Relatore/Relatrice


Francesca Maci

LabRIEF – Laboratorio di Ricerca e Intervento in Educazione Familiare, Università di Padova; Università Milano Bicocca

BIOGRAFIA

Assistente sociale specialista, ha conseguito il dottorato di ricerca in Scienze organizzative e direzionali presso l'Università Cattolica di Milano. Collabora con il Corso di laurea in Servizio sociale dell'Università Milano Bicocca dove insegna Metodi e Tecniche del Servizio Sociale.

Da numerosi anni svolge la professione di assistente sociale nell'ambito del lavoro con i bambini, i ragazzi e le famiglie e più recentemente nell'area della progettazione sociale. Si occupa di formazione e supervisione presso servizi sociali territoriali pubblici e di terzo settore, con specifico riferimento all'area della tutela minorile. Svolge, inoltre, attività di attività di giudice onorario presso il Tribunale dei Minorenni di Milano.

È membro di LabRIEF (Università di Padova) con il quale collabora alla realizzazione del Programma di Intervento per la Prevenzione dell’Istituzionalizzazione (P.I.P.P.I.).

È esperta italiana del modello innovativo delle Family Group Conference (FGC) sul quale ha svolto numerosi progetti di ricerca-intervento. Sul tema ha pubblicato con Erickson “Lavorare con le famiglie nella tutela minorile. Il modello delle Family group conference (2011)” e “Come Facilitare una Family group conference. Manuale operativo per le Riunioni di Famiglia (2017)”.

Attività


Family Group Conferences, Gruppi di Auto/mutuo aiuto, Dialoghi sul futuro: approcci innovativi per promuovere la partecipazione delle famiglie

 

Favorire la partecipazione dei genitori nel contesto della tutela minorile costituisce, al contempo, un dovere professionale e un obiettivo cui tendere, per questo è importante poter disporre di strumenti professionali che aiutino gli operatori a raccogliere e valorizzare il punto di vista delle famiglie. Il modello delle Family Group Conferences, i Gruppi di Auto/mutuo aiuto e i Dialoghi sul futuro si caratterizzano per l’approccio altamente partecipativo, che pone al centro dei processi decisionali le relazioni familiari e di prossimità. Il primo strumento fornisce un percorso strutturato, che conduce i bambini, i ragazzi e le loro famiglie ad una presa di decisione condivisa, il secondo, invece, si configura come un’opportunità di accompagnamento maggiormente aperta, che può sostenere le persone e le famiglie lungo tutto il processo di aiuto. Il terzo è una tecnica che, partendo dal positivo, lancia la riflessione verso un futuro migliore, coinvolgendo ogni diretto interessato nella costruzione di un piano condiviso, sostenibile, concreto. All’interno del simposio, si discuterà sul tema del coinvolgimento delle famiglie nei percorsi di tutela e di come Family Group Conferences, Gruppi di Auto/mutuo aiuto e Dialoghi sul futuro possano costituire modalità di lavoro efficaci per definire una progettazione il più possibile partecipata.

 

Relatori: Francesca Corradini , Camilla Landi , Francesca Maci

Francesca

Corradini

Camilla

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Francesca

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