Relatore/Relatrice


Mario Pireddu

Università degli Studi della Tuscia

BIOGRAFIA

È Professore Associato di didattica, pedagogia speciale e ricerca educativa presso il Dipartimento di Scienze Umanistiche, della Comunicazione e del Turismo dell’Università degli Studi della Tuscia. Ha insegnato Tecnologie per la Formazione degli Adulti e Scritture di Rete presso il Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi Roma Tre, dove è stato coordinatore tecnico-scientifico del corso online in Scienze dell’Educazione. È membro di diversi gruppi di ricerca italiani e internazionali, e si occupa di comunicazione e forme dell’apprendimento, di scuola e ambienti per la formazione. Per il Piano Nazionale Scuola Digitale si è occupato della formazione degli Animatori Digitali e dei Dirigenti Scolastici della Regione Lazio. Tra le sue pubblicazioni: "Algoritmi. Il software culturale che regge le nostre vite" (Luca Sossella Editore, 2017), "Social Learning. Le forme comunicative dell’apprendimento" (Guerini, 2014); "Storia e pedagogia nei media" (#graffi 2014, con R. Maragliano).

Attività


D4. Intelligenza artificiale, creatività e differenziazione

In poco più di un anno l’intelligenza artificiale è entrata a far parte dei nostri discorsi e delle nostre esplorazioni online. Per molti è diventata strumento di lavoro, per ancora più persone è diventata sinonimo di preoccupazione e pericolo di un uso disfunzionale della tecnologia, che alimenta disimpegno e visioni stereotipiche della conoscenza. Ammettetelo, in molti ve lo state chiedendo: “Questo abstract lo ha scritto una persona reale o lo ha scritto un sistema di intelligenza artificiale?” Questa domanda fino a poco più di un anno fa non esisteva nelle nostre menti, se non in qualche comunità di esperti tecnologici o in ambiti accademici. Oggi è un interrogativo esplicito o un dubbio che ci poniamo ogni volta che leggiamo un articolo, un annuncio o anche un compito a casa dei nostri studenti e delle nostre studentesse di scuola secondaria o di università. Per il mondo della scuola e della didattica il dibattito è più che acceso. Tra gli apocalittici che ne rifiutano una qualsiasi utilità e chi al contrario esprime una totale positività per il nuovo e per l’efficienza acritica del sistema, esiste una larga fetta di ricercatori, insegnanti e educatori che cercano di avere maggiore consapevolezza e sperimentano usi positivi e costruttivi. Nel dialogo con i relatori si cercherà di far emergere i principali snodi critici legati all’uso didattico dell’intelligenza artificiale, tra potenzialità creative e di differenziazione e rischi di omologazione e disimpegno. Si cercherà di capire meglio cosa significa veramente «artificiale», qual è la sua natura e quali cambiamenti può portare alla costruzione della nostra intelligenza umana e, in particolare, dei processi di apprendimento.

Relatori: Mario Pireddu , Francesco Zambotti , Stefano Moriggi , Lorenzo Redaelli

Mario

Pireddu

Francesco

Zambotti

Stefano

Moriggi

Lorenzo

Redaelli