PROGRAMMA

 

VENERDì 13 OTTOBRE | 10.00 - 12.30

PRIMA SESSIONE PLENARIA

  • La promozione della salute sessuale in adolescenza

Roberta Rossi (Psicoterapeuta, ECPS, Istituto di Sessuologia Clinica, Roma)

  • Diritti sessuali e adolescenza: tra protezione e sviluppo identitario

Stefano Eleuteri (Psicoterapeuta, Sessuologo clinico, Istituto di Sessuologia Clinica, Roma)

  • La gestione della confidenzialità nella consulenza con un adolescente

Francesca Tripodi (Psicoterapeuta, ECPS, Istituto di Sessuologia Clinica, Roma)

  • I genitori degli adolescenti: figure di dipendenza e indipendenza

Marco Silvaggi (Psicoterapeuta, ECPS, Istituto di Sessuologia Clinica, Roma)

  • Educazione sessuale olistica e Linee Guida internazionali

Piero Stettini (Psicoterapeuta, ECPS, Federazione Italiana di Sessuologia Scientifica, Savona)

VENERDì 13 ottobre | 14.00 - 16.00

WORKSHOPS

Ogni partecipante può frequentare una delle due attività in contemporanea:

LA VERITÀ VI PREGO SULL'AMORE. COME SOSTENERE L'EDUCAZIONE EMOTIVA, AFFETTIVA E SESSUALE IN PREADOLESCENZA E ADOLESCENZA

Chi cresce oggi riceve, intorno all'amore e alla sessualità, messaggi molto divergenti che a volte spaventano o banalizzano. I media sono saturi di messaggi che raccontano la pericolosità dell’amore e aiutano giustamente a fare prevenzione di ogni fenomeno che contamina il territorio dell’amore con quello della sopraffazione e della violenza. E' difficile però trovare narrazioni qualitativamente e quantitativamente simili, capaci di narrare anche l’altro lato della medaglia, ovvero come la relazione amorosa rappresenti una risorsa di importanza fondamentale per la nostra vita e la nostra realizzazione personale. Le ricerche ci dicono che gli adolescenti di oggi si innamorano molto meno di quelli delle generazioni passate, sanno molto di sesso e poco di amore e spesso maneggiano il proprio corpo e/o quello di un’altra persona sulla spinta dell’eccitazione, ma nella loro pulsione sessuale fanno fatica a far emergere il desiderio di una relazione vera, intima e profonda con un’altra persona. Molti specialisti invitano e informano i nostri figli su come si fa “un sesso perfetto”, ma davvero pochissimi aiutano a comprendere invece come si fa l’amore e soprattutto come si entra nel territorio in cui l’incontro con l’altro è fonte di profonda bellezza e di verità. Per sé e per chi ci sta accanto. La contrapposizione tra vita reale e vita virtuale e la distanza siderale che spesso connota queste due vite nel percorso di crescita, ci pone molti interrogativi su come oggi deve essere intesa l'educazione emotiva, affettiva e sessuale in età evolutiva. Questo workshop forse non darà risposte, ma certamente accenderà domande.

Interviene: Alberto Pellai (Dipartimento di scienze bio-mediche, Università degli Studi di Milano)

 

CYBER BULLISMO E NUOVI COMPORTAMENTI ABUSANTI ONLINE: TIPOLOGIE E PREVENZIONE

Nel cyber bullismo si parla di una relazione di abuso di potere ogni qual volta un/a ragazzo/a riceve aggressioni da altri attraverso l’uso del cellullare o della rete internet; lo stesso contenuto offensivo divulgato da un bullo può essere diffuso a cascata tra i riceventi, anche non direttamente implicati nella relazione bullo-vittima. Nel cyber bullismo, l’assenza di un contatto reale tra il bullo e la vittima (lake face to face contact) può facilitare la deumanizzazione e la persistenza del comportamento deviante. In questo intervento verrà data centralità alle vittime poiché la vittimizzazione da bullismo e cyber bullismo ha conseguenze funeste non solo in termini di salute mentale, ma anche in termini socio-relazionali. Sarà fatto un affondo su atti di bullismo e cyberbullismo di natura sessuale, sempre più in crescita tra ragazzi e ragazze. Oltre ad analizzare il fenomeno, verranno discusse le possibili traiettorie preventive e di intervento, partendo anche dall’analisi di un case study.

Intervengono: Irene Petruccelli (Psicologa, ECPS, Esperta in Psicologia Giuridica) e Giulio D'Urso (PhD, Ricercatore di Psicologia dello Sviluppo e dell’Educazione, Università degli Studi di Chieti e Pescara)

 

VENERDÌ 13 ottobre | 16.30 - 18.30

approfondimento

 

IDENTITA' ED INCONGRUENZA DI GENERE: LA PRESA IN CARICO PSICOLOGICA NEI PERCORSI DI AFFERMAZIONE DI GENERE

L'identità e l'incongruenza di genere, i meccanismi di sviluppo, il disagio nell'incongruenza di genere, e le possibili conseguenze sul benessere psico-fisico sono tematiche fondamentali. La ricerca ha fornito dei dati sull'incongruenza di genere che hanno sostenuto la depatologizzazione della diversità di genere e il cambio di paradigma nell'approccio alla cura. Alcune condizioni di morbilità psichiatrica in persone transgender possono essere collegate a vissuti ed esperienze specifiche, determinate dall'appartenenza a un gruppo sociale di minoranza. Dopo un’introduzione sul tema, si parlerà di quanto gli interventi psicoterapeutici debbano prendere in considerazione queste particolarità in modo da fornire un aiuto competente, mirato ed efficace. Verranno approfonditi gli attuali modelli di presa in carico all’interno di un percorso di affermazione di genere e si parlerà delle attuali raccomandazioni internazionali con una particolare attenzione alla depatologizzazione e al ruolo dell’esperto in salute mentale nel dare supporto ai giovani transgender e alle loro famiglie. Infatti, il ruolo del professionista della salute mentale resta rilevante, ma deve essere ridefinito in linea con quanto previsto dall'ICD-11 dell'OMS e le Standards of Care 8 della WPATH.

Intervengono: Lucia Pop (Center for Gender Identity, Sexological Center, Aalborg University, Denmark) e Jiska Ristori (Psicologa Psicoterapeuta, SOD Andrologia, Endocrinologia Femminile e Incongruenza di Genere, AOU Careggi, Firenze)

 

SABATO 14 ottobre | 9.00 - 11.00

APPROFONDIMENTO

 

LA SESSUALITÀ DELL’ADOLESCENTE TRA SPINTE AD AGIRE E RISCHIO DI INFEZIONI SESSUALMENTE TRASMESSE

Il comportamento sessuale è il principale determinante di cure mediche e ricoveri della popolazione mondiale tra i 15 e i 24 anni perché è causa di due importanti esiti biologici: le gravidanze indesiderate e le infezioni sessualmente trasmesse (IST). Se questo è stato particolarmente vero fino a qualche decennio fa nei paesi del Sud del mondo, negli ultimi anni il divario con il mondo occidentale è andato velocemente assottigliandosi per importanti cambiamenti intervenuti nell’epidemiologia delle principali IST in Europa, Stati Uniti e Canada. Inoltre l’attuale massiccia diffusione di internet e dei social ad uso soprattutto degli adulti, ha globalizzato e spettacolarizzato il comportamento sessuale agito, conducendo anche le e gli adolescenti a confrontarsi sempre più precocemente con un modello di comportamento sessuale fatto di modelli prestazionali, spettacolarizzabili, falsamente salutistici e lontani da rischi relazionali e infettivi. Questi cambiamenti obbligano oggi l’adolescente ad una difficile sfida: mettere di fronte le sue spinte ad agire la sessualità (la sperimentazione del Sé, la fiducia e la fusione con l’altro, la ricerca delle novità, l’attrazione, l’onnipotenza, il senso di possesso, ecc.) ad un aumentato rischio di infezioni sessuali. Come ci sta riuscendo? Rispondere a questa domanda è ciò che si tenterà di fare oltre a fare il punto sulle relazioni tra le diverse «sessualità» dell’adolescente e il rischio di malattia e di quali interventi gli specialisti della sessualità possono farsi portavoce e promotori per migliorare la consapevolezza su tali relazioni.

Interviene: Massimo Giuliani (Unità HIV/AIDS Istituto S.Gallicano (IRCCS) e UOSD Psicologia IFO, Roma)

 

SABATO 14 ottobre | 11.30 - 13.30

WORKSHOPS

Ogni partecipante può frequentare una delle due attività in contemporanea: 

ADOLESCENTI CHE NON ESCONO DI CASA: IL RITIRO SOCIALE

Il Ritiro sociale può essere definito come la tendenza a sottrarsi dalle opportunità di relazione con l’altro, sia che si tratti di adulti sia che si tratti di coetanei. In Italia, le cifre ufficiali ipotizzano un numero di ragazzi «ritirati sociali» che si aggira intorno ai 120.000, con una prevalenza tra i maschi, anche se il numero delle femmine è in aumento. La durata media dell’isolamento sarebbe di circa tre anni; l’età media di insorgenza di tale problematica sarebbe intorno ai 15 anni, molto spesso in concomitanza con l’ingresso al Liceo. Il rifiuto alla socialità avviene in maniera volontaria da parte dell’adolescente, una sorta di «scelta obbligata» di fonte al disagio che sperimenta nell’interazione con l’altro. Il Ritiro sociale è, infatti, nella maggior parte dei casi, la spia di un disturbo psicopatologico sottostante come un disturbo d’ansia, un disturbo depressivo, una psicosi o, in altri casi, un disturbo del Neurosviluppo come il Disturbo dello Spettro dell’Autismo ad alto funzionamento. Ovviamente il Ritiro sociale ha delle ripercussioni anche nella sessualità delle e degli adolescenti: questa fuga dall’intimità è una delle manifestazioni di un profondo disagio esistenziale. L’obiettivo del workshop è fornire una descrizione completa di come il Ritiro sociale si manifesta in adolescenza, dai primi segni fino alle evoluzioni più gravi. Sarà dato anche spazio agli interventi terapeutici da svolgersi con il ragazzo, la famiglia e gli insegnanti.

Interviene: Maria Pontillo (Psicoterapeuta, Unità operativa complessa di Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza, Ospedale pediatrico Bambino Gesù, Roma)

 

RETI INTIME: GLI ADOLESCENTI E L'INTIMITÀ INTERNET-MEDIATA

L’utilizzo delle tecnologie fa ormai parte della vita di tutti i giorni e i concetti di relazione, sessualità e intimità hanno subito un cambiamento importante dall’avvento di tali strumenti. Sebbene l’utilizzo della rete riguardi tutte le fasce d’età, per gli adolescenti il relazionarsi attraverso i social e internet in generale ha delle specificità che è bene considerare. Come professionisti della salute sessuale che operano nell’ambito di tale fascia d’età, risulta fondamentale potersi confrontare con questa tematica in maniera adeguata e al passo con le più aggiornate considerazioni prodotte all’interno del dibattito scientifico internazionale. In questo workshop si intende presentare una panoramica di tutti i fenomeni riguardanti il rapporto tra giovani e sessualità in rete e discutere degli effetti positivi e negativi sul funzionamento relazionale degli stessi, oltre a proporre una riflessione su come i partecipanti si collocano in merito alle relazioni internet mediate in questo target di popolazione. Essendo un argomento in continua evoluzione, si ritiene importante attuare un confronto su come il concetto è stato elaborato nel tempo proprio dagli addetti ai lavori, oltre a presentare le considerazioni riguardanti attivazioni su questo tema da poter portare sia nel setting clinico che di intervento gruppale con adolescenti.

Intervengono: Elisabetta Todaro (Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Istituto di Sessuologia Clinica, Roma) e Marta Girardi (Psicologa e consulente in Sessuologia, Roma)

SABATO 14 OTTOBRE | 14.30 - 16.30

SECONDA SESSIONE PLENARIA

  • Lavorare sul consenso e approccio sex positive

Daniela Botta (Psicoterapeuta, Sessuologa, Istituto di Sessuologia Clinica, Roma)

  • Minority stress e bisogni a cui dare risposta nella popolazione LGBTQ+

Francesca Tripodi (Psicoterapeuta, ECPS, Istituto di Sessuologia Clinica, Roma)

  • Affettività e sessualità negli adolescenti con disabilità intellettiva: una sfida possibile

Adele Fabrizi (Psicoterapeuta, ECPS, Istituto di Sessuologia Clinica, Roma)

  • Conclusioni e chiusura del Convegno

Chiara Simonelli(Psicologa, Psicoterapeuta, Sessuologa, ECPS, Istituto di Sessuologia Clinica, Roma)