Relatore/Relatrice


Vanessa Carolingi

Assistente sociale

BIOGRAFIA

Assistente Sociale dal 2011 da sempre sull’Area Tutela Minori; con gli anni, attraverso svariate opportunità formative specializzata in tale ambito ed in particolare dal 2017 in quello della Violenza Intrafamigliare . In merito a questo, l’Azienda per cui lavoro, dando spazio a questa enorme problematica ha permesso la creazione di un Gruppo Specialistico interno, di cui faccio parte da tale data, che ha avuto accesso ad ulteriori importanti formazioni, e che ha potuto svolgere un lavoro di ricerca e sperimentazione di strumenti, fino ad arrivare alla pubblicazione del volume edito da Il Mulino "La responsabilità della violenza. Un modello di intervento socioeducativo nel contrasto alla violenza contro le donne". Da marzo 2021 ho cambiato ruolo e da Assistente Sociale territoriale sono passata al Coordinamento dell’Area Minori e Famiglie del distretto di competenza dell’Azienda per cui lavoro. Sono inoltre orgogliosa di svolgere anche il ruolo di Consigliera dell’Ordine Assistenti Sociali dell’Emilia Romagna da maggio 2021.

Attività


S8. Vittime dimenticate: proteggere e sostenere bambine e bambini orfani di femminicidio

 

Domande e risposte di un Servizio Sociale di fronte alla violenza intrafamiliare e agli orfani di femminicidio
Vanessa Carolingi
(Assistente sociale)

La violenza di genere e intrafamiliare è sempre più presente nelle nostre società. Nella maggior parte dei casi tali eventi coinvolgono, oltre alla vittima, anche i suoi familiari più stretti. Per questo motivo i professionisti sociali e sanitari si trovano a rivestire un significativo ruolo di sostegno, cura e tutela sa nella fase iniziale sia nei momenti successivi. A seguito di una presentazione dei numeri in Italia, verrà introdotta la normativa nazionale (L. 4 / 2018), con particolare attenzione alle normative regionali e ai progetti regionali specifici.
Durante l’intervento verranno inoltre presentati alcuni fondamentali strumenti del Servizio sociale per supportale i minori orfani di femminicidio, la rete parentale e i genitori affidatari. Infine, ci si soffermerà sulle criticità che si possono incontrare nell’attivazione della rete dei Servizi e su alcune Buone Prassi.

Esiti di femminicidio: i figli, la famiglia, la comunità 
Sabrina Bonino (Psicologa, psicoterapeuta e supervisore EMDR)

Le ragazze e i ragazzi che diventano orfani a seguito di questi eventi di violenza, e le loro famiglie, si trovano di fronte ad un impatto psicologico devastante che si riflette inevitabilmente anche sulla loro sfera relazionale e, in generale, sulle persone che vivono attorno a loro, sulla comunità. Nella relazione verranno presentati tre Interventi Umanitari dell'Associazione EMDR ITALIA accaduti nel territorio dell'ASL2 Savonese: uno sugli orfani e sulla popolazione e altri due sui genitori e fratelli delle vittime di femminicidio. Nella relazione si descriverà la collaborazione pubblico/ privato, come avviene di consueto nelle Azioni Umanitarie, dando una particolare attenzione alla descrizione del percorso che coinvolge tutti i familiari. Infatti, questo si articola in più fasi: presa in carico, tutela e terapia. Verrà dimostrato come la terapia EMDR possa favorire una stabilizzazione e una desensibilizzazione emotiva dei soggetti coinvolti. Uno spazio verrà inoltre dedicato all’importanza della corretta trasmissione di informazioni sul trauma e sulle sue conseguenze, al fine di favorire l’elaborazione dell’evento violento sia nel mondo della scuola sia nella stessa comunità.

Orfani di femminicidio: le risposte legali e l’ascolto competente dei Centri Antiviolenza
Manuela Ulivi (Avvocata, Presidente CADMI Milano, componente consiglio direttivo nazionale D.i.Re)

Quando si parla di femminicidio il più delle volte l’attenzione si focalizza su aspetti legati alla vita della donna uccisa per mano del marito, compagno oppure un ex che non si rassegna alla fine di un rapporto. I figli spesso sono dimenticati subito dopo i funerali. Se si considera che gli orfani di femminicidio dal 2009 al 2021 sono almeno duemila in Italia gli interventi che li riguardano coinvolgono anche i parenti rimasti e/o le famiglia affidatarie, moltiplicandosi così il numero dei soggetti che direttamente e indirettamente subiscono le conseguenze di questi omicidi.  Partendo da una presentazione del quadro giuridico sulla situazione degli orfani di femminicidio, durante l’intervento verranno sottolineati gli aspetti legati all’applicazione della Legge 4 del 2018 con particolare attenzione alla formazione degli operatori sul tema. Verrà inoltre presentata l'esperienza dei consulenti legali nei Centri anti-violenza e il rapporto tra processo penale e civile. Infine, verrà lasciato uno spazio all’esperienza della relatrice all’interno della rete D.i.Re. (Donne in Rete contro la violenza).

 

Relatori: Sabrina Bonino , Manuela Ulivi , Vanessa Carolingi

Sabrina

Bonino

Manuela

Ulivi

Vanessa

Carolingi