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https://eventi.erickson.it/convegno-npee-2024/session-detail/8291/la-comorbidit-nei-disturbi-specifici-dellapprendimento
La comorbidità nei Disturbi Specifici dell’Apprendimento
Coordina: Enrico Savelli (Università di San Marino)
L’esame dei fattori cognitivi alla base della comorbidità tra disturbi dell’apprendimento e altri disturbi evolutivi
Pierluigi Zoccolotti (Università La Sapienza di Roma e Clinica di Riabilitazione Toscana, Montevarchi)
Un aspetto pervasivo dei disturbi dell’apprendimento e, più in generale, dei disturbi evolutivi è che questi tendono a presentarsi in modo associato. Così, bambini con un disturbo di lettura hanno spesso (ma non sempre) anche difficoltà di calcolo, o presentano una sintomatologia ADHD (nella sua variante inattentiva) o hanno precedentemente avuto un ritardo nell’acquisizione del linguaggio. L’interpretazione di queste associazioni è complessa. Una linea originale di pensiero è stata proposta da Bruce Pennington. Secondo questo autore, la comorbidità tra disturbi comportamentali complessi (come dislessia o discalculia) si spiegherebbe in un’ottica multifattoriale. Alcuni fattori cognitivi rendono conto della relativa specificità (o dissociabilità) di un dato disturbo ed altri possono, invece, spiegare la associazione tra disturbi. Questa linea di pensiero ha avuto un notevole impulso alla ricerca sui DSA favorendo studi che hanno cercato di evidenziare i fattori cognitivi sovrapposti tra più disturbi dell’apprendimento. In questo intervento verrà descritta brevemente questa impostazione di ricerca, con esempi di studi sulla comorbidità tra disturbi dell’apprendimento derivati sia dalla letteratura scientifica sia da lavori originali.
Social media, adolescenza, e salute mentale: cosa (non) sappiamo?
Luisa Fassi (Università di Cambridge)
Negli ultimi anni, la salute mentale dei giovani è considerevolmente peggiorata. L'incidenza di condizioni come depressione e ansia è aumentata dallo 0,8% nel 1995 al 25% nel 2022 in Inghilterra, e statistiche simili sono rilevate anche in altri paesi (NHS Digital, 2022; WHO, 2021). Allo stesso tempo, la tecnologia è diventata una parte ubiqua della società moderna: il 97% degli adolescenti utilizza i social media quotidianamente e il 47% dichiara di essere online "quasi costantemente" (Ofcom, 2022). Queste statistiche hanno portato a due domande fondamentali: esiste un legame tra l'uso dei social media e la salute mentale nei giovani? E come possiamo sostenere i giovani che crescono in un mondo sempre più digitalizzato? In questa presentazione, Luisa Fassi parlerà degli ultimi sviluppi della ricerca in quest’ambito, portando risultati sia quantitativi che qualitativi in risposta a queste domande.
Basi genetiche dei disturbi dell'apprendimento
Alessandro Gialluisi (Università LUM Giuseppe Degennaro, Bari)
Nelle ultime decadi, sono stati fatti grandi progressi nell’identificazione delle basi genetiche di vari tratti del comportamento e patologie psichiatriche, come la schizofrenia e la depressione. Tuttavia, gran parte dell’ereditabilità di questi tratti rimane inspiegata, ancor più per i disturbi dell’apprendimento – quali dislessia e discalculia – e per le abilità che li sottendono. Questo è dovuto in parte alla complessa architettura genetica di questi disturbi/abilità ed in parte alla scarsità di studi con una potenza statistica tale da permetterci di identificare varianti genetiche con effetti piccoli su questi tratti. In occasione del convegno, proveremo a ricapitolare le principali scoperte nel campo – con un’attenzione particolare alle comorbidità tra disturbi dell’apprendimento e patologie neuropsichiatriche - e a tracciare la via da seguire per chiarire le basi genetiche e biologiche di questi tratti.
Relatori:
Pierluigi Zoccolotti
, Enrico Savelli
, Luisa Fassi
, Alessandro Gialluisi