Relatore/Relatrice


Chiara Panciroli

Università Cattolica di Milano

BIOGRAFIA

Dottoressa di ricerca in Sociologia, Organizzazioni, Culture, è assistente sociale e docente nei corsi di laurea in Servizio Sociale all’Università Cattolica del Sacro Cuore nelle sedi di Milano e Brescia. Svolge attività di ricerca e formazione con il gruppo di ricerca Relational Social Work, occupandosi di ricerca partecipativa, povertà, community work e rapporti tra scuola e servizi sociali. Collabora da alcuni anni con il Centro di Solidarietà di Reggio Emilia dove segue progetti nell’ambito del lavoro sociale di comunità.

Attività


9. Il community social work nella tutela minori: una Casa per fare insieme

La tutela di bambini e ragazzi non è competenza solo di alcune istituzioni prese singolarmente, ma è una responsabilità di tutta la comunità nel suo insieme. Diventa quindi fondamentale promuovere, o rafforzare laddove già presente, la collaborazione tra genitori, educatori, insegnanti, psicologi, assistenti sociali e cittadini per costruire una rete che possa accompagnare al meglio i minori nella loro crescita.

È questo l’obiettivo del progetto Texère, finanziato dalla fondazione Cariplo per il triennio 2017-2020, che vede i distretti 6 e 7 dell’ATS Milano Città Metropolitana, con capofila i comuni di Rozzano e Pieve Emanuele, impegnati nel pensare a nuove forme e modalità operative per stimolare la comunità a mettersi in ascolto delle necessità di bambini, ragazzi e famiglie. Una rete di persone afferenti ai Servizi Sociali, agli Enti di Terzo Settore, alle Scuole, alla Neuropsichiatria Infantile, alle organizzazioni di volontariato e alla comunità locale ha accolto la sfida di un bando per ripensare al proprio impegno con le famiglie in difficoltà. Un progetto che coinvolge 11 comuni che si stanno sperimentando nell'ottica della Community care con l’ambizione di non essere più solo fornitori di Servizi, ma stimolatori e co-costruttori di nuove forme d'aiuto.

Al centro vi è il desiderio di cambiamento, da sostenere e stimolare non solo nelle persone che si rivolgono ai servizi, ma anche e soprattutto negli operatori e nei professionisti dell’aiuto. Attraverso la voce di educatori e assistenti sociali coinvolti in prima persona nel progetto, nel simposio verranno messi in luce gli elementi chiave del community social work nell’ambito della tutela minori.

Relatori: Chiara Panciroli , Lia Giaveri , Stefano Panzeri , Anna  Guarnerio , Cristina Lazzari , Emanuele  Resmini

Chiara

Panciroli

Lia

Giaveri

Stefano

Panzeri

Anna

Guarnerio

Cristina

Lazzari

Emanuele

Resmini

18. Collaborazione tra scuola e servizi: buone prassi e orizzonti comuni

Come sappiamo, disagio, sofferenza e violenza attraversano purtroppo la vita di molti bambini, bambine e adolescenti. La scuola è il luogo da loro maggiormente frequentato e accade spesso che “portino” il loro disagio a scuola, esprimendo la loro sofferenza attraverso diversi segnali fisici e soprattutto comportamentali. La scuola, dunque, rappresenta un “osservatorio privilegiato” dove gli insegnanti hanno modo di “vedere” bambini, bambine e adolescenti quotidianamente, per un lungo arco di tempo, e di cogliere e accogliere tali segnali. Gli insegnanti e i dirigenti scolastici si trovano spesso a contatto con situazioni che destano allarme e preoccupazione. In questi casi può non essere semplice capire come agire efficacemente nell'interesse del bambino o del ragazzo in questione e queste preoccupazioni rischiano di scoraggiare un intervento che invece potrebbe essere cruciale. Affinché questo non accada, risulta fondamentale una collaborazione efficace con i servizi. Il simposio ha l’obiettivo di ragionare sulle possibili criticità nel rapporto tra scuola e servizi, ma anche su esempi di buone prassi, con l’intento di fornire indicazioni teoriche e pratiche affinché scuola e servizi possano lavorare in un’ottica di permeabilità reciproca per costruire percorsi d’aiuto realmente efficaci.

Relatori: Chiara Panciroli , Daniela Paci

Chiara

Panciroli

Daniela

Paci