Relatore/Relatrice


Valentina Di Grazia

Save the Children

BIOGRAFIA

Laureata in Psicologia Sociale ha lavorato per più di 10 anni all'estero in progetti umanitari e di sviluppo nell'ambito della protezione e della salute mentale. Attualmente lavora in Save the Children come coordinatrice di programma 'Sistemi di Tutela'.

Attività


S1. Accompagnare genitori e comunità nei contesti di povertà socio-educativa: programmi e progetti per innovare le pratiche

 

La costruzione di un LEPS per la prevenzione e il contrasto della vulnerabilità familiare
Paola Milani (Università di Padova)

Attivo in Italia dal 2011, il programma P.I.P.P.I ha conosciuto una speciale evoluzione da programma sperimentale alla definizione di un nuovo LEPS (Livelli Essenziali delle Prestazioni Sociali), attualmente in fase di attuazione con 465 Ambiti territoriali sociali in tutto il territorio nazionale. L'intervento verterà sulla storia, le finalità e alcuni elementi caratterizzanti le metodologie del Programma nazionale P.I.P.P.I. (Programma di  Intervento per la Prevenzione dell’Istituzionalizzazione).

Il Child Safeguarding: la tutela deve essere responsabilità  di tutti e tutte
Valentina Di Grazia (Save the Children)

Parlare di Child Safeguarding significa mettere al centro la tutela di  bambini, bambine e adolescenti in qualsiasi contesto, come impegno  collettivo. Tutte le persone che entrano nel mondo del bambino e della bambina giocano un ruolo nella sua protezione e hanno una responsabilità nel garantire ambienti di crescita sicuri e tutelanti. Durante l'intervento si rifletterà rispetto all'importanza di estendere il concetto di «capacità di tutela» oltre l’ambito familiare, quindi anche a quegli individui e settori che gestiscono contesti extra-familiari in cui i minori potrebbero incontrare rischi o subire un danno.

Affido Culturale: come le relazioni tra famiglie tengono insieme tecnologia, conoscenza e bellezza
Ivan Esposito (Pio Monte della Misericordia, Napoli)

Durante l’intervento verrà presentato il progetto Affido Culturale, nato nel 2020 a Napoli e sviluppatosi, simultaneamente, in nove città italiane. Tale Progetto propone di mobilitare alcune «famiglie risorsa» contro la povertà educativa, valorizzando l’esperienza dell’affido familiare, ma declinandola sullo specifico della fruizione di prodotti e servizi culturali. L’idea di fondo è molto semplice: un genitore, che abitualmente porta i suoi figli al cinema, a teatro, al museo o in libreria, porta anche una bambina o un bambino – e un genitore di quest’ultimo – che in questi luoghi non ci entrerebbe per differenti ragioni: barriere linguistiche, difficoltà economiche, problemi di salute, scarsa consapevolezza dell’importanza di queste esperienze. Il progetto Affido Culturale ambisce ad evolversi in un servizio stabile,incrementando la sua infrastruttura tecnologica e avvalendosi di un assetto organizzativo federale e snello; ma soprattutto investendo nella relazione tra le famiglie e tra famiglie e l’arcipelago di soggetti culturali che rendono l’Italia unica nel mondo.

 

Relatori: Paola Milani , Valentina Di Grazia , Ivan Esposito

Paola

Milani

Valentina

Di Grazia

Ivan

Esposito