Relatore/Relatrice


Elisabetta Moreschini

Giudice minorile, Tribunale per i Minorenni di Trieste

Attività


S3. L'allontanamento dei minori tra necessità e opportunità: voci a confronto

 

Progettare e attuare un allontanamento: la sfida della partecipazione
Camilla Landi (Università Cattolica di Milano) 

Data la natura di un intervento tanto incisivo quale è l’allontanamento di un bambino o di una bambina dalla famiglia d’origine, è difficile immaginarsi spazi di partecipazione delle persone che a vario titolo sono coinvolte nel progetto. Proprio per far fronte alla complessità che caratterizza l’allontanamento, però, è auspicabile che l’operatore non si muova in solitudine ma si attivi in prima persona per individuare aiutanti disponibili a contribuire alla costruzione congiunta dell’intervento a tutela del minore e della minore. Le riflessioni e gli accorgimenti metodologici proposti verranno in aiuto per raccogliere la sfida della partecipazione.

L’intervento del Tribunale per i Minorenni: fra princìpi generali, prassi operative e false credenze
Elisabetta Moreschini (Giudice minorile presso il Tribunale per i Minorenni di Trieste)

L’intervento, partendo dalla disamina della normativa che regola l’allontanamento di minori dalla famiglia d'origine, analizzerà la ratio sottesa e le prassi operative di tale istituto, sgombrando il campo da false credenze. La finalità è di promuovere un’azione coordinata e condivisa fra tutti gli operatori del settore, in vista dell’individuazione e piena realizzazione del supremo interesse del minore.

L’allontanamento del minore: da esito a intervento nel processo di presa in carico del minore e della sua famiglia
Simona Marchesi
(Psicologa e psicoterapeuta, Il Melograno CBM Cooperativa Sociale

All’interno del percorso di presa in carico di un nucleo familiare, l’allontanamento del minore è uno degli interventi maggiormente sollecitanti sul piano emotivo per famiglie e operatori e operatrici. Quali sono le ricadute emotive di questo intervento? Quali difficoltà possono emergere? Sono gli elementi raccolti in fase di indagine a fornire una bussola che aiuta gli operatori e le operatrici a scegliere il miglior progetto per quella famiglia: quale tipologia di collocamento? quale modalità di attuazione dell’intervento? La consapevolezza dei propri vissuti, come operatore e operatrice, e la sintonizzazione sulle emozioni della famiglia, permette di sostenere genitori e minori nella costruzione di un progetto dinamico, nel quale il collocamento non diventi l’esito finale del percorso. Tale intervento sarà l'occasione per riflettere su questi ed altri aspetti. 

 

Relatori: Camilla Landi , Elisabetta Moreschini , Simona Marchesi

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