Relatore/Relatrice


Riccardo De Facci

Presidente Nazionale del CNCA - Coordinamento Nazionale delle Comunità di Accoglienza

 

BIOGRAFIA

Nato a Milano il 12/3/1957.

Dal 2018 è Presidente Nazionale del CNCA - Coordinamento Nazionale delle Comunità di Accoglienza.

Presidente della Cooperativa “Lotta contro l'Emarginazione”, realtà storica della cooperazione Lombarda attiva da 40 anni sui temi del disagio giovanile, delle dipendenze con la gestione di comunità terapeutiche, della salute mentale e della prevenzione.

Componente della Commissione Nazionale del Ministero della Salute sul Gioco D'Azzardo

Educatore e Counselor in Analisi Transazionale. Esperto e Formatore sui temi della prevenzione, del consumo e delle tossicodipendenze, delle politiche giovanili e dello sviluppo di Comunità. Responsabile ed esperto di molti progetti nazionali ed europei sui temi delle droghe, della salute e dei sistemi di intervento sulle tossicodipendenze e della prevenzione.

Attività


Uso, abuso e dipendenza: percorsi di intervento e di cura con gli adolescenti

 

Consumi d’azzardo: vecchie droghe, nuove traiettorie d’uso

Sabrina Molinaro (Istituto di Fisiologia Clinica - CNR di Pisa)

Gli adolescenti di oggi sono i primi, veri, residenti digitali. Cresciuti immersi nell’Internet, dai social network a YouTube, sono sempre in contatto virtuale, vedono e ascoltano quello che vogliono, quando vogliono. Così come tutti i consumi d’azzardo, l’uso di sostanze da parte degli adolescenti innesca domande e preoccupazioni da parte di genitori, educatori e politici che tuttavia appaiono spesso disorientati, rischiando di interpretare in chiave emergenziale o sperando che sia solo «un qualcosa che poi passerà» un fenomeno rispetto al quale si ha difficoltà ad avere elementi razionali di conoscenza. L’intervento fornirà una panoramica dei dati disponibili e alcune possibili interpretazioni a questi fenomeni.

 

Giovani oltre la crisi: consumi e abusi nell'epoca delle passioni tristi

Riccardo De Facci (Presidente Nazionale CNCA - Coordinamento Nazionale delle Comunità di Accoglienza)

In un periodo così difficile, dovuto all'emergenza sanitaria e alla conseguente riduzione delle relazioni in presenza e delle occasioni di incontro e divertimento condivisi, il mondo giovanile rischia ancor più di prima di essere parte importante e punto di caduta di una crisi delle relazioni, dei supporti e dell'aiuto delle funzioni educative. Un distanziamento sociale che sempre più si sta trasformando in un distanziamento relazionale, una riduzione degli incontri, delle nuove conoscenze, delle evoluzioni di crescita nelle scelte vitali dell'adolescenza e del giovane adulto e della giovane adulta. Questa sempre maggior autoreferenzialità e solitudine rischia di dimenticare soprattutto quei e quelle giovani più affaticate e vulnerabili in un contesto di aumentata offerta di occasioni, sostanze e modalità di consumo alternative e di intermediazione chimica alterante, eccitante o medicante rispetto ai desideri delusi, alle emozioni difficili e alle domande sempre più forti di prestazionalità, adeguatezza, collettivo desiderio di allontanamento dal mondo "normale".  Una crisi di relazioni che interroga anche i ruoli e le funzioni educative del sistema di supporto specialmente per le persone giovani il cui percorso di crescita è unito al consumo problematico, abuso o coinvolgimento dipendente, di sostanze stupefacenti sempre più nuove e differenziate. Quale sistema di risposta possibile, quali competenze e servizi utili o forse necessari?

 

Dal bosco di Rogoredo un cambio di paradigma: diversi scenari e nuove prospettive

Simone Feder (Coordinatore Area Giovani e Dipendenze, Comunità Casa del Giovane di Pavia)

Il boschetto di Rogoredo è oggi specchio di una realtà in cui il mondo delle dipendenze cattura e rende prigionieri ragazzi sempre più giovani. Il disagio imperante e sempre più pervasivo chiede oggi agli operatori di rivedere modalità di aggancio e intervento che si rivelano in questi tempi non più efficaci. La fragilità interroga e mette in discussione, non solo chi si trova a doverne portare il peso, ma anche chi sceglie di sostenerla e farsene carico, stimolando alla creazione di nuove offerte e progettualità. L'intervento si propone di descrivere la realtà drammatica del nuovo approccio alle sostanze, specialmente nei giovanissimi, di quanto provoca e genera nelle nuove generazioni, presentando scenari di risposte possibili che hanno portato il boschetto di Rogoredo a trasformarsi da luogo di disperazione a contesto di generazione di ponti di cambiamento e liberazione.

 

Relatori: Sabrina Molinaro , Simone Feder , Riccardo De Facci

Sabrina

Molinaro

Simone

Feder

Riccardo

De Facci