Relatore/Relatrice


Sandro Natalini

Illustratore, Bologna

Laureato in Progettazione grafica presso l'Istituto Superiore per le Industrie Artistiche (ISIA) di Urbino e in Design della Comunicazione presso l'ISIA di Faenza, ha conseguito il titolo di dottore di ricerca all’Università per Stranieri di Perugia in Scienza del libro e della scrittura con una tesi incentrata sull’editoria illustrata ed in particolare sull’analisi delle tematiche riguardanti gli albi illustrati.

Attualmente vive e lavora a Bologna, dove alterna l'attività di docenza presso il Liceo Artistico Arcangeli, a laboratori per bambini e corsi di aggiornamento per insegnanti presso scuole e biblioteche. Insegna inoltre la disciplina di Illustrazione al biennio specialistico dell’ISIA e a quello dell’Accademia di Belle Arti di Urbino.

Appassionato da sempre di editoria per ragazzi, è membro del comitato scientifico del Seminario Internazionale Permanente sulla Fiaba all’Università per Stranieri di Perugia.

Ha pubblicato come autore e illustratore vari titoli per ragazzi sia in Italia che all'estero (Inghilterra, Spagna, Messico, Giappone, Corea, Brasile e Stati Uniti) ottenendo vari riconoscimenti in ambito nazionale ed internazionale come il recentissimo premio Andersen nella sezione «miglior libro fatto ad arte» con il libro in pittogrammi pubblicato da Edt Giralangolo dal titolo «Cappuccetto Rosso».

Attività


Q3. Cappuccetto rosso si salva da sola. Nuovi immaginari di genere nei libri per l’infanzia

 

Il Q Talk in 5 (s)punti

  • Lo sviluppo di una consapevolezza critica rispetto ai modelli culturali maschili e femminili proposti/imposti dalla società contemporanea
  • La scuola come luogo privilegiato per promuovere una cultura di genere orientata all’equità e al riconoscimento dell’altro/a
  • Lo storytelling in ambito educativo come strumento di promozione di nuovi immaginari
  • Competenze per decodificare gli stereotipi di genere nei testi e nelle immagini
  • Proposte per educare liberi da stereotipi con gli albi illustrati 

 

 L'obiettivo del Q Talk

Comprendere come un approccio educativo attento alle questioni di genere possa favorire l’equità e il rispetto reciproco, gettando le basi per l’instaurarsi di nuove relazioni tra i generi.

 

 Perché partecipare a questo Q Talk?

L’educazione di genere con bambini/e e adolescenti può essere un potente strumento per promuovere un cambiamento nelle nuove generazioni e per contrastare le aspettative sociali e gli stereotipi culturali che impediscono lo sviluppo naturale delle peculiarità e delle qualità di ciascuno/a.

 

Relatori: Irene Biemmi , Sandro Natalini

Irene

Biemmi

Sandro

Natalini

Bibliografia

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