×
Condividi
https://eventi.erickson.it/convegno-logopedia-2020/session-detail/1832/dislessia-e-disortografia-evolutiva-novit-di-ricerca-di-valutazione-e-di-intervento
Dislessia e disortografia evolutiva: novità di ricerca, di valutazione e di intervento
Introduce e coordina: Anna Giulia De Cagno (Vicepresidente FLI, Roma)
Dalla valutazione all’intervento: una proposta di approccio integrato ai disturbi di elaborazione del testo scritto
Daniela Traficante (Professore Associato in Psicologia dello sviluppo e dell’educazione Dipartimento di Psicologia, SPAEE, Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano)
I dati provenienti dalle ricerche sulle basi neurobiologiche dei processi di lettura e di scrittura mettono in evidenza la complessità dei circuiti cerebrali implicati nell’elaborazione del linguaggio scritto, ma anche l’importanza dell’esperienza nel modellare tali circuiti. In questo contesto è quindi utile avere strumenti di valutazione che forniscano indicatori del funzionamento degli specifici meccanismi coinvolti nella decodifica del testo scritto, per la progettazione di interventi mirati. Inoltre, dalla letteratura internazionale emergono elementi a favore di trattamenti che affrontino i disturbi di apprendimento del linguaggio scritto in un modo integrato, tenendo conto dell’interconnessione tra livelli diversi di elaborazione delle rappresentazioni linguistiche. In questo contributo verranno presentate due proposte operative: TILTAN-IT, un nuovo sistema di codifica degli errori di lettura, costruito sulla base del modello a due vie esteso di Friedmann e Coltheart (2018), sviluppato per l’individuazione delle dislessie evolutive; EUREKA, un programma di intervento evidence-based, adattamento alla lingua italiana del programma RAVE-O di Wolf et al. (2000), efficace per il trattamento della dislessia e della disortografia.
I disturbi di apprendimento in una prospettiva multi-livello: implicazioni per la diagnosi e il trattamento"
Pierluigi Zoccolotti (Professore ordinario di Psicologia generale - Dipartimento di Psicologia, Sapienza università di Roma)
Negli ultimi anni si sono accumulati molti dati sperimentali sui disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) come dislessia e discalculia. E’ diventato progressivamente chiaro che per rendere conto di questa grande mole di dati è utile vedere i DSA in una prospettiva multi-livello (ad es., disturbi comportamentali complessi, processi cognitivi, sistemi neurali e fattori eziologici protettivi e di rischio; Pennington, 2006). Questa prospettiva aiuta a comprendere meglio i dati sperimentali e, in particolare, ad inquadrare la frequente associazione (o comorbidità) che i DSA mostrano tra loro e con altri disturbi evolutivi, quali ADHD, disturbi del linguaggio e disturbi della coordinazione motoria. Pensare i DSA in una prospettiva multi-livello aiuta a costruire modelli cognitivi integrati tra lettura, scrittura e calcolo, piuttosto che separati, come avvenuto nella tradizione cognitivista. A loro volta questi modelli spingono ad un approccio diagnostico più integrato (come in parte già recepito dal DSM-5) e possono avere anche interessanti implicazioni riabilitative.
Relatori:
Anna Giulia De Cagno
, Pierluigi Zoccolotti
, Daniela Traficante