Relatore/Relatrice


Roberta Passoni

Casa-laboratorio di Cenci, Movimento di Cooperazione Educativa

Insegnante di scuola primaria, promuove percorsi per l’inclusione e da 13 anni cura progetti di lettura nelle scuole dell’infanzia, nelle scuole primarie e secondarie di primo grado.

Fa parte del Movimento di Cooperazione Educativa e coordina le attività educative della Casa-laboratorio di Cenci. Da anni promuove una ricerca sull’oralità e corsi sulla narrazione come strumento per l’apprendimento dell’italiano per gli stranieri.

Ha pubblicato diversi articoli per Cooperazione Educativa, Gli asini, Rassegna dell’istruzione.

Attività


Q10 - Ribaltare il punto di vista e moltiplicare i linguaggi: porte aperte all'inclusione

 

Il Q Talk in 5 (s)punti

  • L’importanza di cambiare punto di vista per realizzare una vera inclusione, mettendosi in discussione e riconoscendo, nella diversità, la piena dignità di ognuno;
  • La differenziazione delle attività didattiche al fine di rendere possibile la costruzione di percorsi personalizzati, in cui ciascuno possa “sentirsi bravo” e capace di dare il proprio contributo a una costruzione culturale corale;
  • La restituzione attenta di ciò che ciascuno porta in classe per favorire la costruzione di una comunità in cui tutti, con stupore, sappiamo apprendere dagli altri;
  • La necessità di utilizzare in modo costante una pluralità di linguaggi al fine di attivare le diverse energie e potenzialità presenti nella classe, trasformando ogni percorso di conoscenza in una ricerca aperta;
  • La cura del contesto e delle relazioni per creare una comunità che possa essere realmente “viva” ed inclusiva.

 

 Perchè partecipare a questo Q Talk

Partendo dagli insegnamenti del prof. Andrea Canevaro, si mostrerà come un’attenta organizzazione della vita della classe sia indispensabile per garantire una reale inclusione, rendendo la scuola un luogo in cui tutti si sentano accolti. Durante il Q- Talk, si cercherà di trovare insieme una risposta ad alcuni di questi quesiti: come organizzare gli spazi e un piano di lavoro condiviso? Che ruolo attribuire al tempo? Come trasformare un gruppo di bambini in una classe realmente cooperativa in cui tutti siano visti e ascoltati? Come lavorare sul presente cercando di avere in mente l’adulto che un giorno diventerà il bambino che abbiamo davanti? Quale sguardo dobbiamo avere per non correre il rischio di trasformare in identità definita ciò che abbiamo potuto osservare in un determinato momento? E, soprattutto, come alimentare la creatività indispensabile per inventare delle situazioni nuove in cui ogni soggetto può rimettersi in gioco contro ogni fatalità?

 

 Una citazione celebre legata al tema del Q Talk

Nessuno si accorge che i bambini hanno più bisogno di dare che di ricevere. (Donald Winnicott)

 

Relatori: Roberta Passoni , Franco Lorenzoni

Roberta

Passoni

Franco

Lorenzoni