Relatore/Relatrice


Anna Maria Venera

Docente di Pedagogia Sperimentale, Università di Torino

BIOGRAFIA

Pedagogista, docente di Pedagogia Sperimentale presso il Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione dell’Università degli Studi di Torino. Da molti anni si occupa di progettazione educativa e di interventi di formazione in ambito educativo e sociale, collabora con enti, agenzie formative, associazioni e cooperative; per la Città di Torino è responsabile del Settore Formazione di ITER – Istituzione Torinese per una Educazione Responsabile. 

È autrice di numerose pubblicazioni, in particolare sul tema dell'educazione di genere si segnalano: Giochi da maschi, da femmine e… da tutti e due. Studi e ricerche sul gioco e le differenze di genere (Junior, 2005); Genere, educazione e processi formativi. Riflessioni teoriche e tracce operative (Junior, 2014). 

Attività


36A. La prospettiva di genere: un approccio educativo attento alle differenze

Bambine e bambini, ragazze e ragazzi sono incoraggiati a comportarsi in modi differenti: imparano a parlare e a comportarsi nel modo prescritto per il proprio genere, secondo le aspettative del gruppo sociale e della cultura di appartenenza. Il mondo della scuola si configura come il luogo privilegiato per promuovere una cultura di genere orientata all’equità e al riconoscimento dell’altro/a, sviluppando una consapevolezza critica rispetto ai modelli culturali della società contemporanea. Introdurre la prospettiva di genere significa assumere la consapevolezza che né i soggetti né i contenuti che si incontrano nella scuola sono neutri, ma sessuati, portatori di esperienze differenti. Attraverso la presentazione di risultati di ricerca e l’analisi di attività, strumenti e buone pratiche per il lavoro in classe, il workshop intende offrire alcune chiavi di lettura utili a promuovere una cultura di genere capace di valorizzare le differenze tra il maschile e il femminile, educando le nuove generazioni al rispetto delle differenze, in modo da consentire una relazione autentica e positiva e sperimentando, nell’incontro, un’occasione di apprendimento al rispetto reciproco. 

 

Destinatari: insegnanti di ogni ordine e grado di scuola, educatori, psicologi, pedagogisti, genitori. 

Relatori: Irene Biemmi , Anna Maria Venera , Giulia Selmi

Irene

Biemmi

Anna Maria

Venera

Giulia

Selmi

36B. La prospettiva di genere: un approccio educativo attento alle differenze

Bambine e bambini, ragazze e ragazzi sono incoraggiati a comportarsi in modi differenti: imparano a parlare e a comportarsi nel modo prescritto per il proprio genere, secondo le aspettative del gruppo sociale e della cultura di appartenenza. Il mondo della scuola si configura come il luogo privilegiato per promuovere una cultura di genere orientata all’equità e al riconoscimento dell’altro/a, sviluppando una consapevolezza critica rispetto ai modelli culturali della società contemporanea. Introdurre la prospettiva di genere significa assumere la consapevolezza che né i soggetti né i contenuti che si incontrano nella scuola sono neutri, ma sessuati, portatori di esperienze differenti. Attraverso la presentazione di risultati di ricerca e l’analisi di attività, strumenti e buone pratiche per il lavoro in classe, il workshop intende offrire alcune chiavi di lettura utili a promuovere una cultura di genere capace di valorizzare le differenze tra il maschile e il femminile, educando le nuove generazioni al rispetto delle differenze, in modo da consentire una relazione autentica e positiva e sperimentando, nell’incontro, un’occasione di apprendimento al rispetto reciproco. 

 

Destinatari: insegnanti di ogni ordine e grado di scuola, educatori, psicologi, pedagogisti, genitori. 

Relatori: Irene Biemmi , Anna Maria Venera , Giulia Selmi

Irene

Biemmi

Anna Maria

Venera

Giulia

Selmi