Relatore/Relatrice


Manuela Pieretti

ASL Roma 2; Università di Roma Tor Vergata

Logopedista e pedagogista, ha lavorato nell’ambito del Servizio Sanitario Nazionale, occupandosi di attività clinica, di formazione e di ricerca. Autrice di   numerosi volumi ed articoli sui disturbi dell’apprendimento e del linguaggio. Attualmente svolge attività di consulenza presso l’associazione no-profit “Progetto Eirenè”. È docente presso il corso di laurea in Logopedia delle Università di Roma «Tor Vergata» e presso Master di Specializzazione di primo e secondo livello sui disturbi dello sviluppo.

Attività


Tiriamo le somme sulla discalculia evolutiva

Introduce e coordina: Manuela Pieretti (Progetto Eirenè, Università degli Studi di Roma Tor Vergata)

Discalculia evolutiva e core deficit: Quali evidenze?
Irene Mammarella (Professore associato in Psicologia dello Sviluppo, Dipartimento di Psicologia dello Sviluppo e della Socializzazione, Università di Padova)
La letteratura sulla discalculia evolutiva negli anni passati è stata dominata da due ipotesi principali: l’ipotesi di un core deficit a carico della rappresentazione di quantità o senso del numero e l’ipotesi di un deficit a carico di processi dominio-generali. Il presente studio parte dall’analisi di un numeroso campione di bambini (N=1,303) dal quale è stato selezionato, sulla base dei criteri maggiormente utilizzati in letteratura, un gruppo di bambini con disturbo specifico del calcolo. A tutti i bambini del campione sono state presentate delle prove sul senso del numero e delle prove dominio-generale.
I risultati, attraverso delle analisi di simulazione e delle curve ROC, suggeriscono che le differenze tra il gruppo con disturbo specifico del calcolo e il gruppo di controllo riflettono le caratteristiche della popolazione generale e nessuna delle misure considerate, inoltre, ha superato il livello di potenza diagnostica secondo le curve di ROC, pertanto nessuna di queste può essere considerata come core deficit. 

Le opportunità e le insidie della diagnosi di discalculia evolutiva
Andrea Biancardi (Psicologo, specialista ambulatoriale AUSL Bologna
Quando si approfondiscono le difficoltà che hanno portato ad osservazione un bambino o un ragazzo presso i servizi dedicati, oltre alla valutazione delle abilità cognitive, di linguaggio, delle funzioni esecutive, delle competenze visuo-prassico-costruttive vi è la parte relativa alle abilità di base della letto-scrittura e del calcolo. Durante il workshop verrà approfondito il ruolo della discalculia all’interno di questo percorso, la cui complessità è necessario approfondire e conoscere.

Prospettive di intervento per la discalculia evolutiva
Enrica Mariani (Logopedista e pedagogista, Progetto Eirenè onlus, Docente a contratto presso l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata)
Il crescente interesse verso i disturbi del neurosviluppo ha indotto, di pari passo, un’attenta riflessione sulle potenzialità degli interventi ri-abilitativi. In particolare, la riabilitazione del disturbo specifico del calcolo ha rappresentato, e tuttora costituisce, una sfida per i clinici, sia per le difficoltà nel mettere a fuoco l’essenza del disturbo, sia per le innegabili interconnessioni tra processi di apprendimento e modalità di insegnamento, sia per l’esiguità della ricerca scientifica in questo specifico ambito.
L’obiettivo del presente intervento è condividere quanto emerso dalla recente letteratura internazionale, individuando, all’interno delle molte criticità, gli elementi più utili per la pratica clinica.

 

Relatori: Enrica Mariani , Manuela Pieretti , Andrea Biancardi , Irene Mammarella

Enrica

Mariani

Manuela

Pieretti

Andrea

Biancardi

Irene

Mammarella