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Metodo Analogico ossia il modo di apprendere di tutti noi

«Ciascun bambino impara a modo suo. Ciascun insegnante trova la sua strada.
Alla fine si scopre che in entrambi i casi si affronta la complessità in modo simmetrico con l’intento di intercettare il percorso giusto, quello più breve.
Si dissolve in questo modo l’idea stessa di un metodo specifico al quale aderire. Questa presa di consapevolezza suona come una liberazione. 
Autorizza ogni insegnante a vedere con i propri occhi seguendo un percorso di autenticità.

E ci si butta ogni giorno nell’insegnamento con la gioia di progredire:

concentrandosi sull’essenzialità 
nel fidarsi delle potenti capacità dei bambini 
nella scelta di limitare le spiegazioni verbali che appesantiscono le ali 
nel preoccuparsi della disponibilità all’apprendimento, piuttosto che delle capacità 
nell’evitare un atteggiamento assiduo di controllo
nel resistere alle seduzioni dell’insegnamento “a goccia” 
nel fornire le immagini generali da cui il bambino può ricavare da solo il suo percorso di comprensione.

Un programma di serenità e di leggerezza. Un cambiamento per insegnanti e bambini che ritrovano nel Metodo Analogico il proprio modo di apprendere. Il modo normale, ma straordinario della vita.»

Camillo

Bortolato

Come impara un bambino? Le domande e i dialoghi pedagogici tra Montessori e Metodo Analogico

I debiti e i crediti didattici e pedagogici sono elemento vitale della ricerca educativa, del fare scuola ponendosi domande ed osservando il lavoro dei bambini per trovare risposte autentiche anche se mai definitive. Maria Montessori ci lascia la sua eredità più importante nell’invito a considerare i metodi, anche quello da lei formulato, molto meno importanti di ciò che i bambini possono rivelarci di nuovo o imprevisto.

Il dialogo aperto con il maestro Camillo Bortolato assume proprio questo punto di vista, in una familiarità con lo sguardo montessoriano che parte dal valore prezioso della mano come strumento dell’intelligenza, dalla competenza innata di ciascun animo umano sin dalla prima infanzia e approda alla domanda che muove il nostro lavoro comune: “hai chiesto ad un bambino se ha voglia di imparare?”.

 

Sonia

Coluccelli

Treviso 1478: il primo libro di aritmetica stampato nel mondo

Un percorso di riscoperta della matematica italiana che ha introdotto per prima in Europa la matematica posizionale indo-araba, la madre di tutte le matematiche posteriori: nel 1202 Leonardo Pisano, detto il Fibonacci scrisse il Liber Abaci, proponendosi di diffondere il sistema numerico decimale indo-arabico. La sua eredità fu accolta fra mille difficoltà dagli abacisti e dai maestri d’abaco nel tardo Medioevo: il 10 dicembre 1478 uscì a Treviso un libretto anonimo, composto di 62 fogli non numerati, sull’aritmetica e le sue applicazioni, il primo comparso a stampa nel mondo, noto tra gli studiosi come L’Aritmetica di Treviso o come Larte de labbacho.

In poche righe, l’autore spiega il motivo della comparsa dell’opera, definisce tre tipi di numero e descrive le operazioni fondamentali sia nell’uso di numeri interi che di numeri frazionari. L’ignoto autore chiude la sua opera con l’aforisma: “Che zuova la virtù a chi non se affadica: Niente”.

Quali principi restano ancora oggi nel Metodo Analogico?

Quirino

Bortolato

Lo stupore dell’italiano: l’apprendimento del dire e fare

La regia educativa per l’apprendimento della lettura e della scrittura è un elemento fondamentale nella didattica dell’italiano. È necessario fare leva sul pensiero magico del bambino e sull’affabulazione dell’insegnante insieme alla potenza della narrazione.

Inoltre, come consolidare la lettura e la scrittura? Partendo ed entrando nel testo, riflettendo sul ruolo della riscrittura, del linguaggio figurato e della grammatica testuale.

Il Metodo Analogico fornisce, in questo ambito didattico, delle facilitazioni procedurali che aiutano sia l’insegnante che il bambino in questo percorso di apprendimento.

Lucio

Carraro

L’approccio del Metodo Analogico nella didattica statunitense e nel mondo

Dopo 10 anni di insegnamento negli Stati Uniti, l’incontro con il Metodo Analogico e i suoi strumenti si è rivelato una scoperta stupefacente in linea con le esperienze d’oltreoceano più avanzate.

Sia in lingua che in matematica, si va verso un’accelerazione dei curriculi tradizionali adeguandoli alle vere capacità dei bambini.

In questo intervento, verranno illustrate le affinità e le divergenze con le pratiche usate negli Stati Uniti e in altri Paesi del mondo.

Lesleigh

Gennace