Relatore/Relatrice


Letizia Sabbadini

Attività


La disprassia verbale evolutiva

L'INTERVENTO NON VERRA' REGISTRATO

La Disprassia Verbale Evolutiva o DVE rappresenta una delle categorie nosologiche più controverse nella clinica dei disordini del linguaggio. Si presenta come un disturbo dell’articolazione del linguaggio che comporta una compromissione a carico del processo di sequenzializzazione prearticolatoria e, successivamente, della coarticolazione dei fonemi e delle sillabe, determinando una scarsa intellegibilità dell’eloquio. Altro tratto caratteristico di questi soggetti, quando è presente una produzione verbale, seppur ridotta e fonologicamente deficitaria, è la disprosodia. La prosodia rappresenta un fenomeno complesso, caratterizzato da fini modificazioni del vocal tract con effetto sulla frequenza, sull’intensità, sulla durata e sulla linearità del flusso vocale. A livello clinico quindi è necessario tener conto di molteplici fattori e di una grande variabilità in diverse aree dello sviluppo; sia la valutazione che il progetto di terapia debbono assumere un approccio multisistemico, per operare a un alto livello di specializzazione. La terapia logopedica avrà dunque diverse strade da percorrere: quella fonetica-fonologica, compresa la diadococinesi sia fonetica che motoria, e quella prosodica, dove il lavoro sarà incentrato sui livelli di percezione e di modulazione attraverso i ritmi e le melodie del metodo Drežančić. Nel presente workshop saranno considerati alcuni di questi aspetti sia in riferimento alla valutazione che all’approccio metodologico terapeutico più completo ed efficace.

Relatori: Letizia Michelazzo , Letizia Sabbadini

Letizia

Michelazzo

Letizia

Sabbadini