Relatore/Relatrice


Diletta Bigozzi

Pedagogista e formatrice di Teatro dell’Oppresso, Associazione Krila, Bologna

Laureata in Pedagogia presso l’Università degli Studi di Bologna, lavora attualmente come tutor presso l’Ente di formazione professionale «CIOFS/FP-Emilia Romagna».

I suoi studi ed esperienze lavorative in Italia e in Argentina le hanno permesso di specializzarsi nell’intervento educativo con gli adolescenti. Ha collaborato con un gruppo di ricerca dell’Università di Bologna per un progetto di ricerca-azione del Comune di Bologna sulla rete dei servizi dell’ente locale per i ragazzi tra gli 11 e i 18 anni.

Da alcuni anni ha approfondito la formazione sul Teatro dell’Oppresso e, con l’Associazione Krila, conduce laboratori nelle scuole, nelle università e nei contesti informali per giovani e adulti.

Attività


WS36A. Il Teatro dell'Oppresso come strumento d’inclusione

Il Teatro dell'Oppresso è un metodo che ha l'obiettivo di attivare il soggetto alla scoperta di sé, all'incontro con l'altro, alla conoscenza dei contesti di vita e del quotidiano. È una pratica teatrale nella quale si è convocati quali cercatori di possibilità e soluzioni al fine di avere cura di noi stessi e delle relazioni.

Durante il workshop si comprenderà come il Teatro dell’Oppresso divenga uno strumento d'inclusione per la didattica attraverso l'uso della grande varietà di giochi ed esercizi, di tecniche come il teatro immagine e il teatro forum. Nell'esperienza del Teatro dell'Oppresso, infatti, insegnanti, educatori, formatori, incontrano una metodologia flessibile, adattabile agli ambiti di gruppo, istituzionali e di comunità, capace di attivare confronto, riflessione e legami relazionali.

DESTINATARI: insegnanti di scuola primaria, scuola secondaria di primo e secondo grado.

Relatori: Alessandro Zanchettin , Diletta Bigozzi

Alessandro

Zanchettin

Diletta

Bigozzi

Bibliografia

BIBLIOGRAFIA_SESSIONE
  • Il teatro dell'oppresso in educazione - Alessandra Gigli, Alessandro Tolomelli, Alessandro Zanchettin
WS36B. Il Teatro dell'Oppresso come strumento d’inclusione

Il Teatro dell'Oppresso è un metodo che ha l'obiettivo di attivare il soggetto alla scoperta di sé, all'incontro con l'altro, alla conoscenza dei contesti di vita e del quotidiano. È una pratica teatrale nella quale si è convocati quali cercatori di possibilità e soluzioni al fine di avere cura di noi stessi e delle relazioni.

Durante il workshop si comprenderà come il Teatro dell’Oppresso divenga uno strumento d'inclusione per la didattica attraverso l'uso della grande varietà di giochi ed esercizi, di tecniche come il teatro immagine e il teatro forum. Nell'esperienza del Teatro dell'Oppresso, infatti, insegnanti, educatori, formatori, incontrano una metodologia flessibile, adattabile agli ambiti di gruppo, istituzionali e di comunità, capace di attivare confronto, riflessione e legami relazionali.

DESTINATARI: insegnanti di scuola primaria, scuola secondaria di primo e secondo grado.

Relatori: Alessandro Zanchettin , Diletta Bigozzi

Alessandro

Zanchettin

Diletta

Bigozzi

Bibliografia

BIBLIOGRAFIA_SESSIONE
  • Il teatro dell'oppresso in educazione - Alessandra Gigli, Alessandro Tolomelli, Alessandro Zanchettin