti impiegabili anche per dipingere

Relatori: Fondazione Golinelli

Fondazione

Golinelli

Fisica…L’essenziale è visibile agli occhi!

SCUOLA PRIMARIA

La scienza come non l'avete mai vista...perché come insegna Galileo, tutto parte dall'osservazione. E poi continua con la pratica, la sperimentazione, le ipotesi, che vengono costruite in squadra, e gli errori, processo fondamentale del sapere scientifico e dell'apprendimento del bambino.

Per rendere la fisica alla portata anche dei più piccoli ve la smontiamo, pezzo per pezzo, ve la mostriamo, e vi forniamo strumenti pratici ed esperimenti semplici che potrete replicare immediatamente in classe con i vostri studenti. Infine, vi coinvolgeremo in prima persona in dinamiche educative che vi permetteranno di sviluppare in classe alcune delle principali soft skills, come teamwork e problem solving.

Relatori: Chiara Trevisin , Alessio Scaboro

Chiara

Trevisin

Alessio

Scaboro

Educare la mente per raggiungere le emozioni

SCUOLA PRIMARIA

Risulta abbastanza evidente il fatto che determinate condizioni emotive e stati d’animo abbiano un’influenza rilevante sull’apprendimento e sulla motivazione scolastica. Quanto più mettiamo il bambino in grado di vivere emozioni positive in ambito scolastico, tanto più lo aiuteremo ad apprendere.

Questo tavolo propone di fornire esempi su come strutturare attività finalizzate a potenziare in bambini e adolescenti la conoscenza dei meccanismi mentali che spesso conducono a reazioni emotive controproducenti e dannose. Partendo dal presupposto che le emozioni NON possono essere educate, ma solo vissute con consapevolezza, verranno presentate alcune attività finalizzate ad incrementare nel bambino la conoscenza del rapporto tra mente ed emozioni. Il nostro sistema educativo raramente si occupa di come insegnare al bambino come pensare in modo razionale al fine di acquisire la capacità di dominare emozioni distruttive anziché esserne dominato.  In un’epoca in cui l’irrazionalità ha assunto dimensioni macroscopiche nello scenario politico, economico, religioso, il pensiero razionale acquista più che mai un valore legato alla sopravvivenza della specie.

Relatori: Mario Di Pietro

Mario

Di Pietro

Robotic competition: l’adrenalina della gara

SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Attaccanti e portieri, soccorritori in situazione d’emergenza, esploratori alla ricerca di luci, gas o suoni, ballerini e attori alle prese con coreografie e interpretazioni teatrali... Robot di “bulloni e viti” si muovono in modo autonomo, spesso interamente auto costruiti, e si sfidano ogni anno in occasione della RomeCup. Tutti i robot in gara sono frutto del lavoro di docenti e studenti delle scuole di tutta Italia. 

L’esperienza delle competizioni della Romecup approda a Didattiche.2018: i partecipanti assisteranno a brevi dimostrazioni di gara tra robot e avranno la possibilità di approfondire come dar vita a un team di lavoro introducendo nella didattica la robotica educativa, dalle competenze da mettere in campo alle dotazioni tecniche necessarie. Si vinca o si perda, gareggiando si impara.

Relatori: Raimondo Sgro'

Raimondo

Sgro'

Gioco da tavolo come veicolo di competenze

SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

Durante il tavolo operativo si illustrerà una metodologia di utilizzo del gioco da tavolo d'autore in campo educativo/scolastico elencando i punti forti della metodologia e facendo provare ai partecipanti alcuni giochi per poi esaminarne caratteristiche e potenzialità. Ad una breve introduzione teorica seguirà quindi una attività ludica ed un esame e rilettura della partita.

Il tavolo operativo è aperto anche agli insegnanti della scuola dell'infanzia che vogliono avere un'idea delle basi metodologiche. 

Relatori: Andrea Ligabue

Andrea

Ligabue

Tinkering: un metodo per comprendere, esplorare e costruire in maniera creativa!

SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Tinkering è un termine inglese che vuol dire letteralmente armeggiare, adoperarsi, darsi da fare; è un modo di sperimentare attraverso attività di costruzione che stimolino la creatività, l'indagine e l'esplorazione. Lo scopo di questa metodologia è realizzare oggetti di vario genere utilizzando materiali di recupero facilmente reperibili anche in casa. Si tratta di una forma di didattica innovativa in cui si impara facendo: è una palestra per aspiranti maker che insegna a “pensare con le mani”, un metodo educativo per avvicinare bambini e ragazzi allo studio delle materie STEM in modo pratico e divertente.

Lo scopo delle attività proposte sarà quello di realizzare dei semplici circuiti: con l'aiuto di materiali di riciclo, pasta conduttiva, pennarelli, led e motorini costruiremo dei simpatici e divertenti oggetti. L’assemblaggio di questi oggetti sarà ad opera dei partecipanti, che dovranno creare il modello più adatto attraverso diverse prove e qualche errore!

Relatori: Giorgia Bissoli

Giorgia

Bissoli

Universalità ed equità. Muoversi verso un orizzonte inclusivo - DARIO IANES

SCUOLA DELL'INFANZIA

SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

L’approccio culturale verso l’inclusione dovrebbe essere universalistico (e non minoritario-patologico) e fondato sulla giustizia sociale-scolastica come equità. Dovrebbe, quindi, differenziare strategie e risorse in modo equo, efficace ed efficiente, affrontando specifiche e contestuali situazioni in nome dei valori dell’equità, dell’apprendimento e della partecipazione sociale.

Muoversi verso una scuola (più) inclusiva significa agire su una molteplicità di piani che si intrecciano tra di loro e si influenzano a vicenda - valori e principi, atteggiamenti, idee e conoscenze, motivazioni ed emozioni, comportamenti e pratiche educative.

Tale percorso conduce a un orizzonte in continuo movimento, perché la complessità della società e della scuola è sempre in movimento e perché i modi pedagogico-didattici, organizzativi, normativi, sociali di azione nella scuola cambiano di giorno in giorno.

 

https://padlet.com/Didattiche_2018/TheWallIanes

 

Relatori: Dario Ianes

Dario

Ianes

Dalla visione pedagogica agli strumenti operativi: fare ed essere scuola montessoriana oggi - SONIA COLUCCELLI, SILVIA PIETRANTONIO

SCUOLA DELL'INFANZIA

SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

La pedagogia montessoriana è prima di tutto uno sguardo sul bambino costruttore del suo sapere e del suo stare consapevolmente nel mondo. I bambini e i ragazzi che abitano le nostre scuole pongono domande e reclamano risposte che si trovano in abbondanza nelle parole di Maria Montessori. L'essere umano in formazione è colto dalla straordinaria visione della dottoressa Montessori nei suoi bisogni più profondi, con proposte educative articolate attorno ad alcuni principi fondamentali: libertà, responsabilità, rispetto delle differenze.
Perché queste risposte possano avere oggi altrettanto valore, è necessario averle comprese in profondità ma senza timore di esplorare terreni inediti rispetto al pensiero originario. La società multiculturale, i disturbi di apprendimento, le nuove tecnologie affidano alla scuola bambini e famiglie con fragilità e risorse che vanno accolte. La fedeltà alla pedagogia montessoriana è per noi spazio di ricerca continua e di dialogo con buone pratiche coerenti con il metodo stesso. Il rischio, diversamente, è quello di relegare lo sguardo educativo montessoriano a una nicchia impermeabile, o di snaturarne il messaggio più profondo irrigidendolo in un senso di preservazione dottrinale che gli è estraneo, o ancora di assistere al fallimento dei tentativi di innestarlo nella scuola di oggi.

L'incontro intende presentare questo approccio "laico", suggerendo alcuni percorsi per avvicinarsi al pensiero montessoriano nella propria pratica didattica. Saranno presentati spunti per diverse fasce di età, nella convinzione che riportare il pensiero montessoriano al centro della riflessione educativa possa essere un contributo irrinunciabile per la formazione dei bambini di oggi, padri dell'umanità di domani.

 

https://padlet.com/Didattiche_2018/TheWallColuccelli_Pietrantonio

 

Relatori: Silvia Pietrantonio , Sonia Coluccelli

Silvia

Pietrantonio

Sonia

Coluccelli

Listen to what the kids say - Ascoltiamo i ragazzi!

SCUOLA DELL'INFANZIA

SCUOLA PRIMARIA

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SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

Gli studenti sono spesso gli insegnanti dei loro insegnanti e ci ricordano, in modi estremamente energici, che cosa può aiutarli a crearsi una vita fiduciosa, soddisfacente e di qualità.

Questa sessione presenterà alcuni scritti di ragazzi, condivisi con i loro insegnanti, che ci forniscono informazioni sia sulle lotte che affrontano per farsi strada nel mondo, che suggerimenti di cosa gli insegnanti potrebbero fare per sostenere il loro sviluppo.

Relatori: Carol Ann  Tomlinson

Carol Ann

Tomlinson

Educazione alla scelta e didattica orientativa

SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

Il workshop ha come obiettivo illustrare agli insegnanti come sia possibile accompagnare i propri studenti, in modo consapevole e all’interno della didattica quotidiana (didattica orientativa), a sviluppare una capacità di scelta autonoma rispetto alle varie decisioni che dovranno prendere nel corso della vita: quale scuola frequentare sulla base dei propri interessi e delle proprie competenze, quali attività extrascolastiche scegliere, quale progetto di vita impostare sulla base di scelte ponderate e autonome (decision making e problem solving), non trascurando anche la valutazione attenta degli esiti e delle conseguenze (sia positive che negative) delle proprie scelte (assunzione di responsabilità).

Il tutto avendo come base della riflessione il concetto di superamento degli stereotipi legati alle differenze di genere che purtroppo, ancora oggi, portano a precludere alle femmine la scelta di determinati percorsi di studio/lavorativi e altrettanto ai maschi.

Un’educazione consapevole alla scelta, percorso nel quale l’insegnante assieme ad altre figure educative ha un ruolo fondamentale, va quindi principalmente rivolta agli interessi, alle propensioni, alla valorizzazione dei diversi stili, dei “talenti”, della creatività e del pensiero divergente, nella direzione della valorizzazione di tutte le differenze. Un focus specifico sarà dedicato agli aspetti emotivo-motivazionali degli studenti, accogliendo le diverse peculiarità che li caratterizzano all’interno di un percorso formativo realmente efficace e gestito in prima persona dallo studente stesso (auto-orientamento metacognitivo e consapevole).

Relatori: Sofia Cramerotti , Massimo Turrini

Sofia

Cramerotti

Massimo

Turrini

Le piattaforme didattiche per la cultura e la creatività digitale

SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

Le piattaforme didattiche sono ottimi strumenti per la creazione di classi virtuali, la condivisione di risorse, l’assegnazione di attività agli studenti come compiti o questionari. Oltre a questo, tali piattaforme rappresentano anche ottime occasioni sia per l’educazione alla cittadinanza digitale, sia per lo sviluppo della creatività digitale. All’interno dello spazio condiviso della classe virtuale, infatti, gli studenti devono utilizzare un linguaggio corretto, evitando atteggiamenti ostili, derisori o conflittuali. Devono inoltre imparare a muoversi nel web, per cercare e selezionare ad esempio le informazioni più affidabili e utilizzarle correttamente. Infine, all’interno delle piattaforme gli studenti possono lavorare, anche in maniera collaborativa, con tanti strumenti per creare contenuti e narrazioni digitali: ebook, fumetti, presentazioni, podcast, ecc.

Utilizzando la piattaforma didattica Fidenia, il workshop mostrerà il funzionamento di una classe virtuale, soffermandosi sul meccanismo di condivisione di post e messaggi in un ambiente protetto, sulla gestione e condivisione delle risorse, sull’utilizzo di strumenti per creare contenuti didattici.

Relatori: Davide Tonioli

Davide

Tonioli

Scuole in trasformazione. Come educare all’autonomia, alla creatività e alla responsabilità

SCUOLA DELL'INFANZIA

SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

La domanda fondamentale per ogni sistema d'istruzione è: “A cosa deve preparare la scuola?”

Nelle incertezze entro le quali si muove oggi la scuola nel delineare il suo orizzonte di senso e di strumenti di azione, possiamo mettere a fuoco alcuni aspetti cruciali: la promozione di autonomia e responsabilità, di capacità progettuali e creative, di capacità di scelta e senso critico, di resilienza. Qualunque forma assumerà il futuro, queste sono chiavi per poterlo interpretare e per poter agire.

Nel workshop verranno presentati riferimenti ed esempi di scuole agenti del cambiamento in Italia e all’estero, fornendo una lettura di pratiche didattiche e organizzative che stimolano l’autonomia, la creatività e la responsabilità, anche alla luce della competenza chiave “Imprenditività” (Sense of initiative and entrepreneurship), recentemente ridefinita dalla Commissione Europea, per ipotizzare scenari di trasformazione della scuola nei diversi gradi di istruzione.

Relatori: Valentina Giovannini , Alessandra Cenerini

Valentina

Giovannini

Alessandra

Cenerini

Creatività e coding unplugged

SCUOLA PRIMARIA 

Un’attività ispirata alla Pixel Art che unisce la libertà creativa al rigore del coding.

I partecipanti saranno divisi in gruppi e forniti di schema e quadretti di cartoncino colorato. Verrà chiesto loro di disegnare un semplice disegno con i quadretti. Verrà fornito un codice e, rispettando questo, i gruppi scriveranno un algoritmo per riprodurre il proprio disegno. I gruppi si scambieranno gli algoritmi e realizzeranno le diverse opere usando Post-it su vetro o su parete.

Relatori: Cristiana Zambon

Cristiana

Zambon

Lancia il dado e comincia a giocare

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

Si parte da un oggetto semplice che tutti conoscono perché antichissimo: un dado.

Questo permette di richiamare una conoscenza che tutti hanno e di usarla in una dimensione del tutto nuova con dispositivi tecnologici.

Il tema del dado, apparentemente così semplice, richiama concetti matematici importanti come quelli di casualità e funzione random. Quest’oggetto, inoltre, ci riporta a una dimensione di gioco che appassiona i ragazzi. Per le attività dedicate agli studenti delle scuole superiori si lavorerà con AppInventor per costruire una app che simuli il lancio del dado

Relatori: Paola Pupilli

Paola

Pupilli

Making. Imparare in stop motion

SCUOLA PRIMARIA

Attraverso la tecnica dello stop motion si creano mini kit didattici per ricostruire avvenimenti storici, poemi epici, processi scientifici.

Per gli studenti l’apprendimento avviene sulla base di un approccio fisico-mentale, fatto di gesti, e ripetizione delle azioni che caratterizzano l’avvenimento o il processo.

Questa ricostruzione favorisce l’apprendimento di concetti più o meno complessi.

Relatori: Valentina  Gelsomini

Valentina

Gelsomini

Making. A scuola di fisica con Arduino

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

Fisica 4.0 è un'attività in cui si usano smartphone e schede Arduino per eseguire esperimenti di fisica semplici, ma dall'elevato contenuto formativo e a bassissimo costo.

Con questi strumenti si ottengono misure accurate e precise di molte grandezze fisiche grazie alla possibilità di misurare tensioni, intensità luminose, accelerazioni, campi magnetici, suoni (onde) ecc. anche in funzione del tempo.

Gli esperimenti sono molto coinvolgenti per gli alunni e la loro realizzazione permette di affrontare, in pochissimo tempo, anche temi come coding e IoT (Internet of Things).

Relatori: Manuela Tirocchi , Alessandra Castelli

Manuela

Tirocchi

Alessandra

Castelli

Apprendimento Ludico Cooperativo nella classe multilingue

SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

L'intervento mira a presentare i fondamenti dell'approccio ludico cooperativo attraverso modalità eminentemente operative, con attività testate nelle classi. In tal modo i partecipanti potranno sperimentare direttamente il metodo e avere indicazioni pratiche su come poter gestire inclusivamente classi plurilingui e multilivello.

Relatori: Fabio Caon , Annalisa Brichese

Fabio

Caon

Annalisa

Brichese

Fare educazione alla salute nella scuola primaria

SCUOLA PRIMARIA

La salute è frutto soprattutto di disuguaglianze socio-culturali. Tuttavia, nel campo dell'educazione alla salute a scuola si fa leva principalmente sugli stili di vita individuali e sul senso di colpa: NON mangi le cose giuste, NON ti muovi abbastanza, ecc. In questo modo si carica sulle spalle del singolo tutta la responsabilità di una condizione ben più complessa, e le malattie a loro volta diventano spettri inquietanti che enfatizzano lo stato di salute nella sua staticità. Per contrastare questa deriva, nei nostri laboratori parliamo delle spinte al consumismo, in modo da dare ai ragazzi gli strumenti per non subirle passivamente bensì essere critici, vigili e mai indifferenti a quello che succede dentro e fuori di loro. In questo modo la vita diventa un equilibrio tra salute e malattia, e parlare di questi temi a scuola divertente e coinvolgente. In questo laboratorio, vi parleremo degli approcci che ci caratterizzano e dei modi in cui li portiamo in classe: idee, strumenti ed istantanee del nostro lavoro.

Relatori: Sergio Cattani , Sofia Esposito

Sergio

Cattani

Sofia

Esposito

BYOD (Bring Your Own Device) e Grammatica

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Come fare Grammatica in modo “smart” ma consapevole, utilizzando i dispositivi, i webware e le app?

Nel corso del laboratorio si vedranno alcuni esempi effettivamente realizzati in classe e si svolgeranno attività sia individuali che collaborative.

Relatori: Anna Rita Vizzari

Anna Rita

Vizzari

Immersi nelle storie - Scuola Holden

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

Di cosa parliamo quando parliamo di storytelling? Negli ultimi anni questo termine inglese ha avuto un’ampia diffusione, e sono tante le accezioni possibili. Ma che rapporto c’è tra storytelling e narrazione? In cosa differiscono? In che senso possiamo dire, oggi, di essere sempre immersi nelle storie? 

Partendo dalle immagini dello shuttle Challenge che esplose in volo nel 1986 e arrivando al discorso tenuto da Michelle Obama durante la campagna elettorale presidenziale americana del 2016, questa lezione ha l’obiettivo — attraverso una serie di riferimenti ed esempi — di fare un po’ di ordine tra le parole che definiscono il perimetro dell’ampia area geografica nota appunto come storytelling. 

Il metodo utilizzato sarà quello sperimentato da anni alla Scuola Holden di Torino: la contaminazione tra i linguaggi, l’incrocio dei generi, la fertilizzazione incrociata tra discipline diverse. Un modello didattico che ha consentito alla Scuola Holden, negli ultimi venticinque anni, di formare narratori in grado di muoversi nell’ambito della scrittura e dell’editoria, del cinema, del giornalismo, della serialità, del digitale e della narrazione d’impresa. 

Relatori: Martino Gozzi

Martino

Gozzi

Lingue straniere e Bisogni Linguistici Specifici: progettare percorsi di apprendimento accessibili

SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

In questo laboratorio si focalizzerà l'attenzione sui principi metodologici e sulle strategie didattiche che può utilizzare l'insegnante di lingue straniere per costruire percorsi di apprendimento che tengano nella dovuta considerazione le caratteristiche degli alunni con Bisogni Linguistici Specifici, quali ad esempio i disturbi del linguaggio o dell'apprendimento. Durante il laboratorio si presenteranno inoltre esempi di materiale operativo spendibile nella classe di lingua.

Relatori: Michele Daloiso , Carlos Melero , Gonzalo Jiménez Pascual

Michele

Daloiso

Carlos

Melero

Gonzalo

Jiménez Pascual

Prassie: funzioni motorie ed esecutive nell'apprendimento

SCUOLA DELL'INFANZIA

SCUOLA PRIMARIA

Le funzioni motorie sono strettamente collegate ad aspetti esecutivi. L'integrazione tra percezione e azione, che avviene per mezzo dei sistemi di controllo, determina lo sviluppo delle abilità di natura prassica e visuo cognitiva, fondamentali per l'elaborazione delle risposte adattive.

Relatori: Donatella Colina

Donatella

Colina

Embodied Cognition e Scuola. Dalla progettazione didattica al design dei nuovi spazi educativi

SCUOLA DELL'INFANZIA

SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

Il presente laboratorio intende presentare, sotto forma interattiva, un nuovo paradigma scientifico in grado di offrire spunti concettuali e operativi per fronteggiare in modo più adeguato ed efficace la complessità dei processi formativi. L’Embodied Cognition (EC) rappresenta, infatti, un solido costrutto frutto di contributi interdisciplinari che, secondo una visione multiprospettica, abbraccia temi che spaziano dalla psicologia cognitiva alla fenomenologia degli ambienti di apprendimento, dalle metodologie della didattica inclusiva, alla valutazione delle competenze. Una “nuova” didattica partecipata in grado di sostenere la complessità delle classi attuali valorizzando le differenze, ma nel pieno rispetto dei nuovi spazi educativi, dove interior design, neurofenomenologia, compiti reali e co-working si innestano in modo fertile e proficuo per il benessere e la formazione dello studente. Il laboratorio intende trattare quelle aree di competenze professionali, lasciate tradizionalmente scoperte nei percorsi formativi (iniziali e in itinere) degli insegnanti, che parallelamente costituiscono aspetti-chiave e, al contempo, requisiti essenziali delle competenze trasversali che compongono il curriculo formativo degli studenti. Tali aree si riferiscono al ruolo del corpo, delle emozioni, delle dimensioni socio-relazionali e di riqualificazione architettonica degli ambienti di apprendimento che contribuiscono a determinare atteggiamenti, opinioni e comportamenti alla base del “saper essere” persona.

Relatori: Filippo Gomez Paloma , Paola Damiani , Marina Calo'

Filippo

Gomez Paloma

Paola

Damiani

Marina

Calo'

Lavorare in staff a scuola: il team building

SCUOLA DELL'INFANZIA

SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

Il laboratorio mirerà a far conoscere le dinamiche e i meccanismi che sono alla base di un team di successo a scuola. Si analizzeranno le relazioni esistenti tra elementi organizzativi ed elementi relazionali con esercitazioni ed autodiagnosi sulle varie componenti alla base di un team di successo.

Relatori: Laura Biancato , Michela Zermian

Laura

Biancato

Michela

Zermian

È possibile pensare a una scuola “che funziona” senza compiti a casa?

SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

Il dibattito sul tema “compiti a casa” vede ancora oggi molte spaccature con i favorevoli e i contrari che, periodicamente e con “rinnovato vigore”, avviano accese discussioni per spiegare il proprio punto di vista. Molti sostengono che i compiti a casa sono un qualcosa di superato, altri addirittura che siano inutili e dannosi. Un qualcosa non in linea con una didattica innovativa e un apprendimento efficace che andrebbe invece garantito in toto nell’orario di permanenza a scuola. Vari Paesi europei hanno infatti già adottato una politica di questo tipo che ha dato ottimi risultati, anche in relazione agli esiti di valutazione degli apprendimenti e di qualità dei sistemi scolastici. In Italia la “questione compiti” è invece ancora vissuta in maniera stressante dagli studenti e dalle loro famiglie, con continue lamentele per il carico eccessivo di compiti da svolgere a casa e durante le vacanze. Altri sostengono invece che i compiti sono una necessaria integrazione rispetto alle attività di apprendimento iniziate a scuola. Un momento in cui lo studente ha la possibilità di elaborare personalmente quanto sentito e sperimentato in classe, processo senza il quale molti apprendimenti non potrebbero realizzarsi in modo compiuto. In questa prospettiva i compiti sono quindi visti come opportunità per avere lo spazio e il tempo necessari per portare a compimento il processo di apprendimento iniziato in classe. Il dibattito su questo argomento all’interno del Convegno, ci permetterà di mettere in luce i pro e i contro di entrambe queste posizioni, di “schierarci” da una parte o dall’altra e magari, a fine dibattito, di cambiare opinione!

Modera: Sofia Cramerotti (Ricerca e Sviluppo, Centro Studi Erickson, Trento)

Relatori: Mario Polito , Maurizio Parodi

Mario

Polito

Maurizio

Parodi

APRENDO-APPRENDO: Lapbook per costruire il proprio metodo di studio

SCUOLA PRIMARIA

Il lapbook è un insieme dinamico e creativo di materiali che rientra nella sfera del learning by doing, in cui l’alunno è al centro del proprio apprendimento. È uno strumento coinvolgente, che può essere pensato come una mappa concettuale tridimensionale volta a sintetizzare un dato argomento: può essere costruito in itinere man mano che si affronta un argomento o come strumento di sintesi da realizzare una volta completata la trattazione di un tema. Dopo una breve introduzione sui fondamenti pedagogici e le modalità di utilizzo di questo strumento si approfondirà, mediante delle esercitazioni mirate, il concetto di affordance attraverso la realizzazione di alcuni template.

Relatori: Giuditta Gottardi , Ginevra Gottardi

Giuditta

Gottardi

Ginevra

Gottardi

Giocare per crescere

SCUOLA DELL'INFANZIA

SCUOLA PRIMARIA

L’elevato numero di bambini che, nella scuola dell’obbligo, presentano fragilità dell’attenzione e dell’autocontrollo, rappresenta un bisogno sociale a cui dare risposta. Il gioco è un potentissimo strumento per valorizzare le differenze individuali e sviluppare le funzioni esecutive in bambini e ragazzi. Tutte le attività proposte uniscono al piacere di divertirsi, la possibilità di potenziare attenzione, memoria di lavoro, autoregolazione emotiva e pianificazione. Al tavolo operativo sarà presente un Game Trainer (figura professionale formata dal Prof. Gianluca Daffi). Immersi in un avventuroso mondo di pirati, attraversando oceani in compagnia di Vichinghi temerari e lupi famelici, giocheremo insieme sperimentando quanto l’apprendere possa essere divertente e socializzante. Noi GIOCHIAMO PER CRESCERE perché il gioco è una cosa seria; anzi terribilmente seria... PER TUTTI! Vieni a metterti in gioco con noi; le attività proposte sono pensate dal Prof. Daffi per bambini a partire dai 4 anni di età fino a…99!

 

Relatori: Irene Cambria , Tatiana Mulas

Irene

Cambria

Tatiana

Mulas

Dalle immagini alle parole: gettare il sasso nello stagno

SCUOLA PRIMARIA

Arte e testo. Illustrare libri che non sono ancora stati scritti, per scoprire quali storie si nascondono nelle immagini, sfruttando i limiti espressivi come strumento della libertà creativa.

Tre progetti di libri da realizzare insieme e da proporre in classe:

1. Il sedicesimo d’artista

2. Il libro delle trasformazioni

3. Il libro delle emozioni

Relatori: Giulia Orecchia

Giulia

Orecchia

Partiamo in prima! Una storia, laboratori multidisciplinari, giochi per creare un buon clima in classe e potenziare i prerequisiti

SCUOLA DELL'INFANZIA

SCUOLA PRIMARIA

Il gruppo effettuerà una breve esperienza relativa al significato e alle caratteristiche di un’accoglienza motivante per i bambini che iniziano la scuola primaria. I materiali, con i quali si condurrà il tavolo operativo, si caratterizzano per una didattica laboratoriale e propongono attività che stimolano le diverse intelligenze dei bambini sfruttando la componente ludica dell’apprendere. Si cercherà di supportare gli insegnanti con strumenti per iniziare a costruire l’identità del gruppo classe, per osservare e conoscere i propri alunni coinvolgendoli nel potenziamento dei prerequisiti fondamentali dell’apprendimento scolastico.

Relatori: Desiree Rossi , Anna Marinelli

Desiree

Rossi

Anna

Marinelli

Robotic Lab

SCUOLA PRIMARIA

La robotica offre un modello didattico attraente e divertente per un apprendimento attivo: imparare a essere, a conoscere, a fare, a vivere insieme. Con la robotica l’educazione e la formazione vengono indirizzate verso lo sviluppo di “competenze trasversali” necessarie a garantire l’apprendimento lungo tutto l’arco della vita e l’alunno è posto al centro del processo educativo come “costruttore” del suo apprendimento. L’introduzione della robotica educativa nella didattica, dalla primaria alla secondaria di secondo grado, presenta diversi vantaggi, perché è un approccio strategico, sistemico e per la vita. Per ogni sessione di 75 minuti, i partecipanti utilizzeranno in prima persona strumenti di robotica educativa per le scuole primarie e secondarie.

Si parte da ozobot, un robottino delle dimensioni di un pollice, in grado di rispondere a oltre mille comandi e di seguire un tracciato, fino ad arrivare a NXT, un kit di costruzioni dotato di un mattoncino intelligente programmabile. Passando per il set di costruzione WeDo utilizzato per assemblare e programmare modelli creativi e semplici di robot, e poi ancora si utilizzeranno i kit che permettono di applicare le dinamiche dell’energia rinnovabile alla robotica e il nuovissimo robot creato da Olivetti, O-robot 101, collegato a una piattaforma cloud che permette di gestire l’intelligenza del robot da remoto.

Relatori: Marco Brocchieri

Marco

Brocchieri

“La valigetta del Laboratorio di italiano”: giochi e attività per le prime due classi di scuola primaria

SCUOLA DELL'INFANZIA

SCUOLA PRIMARIA

I giochi presenti nella valigetta propongono di esplorare e sperimentare alcune abilità e concetti ritenuti qualitativamente importanti per lo sviluppo delle competenze linguistiche dei bambini nei primi due anni di scuola primaria. Le attività ludiche proposte risultano particolarmente interessanti e utili anche per progetti in continuità con la scuola dell'infanzia. Attraverso i giochi inseriti nella valigetta, i bambini vengono chiamati non solo a sperimentare nuovi concetti e nuove abilità ma a utilizzarli per la soluzione di una situazione problematica motivante (il gioco stesso) trasformandoli così in competenze significative e durevoli. I giochi si riferiscono ai quattro nuclei fondanti per l'insegnamento della lingua italiana, presenti nelle Indicazioni Nazionali del 2012 (Oralità: ascolto e parlato, Lettura, Scrittura, Riflessione linguistica e Arricchimento del lessico (insieme nei primi due anni di scuola). I partecipanti al tavolo avranno concretamente la possibilità di cimentarsi in questi giochi, sperimentandone in prima persona i molteplici usi e le molte finalità didattico-pedagogiche. Tra queste:

  • scoprire e sperimentare nuovi concetti e abilità;
  • consolidare e rinforzare concetti già acquisiti;
  • stimolare le funzioni cognitive ed esecutive che sono alla base delle competenze di problem solving, nell'uso della creatività e del pensiero divergente;
  • interagire con gli altri sviluppando le proprie competenze sociali e civiche nel rispetto di regole condivise;
  • coinvolgere e stimolare diversi canali apprenditivi, attivando le molteplici intelligenze di ciascuno;
  • favorire l'attivazione cognitiva per trasformare gli apprendimenti (conoscenze e abilità) in competenze.

Relatori: Giuseppina Gentili

Giuseppina

Gentili

Volare in matematica con gli strumenti del metodo analogico Bortolato

SCUOLA PRIMARIA

Il metodo analogico intuitivo si fonda sul modo naturale di apprendere di ognuno di noi attraverso analogie, metafore e associazioni. Valorizza le capacità intuitive dei bambini e ridimensiona la didattica; limita le spiegazioni verbali perché ogni bambino impara prima facendo e poi comprendendo il linguaggio specifico e i concetti teorici che ci sono dietro. L’uso di strumenti per l’apprendimento favorisce l’autonomia e il rispetto delle modalità di ognuno. In questa sezione sarà possibile avere una panoramica dei testi e degli strumenti dedicati all’area della matematica relativamente alle cinque classi della scuola primaria.

  • La linea del 20: per la classe prima dove si tratta in particolare il calcolo mentale
  • La linea del 100: per la classe seconda con lo strumento per apprendere le tabelline e una sezione dedicata ai problemi per immagini
  • La linea del 1000: per la classe terza con gli strumenti per comprendere le frazioni, le percentuali, l’euro e lo strumento delle tabelline per eseguire le divisioni
  • Al volo in quarta e quinta: per affrontare i programmi di quarta e quinta della primaria con approfondimenti sui problemi e sulla geometria.
  • Disfaproblemi e Disfaproblemi con la calcolatrice: per risolvere problemi in modo intuitivo senza pensare alle operazioni.

Relatori: Mariarosa Fornasier , Loredana Bertani

Mariarosa

Fornasier

Loredana

Bertani

I numeri con la retta di AlNuset: strumenti e strategie per l'apprendimento dei sistemi numerici

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Nonostante le potenzialità didattiche offerte dalle nuove tecnologie siano spesso evocate, c'è la tendenza a sottostimare la complessità del processo di integrazione degli strumenti tecnologici nella pratica didattica sottovalutando, in particolare, le difficoltà che l'insegnante affronta nel mettere in pratica tali potenzialità.

Con le attività proposte in questo tavolo operativo si intende non solo introdurre gli insegnanti alle funzionalità di base del software “AlNuSet”, ma soprattutto fornire un'idea di come e perché tali funzionalità possano essere sfruttate in classe: l'obiettivo è guidare l'insegnante verso un utilizzo autonomo e consapevole dello strumento rispetto ad obiettivi didattici specifici. L'elemento chiave del software, infatti, è costituito dalla Retta Algebrica concepita non solo per rappresentare numeri ma anche per operare con essi: l'originalità della Retta Algebrica di “AlNuSet” sta nel combinare le rappresentazioni dei numeri e quelle delle operazioni algebriche, offrendo un modello efficace per visualizzarne il significato e le proprietà.

 

Relatori: Maria Alessandra  Mariotti

Maria Alessandra

Mariotti

Educare alla chimica. Esperimenti interattivi da replicare in classe e suggerimenti metodologici sulla didattica della chimica.

SCUOLA PRIMARIA

In questo tavolo operativo si mostreranno esperimenti interattivi da replicare in classe e verranno forniti suggerimenti metodologici sulla didattica della chimica.

Lo studio della chimica, se supportato da esperimenti semplici ma spettacolari, può essere divertente ed educativo anche nella scuola primaria. Durante la sessione saranno proposti esperimenti su acidi e basi, sui cambiamenti di colore di alcune sostanze cromogeniche e sulla sintesi di alcuni pigmenti impiegabili anche per dipingere.

Relatori: Fondazione Golinelli

Fondazione

Golinelli

A tutta Fisica!

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

La fisica è tutto intorno a noi. L'elettricità non è solo nei cavi in rame, ma anche nel nostro corpo. La dinamica non si riduce solo allo studio dei principi newtoniani, ma è colei che ci ha permesso di avvicinarci alle stelle. In questo workshop, capiremo insieme come rendere la fisica trasversale alle altre discipline scientifiche, attraverso semplici ma accattivanti esperimenti, facilmente replicabili in classe. Infine, vi coinvolgeremo in prima persona in dinamiche educative che vi permetteranno di sviluppare in aula alcune delle principali soft skills, come teamwork e problem solving.

Relatori: Chiara Trevisin , Alessio Scaboro

Chiara

Trevisin

Alessio

Scaboro

Educare la mente per raggiungere le emozioni

SCUOLA PRIMARIA

Risulta abbastanza evidente il fatto che determinate condizioni emotive e stati d’animo abbiano un’influenza rilevante sull’apprendimento e sulla motivazione scolastica. Quanto più mettiamo il bambino in grado di vivere emozioni positive in ambito scolastico, tanto più lo aiuteremo ad apprendere. Questo tavolo propone di fornire esempi su come strutturare attività finalizzate a potenziare in bambini e adolescenti la conoscenza dei meccanismi mentali che spesso conducono a reazioni emotive controproducenti e dannose. Partendo dal presupposto che le emozioni NON possono essere educate, ma solo vissute con consapevolezza, verranno presentate alcune attività finalizzate ad incrementare nel bambino la conoscenza del rapporto tra mente ed emozioni. Il nostro sistema educativo raramente si occupa di come insegnare al bambino come pensare il modo razionale al fine di acquisire la capacità di dominare emozioni distruttive anziché esserne dominato.  In un’epoca in cui l’irrazionalità ha assunto dimensioni macroscopiche nello scenario politico, economico, religioso, il pensiero razionale acquista più che mai un valore legato alla sopravvivenza della specie.

Relatori: Luigi Russo

Luigi

Russo

Robotic competition: l’adrenalina della gara

SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Attaccanti e portieri, soccorritori in situazione d’emergenza, esploratori alla ricerca di luci, gas o suoni, ballerini attori alle prese con coreografie e interpretazioni teatrali... Robot di “bulloni e viti” si muovono in modo autonomo, spesso interamente auto costruiti, e si sfidano ogni anno in occasione della RomeCup. Tutti i robot in gara sono frutto del lavoro di docenti e studenti delle scuole di tutta Italia. L’esperienza delle competizioni della Romecup approda a Didattiche 2018: i partecipanti assisteranno a brevi dimostrazioni di gara tra robot e avranno la possibilità di approfondire come dar vita a un team di lavoro introducendo nella didattica la robotica educativa, dalle competenze da mettere in campo alle dotazioni tecniche necessarie. Si vinca o si perda, gareggiando si impara.

Relatori: Paolo  Torda

Paolo

Torda

Gioco da tavolo come veicolo di competenze

SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

Durante il tavolo operativo si illustrerà una metodologia di utilizzo del gioco da tavolo d'autore in campo educativo/scolastico elencando i punti forti della metodologia e facendo provare ai partecipanti alcuni giochi per poi esaminarne caratteristiche e potenzialità. Ad una breve introduzione teorica seguirà quindi una attività ludica ed un esame e rilettura della partita.

Il tavolo operativo è aperto anche agli insegnanti della scuola dell'infanzia che vogliono avere un'idea delle basi metodologiche. 

Relatori: Andrea Ligabue

Andrea

Ligabue

Tinkering: un metodo per comprendere, esplorare e costruire in maniera creativa!

SCUOLA DELL'INFANZIA

Tinkering è un termine inglese che vuol dire letteralmente armeggiare, adoperarsi, darsi da fare; è un modo di sperimentare attraverso attività di costruzione che stimolino la creatività, l'indagine e l'esplorazione. Lo scopo di questa metodologia è realizzare oggetti di vario genere utilizzando materiali di recupero facilmente reperibili anche in casa. Si tratta di una forma di didattica innovativa in cui si impara facendo: è una palestra per aspiranti maker che insegna a “pensare con le mani”, un metodo educativo per avvicinare bambini e ragazzi allo studio delle materie STEM in modo pratico e divertente.

Lo scopo delle attività proposte sarà quello di realizzare dei semplici circuiti: con l'aiuto di materiali di riciclo, pasta conduttiva, pennarelli, led e motorini costruiremo dei simpatici e divertenti oggetti. L’assemblaggio di questi oggetti sarà ad opera dei partecipanti, che dovranno creare il modello più adatto attraverso diverse prove e qualche errore!

Relatori: Giorgia Bissoli

Giorgia

Bissoli

Capovolgiamo la scuola: le 5 leve Flipnet per un nuovo sistema educativo - MAURIZIO MAGLIONI

SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

Dopo una breve introduzione sulla rivoluzione proposta dal modello capovolto, il pubblico parteciperà a un esempio di compito autentico come in un'aula scolastica. Si lavorerà in modo cooperativo su un tema sfidante e coinvolgente, sperimentando come l'autovalutazione consenta di restituire feedback ogni giorno ai propri alunni. I partecipanti potranno interagire in tempo reale con i propri smartphone usando il lettore di QRcode. Ciascuno farà esperienza di come la relazione con il proprio vicino di sedia permetta il potenziamento delle proprie capacità di apprendimento.

 

https://padlet.com/2018_Didattiche/TheWallMaglioni 

 

Relatori: Maurizio Maglioni

Maurizio

Maglioni

Sapere, saper fare, saper essere: perché e come educare alle Life Skills - ALBERTO PELLAI

SCUOLA DELL'INFANZIA

SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Spesso la scuola viene raccontata come un luogo di apprendimento del sapere e del saper fare. Apprendimento e competenze sono quasi sempre declinati in termine disciplinare e in relazione agli obiettivi specifici per ciascuna area del curriculum educativo. Ma la scuola è anche - e soprattutto - maestra di vita. Le molte emergenze educative che connotano la crescita negli ultimi anni e che “fanno notizia” su tutti i media, obbligano la scuola e i suoi insegnanti a rivedersi e ripensarsi anche come “maestri di vita”, ad includere la dimensione del “saper essere” all’interno del proprio progetto educativo e dello stesso curriculum scolastico con azioni e interventi mirati in questo senso. La LSBE (Life Skills Based Education) proposta dall’Organizzazione Mondiale della Salute rappresenta un modello educativo orientato all’insegnamento e apprendimento di specifiche competenze per la vita che permettono a bambini e ragazzi di acquisire un sapere, saper fare e saper essere in grado di proteggerli dal rischio comportamentale e dai fenomeni che rappresentano un’emergenza educativa in età evolutiva.  Come si possono allenare i bambini all’empatia, alla comunicazione efficace, all’ascolto, alla gestione dello stress, all’autoregolazione emotiva? I programmi di LSBE cercano di introdurre principi e metodi educativi orientati a questo scopo e all’interno del seminario formativo, verrà indicato agli insegnanti il razionale di tali interventi e saranno descritti alcuni modelli ed interventi di LSBE, tra cui un approccio molto innovativo basato sui metodi della Narrativa Psicologicamente Orientata (NPO) che prevede anche l’utilizzo di canzoni appartenenti al repertorio dello Zecchino d’Oro.

 

https://padlet.com/Didattiche2018/TheWallPellai

 

Relatori: Alberto Pellai

Alberto

Pellai

Riassumere per capire e per imparare

SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

Quanto è importante il riassunto? La domanda ha una sola e facile risposta, dal momento che la mente umana non è attrezzata per mantenere in modo fedele lunghe sequenze di parole: pertanto, durante la lettura, compie naturalmente delle operazioni di riassunto, trasformando il testo scritto in reti di significato. Il risultato di tale trasformazione è la rappresentazione semantica: un piccolo gruzzolo di significati, organizzati e coerenti fra loro, con cui il lettore mantiene il significato generale dei testi letti, dopo averne individuato priorità concettuali e relazioni. Il riassunto è l’attività principale per la comprensione dei testi, non assimilabile a un compito riproduttivo, né a semplice forma di verifica. Fare un buon riassunto comporta la rielaborazione profonda del testo tramite un processo di valutazione, con cui distinguere le informazioni importanti - che non sono però auto-evidenti - da quelle marginali e un processo di integrazione delle informazioni in concetti e idee di carattere generale. Le due operazioni sono particolarmente complesse sia per i giovani lettori di scuola primaria, sia per studenti di scuola secondaria che non dispongano di strategie efficaci di lavoro sul testo, né dell’atteggiamento di perseveranza richiesto dal lavoro profondo sui testi. L’alunno -lettore inesperto- ricorre alla strategia elementare del copia e cancella e, poiché si rappresenta il testo come elenco di informazioni, procede per giustapposizione, senza riuscire a integrare significati parziali in significati generali. Nel corso del workshop saranno presentati percorsi didattici, strategie e strumenti per mettere in grado gli alunni di riassumere testi narrativi e testi di studio.

Relatori: Lerida Cisotto , Gilberto Ferraro

Lerida

Cisotto

Gilberto

Ferraro

Chance seconda occasione? E se parlassimo della prima?

SCUOLA DELL'INFANZIA

SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

Il progetto Chance ha avuto come obiettivo la neutralizzazione della dispersione scolastica nei quartieri più difficili di Napoli; grazie all’entusiasmo di educatori, insegnanti e operatori, ha permesso di riportare tra i banchi di scuola ragazzi che, altrimenti, avrebbero avuto difficoltà ad arrivare fino al diploma.

Il progetto Chance, "scuola della seconda occasione", è stato a lungo criticato come "ghetto in cui si riunivano i disperati". Tuttavia, in questo ghetto si sperimentavano dispositivi pedagogici di grande utilità per la "scuola della prima occasione”. Lo statuto di corpo separato ha però impedito questa diffusione alla scuola di tutti i giorni.

Nel workshop si farà una rassegna dei dispositivi utili che vengono attivati dai Maestri di Strada nella loro esperienza quotidiana.

Relatori: Cesare Moreno

Cesare

Moreno

Compiti di realtà e competenza digitale nella scuola primaria

SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

La potenza del digitale e gli stimoli di una didattica per competenze: esistono esempi pratici già sperimentati in classe? La risposta è sì… e in questo workshop ne verranno mostrati alcuni esempi. Di fronte agli strumenti digitali, però, non partiamo tutti dallo stesso livello. Ci sono docenti espertissimi, in grado di affrontare ogni tipo di inconveniente, e altri che invece preferiscono essere guidati passo-passo. Molti insegnanti infatti sono consapevoli della potenza del digitale, ma non si sentono così sicuri da introdurlo nelle attività quotidiane in classe. Per ogni compito di realtà analizzato, quindi, si farà riferimento a tre livelli di complessità tecnologica: un livello per i meno esperti, uno intermedio e uno avanzato. Ne emerge un quadro piuttosto articolato, nel quale le tecnologie tornano a essere uno dei mezzi attraverso i quali sviluppare le competenze degli alunni. Un mezzo decisamente accattivante, ma da sfruttare con intelligenza didattica.

Relatori: Eva Pigliapoco , Ivan Sciapeconi

Eva

Pigliapoco

Ivan

Sciapeconi

Scuola, innovazione, cittadinanza

SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

La scuola come intellettuale sociale è chiamata a giocare il proprio ruolo nell'interazione stretta con il territorio e la comunità in cui vive ed al cui servizio è posta.  L'innovazione è un processo di crescita della comunità educante che investe tutti gli aspetti e tutti i soggetti di un’istituzione scolastica. Il workshop evidenzia gli aspetti salienti dell'innovazione didattica, in particolare a partire dalle sfide che la contemporaneità pone ai sistemi formativi, analizzando nello specifico l'esperienza di Avanguardie Educative ed alcune delle sue idee chiave (Dentro/Fuori la scuola, Service Learning, Debate, ...) oltre che il ruolo della scuola come changemaker. In particolare, il workshop si sofferma sui processi di innovazione che riguardano la dimensione delle competenze di cittadinanza glocale sulla scorta dei recenti interventi dell'Ocse-Pisa e del Consiglio d'Europa.

Relatori: Aluisi Tosolini

Aluisi

Tosolini

Creatività e coding unplugged

SCUOLA PRIMARIA 

Un’attività ispirata alla Pixel Art che unisce la libertà creativa al rigore del coding.

I partecipanti saranno divisi in gruppi e forniti di schema e quadretti di cartoncino colorato. Verrà chiesto loro di disegnare un semplice disegno con i quadretti. Verrà fornito un codice e, rispettando questo, i gruppi scriveranno un algoritmo per riprodurre il proprio disegno. I gruppi si scambieranno gli algoritmi e realizzeranno le diverse opere usando Post-it su vetro o su parete.

Relatori: Cristiana Zambon

Cristiana

Zambon

Lancia il dado e comincia a giocare

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

Si parte da un oggetto semplice che tutti conoscono perché antichissimo: un dado.

Questo permette di richiamare una conoscenza che tutti hanno e di usarla in una dimensione del tutto nuova con dispositivi tecnologici.

Il tema del dado, apparentemente così semplice, richiama concetti matematici importanti come quelli di casualità e funzione random. Quest’oggetto, inoltre, ci riporta a una dimensione di gioco che appassiona i ragazzi. Per le attività dedicate agli studenti delle scuole superiori si lavorerà con AppInventor per costruire una app che simuli il lancio del dado

Relatori: Paola Pupilli

Paola

Pupilli

Making. Imparare in stop motion

SCUOLA PRIMARIA

Attraverso la tecnica dello stop motion si creano mini kit didattici per ricostruire avvenimenti storici, poemi epici, processi scientifici.

Per gli studenti l’apprendimento avviene sulla base di un approccio fisico-mentale, fatto di gesti, e ripetizione delle azioni che caratterizzano l’avvenimento o il processo.

Questa ricostruzione favorisce l’apprendimento di concetti più o meno complessi

Relatori: Valentina  Gelsomini

Valentina

Gelsomini

Making. A scuola di fisica con Arduino

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

Fisica 4.0 è un'attività in cui si usano smartphone e schede Arduino per eseguire esperimenti di fisica semplici, ma dall'elevato contenuto formativo e a bassissimo costo.

Con questi strumenti si ottengono misure accurate e precise di molte grandezze fisiche grazie alla possibilità di misurare tensioni, intensità luminose, accelerazioni, campi magnetici, suoni (onde) ecc. anche in funzione del tempo.

Gli esperimenti sono molto coinvolgenti per gli alunni e la loro realizzazione permette di affrontare, in pochissimo tempo, anche temi come coding e IoT (Internet of Things).

Relatori: Manuela Tirocchi , Alessandra Castelli

Manuela

Tirocchi

Alessandra

Castelli

Apprendimento Ludico Cooperativo nella classe multilingue

SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

L'intervento mira a presentare i fondamenti dell'approccio ludico cooperativo attraverso modalità eminentemente operative, con attività testate nelle classi. In tal modo i partecipanti potranno sperimentare direttamente il metodo e avere indicazioni pratiche su come poter gestire inclusivamente classi plurilingui e multilivello.

Relatori: Fabio Caon , Annalisa Brichese

Fabio

Caon

Annalisa

Brichese

Fare educazione alla salute nella scuola primaria

SCUOLA PRIMARIA

La salute è frutto soprattutto di disuguaglianze socio-culturali. Tuttavia, nel campo dell'educazione alla salute a scuola si fa leva principalmente sugli stili di vita individuali e sul senso di colpa: NON mangi le cose giuste, NON ti muovi abbastanza, ecc. In questo modo si carica sulle spalle del singolo tutta la responsabilità di una condizione ben più complessa, e le malattie a loro volta diventano spettri inquietanti che enfatizzano lo stato di salute nella sua staticità. Per contrastare questa deriva, nei nostri laboratori parliamo delle spinte al consumismo, in modo da dare ai ragazzi gli strumenti per non subirle passivamente bensì essere critici, vigili e mai indifferenti a quello che succede dentro e fuori di loro. In questo modo la vita diventa un equilibrio tra salute e malattia, e parlare di questi temi a scuola divertente e coinvolgente. In questo laboratorio, vi parleremo degli approcci che ci caratterizzano e dei modi in cui li portiamo in classe: idee, strumenti ed istantanee del nostro lavoro.

Relatori: Sergio Cattani , Sofia Esposito

Sergio

Cattani

Sofia

Esposito

BYOD (Bring Your Own Device) e Grammatica

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Come fare Grammatica in modo “smart” ma consapevole, utilizzando i dispositivi, i webware e le app?

Nel corso del laboratorio si vedranno alcuni esempi effettivamente realizzati in classe e si svolgeranno attività sia individuali che collaborative.

Relatori: Anna Rita Vizzari

Anna Rita

Vizzari

Immersi nelle storie - Scuola Holden

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

Di cosa parliamo quando parliamo di storytelling? Negli ultimi anni questo termine inglese ha avuto un’ampia diffusione, e sono tante le accezioni possibili. Ma che rapporto c’è tra storytelling e narrazione? In cosa differiscono? In che senso possiamo dire, oggi, di essere sempre immersi nelle storie? 

Partendo dalle immagini dello shuttle Challenge che esplose in volo nel 1986 e arrivando al discorso tenuto da Michelle Obama durante la campagna elettorale presidenziale americana del 2016, questa lezione ha l’obiettivo — attraverso una serie di riferimenti ed esempi — di fare un po’ di ordine tra le parole che definiscono il perimetro dell’ampia area geografica nota appunto come storytelling. 

Il metodo utilizzato sarà quello sperimentato da anni alla Scuola Holden di Torino: la contaminazione tra i linguaggi, l’incrocio dei generi, la fertilizzazione incrociata tra discipline diverse. Un modello didattico che ha consentito alla Scuola Holden, negli ultimi venticinque anni, di formare narratori in grado di muoversi nell’ambito della scrittura e dell’editoria, del cinema, del giornalismo, della serialità, del digitale e della narrazione d’impresa. 

Relatori: Martino Gozzi

Martino

Gozzi

Lingue straniere e Bisogni Linguistici Specifici: progettare percorsi di apprendimento accessibili

SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

In questo laboratorio si focalizzerà l'attenzione sui principi metodologici e sulle strategie didattiche che può utilizzare l'insegnante di lingue straniere per costruire percorsi di apprendimento che tengano nella dovuta considerazione le caratteristiche degli alunni con Bisogni Linguistici Specifici, quali ad esempio i disturbi del linguaggio o dell'apprendimento. Durante il laboratorio si presenteranno inoltre esempi di materiale operativo spendibile nella classe di lingua.

Relatori: Michele Daloiso , Carlos Melero , Gonzalo Jiménez Pascual

Michele

Daloiso

Carlos

Melero

Gonzalo

Jiménez Pascual

Elaborazione e integrazione multimodale dello stimolo visivo: imparo ciò che comprendo

SCUOLA DELL'INFANZIA

SCUOLA PRIMARIA

Le funzioni motorie sono strettamente collegate ad aspetti esecutivi. L'integrazione tra percezione e azione, che avviene per mezzo dei sistemi di controllo, determina lo sviluppo delle abilità di natura prassica e visuo cognitiva, fondamentali per l'elaborazione delle risposte adattive.

Relatori: Donatella Colina

Donatella

Colina

Embodied Cognition e Scuola. Dalla progettazione didattica al design dei nuovi spazi educativi

SCUOLA DELL'INFANZIA

SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

Il presente laboratorio intende presentare, sotto forma interattiva, un nuovo paradigma scientifico in grado di offrire spunti concettuali e operativi per fronteggiare in modo più adeguato ed efficace la complessità dei processi formativi. L’Embodied Cognition (EC) rappresenta, infatti, un solido costrutto frutto di contributi interdisciplinari che, secondo una visione multiprospettica, abbraccia temi che spaziano dalla psicologia cognitiva alla fenomenologia degli ambienti di apprendimento, dalle metodologie della didattica inclusiva, alla valutazione delle competenze. Una “nuova” didattica partecipata in grado di sostenere la complessità delle classi attuali valorizzando le differenze, ma nel pieno rispetto dei nuovi spazi educativi, dove interior design, neurofenomenologia, compiti reali e co-working si innestano in modo fertile e proficuo per il benessere e la formazione dello studente. Il laboratorio intende trattare quelle aree di competenze professionali, lasciate tradizionalmente scoperte nei percorsi formativi (iniziali e in itinere) degli insegnanti, che parallelamente costituiscono aspetti-chiave e, al contempo, requisiti essenziali delle competenze trasversali che compongono il curriculo formativo degli studenti. Tali aree si riferiscono al ruolo del corpo, delle emozioni, delle dimensioni socio-relazionali e di riqualificazione architettonica degli ambienti di apprendimento che contribuiscono a determinare atteggiamenti, opinioni e comportamenti alla base del “saper essere” persona.

Relatori: Filippo Gomez Paloma , Paola Damiani , Marina Calo'

Filippo

Gomez Paloma

Paola

Damiani

Marina

Calo'

Lavorare in staff a scuola: il team building

SCUOLA DELL'INFANZIA

SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

Il laboratorio mirerà a far conoscere le dinamiche e i meccanismi che sono alla base di un team di successo a scuola. Si analizzeranno le relazioni esistenti tra elementi organizzativi ed elementi relazionali con esercitazioni ed autodiagnosi sulle varie componenti alla base di un team di successo.

Relatori: Laura Biancato , Michela Zermian

Laura

Biancato

Michela

Zermian

“Smart-phobia” o “Smart-philia”? Lo smartphone prima dei 13 anni

SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

Benché non sia di certo un avvenimento gioioso, come la prima parola o i primi passi, l’introduzione dei bambini allo smartphone è un momento importante e inevitabile. Gli smartphone sono oggi uno dei più importanti device tecnologici che possediamo: ci permettono di rimanere in contatto con le persone, ci tengono aggiornati e ci permettono di immortalare i momenti migliori della nostra vita. Cosa fare, quindi, se il proprio figlio chiede il suo primo smartphone? La decisione può essere accompagnata da un senso di terrore: a chi parlerà? Cosa guarderà? Per cosa lo utilizzerà? Ma, soprattutto, ha l’età giusta? In media, i bambini ottengono il loro primo smartphone all’età di 10 anni. Ma per molti, ciò avviene anche molto prima, e probabilmente l’età media si abbasserà ancora. Ci sono, tuttavia, genitori che “resistono” fino a che il proprio figlio non ha 14, 16 o addirittura 17 anni. Esiste, allora, un’età giusta fino alla quale tenere il “vaso di Pandora” chiuso e lontano dalla portata dei bambini? È necessario interrogarsi su come l’educazione alla responsabilità, alla libertà, alle regole e al pensiero critico possa oggi essere agita anche attraverso relazioni a distanza, mediate dall’utilizzo di dispositivi mobili, e se questi ultimi possano essere integrati consapevolmente, e non passivamente, nella vita dei bambini, dentro e fuori la scuola.

Modera: Angela Cattoni (Ricerca e Sviluppo, Centro Studi Erickson, Trento)

Relatori: Franco Lorenzoni , Antonio  Fini

Franco

Lorenzoni

Antonio

Fini

APRENDO-APPRENDO: Lapbook per costruire il proprio metodo di studio

SCUOLA PRIMARIA

Il lapbook è un insieme dinamico e creativo di materiali che rientra nella sfera del learning by doing, in cui l’alunno è al centro del proprio apprendimento. È uno strumento coinvolgente, che può essere pensato come una mappa concettuale tridimensionale volta a sintetizzare un dato argomento: può essere costruito in itinere man mano che si affronta un argomento o come strumento di sintesi da realizzare una volta completata la trattazione di un tema. Dopo una breve introduzione sui fondamenti pedagogici e le modalità di utilizzo di questo strumento si approfondirà, mediante delle esercitazioni mirate, il concetto di affordance attraverso la realizzazione di alcuni template.

Relatori: Giuditta Gottardi , Ginevra Gottardi

Giuditta

Gottardi

Ginevra

Gottardi

Giocare per crescere

SCUOLA DELL'INFANZIA

SCUOLA PRIMARIA

L’elevato numero di bambini che, nella scuola dell’obbligo, presentano fragilità dell’attenzione e dell’autocontrollo, rappresenta un bisogno sociale a cui dare risposta. Il gioco è un potentissimo strumento per valorizzare le differenze individuali e sviluppare le funzioni esecutive in bambini e ragazzi. Tutte le attività proposte uniscono al piacere di divertirsi, la possibilità di potenziare attenzione, memoria di lavoro, autoregolazione emotiva e pianificazione. Al tavolo operativo sarà presente un Game Trainer (figura professionale formata dal Prof. Gianluca Daffi). Immersi in un avventuroso mondo di pirati, attraversando oceani in compagnia di Vichinghi temerari e lupi famelici, giocheremo insieme sperimentando quanto l’apprendere possa essere divertente e socializzante. Noi GIOCHIAMO PER CRESCERE perché il gioco è una cosa seria; anzi terribilmente seria... PER TUTTI! Vieni a metterti in gioco con noi; le attività proposte sono pensate dal Prof. Daffi per bambini a partire dai 4 anni di età fino a…99!

 

Relatori: Irene Cambria , Tatiana Mulas

Irene

Cambria

Tatiana

Mulas

Dalle immagini alle parole: gettare il sasso nello stagno

SCUOLA PRIMARIA

Arte e testo. Illustrare libri che non sono ancora stati scritti, per scoprire quali storie si nascondono nelle immagini, sfruttando i limiti espressivi come strumento della libertà creativa.

Tre progetti di libri da realizzare insieme e da proporre in classe:

1. Il sedicesimo d’artista

2. Il libro delle trasformazioni

3. Il libro delle emozioni

Relatori: Giulia Orecchia

Giulia

Orecchia

Partiamo in prima! Una storia, laboratori multidisciplinari, giochi per creare un buon clima in classe e potenziare i prerequisiti

SCUOLA DELL'INFANZIA

SCUOLA PRIMARIA

Il gruppo effettuerà una breve esperienza relativa al significato e alle caratteristiche di un’accoglienza motivante per i bambini che iniziano la scuola primaria. I materiali, con i quali si condurrà il tavolo operativo, si caratterizzano per una didattica laboratoriale e propongono attività che stimolano le diverse intelligenze dei bambini sfruttando la componente ludica dell’apprendere. Si cercherà di supportare gli insegnanti con strumenti per iniziare a costruire l’identità del gruppo classe, per osservare e conoscere i propri alunni coinvolgendoli nel potenziamento dei prerequisiti fondamentali dell’apprendimento scolastico.

Relatori: Desiree Rossi , Anna Marinelli

Desiree

Rossi

Anna

Marinelli

Robotic Lab

SCUOLA PRIMARIA

La robotica offre un modello didattico attraente e divertente per un apprendimento attivo: imparare a essere, a conoscere, a fare, a vivere insieme. Con la robotica l’educazione e la formazione vengono indirizzate verso lo sviluppo di “competenze trasversali” necessarie a garantire l’apprendimento lungo tutto l’arco della vita e l’alunno è posto al centro del processo educativo come “costruttore” del suo apprendimento. L’introduzione della robotica educativa nella didattica, dalla primaria alla secondaria di secondo grado, presenta diversi vantaggi, perché è un approccio strategico, sistemico e per la vita. Per ogni sessione di 75 minuti, i partecipanti utilizzeranno in prima persona strumenti di robotica educativa per le scuole primarie e secondarie.

Si parte da ozobot, un robottino delle dimensioni di un pollice, in grado di rispondere a oltre mille comandi e di seguire un tracciato, fino ad arrivare a NXT, un kit di costruzioni dotato di un mattoncino intelligente programmabile. Passando per il set di costruzione WeDo utilizzato per assemblare e programmare modelli creativi e semplici di robot, e poi ancora si utilizzeranno i kit che permettono di applicare le dinamiche dell’energia rinnovabile alla robotica e il nuovissimo robot creato da Olivetti, O-robot 101, collegato a una piattaforma cloud che permette di gestire l’intelligenza del robot da remoto.

Relatori: Marco Brocchieri

Marco

Brocchieri

“La valigetta del Laboratorio di italiano”: giochi e attività per le prime due classi di scuola primaria

SCUOLA DELL'INFANZIA

SCUOLA PRIMARIA

I giochi presenti nella valigetta propongono di esplorare e sperimentare alcune abilità e concetti ritenuti qualitativamente importanti per lo sviluppo delle competenze linguistiche dei bambini nei primi due anni di scuola primaria. Le attività ludiche proposte risultano particolarmente interessanti e utili anche per progetti in continuità con la scuola dell'infanzia. Attraverso i giochi inseriti nella valigetta, i bambini vengono chiamati non solo a sperimentare nuovi concetti e nuove abilità ma a utilizzarli per la soluzione di una situazione problematica motivante (il gioco stesso) trasformandoli così in competenze significative e durevoli. I giochi si riferiscono ai quattro nuclei fondanti per l'insegnamento della lingua italiana, presenti nelle Indicazioni Nazionali del 2012 (Oralità: ascolto e parlato, Lettura, Scrittura, Riflessione linguistica e Arricchimento del lessico (insieme nei primi due anni di scuola). I partecipanti al tavolo avranno concretamente la possibilità di cimentarsi in questi giochi, sperimentandone in prima persona i molteplici usi e le molte finalità didattico-pedagogiche. Tra queste:

  • scoprire e sperimentare nuovi concetti e abilità;
  • consolidare e rinforzare concetti già acquisiti;
  • stimolare le funzioni cognitive ed esecutive che sono alla base delle competenze di problem solving, nell'uso della creatività e del pensiero divergente;
  • interagire con gli altri sviluppando le proprie competenze sociali e civiche nel rispetto di regole condivise;
  • coinvolgere e stimolare diversi canali apprenditivi, attivando le molteplici intelligenze di ciascuno;
  • favorire l'attivazione cognitiva per trasformare gli apprendimenti (conoscenze e abilità) in competenze.

Relatori: Giuseppina Gentili

Giuseppina

Gentili

Volare in matematica con gli strumenti del metodo analogico Bortolato

SCUOLA PRIMARIA

Il metodo analogico intuitivo si fonda sul modo naturale di apprendere di ognuno di noi attraverso analogie, metafore e associazioni. Valorizza le capacità intuitive dei bambini e ridimensiona la didattica; limita le spiegazioni verbali perché ogni bambino impara prima facendo e poi comprendendo il linguaggio specifico e i concetti teorici che ci sono dietro. L’uso di strumenti per l’apprendimento favorisce l’autonomia e il rispetto delle modalità di ognuno. In questa sezione sarà possibile avere una panoramica dei testi e degli strumenti dedicati all’area della matematica relativamente alle cinque classi della scuola primaria.

  • La linea del 20: per la classe prima dove si tratta in particolare il calcolo mentale
  • La linea del 100: per la classe seconda con lo strumento per apprendere le tabelline e una sezione dedicata ai problemi per immagini
  • La linea del 1000: per la classe terza con gli strumenti per comprendere le frazioni, le percentuali, l’euro e lo strumento delle tabelline per eseguire le divisioni
  • Al volo in quarta e quinta: per affrontare i programmi di quarta e quinta della primaria con approfondimenti sui problemi e sulla geometria.
  • Disfaproblemi e Disfaproblemi con la calcolatrice: per risolvere problemi in modo intuitivo senza pensare alle operazioni.

Relatori: Mariarosa Fornasier , Loredana Bertani

Mariarosa

Fornasier

Loredana

Bertani

I numeri con la retta di AlNuset: strumenti e strategie per l'apprendimento dei sistemi numerici

SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

Nonostante le potenzialità didattiche offerte dalle nuove tecnologie siano spesso evocate, c'è la tendenza a sottostimare la complessità del processo di integrazione degli strumenti tecnologici nella pratica didattica sottovalutando, in particolare, le difficoltà che l'insegnante affronta nel mettere in pratica tali potenzialità.

Con le attività proposte in questo tavolo operativo si intende non solo introdurre gli insegnanti alle funzionalità di base del software “AlNuSet”, ma soprattutto fornire un'idea di come e perché tali funzionalità possano essere sfruttate in classe: l'obiettivo è guidare l'insegnante verso un utilizzo autonomo e consapevole dello strumento rispetto ad obiettivi didattici specifici. L'elemento chiave del software, infatti, è costituito dalla Retta Algebrica concepita non solo per rappresentare numeri ma anche per operare con essi: l'originalità della Retta Algebrica di “AlNuSet” sta nel combinare le rappresentazioni dei numeri e quelle delle operazioni algebriche, offrendo un modello efficace per visualizzarne il significato e le proprietà.

 

Relatori: Maria Alessandra  Mariotti

Maria Alessandra

Mariotti

Educare alla chimicaEducare alla chimica. Esperimenti interattivi da replicare in classe e suggerimenti metodologici sulla didattica della chimica.

SCUOLA PRIMARIA

In questo tavolo operativo si mostreranno esperimenti interattivi da replicare in classe e verranno forniti suggerimenti metodologici sulla didattica della chimica.

Lo studio della chimica, se supportato da esperimenti semplici ma spettacolari, può essere divertente ed educativo anche nella scuola primaria. Durante la sessione saranno proposti esperimenti su acidi e basi, sui cambiamenti di colore di alcune sostanze cromogeniche e sulla sintesi di alcuni pigmenti impiegabili anche per dipingere.

Relatori: Fondazione Golinelli

Fondazione

Golinelli

A tutta Fisica!

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

La fisica è tutto intorno a noi. L'elettricità non è solo nei cavi in rame, ma anche nel nostro corpo. La dinamica non si riduce solo allo studio dei principi newtoniani, ma è colei che ci ha permesso di avvicinarci alle stelle. In questo workshop, capiremo insieme come rendere la fisica trasversale alle altre discipline scientifiche, attraverso semplici ma accattivanti esperimenti, facilmente replicabili in classe. Infine, vi coinvolgeremo in prima persona in dinamiche educative che vi permetteranno di sviluppare in aula alcune delle principali soft skills, come teamwork e problem solving.

Relatori: Chiara Trevisin , Alessio Scaboro

Chiara

Trevisin

Alessio

Scaboro

Educare la mente per raggiungere le emozioni

SCUOLA PRIMARIA

Risulta abbastanza evidente il fatto che determinate condizioni emotive e stati d’animo abbiano un’influenza rilevante sull’apprendimento e sulla motivazione scolastica. Quanto più mettiamo il bambino in grado di vivere emozioni positive in ambito scolastico, tanto più lo aiuteremo ad apprendere. Questo tavolo propone di fornire esempi su come strutturare attività finalizzate a potenziare in bambini e adolescenti la conoscenza dei meccanismi mentali che spesso conducono a reazioni emotive controproducenti e dannose. Partendo dal presupposto che le emozioni NON possono essere educate, ma solo vissute con consapevolezza, verranno presentate alcune attività finalizzate ad incrementare nel bambino la conoscenza del rapporto tra mente ed emozioni. Il nostro sistema educativo raramente si occupa di come insegnare al bambino come pensare il modo razionale al fine di acquisire la capacità di dominare emozioni distruttive anziché esserne dominato.  In un’epoca in cui l’irrazionalità ha assunto dimensioni macroscopiche nello scenario politico, economico, religioso, il pensiero razionale acquista più che mai un valore legato alla sopravvivenza della specie.

Relatori: Luigi Russo

Luigi

Russo

Robotic competition: l’adrenalina della gara

SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Attaccanti e portieri, soccorritori in situazione d’emergenza, esploratori alla ricerca di luci, gas o suoni, ballerini attori alle prese con coreografie e interpretazioni teatrali... Robot di “bulloni e viti” si muovono in modo autonomo, spesso interamente auto costruiti, e si sfidano ogni anno in occasione della RomeCup. Tutti i robot in gara sono frutto del lavoro di docenti e studenti delle scuole di tutta Italia. L’esperienza delle competizioni della Romecup approda a Didattiche 2018: i partecipanti assisteranno a brevi dimostrazioni di gara tra robot e avranno la possibilità di approfondire come dar vita a un team di lavoro introducendo nella didattica la robotica educativa, dalle competenze da mettere in campo alle dotazioni tecniche necessarie. Si vinca o si perda, gareggiando si impara.

Relatori: Paolo  Torda

Paolo

Torda

Gioco da tavolo come veicolo di competenze

SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

Durante il tavolo operativo si illustrerà una metodologia di utilizzo del gioco da tavolo d'autore in campo educativo/scolastico elencando i punti forti della metodologia e facendo provare ai partecipanti alcuni giochi per poi esaminarne caratteristiche e potenzialità. Ad una breve introduzione teorica seguirà quindi una attività ludica ed un esame e rilettura della partita.

Il tavolo operativo è aperto anche agli insegnanti della scuola dell'infanzia che vogliono avere un'idea delle basi metodologiche. 

Relatori: Andrea Ligabue

Andrea

Ligabue

Tinkering: un metodo per comprendere, esplorare e costruire in maniera creativa!

SCUOLA DELL'INFANZIA

Tinkering è un termine inglese che vuol dire letteralmente armeggiare, adoperarsi, darsi da fare; è un modo di sperimentare attraverso attività di costruzione che stimolino la creatività, l'indagine e l'esplorazione. Lo scopo di questa metodologia è realizzare oggetti di vario genere utilizzando materiali di recupero facilmente reperibili anche in casa. Si tratta di una forma di didattica innovativa in cui si impara facendo: è una palestra per aspiranti maker che insegna a “pensare con le mani”, un metodo educativo per avvicinare bambini e ragazzi allo studio delle materie STEM in modo pratico e divertente.

Lo scopo delle attività proposte sarà quello di realizzare dei semplici circuiti: con l'aiuto di materiali di riciclo, pasta conduttiva, pennarelli, led e motorini costruiremo dei simpatici e divertenti oggetti. L’assemblaggio di questi oggetti sarà ad opera dei partecipanti, che dovranno creare il modello più adatto attraverso diverse prove e qualche errore!

Relatori: Giorgia Bissoli

Giorgia

Bissoli

Dalla parte delle bambine e dei bambini. Fare scuola con uno sguardo di genere - IRENE BIEMMI, SILVIA LEONELLI

SCUOLA DELL'INFANZIA

SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

A quarantacinque anni dalla pubblicazione del volume di Elena Gianini Belotti "Dalla parte delle bambine", nella scuola italiana le pari opportunità sembrano ormai acquisite, per lo meno nel curricolo esplicito. Dal punto di vista quantitativo, le studentesse possono formalmente accedere a ogni corso universitario e tra i laureati sono una presenza maggioritaria; dal punto di vista qualitativo, le bambine-ragazze hanno raggiunto un rendimento e un successo formativo innegabile.
Restano però molte questioni che attengono al curricolo implicito e che riguardano sia le bambine sia i bambini. Le relatrici esamineranno alcuni temi in particolare: il linguaggio di genere; i contenuti dei libri di testo, ancora tarati su un maschile falsamente neutro; la segregazione formativa; la femminilizzazione del corpo docente.
L’obiettivo della relazione è duplice:
a) “allenare” lo sguardo dei docenti, affinché possano riconoscere quali sono le rappresentazioni e gli stereotipi sul femminile e maschile nella nostra cultura che, a cascata, esercitano un ruolo massificante nel “fare scuola”;
b) identificare quali siano gli effetti di tali condizionamenti sulla costruzione dell’identità di genere delle bambine e dei bambini, tali da soffocare la progettualità individuale.
Nel corso dell’incontro la questione della parità di genere sarà affrontata nell’ottica della Convenzione internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza approvata dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989. L’articolo 2 della Convenzione sancisce che ogni forma di discriminazione che colpisce bambine, bambini e adolescenti, in qualsiasi luogo del mondo, è da ritenersi lesiva dei loro diritti, in quanto compromette la possibilità di accedere a pari opportunità.

 

https://padlet.com/2018_Didattiche/TheWallBiemmi_Leonelli

 

Relatori: Irene Biemmi , Silvia Leonelli

Irene

Biemmi

Silvia

Leonelli

Quali libri per formare lettori in età pre-scolare? Alcuni criteri di scelta - SILVIA BLEZZA PICHERLE, LUCA GIOVANNI GANZERLA

ASILO NIDO

SCUOLA DELL'INFANZIA

In questo intervento, dopo una riflessione sul senso e l'importanza del leggere oggi in età prescolare, saranno presentate criticità e opportunità dell'attuale offerta editoriale per la fascia 0-6. In particolare, verranno forniti alcuni criteri basilari per selezionare albi di "qualità" capaci di rispondere ai bisogni dell'infanzia (emotivo-affettivi e cognitivi) attraverso opere curate sotto il profilo iconico e letterario al fine di contrastare la diffusione di una narrativa scontata e omologante. Durante il workshop saranno mostrati albi illustrati (parziali e interi), commentati alcuni documenti, indicati alcuni contributi online.

 

https://padlet.com/Didattiche2018/TheWallBlezzaPicherle_Ganzerla

 

 

Relatori: Luca Giovanni Ganzerla , Silvia Blezza Picherle

Luca Giovanni

Ganzerla

Silvia

Blezza Picherle

Scrittori si diventa – Il Writing workshop

SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

Nel corso dell’intervento, sarà presentata la metodologia del Writing and Reading Workshop, un approccio pedagogico per competenze in cui la classe si trasforma in un’autentica comunità di lettori e scrittori grazie a una cornice rigorosa, un preciso tempo scuola, un ruolo diverso dell'insegnante e un ambiente di apprendimento strutturato ma non controllato. Insieme studenti e docente si immergono nei libri, si danno feedback, seguono ciascuno il proprio processo dedicando regolarmente tempo alla scrittura e alla lettura; si confrontano, scoprono e sperimentano tecniche diverse, mettendo però sempre al centro il senso profondo della parola come espressione di sé. In questo contesto, gli studenti conoscono regole e procedure ma sono invitati a compiere scelte autonome, sostenuti dall’insegnante che li accompagna, dando loro fiducia e supporto costanti.

Durante la sessione, si concentrerà l’attenzione sulla scrittura; saranno pertanto descritti i capisaldi del Writing Workshop e verranno date indicazioni operative. I partecipanti saranno coinvolti attivamente con proposte di pratica riflessiva e lampi di scrittura.

Relatori: Jenny Poletti Riz

Jenny

Poletti Riz

Il sogno di un'altra scuola

SCUOLA DELL'INFANZIA

SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

Il workshop metterà in luce diversi punti chiave:

  • l'insegnamento della lingua italiana agli immigrati nella rete delle scuole Penny Wirton, senza classi, senza voti, senza burocrazie e uno a uno;
  • l’importanza della qualità della relazione umana;
  • insegnare senza spiegare;
  • il senso profondo dell'integrazione.

Saranno illustrati i due volumi di apprendimento "Italiani anche noi" (manuale ed eserciziario) e si porterà un esempio di laboratorio ludodidattico in uso.  

Relatori: Eraldo Affinati , Anna Luce Lenzi

Eraldo

Affinati

Anna Luce

Lenzi

Mapping: costruire competenze tramite la logica visiva

SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

L'abilità di saper gestire, produrre e comprendere messaggi culturali mediati dalla logica visiva sta diventando sempre più strategica. Al di là delle mappe mentali e concettuali, la logica visiva è una competenza trasversale determinante per comprendere i messaggi culturali nel mondo odierno. Nel workshop verrà discussa l'importanza delle abilità logiche alla base delle numerose attività di mapping coinvolte nello studio. Verranno presentati strumenti ed esempi d'uso della logica visiva nell'ottica dell'apprendimento significativo e di un metodo di studio realmente personalizzato ed efficace.

Relatori: Francesco Zambotti

Francesco

Zambotti

Atelier digitali, dai grandi maestri ai bambini inventori. Esperienze e sperimentazioni per la scuola dell’infanzia, primaria e secondaria

SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

"Atelier" è spesso il laboratorio di un artista, un artigiano, un designer...; "digitale" è sia il fare con le dita, sia una cifra, quel digitale in dialogo (spesso contrapposto) con un analogico. In questo spazio così evocativo, possiamo dare la possibilità ai bambini di diventare inventori facendoli uscire dal ruolo di consumatori di tecnologia? Possiamo progettare processi che mettano la tecnologia a servizio del "fare collettivo"? Possiamo vivere domande che muovono ricerche, disegnano esperienze, permettono di "fare e disfare"? Il digitale può aprire la porta al poetico? E come fa una maestra o un maestro a sentirsi a proprio agio quando la tecnologia proprio non la capisce?  
Partendo da Alberto Manzi e Bruno Munari, ragionando insieme su alcune esperienze laboratoriali realizzate nell'ambito di progetti europei (Tandem e Appyourschool) e soffermandoci su alcune parole chiave cerchiamo insieme di ragionare sugli atelier digitali che possiamo realizzare nelle nostre aule. Anche senza tecnologia o con quella più avanzata. Per dare ai bambini e alle bambine linguaggi, grammatiche e nuove metafore per vedere e pensare.

Relatori: Alessandra Falconi

Alessandra

Falconi

Creatività e coding unplugged

SCUOLA PRIMARIA 

Un’attività ispirata alla Pixel Art che unisce la libertà creativa al rigore del coding.

I partecipanti saranno divisi in gruppi e forniti di schema e quadretti di cartoncino colorato. Verrà chiesto loro di disegnare un semplice disegno con i quadretti. Verrà fornito un codice e, rispettando questo, i gruppi scriveranno un algoritmo per riprodurre il proprio disegno. I gruppi si scambieranno gli algoritmi e realizzeranno le diverse opere usando Post-it su vetro o su parete.

Relatori: Cristiana Zambon

Cristiana

Zambon

Lancia il dado e comincia a giocare

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

Si parte da un oggetto semplice che tutti conoscono perché antichissimo: un dado.

Questo permette di richiamare una conoscenza che tutti hanno e di usarla in una dimensione del tutto nuova con dispositivi tecnologici.

Il tema del dado, apparentemente così semplice, richiama concetti matematici importanti come quelli di casualità e funzione random. Quest’oggetto, inoltre, ci riporta a una dimensione di gioco che appassiona i ragazzi. Per le attività dedicate agli studenti delle scuole superiori si lavorerà con AppInventor per costruire una app che simuli il lancio del dado

Relatori: Paola Pupilli

Paola

Pupilli

Making. Imparare in stop motion

SCUOLA PRIMARIA

Attraverso la tecnica dello stop motion si creano mini kit didattici per ricostruire avvenimenti storici, poemi epici, processi scientifici.

Per gli studenti l’apprendimento avviene sulla base di un approccio fisico-mentale, fatto di gesti, e ripetizione delle azioni che caratterizzano l’avvenimento o il processo.

Questa ricostruzione favorisce l’apprendimento di concetti più o meno complessi

Relatori: Valentina  Gelsomini

Valentina

Gelsomini

Making. A scuola di fisica con Arduino

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

Fisica 4.0 è un'attività in cui si usano smartphone e schede Arduino per eseguire esperimenti di fisica semplici, ma dall'elevato contenuto formativo e a bassissimo costo.

Con questi strumenti si ottengono misure accurate e precise di molte grandezze fisiche grazie alla possibilità di misurare tensioni, intensità luminose, accelerazioni, campi magnetici, suoni (onde) ecc. anche in funzione del tempo.

Gli esperimenti sono molto coinvolgenti per gli alunni e la loro realizzazione permette di affrontare, in pochissimo tempo, anche temi come coding e IoT (Internet of Things).

Relatori: Manuela Tirocchi , Alessandra Castelli

Manuela

Tirocchi

Alessandra

Castelli

Approccio educativo-didattico inAgorà per scuole del "non uno, non una di meno”. Educazione, Didattica e Neuroscienze

SCUOLA DELL'INFANZIA

SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

L'intervento prevede la condivisione, mediante modalità cooperative, dei principi dell'Approccio educativo-didattico inAgorà: benessere, apprendimenti significativi, comunità.
Si comprenderà come metodologie didattiche, organizzazione del contesto, modalità comunicative del docente, conoscenza degli alunni, uso di strumenti, organizzazione del setting d'aula, ecc., sono dimensioni in sinergia che possono, in un modo o nell'altro, impedire o determinare il successo.
Si agirà per comprendere il valore di investire in classbuilding e schoolbuilding. Saranno presentati i primi strumenti utili a progettare e realizzare azioni (UdA - Unità di Apprendimento) cooperative volte a promuovere lo sviluppo sia dell'intelligenza socio-emotivo-relazionale che dell'area cognitiva.
Saranno presentati i primi dati di ricerca e condivise le linee e le azioni necessarie per connotare nuove scuole... inAgorà.

Relatori: Stefania Lamberti

Stefania

Lamberti

Esploro dunque sono. Giochi e riflessioni per un’educazione geografica immersiva

SCUOLA DELL'INFANZIA

SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

Il presente laboratorio è rivolto a tutti coloro che ritengono la geografia noiosa o che hanno dimenticato quanto possa essere piacevole e avventuroso insegnarla ed apprenderla. Il laboratorio presenterà dei giochi individuali e di gruppo, analogici e digitali, da svolgersi all’interno e all’esterno, mirati a far riscoprire ai partecipanti il potere dell’esplorazione quale strategia d’insegnamento e apprendimento della geografia.

Durante il laboratorio emergerà l’essenza indisciplinata della geografia e l’importante contributo che questo sapere (extra-trans-inter-multi-disciplinare) offre alla costruzione della nostra identità personale e collettiva.  I giochi proposti si prestano a essere altamente personalizzati a seconda dei contesti nei quali si intende riproporli e sono il risultato di diverse sperimentazioni svolte in classe, all’interno dell’Associazione Italiana Insegnanti di Geografia e presso il Museo di Geografia dell’Università di Padova.

Relatori: Giovanni Donadelli

Giovanni

Donadelli

Metodologie attive per sviluppare competenze di educazione alla cittadinanza globale

SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

La metodologia per un'educazione globale deve essere connessa alle realtà del mondo e deve motivare gli studenti e le studenteesse ad agire in modo efficace e responsabile a livello locale, nazionale e mondiale.

Il laboratorio ha l'obiettivo di sviluppare la cittadinanza globale e attiva, stimolare e allenare il pensiero critico, apprendere tecniche per la facilitazione del confronto in gruppo per trasformare l'esperienza in apprendimento e favorire il consolidamento delle conoscenze acquisite.

Relatori: Martina Camatta , Marco Linardi

Martina

Camatta

Marco

Linardi

Dal miglioramento all'innovazione: esperienze e modelli

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SCUOLA PRIMARIA

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Il laboratorio partirà dall'illustrazione del quadro di riferimento europeo DigCompOrg sulle competenze digitali delle organizzazioni educative e su come questo si collega alle caratteristiche della scuola intesa come organizzazione che apprende. Prendendo spunto da queste dimensioni, sarà possibile identificare strategie utili a definire percorsi di miglioramento efficace in grado di convogliare la comunità scolastica verso percorsi strategici finalizzati a rendere la scuola più inclusiva e più orientata al successo formativo degli studenti. Sarà possibile anche raccogliere esperienze dai partecipanti al fine di valorizzare il vissuto delle scuole presenti e stimolare una riflessione comune su temi centrali del percorso di migliormento e innovazione.

Relatori: Sara Mori , Francesca Storai

Sara

Mori

Francesca

Storai

Le principali sfide per il management scolastico

SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

Il laboratorio è dedicato all’analisi delle principali sfide gestionali e manageriali che attendono i dirigenti scolastici nella scuola di oggi: innovazione, digitalizzazione, inclusione.

Relatori: Tommaso Agasisti

Tommaso

Agasisti

Prassie: funzioni motorie ed esecutive nell'apprendimento

SCUOLA DELL'INFANZIA

SCUOLA PRIMARIA

Le funzioni motorie sono strettamente collegate ad aspetti esecutivi. L'integrazione tra percezione e azione, che avviene per mezzo dei sistemi di controllo, determina lo sviluppo delle abilità di natura prassica e visuo cognitiva, fondamentali per l'elaborazione delle risposte adattive.

Relatori: Donatella Colina

Donatella

Colina

Embodied Cognition e Scuola. Dalla progettazione didattica al design dei nuovi spazi educativi

SCUOLA DELL'INFANZIA

SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

Il presente laboratorio intende presentare, sotto forma interattiva, un nuovo paradigma scientifico in grado di offrire spunti concettuali e operativi per fronteggiare in modo più adeguato ed efficace la complessità dei processi formativi. L’Embodied Cognition (EC) rappresenta, infatti, un solido costrutto frutto di contributi interdisciplinari che, secondo una visione multiprospettica, abbraccia temi che spaziano dalla psicologia cognitiva alla fenomenologia degli ambienti di apprendimento, dalle metodologie della didattica inclusiva, alla valutazione delle competenze. Una “nuova” didattica partecipata in grado di sostenere la complessità delle classi attuali valorizzando le differenze, ma nel pieno rispetto dei nuovi spazi educativi, dove interior design, neurofenomenologia, compiti reali e co-working si innestano in modo fertile e proficuo per il benessere e la formazione dello studente. Il laboratorio intende trattare quelle aree di competenze professionali, lasciate tradizionalmente scoperte nei percorsi formativi (iniziali e in itinere) degli insegnanti, che parallelamente costituiscono aspetti-chiave e, al contempo, requisiti essenziali delle competenze trasversali che compongono il curriculo formativo degli studenti. Tali aree si riferiscono al ruolo del corpo, delle emozioni, delle dimensioni socio-relazionali e di riqualificazione architettonica degli ambienti di apprendimento che contribuiscono a determinare atteggiamenti, opinioni e comportamenti alla base del “saper essere” persona.

Relatori: Filippo Gomez Paloma , Paola Damiani , Marina Calo'

Filippo

Gomez Paloma

Paola

Damiani

Marina

Calo'

Lavorare in staff a scuola: il team building

SCUOLA DELL'INFANZIA

SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

Il laboratorio mirerà a far conoscere le dinamiche e i meccanismi che sono alla base di un team di successo a scuola. Si analizzeranno le relazioni esistenti tra elementi organizzativi ed elementi relazionali con esercitazioni ed autodiagnosi sulle varie componenti alla base di un team di successo.

Relatori: Laura Biancato , Michela Zermian

Laura

Biancato

Michela

Zermian

Diamo i numeri?! – Il dilemma dei voti a scuola

SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

Meglio usare il voto o il giudizio? Posso decidere di assegnare anche un 1? “Personalizziamo" anche la valutazione? Soprattutto, i miei studenti saranno stimolati o demotivati dai voti?!

Questi e altri interrogativi sorgono spontanei quando si parla di valutazione dell’apprendimento degli alunni. Che si utilizzino numeri, giudizi descrittivi o faccine, la valutazione del lavoro svolto in classe o dei compiti a casa rimane una questione spinosa che divide l’opinione di molti insegnanti. In questo intervento, i relatori cercheranno di sciogliere il dilemma della “valutazione”, che altro non vuol dire che “dare valore”, quindi valorizzare il potenziale di tutti gli studenti, accogliendo ciascuna diversità nel percorso di apprendimento.

Modera: Dario Ianes (Libera Università di Bolzano; Centro Studi Erickson, Trento)

Relatori: Valentina Giovannini , Andrea Ragazzini

Valentina

Giovannini

Andrea

Ragazzini

APRENDO-APPRENDO: Lapbook per costruire il proprio metodo di studio

SCUOLA PRIMARIA

Il lapbook è un insieme dinamico e creativo di materiali che rientra nella sfera del learning by doing, in cui l’alunno è al centro del proprio apprendimento. È uno strumento coinvolgente, che può essere pensato come una mappa concettuale tridimensionale volta a sintetizzare un dato argomento: può essere costruito in itinere man mano che si affronta un argomento o come strumento di sintesi da realizzare una volta completata la trattazione di un tema. Dopo una breve introduzione sui fondamenti pedagogici e le modalità di utilizzo di questo strumento si approfondirà, mediante delle esercitazioni mirate, il concetto di affordance attraverso la realizzazione di alcuni template.

Relatori: Giuditta Gottardi , Ginevra Gottardi

Giuditta

Gottardi

Ginevra

Gottardi

Giocare per crescere

SCUOLA DELL'INFANZIA

SCUOLA PRIMARIA

L’elevato numero di bambini che, nella scuola dell’obbligo, presentano fragilità dell’attenzione e dell’autocontrollo, rappresenta un bisogno sociale a cui dare risposta. Il gioco è un potentissimo strumento per valorizzare le differenze individuali e sviluppare le funzioni esecutive in bambini e ragazzi. Tutte le attività proposte uniscono al piacere di divertirsi, la possibilità di potenziare attenzione, memoria di lavoro, autoregolazione emotiva e pianificazione. Al tavolo operativo sarà presente un Game Trainer (figura professionale formata dal Prof. Gianluca Daffi). Immersi in un avventuroso mondo di pirati, attraversando oceani in compagnia di Vichinghi temerari e lupi famelici, giocheremo insieme sperimentando quanto l’apprendere possa essere divertente e socializzante. Noi GIOCHIAMO PER CRESCERE perché il gioco è una cosa seria; anzi terribilmente seria... PER TUTTI! Vieni a metterti in gioco con noi; le attività proposte sono pensate dal Prof. Daffi per bambini a partire dai 4 anni di età fino a…99!

 

Relatori: Irene Cambria , Tatiana Mulas

Irene

Cambria

Tatiana

Mulas

Dalle immagini alle parole: gettare il sasso nello stagno

SCUOLA PRIMARIA

Arte e testo. Illustrare libri che non sono ancora stati scritti, per scoprire quali storie si nascondono nelle immagini, sfruttando i limiti espressivi come strumento della libertà creativa.

Tre progetti di libri da realizzare insieme e da proporre in classe:

1. Il sedicesimo d’artista

2. Il libro delle trasformazioni

3. Il libro delle emozioni

Relatori: Giulia Orecchia

Giulia

Orecchia

Partiamo in prima! Una storia, laboratori multidisciplinari, giochi per creare un buon clima in classe e potenziare i prerequisiti

SCUOLA DELL'INFANZIA

SCUOLA PRIMARIA

Il gruppo effettuerà una breve esperienza relativa al significato e alle caratteristiche di un’accoglienza motivante per i bambini che iniziano la scuola primaria. I materiali, con i quali si condurrà il tavolo operativo, si caratterizzano per una didattica laboratoriale e propongono attività che stimolano le diverse intelligenze dei bambini sfruttando la componente ludica dell’apprendere. Si cercherà di supportare gli insegnanti con strumenti per iniziare a costruire l’identità del gruppo classe, per osservare e conoscere i propri alunni coinvolgendoli nel potenziamento dei prerequisiti fondamentali dell’apprendimento scolastico.

Relatori: Desiree Rossi , Anna Marinelli

Desiree

Rossi

Anna

Marinelli

Robotic Lab

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

La robotica offre un modello didattico attraente e divertente per un apprendimento attivo: imparare a essere, a conoscere, a fare, a vivere insieme. Con la robotica l’educazione e la formazione vengono indirizzate verso lo sviluppo di “competenze trasversali” necessarie a garantire l’apprendimento lungo tutto l’arco della vita e l’alunno è posto al centro del processo educativo come “costruttore” del suo apprendimento. L’introduzione della robotica educativa nella didattica, dalla primaria alla secondaria di secondo grado, presenta diversi vantaggi, perché è un approccio strategico, sistemico e per la vita. Per ogni sessione di 75 minuti, i partecipanti utilizzeranno in prima persona strumenti di robotica educativa per le scuole primarie e secondarie.

Si parte da ozobot, un robottino delle dimensioni di un pollice, in grado di rispondere a oltre mille comandi e di seguire un tracciato, fino ad arrivare a NXT, un kit di costruzioni dotato di un mattoncino intelligente programmabile. Passando per il set di costruzione WeDo utilizzato per assemblare e programmare modelli creativi e semplici di robot, e poi ancora si utilizzeranno i kit che permettono di applicare le dinamiche dell’energia rinnovabile alla robotica e il nuovissimo robot creato da Olivetti, O-robot 101, collegato a una piattaforma cloud che permette di gestire l’intelligenza del robot da remoto.

Relatori: Marco Brocchieri

Marco

Brocchieri

“La valigetta del Laboratorio di italiano”: giochi e attività per le prime due classi di scuola primaria

SCUOLA DELL'INFANZIA

SCUOLA PRIMARIA

I giochi presenti nella valigetta propongono di esplorare e sperimentare alcune abilità e concetti ritenuti qualitativamente importanti per lo sviluppo delle competenze linguistiche dei bambini nei primi due anni di scuola primaria. Le attività ludiche proposte risultano particolarmente interessanti e utili anche per progetti in continuità con la scuola dell'infanzia. Attraverso i giochi inseriti nella valigetta, i bambini vengono chiamati non solo a sperimentare nuovi concetti e nuove abilità ma a utilizzarli per la soluzione di una situazione problematica motivante (il gioco stesso) trasformandoli così in competenze significative e durevoli. I giochi si riferiscono ai quattro nuclei fondanti per l'insegnamento della lingua italiana, presenti nelle Indicazioni Nazionali del 2012 (Oralità: ascolto e parlato, Lettura, Scrittura, Riflessione linguistica e Arricchimento del lessico (insieme nei primi due anni di scuola). I partecipanti al tavolo avranno concretamente la possibilità di cimentarsi in questi giochi, sperimentandone in prima persona i molteplici usi e le molte finalità didattico-pedagogiche. Tra queste:

  • scoprire e sperimentare nuovi concetti e abilità;
  • consolidare e rinforzare concetti già acquisiti;
  • stimolare le funzioni cognitive ed esecutive che sono alla base delle competenze di problem solving, nell'uso della creatività e del pensiero divergente;
  • interagire con gli altri sviluppando le proprie competenze sociali e civiche nel rispetto di regole condivise;
  • coinvolgere e stimolare diversi canali apprenditivi, attivando le molteplici intelligenze di ciascuno;
  • favorire l'attivazione cognitiva per trasformare gli apprendimenti (conoscenze e abilità) in competenze.

Relatori: Giuseppina Gentili

Giuseppina

Gentili

Volare in matematica con gli strumenti del metodo analogico Bortolato

SCUOLA PRIMARIA

Il metodo analogico intuitivo si fonda sul modo naturale di apprendere di ognuno di noi attraverso analogie, metafore e associazioni. Valorizza le capacità intuitive dei bambini e ridimensiona la didattica; limita le spiegazioni verbali perché ogni bambino impara prima facendo e poi comprendendo il linguaggio specifico e i concetti teorici che ci sono dietro. L’uso di strumenti per l’apprendimento favorisce l’autonomia e il rispetto delle modalità di ognuno. In questa sezione sarà possibile avere una panoramica dei testi e degli strumenti dedicati all’area della matematica relativamente alle cinque classi della scuola primaria.

  • La linea del 20: per la classe prima dove si tratta in particolare il calcolo mentale
  • La linea del 100: per la classe seconda con lo strumento per apprendere le tabelline e una sezione dedicata ai problemi per immagini
  • La linea del 1000: per la classe terza con gli strumenti per comprendere le frazioni, le percentuali, l’euro e lo strumento delle tabelline per eseguire le divisioni
  • Al volo in quarta e quinta: per affrontare i programmi di quarta e quinta della primaria con approfondimenti sui problemi e sulla geometria.
  • Disfaproblemi e Disfaproblemi con la calcolatrice: per risolvere problemi in modo intuitivo senza pensare alle operazioni.

Relatori: Mariarosa Fornasier , Loredana Bertani

Mariarosa

Fornasier

Loredana

Bertani

I numeri con la retta di AlNuset: strumenti e strategie per l'apprendimento dei sistemi numerici

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Nonostante le potenzialità didattiche offerte dalle nuove tecnologie siano spesso evocate, c'è la tendenza a sottostimare la complessità del processo di integrazione degli strumenti tecnologici nella pratica didattica sottovalutando, in particolare, le difficoltà che l'insegnante affronta nel mettere in pratica tali potenzialità.

Con le attività proposte in questo tavolo operativo si intende non solo introdurre gli insegnanti alle funzionalità di base del software “AlNuSet”, ma soprattutto fornire un'idea di come e perché tali funzionalità possano essere sfruttate in classe: l'obiettivo è guidare l'insegnante verso un utilizzo autonomo e consapevole dello strumento rispetto ad obiettivi didattici specifici. L'elemento chiave del software, infatti, è costituito dalla Retta Algebrica concepita non solo per rappresentare numeri ma anche per operare con essi: l'originalità della Retta Algebrica di “AlNuSet” sta nel combinare le rappresentazioni dei numeri e quelle delle operazioni algebriche, offrendo un modello efficace per visualizzarne il significato e le proprietà.

 

Relatori: Maria Alessandra  Mariotti

Maria Alessandra

Mariotti

Educare alla chimica. Esperimenti interattivi da replicare in classe e suggerimenti metodologici sulla didattica della chimica.

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

In questo tavolo operativo si mostreranno esperimenti interattivi da replicare in classe e verranno forniti suggerimenti metodologici sulla didattica della chimica.

Mediante alcune semplici e sicure reazioni chimiche, sarà possibile sperimentare le interazioni tra luce e materia e produrre delle stampe fotografiche con una tecnica nota come cianotipia.

Relatori: Fondazione Golinelli

Fondazione

Golinelli

A tutta Fisica!

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

La fisica è tutto intorno a noi. L'elettricità non è solo nei cavi in rame, ma anche nel nostro corpo. La dinamica non si riduce solo allo studio dei principi newtoniani, ma è colei che ci ha permesso di avvicinarci alle stelle. In questo workshop, capiremo insieme come rendere la fisica trasversale alle altre discipline scientifiche, attraverso semplici ma accattivanti esperimenti, facilmente replicabili in classe. Infine, vi coinvolgeremo in prima persona in dinamiche educative che vi permetteranno di sviluppare in aula alcune delle principali soft skills, come teamwork e problem solving.

Relatori: Chiara Trevisin , Alessio Scaboro

Chiara

Trevisin

Alessio

Scaboro

Educare la mente per raggiungere le emozioni

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Risulta abbastanza evidente il fatto che determinate condizioni emotive e stati d’animo abbiano un’influenza rilevante sull’apprendimento e sulla motivazione scolastica. Quanto più mettiamo il bambino in grado di vivere emozioni positive in ambito scolastico, tanto più lo aiuteremo ad apprendere. Questo tavolo propone di fornire esempi su come strutturare attività finalizzate a potenziare in bambini e adolescenti la conoscenza dei meccanismi mentali che spesso conducono a reazioni emotive controproducenti e dannose. Partendo dal presupposto che le emozioni NON possono essere educate, ma solo vissute con consapevolezza, verranno presentate alcune attività finalizzate ad incrementare nel bambino la conoscenza del rapporto tra mente ed emozioni. Il nostro sistema educativo raramente si occupa di come insegnare al bambino come pensare il modo razionale al fine di acquisire la capacità di dominare emozioni distruttive anziché esserne dominato.  In un’epoca in cui l’irrazionalità ha assunto dimensioni macroscopiche nello scenario politico, economico, religioso, il pensiero razionale acquista più che mai un valore legato alla sopravvivenza della specie.

Relatori: Luigi Russo

Luigi

Russo

Robotic competition: l’adrenalina della gara

SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Attaccanti e portieri, soccorritori in situazione d’emergenza, esploratori alla ricerca di luci, gas o suoni, ballerini attori alle prese con coreografie e interpretazioni teatrali... Robot di “bulloni e viti” si muovono in modo autonomo, spesso interamente auto costruiti, e si sfidano ogni anno in occasione della RomeCup. Tutti i robot in gara sono frutto del lavoro di docenti e studenti delle scuole di tutta Italia. L’esperienza delle competizioni della Romecup approda a Didattiche 2018: i partecipanti assisteranno a brevi dimostrazioni di gara tra robot e avranno la possibilità di approfondire come dar vita a un team di lavoro introducendo nella didattica la robotica educativa, dalle competenze da mettere in campo alle dotazioni tecniche necessarie. Si vinca o si perda, gareggiando si impara.

Relatori: Paolo  Torda

Paolo

Torda

Gioco da tavolo come veicolo di competenze

SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

Durante il tavolo operativo si illustrerà una metodologia di utilizzo del gioco da tavolo d'autore in campo educativo/scolastico elencando i punti forti della metodologia e facendo provare ai partecipanti alcuni giochi per poi esaminarne caratteristiche e potenzialità. Ad una breve introduzione teorica seguirà quindi una attività ludica ed un esame e rilettura della partita.

Il tavolo operativo è aperto anche agli insegnanti della scuola dell'infanzia che vogliono avere un'idea delle basi metodologiche. 

Relatori: Andrea Ligabue

Andrea

Ligabue

Tinkering: un metodo per comprendere, esplorare e costruire in maniera creativa!

SCUOLA DELL'INFANZIA

Tinkering è un termine inglese che vuol dire letteralmente armeggiare, adoperarsi, darsi da fare; è un modo di sperimentare attraverso attività di costruzione che stimolino la creatività, l'indagine e l'esplorazione. Lo scopo di questa metodologia è realizzare oggetti di vario genere utilizzando materiali di recupero facilmente reperibili anche in casa. Si tratta di una forma di didattica innovativa in cui si impara facendo: è una palestra per aspiranti maker che insegna a “pensare con le mani”, un metodo educativo per avvicinare bambini e ragazzi allo studio delle materie STEM in modo pratico e divertente.

Lo scopo delle attività proposte sarà quello di realizzare dei semplici circuiti: con l'aiuto di materiali di riciclo, pasta conduttiva, pennarelli, led e motorini costruiremo dei simpatici e divertenti oggetti. L’assemblaggio di questi oggetti sarà ad opera dei partecipanti, che dovranno creare il modello più adatto attraverso diverse prove e qualche errore!

Relatori: Giorgia Bissoli

Giorgia

Bissoli

Digitale e cambio del pensiero - MARIO PIREDDU

SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

Nel prossimo futuro dovremmo smettere di usare l’aggettivo “digitale” per la scuola, così come già accade in ambiti differenti. L’apprendimento digitale è a tutti gli effetti apprendimento, e l'ecosistema informativo, formativo e didattico nei prossimi anni sarà sempre più plurimediale e di rete. L’ubiquità dei dispositivi digitali e del sapere diffuso rende ancora più centrale il ruolo degli educatori nell'aiutare gli studenti a diventare digitalmente competenti. Per gli educatori questo significa lavorare per sviluppare la propria competenza digitale, con la consapevolezza che l'innovazione didattica non è una questione meramente tecnologica. Le tecnologie infatti non determinano reazioni e comportamenti, ma danno vita ad ambienti abilitanti a supporto di tutte le dimensioni delle competenze trasversali (cognitiva, operativa, relazionale, metacognitiva). Le tecnologie si sono sempre offerte come ambienti di mediazione, territori di produzione e di negoziazione dei linguaggi espressivi e delle forme simboliche, come luoghi dell’apprendimento e della costruzione sociale della realtà. Per gli educatori sono dunque strategici tutti i dispositivi e le risorse che compensano i limiti di conoscenza, di esperienza e di comunicazione dell’uomo o che ne amplificano la portata. In altri termini: da un lato gli studenti hanno e avranno sempre più bisogno di strumenti critici per usare le tecnologie e non farsi usare da esse (tecnologia da apprendere), dall’altro occorre fare propria l’idea che le tecnologie possano offrirsi come media abilitanti per un apprendimento significativo (tecnologia per apprendere). Questo oggi significa avere a che fare con una complessa infrastruttura del sapere fatta di informazioni, metadati, database, algoritmi.

 

https://padlet.com/2018_Didattiche/TheWallPireddu

 

Relatori: Mario Pireddu

Mario

Pireddu

A scuola Senza Zaino - Evitare per cambiare: miti e trappole - MARCO ORSI

SCUOLA DELL'INFANZIA

SCUOLA PRIMARIA

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Nell’intervento si prenderanno in considerazione alcuni ostacoli fatti di trappole e miti che avvolgono e coinvolgono la scuola e sui quali è necessario prestare attenzione. 

Questi ostacoli possono essere così definiti: la trappola dei risultati a tutti i costi, quella del giudizio e della valutazione, dell’attesa, del costruzionismo, dell’insegnamento a tutti i costi, della scuola-narciso, la trappola “a scuola tutta una vita”, quella dell’impegno massivo, della classe-platea, il mito delle parole e del linguaggio verbale, il mito che dire bravo serva, quello della carta e del 2D, il mito dei miei alunni, dell’insegnamento a tutti i costi, della libertà di insegnamento, della scuola che prepara alla vita, il mito che la scuola non debba essere trasmissiva, della competenza senza l’autonomia, delle parti uguali tra uguali, il mito che la lezione frontale sia da evitare, il mito del lavoro in gruppo e quello della creatività come toccasana.

Le trappole sono situazioni in cui rimaniamo invischiati nonostante i migliori proponimenti.  C’è un famoso detto che recita così: “La via dell’inferno è lastricata di buone intenzioni”. 

I miti invece possono essere intesi come assunti di base, assiomi per loro natura indimostrabili, che si danno per scontati.  Sono rivestiti di un’aura di sacralità, per cui non vengono messi in discussione.  Si pensa che siano verità di per sé, ma a volte non aiutano.

 

https://padlet.com/Didattiche2018/TheWallOrsi

 

Relatori: Marco Orsi

Marco

Orsi

Metodo di studio e didattica per competenze

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Frequentemente si pensa al metodo di studio come a una disposizione innata che sorregge il successo scolastico di taluni studenti e, contestualmente, quando assente, è concausa nel determinare l’insuccesso di altri. La ricerca scientifica sul potenziamento cognitivo, invece, da molti anni, evidenzia come mirate attività in aula possano favorire negli studenti l’acquisizione di un comportamento strategico nello studio. Il docente interessato ad avviare tali attività nella propria classe, potrà avvalersi dell'incontro, in primis per una messa a fuoco delle dimensioni del comportamento strategico nell’apprendimento, trovando in esso alcuni rimandi anche alle modalità progettuali attraverso le quali un insegnante può costruire e comunicare agli studenti il loro percorso di apprendimento. In seconda istanza, il docente troverà spunti per insegnare alcune tecniche di studio che possono concorrere nell’aiutare gli studenti a giungere ad un apprendimento di tipo significativo.

Relatori: Daniela Robasto

Daniela

Robasto

Raccontare il corpo, le carezze, l'incontro. Il potere innovativo della narrazione nei percorsi di educazione sessuale.

SCUOLA DELL'INFANZIA

SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

Il workshop presenta in modo interattivo e partecipato i fondamenti dell'educazione sessuale secondo l'approccio narrativo del relatore.
Partendo da alcune domande di bambini e adolescenti, si metterà in evidenza la necessità di proporre il progetto educativo nella forma del racconto, affinché diventi conoscenza incarnata, capace di guidare le carezze e i gesti dell'amore e diventare parte della storia di vita dei nostri ragazzi. Insieme ai partecipanti saranno esplorate le dimensioni della sessualità umana e le modalità con cui è possibile generare e sostenere un incontro emozionante, capace di costruire senso e significato. Verrà simulata, nelle sue linee essenziali, un'unità didattica esemplificativa del metodo narrativo.  

Relatori: Fabio Veglia

Fabio

Veglia

Il gioco come autentico strumento di insegnamento-apprendimento

SCUOLA DELL'INFANZIA

SCUOLA PRIMARIA

Quando il gioco didattico entra a scuola svolge spesso, al massimo, una funzione subordinata, di supporto sul piano della motivazione o in generale del coinvolgimento emotivo, ma ben distinto dal vero insegnamento, sia esso tradizionale che innovativo.

In realtà anche a scuola "giocando si impara" e nel workshop si parlerà, anche con varie esemplificazioni operative, di come il gioco possa essere un fondamentale strumento per promuovere direttamente un apprendimento efficace anche sul piano delle competenze, dell'affinamento di strategie cognitive e per includere, educare, insegnare. Il gusto della sfida, la funzione sempre utile dell'errore, i rapporti sociali, l'importanza delle regole… sono ingredienti preziosi e irrinunciabili di un processo di apprendimento in cui, attraverso il gioco, il bambino svolge il ruolo di protagonista assoluto.

Durante il workshop saranno presentate alcune esperienze di insegnamento-apprendimento ludiche realizzate a scuola con alunni di diverse età, in particolare della scuola primaria e dell'infanzia, ed alcuni momenti di gioco a casa.

Molti stimoli nascono dalla sperimentazione sul campo di vari giochi didattici prodotti negli ultimi anni dal Centro Studi Erickson, a cui i relatori hanno partecipato.

Relatori: Filippo Barbera , Ilaria Cervellin , Flavio Fogarolo

Filippo

Barbera

Ilaria

Cervellin

Flavio

Fogarolo

Project Based Learning: sviluppare competenze realizzando progetti

SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

Il Project Based Learning è una metodologia molto diffusa nei paesi anglosassoni, consiste nel porre l’accento sull’apprendimento da esperienze complesse, orientate verso il raggiungimento di uno scopo o di un obiettivo specifico, permettendo di sviluppare l’intelligenza degli alunni in modo critico, di analizzare e valutare le informazioni che ricevono, di insegnare loro a lavorare in gruppo. Da qualche anno, partendo dalla necessità di valutare le competenze, alcuni Istituti, con la supervisione del Prof. Daffi, hanno iniziato a progettare compiti di realtà simultaneamente all’utilizzo in classe di una metodologia Project Based Learning. Gli studenti sono quindi stati spinti a raggiungere obiettivi a lungo termine che hanno a che fare con problemi di vita reale, ciò permettendo loro di osservarne la complessità, nonché di sperimentare la necessità di lavorare non solo sulle conoscenze ma, soprattutto, sulle competenze. Dalle esperienze del gruppo di lavoro coordinate dal Prof. Daffi, la metodologia del PBL risulta particolarmente efficace e motivante soprattutto per gli alunni che, avendo difficoltà di comportamento, faticano nell’acquisire conoscenze e competenze attraverso una adeguata partecipazione alle lezioni organizzate attraverso strutture classiche.

Le tappe fondamentali del PBL sono:

  • Creare squadre che lavorino ad un progetto per un periodo che va dalle tre alle otto settimane;
  • porre una serie di domande che stabiliscano ciò che lo studente ha bisogno di apprendere, come e quando apprenderlo;
  • definire le tappe del progetto, creare un piano che preveda come giungere alla soluzione di un problema reale prevedendo anche una presentazione finale, da fare dinanzi a esperti, genitori e/o conoscenti;
  • dare valutazioni puntuali e/o feedback ai singoli progetti, alle capacità di comunicazione scritta e orale, al lavoro di squadra, pensiero critico, e ad altre importanti competenze che emergono durante tutto questo processo formativo.

La metodologia del PBL, oltre a favorire nell’alunno e nel docente una reale centratura sulle competenze, richiede agli insegnanti di ripensare al proprio ruolo diventando “esperti facilitatori” in grado di ricoprire il ruolo di “enzimi” nel processo di trasformazione della conoscenza in competenza.

Il presente workshop, partendo da un’introduzione sulla metodologia del PBL, si prefigge di fornire alcuni suggerimenti pratici per sperimentare in classe la metodologia stessa; verranno descritte esperienze condotte dal gruppo di lavoro coordinato dal Prof. Daffi, valutati i punti di forza e discusse le criticità.

Relatori: Gianluca Daffi

Gianluca

Daffi

Introduzione e presentazione - DARIO IANES

Relatori: Dario Ianes

Dario

Ianes

Dall'esperienza "Maestri di strada" alla scuola - CESARE MORENO

Relatori: Cesare Moreno

Cesare

Moreno

Scuola e questioni di genere. Riflessioni pedagogiche e tracce operative - IRENE BIEMMI

Relatori: Irene Biemmi

Irene

Biemmi

What it is, what it sn’t, and why it matters so Much! L’importanza dell’istruzione differenziata - CAROL ANN TOMLINSON

Relatori: Carol Ann  Tomlinson

Carol Ann

Tomlinson

La didattica per competenze in 5 passi - EVA PIGLIAPOCO, IVAN SCIAPECONI

Relatori: Eva Pigliapoco , Ivan Sciapeconi

Eva

Pigliapoco

Ivan

Sciapeconi

La scuola si fa da me - Per cambiare bisogna salire un piano in più - CARLO SCATAGLINI

Con: Ilaria Santilli (Reading) - Davide Granato (Chitarra) - Francesco Rapinesi (Contrabbasso).  

Relatori: Carlo Scataglini , Ilaria Santilli , Davide Granato , Francesco Rapinesi

Carlo

Scataglini

Ilaria

Santilli

Davide

Granato

Francesco

Rapinesi

APRENDO-APPRENDO: Lapbook per costruire il proprio metodo di studio

SCUOLA PRIMARIA

Il lapbook è un insieme dinamico e creativo di materiali che rientra nella sfera del learning by doing, in cui l’alunno è al centro del proprio apprendimento. È uno strumento coinvolgente, che può essere pensato come una mappa concettuale tridimensionale volta a sintetizzare un dato argomento: può essere costruito in itinere man mano che si affronta un argomento o come strumento di sintesi da realizzare una volta completata la trattazione di un tema. Dopo una breve introduzione sui fondamenti pedagogici e le modalità di utilizzo di questo strumento si approfondirà, mediante delle esercitazioni mirate, il concetto di affordance attraverso la realizzazione di alcuni template.

Relatori: Giuditta Gottardi , Ginevra Gottardi

Giuditta

Gottardi

Ginevra

Gottardi

Giocare per crescere

SCUOLA DELL'INFANZIA

SCUOLA PRIMARIA

L’elevato numero di bambini che, nella scuola dell’obbligo, presentano fragilità dell’attenzione e dell’autocontrollo, rappresenta un bisogno sociale a cui dare risposta. Il gioco è un potentissimo strumento per valorizzare le differenze individuali e sviluppare le funzioni esecutive in bambini e ragazzi. Tutte le attività proposte uniscono al piacere di divertirsi, la possibilità di potenziare attenzione, memoria di lavoro, autoregolazione emotiva e pianificazione. Al tavolo operativo sarà presente un Game Trainer (figura professionale formata dal Prof. Gianluca Daffi). Immersi in un avventuroso mondo di pirati, attraversando oceani in compagnia di Vichinghi temerari e lupi famelici, giocheremo insieme sperimentando quanto l’apprendere possa essere divertente e socializzante. Noi GIOCHIAMO PER CRESCERE perché il gioco è una cosa seria; anzi terribilmente seria... PER TUTTI! Vieni a metterti in gioco con noi; le attività proposte sono pensate dal Prof. Daffi per bambini a partire dai 4 anni di età fino a…99!

 

Relatori: Irene Cambria , Tatiana Mulas

Irene

Cambria

Tatiana

Mulas

Dalle immagini alle parole: gettare il sasso nello stagno

SCUOLA PRIMARIA

Arte e testo. Illustrare libri che non sono ancora stati scritti, per scoprire quali storie si nascondono nelle immagini, sfruttando i limiti espressivi come strumento della libertà creativa.

Tre progetti di libri da realizzare insieme e da proporre in classe:

1. Il sedicesimo d’artista

2. Il libro delle trasformazioni

3. Il libro delle emozioni

Relatori: Giulia Orecchia

Giulia

Orecchia

Partiamo in prima! Una storia, laboratori multidisciplinari, giochi per creare un buon clima in classe e potenziare i prerequisiti

SCUOLA DELL'INFANZIA

SCUOLA PRIMARIA

Il gruppo effettuerà una breve esperienza relativa al significato e alle caratteristiche di un’accoglienza motivante per i bambini che iniziano la scuola primaria. I materiali, con i quali si condurrà il tavolo operativo, si caratterizzano per una didattica laboratoriale e propongono attività che stimolano le diverse intelligenze dei bambini sfruttando la componente ludica dell’apprendere. Si cercherà di supportare gli insegnanti con strumenti per iniziare a costruire l’identità del gruppo classe, per osservare e conoscere i propri alunni coinvolgendoli nel potenziamento dei prerequisiti fondamentali dell’apprendimento scolastico.

Relatori: Desiree Rossi , Anna Marinelli

Desiree

Rossi

Anna

Marinelli

Robotic Lab

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

La robotica offre un modello didattico attraente e divertente per un apprendimento attivo: imparare a essere, a conoscere, a fare, a vivere insieme. Con la robotica l’educazione e la formazione vengono indirizzate verso lo sviluppo di “competenze trasversali” necessarie a garantire l’apprendimento lungo tutto l’arco della vita e l’alunno è posto al centro del processo educativo come “costruttore” del suo apprendimento. L’introduzione della robotica educativa nella didattica, dalla primaria alla secondaria di secondo grado, presenta diversi vantaggi, perché è un approccio strategico, sistemico e per la vita. Per ogni sessione di 75 minuti, i partecipanti utilizzeranno in prima persona strumenti di robotica educativa per le scuole primarie e secondarie.

Si parte da ozobot, un robottino delle dimensioni di un pollice, in grado di rispondere a oltre mille comandi e di seguire un tracciato, fino ad arrivare a NXT, un kit di costruzioni dotato di un mattoncino intelligente programmabile. Passando per il set di costruzione WeDo utilizzato per assemblare e programmare modelli creativi e semplici di robot, e poi ancora si utilizzeranno i kit che permettono di applicare le dinamiche dell’energia rinnovabile alla robotica e il nuovissimo robot creato da Olivetti, O-robot 101, collegato a una piattaforma cloud che permette di gestire l’intelligenza del robot da remoto.

Relatori: Marco Brocchieri

Marco

Brocchieri

“La valigetta del Laboratorio di italiano”: giochi e attività per le prime due classi di scuola primaria

SCUOLA DELL'INFANZIA

SCUOLA PRIMARIA

I giochi presenti nella valigetta propongono di esplorare e sperimentare alcune abilità e concetti ritenuti qualitativamente importanti per lo sviluppo delle competenze linguistiche dei bambini nei primi due anni di scuola primaria. Le attività ludiche proposte risultano particolarmente interessanti e utili anche per progetti in continuità con la scuola dell'infanzia. Attraverso i giochi inseriti nella valigetta, i bambini vengono chiamati non solo a sperimentare nuovi concetti e nuove abilità ma a utilizzarli per la soluzione di una situazione problematica motivante (il gioco stesso) trasformandoli così in competenze significative e durevoli. I giochi si riferiscono ai quattro nuclei fondanti per l'insegnamento della lingua italiana, presenti nelle Indicazioni Nazionali del 2012 (Oralità: ascolto e parlato, Lettura, Scrittura, Riflessione linguistica e Arricchimento del lessico (insieme nei primi due anni di scuola). I partecipanti al tavolo avranno concretamente la possibilità di cimentarsi in questi giochi, sperimentandone in prima persona i molteplici usi e le molte finalità didattico-pedagogiche. Tra queste:

  • scoprire e sperimentare nuovi concetti e abilità;
  • consolidare e rinforzare concetti già acquisiti;
  • stimolare le funzioni cognitive ed esecutive che sono alla base delle competenze di problem solving, nell'uso della creatività e del pensiero divergente;
  • interagire con gli altri sviluppando le proprie competenze sociali e civiche nel rispetto di regole condivise;
  • coinvolgere e stimolare diversi canali apprenditivi, attivando le molteplici intelligenze di ciascuno;
  • favorire l'attivazione cognitiva per trasformare gli apprendimenti (conoscenze e abilità) in competenze.

Relatori: Giuseppina Gentili

Giuseppina

Gentili

Volare in matematica con gli strumenti del metodo analogico Bortolato

SCUOLA PRIMARIA

Il metodo analogico intuitivo si fonda sul modo naturale di apprendere di ognuno di noi attraverso analogie, metafore e associazioni. Valorizza le capacità intuitive dei bambini e ridimensiona la didattica; limita le spiegazioni verbali perché ogni bambino impara prima facendo e poi comprendendo il linguaggio specifico e i concetti teorici che ci sono dietro. L’uso di strumenti per l’apprendimento favorisce l’autonomia e il rispetto delle modalità di ognuno. In questa sezione sarà possibile avere una panoramica dei testi e degli strumenti dedicati all’area della matematica relativamente alle cinque classi della scuola primaria.

  • La linea del 20: per la classe prima dove si tratta in particolare il calcolo mentale
  • La linea del 100: per la classe seconda con lo strumento per apprendere le tabelline e una sezione dedicata ai problemi per immagini
  • La linea del 1000: per la classe terza con gli strumenti per comprendere le frazioni, le percentuali, l’euro e lo strumento delle tabelline per eseguire le divisioni
  • Al volo in quarta e quinta: per affrontare i programmi di quarta e quinta della primaria con approfondimenti sui problemi e sulla geometria.
  • Disfaproblemi e Disfaproblemi con la calcolatrice: per risolvere problemi in modo intuitivo senza pensare alle operazioni.

Relatori: Mariarosa Fornasier , Loredana Bertani

Mariarosa

Fornasier

Loredana

Bertani

I numeri con la retta di AlNuset: strumenti e strategie per l'apprendimento dei sistemi numerici

SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

Nonostante le potenzialità didattiche offerte dalle nuove tecnologie siano spesso evocate, c'è la tendenza a sottostimare la complessità del processo di integrazione degli strumenti tecnologici nella pratica didattica sottovalutando, in particolare, le difficoltà che l'insegnante affronta nel mettere in pratica tali potenzialità.

Con le attività proposte in questo tavolo operativo si intende non solo introdurre gli insegnanti alle funzionalità di base del software “AlNuSet”, ma soprattutto fornire un'idea di come e perché tali funzionalità possano essere sfruttate in classe: l'obiettivo è guidare l'insegnante verso un utilizzo autonomo e consapevole dello strumento rispetto ad obiettivi didattici specifici. L'elemento chiave del software, infatti, è costituito dalla Retta Algebrica concepita non solo per rappresentare numeri ma anche per operare con essi: l'originalità della Retta Algebrica di “AlNuSet” sta nel combinare le rappresentazioni dei numeri e quelle delle operazioni algebriche, offrendo un modello efficace per visualizzarne il significato e le proprietà.

 

Relatori: Maria Alessandra  Mariotti

Maria Alessandra

Mariotti

Educare alla chimica. Esperimenti interattivi da replicare in classe e suggerimenti metodologici sulla didattica della chimica.

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

In questo tavolo operativo si mostreranno esperimenti interattivi da replicare in classe e verranno forniti suggerimenti metodologici sulla didattica della chimica.

Mediante alcune semplici e sicure reazioni chimiche, sarà possibile sperimentare le interazioni tra luce e materia e produrre delle stampe fotografiche con una tecnica nota come cianotipia.

Relatori: Fondazione Golinelli

Fondazione

Golinelli

A tutta Fisica!

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

La fisica è tutto intorno a noi. L'elettricità non è solo nei cavi in rame, ma anche nel nostro corpo. La dinamica non si riduce solo allo studio dei principi newtoniani, ma è colei che ci ha permesso di avvicinarci alle stelle. In questo workshop, capiremo insieme come rendere la fisica trasversale alle altre discipline scientifiche, attraverso semplici ma accattivanti esperimenti, facilmente replicabili in classe. Infine, vi coinvolgeremo in prima persona in dinamiche educative che vi permetteranno di sviluppare in aula alcune delle principali soft skills, come teamwork e problem solving.

Relatori: Chiara Trevisin , Alessio Scaboro

Chiara

Trevisin

Alessio

Scaboro

Educare la mente per raggiungere le emozioni

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Risulta abbastanza evidente il fatto che determinate condizioni emotive e stati d’animo abbiano un’influenza rilevante sull’apprendimento e sulla motivazione scolastica. Quanto più mettiamo il bambino in grado di vivere emozioni positive in ambito scolastico, tanto più lo aiuteremo ad apprendere. Questo tavolo propone di fornire esempi su come strutturare attività finalizzate a potenziare in bambini e adolescenti la conoscenza dei meccanismi mentali che spesso conducono a reazioni emotive controproducenti e dannose. Partendo dal presupposto che le emozioni NON possono essere educate, ma solo vissute con consapevolezza, verranno presentate alcune attività finalizzate ad incrementare nel bambino la conoscenza del rapporto tra mente ed emozioni. Il nostro sistema educativo raramente si occupa di come insegnare al bambino come pensare il modo razionale al fine di acquisire la capacità di dominare emozioni distruttive anziché esserne dominato.  In un’epoca in cui l’irrazionalità ha assunto dimensioni macroscopiche nello scenario politico, economico, religioso, il pensiero razionale acquista più che mai un valore legato alla sopravvivenza della specie.

Relatori: Luigi Russo

Luigi

Russo

Robotic competition: l’adrenalina della gara

SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Attaccanti e portieri, soccorritori in situazione d’emergenza, esploratori alla ricerca di luci, gas o suoni, ballerini attori alle prese con coreografie e interpretazioni teatrali... Robot di “bulloni e viti” si muovono in modo autonomo, spesso interamente auto costruiti, e si sfidano ogni anno in occasione della RomeCup. Tutti i robot in gara sono frutto del lavoro di docenti e studenti delle scuole di tutta Italia. L’esperienza delle competizioni della Romecup approda a Didattiche 2018: i partecipanti assisteranno a brevi dimostrazioni di gara tra robot e avranno la possibilità di approfondire come dar vita a un team di lavoro introducendo nella didattica la robotica educativa, dalle competenze da mettere in campo alle dotazioni tecniche necessarie. Si vinca o si perda, gareggiando si impara.

Relatori: Paolo  Torda

Paolo

Torda

Gioco da tavolo come veicolo di competenze

SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

Durante il tavolo operativo si illustrerà una metodologia di utilizzo del gioco da tavolo d'autore in campo educativo/scolastico elencando i punti forti della metodologia e facendo provare ai partecipanti alcuni giochi per poi esaminarne caratteristiche e potenzialità. Ad una breve introduzione teorica seguirà quindi una attività ludica ed un esame e rilettura della partita.

Il tavolo operativo è aperto anche agli insegnanti della scuola dell'infanzia che vogliono avere un'idea delle basi metodologiche. 

Relatori: Andrea Ligabue

Andrea

Ligabue

Tinkering: un metodo per comprendere, esplorare e costruire in maniera creativa!

SCUOLA DELL'INFANZIA

Tinkering è un termine inglese che vuol dire letteralmente armeggiare, adoperarsi, darsi da fare; è un modo di sperimentare attraverso attività di costruzione che stimolino la creatività, l'indagine e l'esplorazione. Lo scopo di questa metodologia è realizzare oggetti di vario genere utilizzando materiali di recupero facilmente reperibili anche in casa. Si tratta di una forma di didattica innovativa in cui si impara facendo: è una palestra per aspiranti maker che insegna a “pensare con le mani”, un metodo educativo per avvicinare bambini e ragazzi allo studio delle materie STEM in modo pratico e divertente.

Lo scopo delle attività proposte sarà quello di realizzare dei semplici circuiti: con l'aiuto di materiali di riciclo, pasta conduttiva, pennarelli, led e motorini costruiremo dei simpatici e divertenti oggetti. L’assemblaggio di questi oggetti sarà ad opera dei partecipanti, che dovranno creare il modello più adatto attraverso diverse prove e qualche errore!

Relatori: Giorgia Bissoli

Giorgia

Bissoli