Relatore/Relatrice


Sara Franch

Edizioni Centro Studi Erickson

BIOGRAFIA

Esperta di educazione, didattica, con specializzazione nell'educazione alla cittadinanza globale ed esperienza nell'ambito della cooperazione internazionale. Ha conseguito un dottorato di ricerca in pedagogia sociale presso la Libera Università di Bolzano, e in Erickson si occupa di ricerca e sviluppo sui temi dell'educazione e dell'innovazione didattica.

 

Attività


IA3. Curricolo: cosa vale la pena imparare?

La sessione si aprirà con una riflessione intorno all'essenzializzazione dei curricoli scolastici partendo da una prospettiva neuroscientifica e pedagogica, con particolare attenzione alla progettazione a ritroso di Jay McTighe e Grant Wiggins. Verranno inoltre presentati i Laboratori del Sapere, una nuova Idea delle Avanguardie Educative (INDIRE), nata da una collaborazione con il CIDI (Centro Iniziativa Democratica Insegnanti), per una riflessione sulle didattiche disciplinari. L’intervento si concluderà con un approfondimento rispetto al sovraccarico del curricolo e di una nuova organizzazione dei saperi alla luce di un approccio ecosistemico all’apprendimento.

 

DESTINATARI: Insegnanti di ogni ordine e grado scolastico.

 

Relatori: Sara Franch , Alessandra Cenerini , Beatrice Aimi , Alessandra Anichini

Sara

Franch

Alessandra

Cenerini

Beatrice

Aimi

Alessandra

Anichini

IA4. Il razzismo della scuola: come riconoscerlo e sradicarlo?

La scuola è il luogo principale in cui bambini, bambine e adolescenti incontrano il razzismo. A scuola, come nella società, il razzismo ha una connotazione sistemica e assume diverse manifestazioni. Diverse ricerche dimostrano che la discriminazione razziale ha un impatto sull'apprendimento, sullo sviluppo e sui risultati, a breve e lungo termine. Ciò rende necessaria una rinnovata attenzione ai sistemi e alle politiche che perpetuano il razzismo. Quali sono gli aspetti critici delle attuali politiche e pratiche inclusive nella scuola italiana? In che modo ignorano l’intersezione della disabilità con altri aspetti identitari come razza, lingua, cittadinanza e status migratorio? Stereotipi e pregiudizi nei contesti educativi sono particolarmente pervasivi e sono all’origine di fenomeni di discriminazione e esclusione. Come riconoscere e superare pregiudizi e stereotipi insiti nei curricoli, nei libri di testo, nei materiali didattici, nel linguaggio e negli atteggiamenti del personale della scuola e di alunni ed alunne? Che tipo di libri di testo e scelte didattico-curricolari sono adatte a mettere in discussione la costruzione di identità basate su paradigmi nazional-europei, maschili e antropocentrici? La ricerca evidenzia inoltre connessioni tra razzismo, estremismo e radicalizzazione giovanile. Quali strumenti di prevenzione e contrasto sviluppare a livello scolastico?

La partecipazione di Valentina Migliarini è prevista a distanza. 

 

DESTINATARI: Insegnanti di ogni ordine e grado scolastico.

 

Relatori: Sara Franch , Alessandro Bozzetti , Valentina Migliarini , Tiziana Chiappelli , Massimiliano Lepratti

Sara

Franch

Alessandro

Bozzetti

Valentina

Migliarini

Tiziana

Chiappelli

Massimiliano

Lepratti

ID3. Cittadinanza globale e educazione alla pace

Al centro dell’attenzione della scuola ci sono persone che stanno crescendo e «imparando a vivere» in un mondo globalizzato, complesso, interconnesso e interdipendente. In questo contesto, è mutato il concetto di cittadinanza, storicamente limitato alle tradizionali dimensioni nazionali e subnazionali. Oggi parlare di educazione civica richiede di mettere al centro una concezione di cittadinanza plurale: locale, regionale, nazionale, europea, globale. La Strategia Italiana per l'Educazione alla Cittadinanza Globale, approvata nel 2018, identifica le «pedagogie» per un’educazione civica in ottica di cittadinanza globale. In che misura intersecano le pratiche educative attuali e in quali modi possono essere promosse? Affrontare oggi a scuola le complessità delle sfide del presente in un’ottica di cittadinanza globale significa trovarsi di fronte alla dirompente e delicata questione dei conflitti e delle guerre. Nell’era dell'infodemia e di fronte a racconti contrastanti che adottano linguaggi tendenti alla spettacolarizzazione dei conflitti e delle guerre, la scuola è in grado di fornire gli strumenti educativi per interpretare messaggi spesso veicolati, se non addirittura falsi? Una strada da percorrere per costruire senso critico e consapevolezza responsabile potrebbe essere quella dello storytelling, di una narrazione di pace. Educazione alla cittadinanza globale è infatti educazione alla pace.

 

DESTINATARI: Insegnanti di ogni ordine e grado scolastico.

 

Relatori: Ivan Sciapeconi , Sara Bin , Alessio Surian , Sara Franch

Ivan

Sciapeconi

Sara

Bin

Alessio

Surian

Sara

Franch