Relatore/Relatrice


Gloriana Rangone

Centro di Terapia dell’Adolescenza, Milano

BIOGRAFIA

Psicologa, psicoterapeuta, co-direttrice della scuola di psicoterapia IRIS- Insegnamento e Ricerca Individuo e Sistemi- e responsabile dei settori clinico e formativo  di CTA - Centro di Terapia dell’Adolescenza-a Milano. E’ referente regionale per la Lombardia di CISMAI - Coordinamento Italiano dei Servizi contro il Maltrattamento e l’Abuso all'Infanzia e coordinatrice del Gruppo di Lavoro sui diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza dell’Ordine degli Psicologi della Lombardia. Si occupa da molti anni di  clinica, formazione e  supervisione, con riferimento particolare agli operatori e ai servizi che  intervengono nel campo della tutela dei  minorenni e degli interventi a favore delle famiglie in crisi. E’ autrice di pubblicazioni nei settori di competenza.

 

Attività


Non solo il minore al centro: come lavorare con le famiglie di origine nell'interesse di bambini e ragazzi?

 

Introduce e coordina:

Maria Chiara Pedroni (Centro Studi Erickson)

 

Cosa si può fare per sostenere le famiglie e prevenire l'allontanamento dei minori?

Paola Milani (Università di Padova e Friburgo)

 

Come lavorare con le famiglie di origine quando il minore è in affido o in comunità?

Valentina Calcaterra (Università Cattolica di Milano)

 

Da dove partire per costruire il rientro in famiglia del minore?

Gloriana Rangone (Responsabile servizio clinico del Centro di Terapia dell'Adolescenza CTA)

 

Relatori: Valentina Calcaterra , Gloriana Rangone , Paola Milani , Maria Chiara Pedroni

Valentina

Calcaterra

Gloriana

Rangone

Paola

Milani

Maria Chiara

Pedroni

La guerra in casa: la tutela dei minori nelle situazioni di separazioni conflittuali e violenza

 

“…e loro credevano che io non sentissi”. Bambini e adolescenti testimoni di violenza

Gloriana Rangone (Responsabile servizio clinico del Centro di Terapia dell'Adolescenza – CTA)

Assistere alla violenza si configura come una vera e propria forma di maltrattamento e implica conseguenze sia a breve sia a lungo termine sul piano emotivo, relazionale e cognitivo. Prevenire, rilevare, intervenire in modo efficace sono i compiti che spettano agli operatori, che possono interfacciarsi con questo fenomeno all’interno di molteplici contesti lavorativi pubblici e privati.

 

È guerra aperta ma ad armi impari 

Laura Pomicino (Psicologa e psicoterapeuta, Università di Trieste)

Separarsi rappresenta un momento di frattura fra un prima e un dopo, che implica una necessaria fase di transizione. Quando è presente una storia di violenza all’interno della coppia, è imprescindibile operare dei distinguo rispetto a una pur complessa conflittualità. Il rischio, altrimenti, è di acuire ancor di più i danni già sofferti da bambine/i e adolescenti coinvolti, se si esita o se non si mette in atto un’adeguata tutela nei loro confronti.

 

La sfida del dialogo: operatori sociali e avvocati di fronte alla complessità delle relazioni familiari

Simona Ardesi (Avvocato e Università Cattolica di Brescia)

Spesso avvocati e operatori sociali si trovano “sulla stessa scena” ad intervenire in situazioni di elevata conflittualità familiare o peggio di violenza. Ma avvocati e servizi sociali posso parlarsi? E possono capirsi? Quali sono i reciproci pregiudizi? È possibile costruire uno spazio di incontro? Come le rispettive norme deontologiche possono consentire l'individuazione di punti di contatto? A partire da questi interrogativi si intende indagare vincoli e opportunità del rapporto tra due professioni diverse che tuttavia condividono l'aspirazione di assolvere ad una funzione sociale.

 

Relatori: Gloriana Rangone , Laura Pomicino , Simona Ardesi , Daniela Malvestiti

Gloriana

Rangone

Laura

Pomicino

Simona

Ardesi

Daniela

Malvestiti