Relatore/Relatrice


Claudio Imprudente

Presidente onorario Centro Documentazione Handicap, Bologna

BIOGRAFIA

È uno dei fondatori di Maranà-tha (www.maranacom.it), una comunità di famiglie per l’accoglienza, e presidente onorario del Centro Documentazione Handicap di Bologna (www.accaparlante.it). Ha ideato, insieme alla sua équipe di formatori specializzati, il “Progetto Calamaio” che propone percorsi formativi sulla diversità e sulla nuova cultura dell’handicap al mondo della scuola e del lavoro. Attraverso di esso ha realizzato, dal 1986 ad oggi, più di cinquemila incontri con i ragazzi delle scuole italiane. In qualità di formatore, è stato invitato a numerosi Convegni. In qualità di relatore italiano, ha partecipato al Convegno internazionale “Social Justice in the 21st Century”, svoltosi a Nashville negli Stati Uniti.

È inoltre scrittore, giornalista, direttore della rivista “Hp-Accaparlante” e autore di libri; tra gli ultimi, "Da geranio a educatore. Frammenti di un percorso possibile", “Omino Macchino e la sfida della tavoletta. La scuola, la comunicazione e la logica della lentezza”, “Storie di Calamai e Creature Straordinarie”, “C’è ancora inchiostro nel Calamaio!”, "Una vita imprudente" e “Il principe del lago”, tutti editi dalla Casa Editrice Erickson; “Re 33 e i suoi 33 bottoni d’oro” è stato invece pubblicato dalle edizioni La Meridiana, “Lettere imprudenti sulla diversità. Conversazioni con i lettori del «Messaggero di sant'Antonio»”, Effatà 2009. Collabora al portale di informazione sociale dell’Inail, www.superabile.it e cura la rubrica “DiversaMente” sul Messaggero di Sant’Antonio di Padova.

Ama definirsi non “disabile” ma “diversabile”.                                        

Attività


5. Essere educatore oggi

La professione educativa richiede molto spesso la fondamentale e non scontata capacità di tenere in equilibrio aspetti diversi e apparentemente contrastanti: dall’impostazione di un percorso progettuale ben definito, alla valorizzazione delle risorse presenti, alla capacità di trarre proprio da queste risorse spunti utili per l’impostazione del proprio lavoro. In questo senso l’educatore deve spesso muoversi come un “acrobata”, capace di trasformare il proprio agire e coinvolgere in questa trasformazione l’intero ambiente di lavoro. Quest’acrobazia si può apprendere, educandoci e non soltanto pretendendo di educare gli altri, riconoscendosi tutti allo stesso tempo consulenti e apprendisti, e imparando così a costruire insieme un vero e proprio percorso di sviluppo personale e professionale, che sappia dare luce a ognuno nella sua peculiarità.

Il workshop si pone l’obiettivo di favorire una riflessione rispetto al significato dell’essere educatore oggi e di proporre strumenti utili – sia a educatori junior che a professionalità mature – per l’impostazione di una pratica professionale innovativa, che sappia tener conto del talento e delle inclinazioni di ognuno.

 

Destinatari: educatori che operano nell’ambito della disabilità, all’interno della scuola o in realtà di terzo settore.

Relatori: Fabio Comunello , Claudio Imprudente , Andrea Canevaro , Leonardo Innocenti

Fabio

Comunello

Claudio

Imprudente

Andrea

Canevaro

Leonardo

Innocenti