Relatore/Relatrice


Giampiero Griffo

Membro del consiglio mondiale Disabled People's International

BIOGRAFIA

Laureato in filosofia e con formazione nel campo del diritto, è Co-direttore del Center for governmentality and disability studies Robert Castel dell’Università “Suor Orsola Benincasa” di Napoli, membro italiano dell’European Accademic network on disability. Attivo nell’associazionismo di difesa dei diritti umani delle persone con disabilità fin dal 1972 a livello locale, nazionale ed internazionale, è membro del consiglio mondiale di Disabled Peoples International, del board dell’European Disability Forum e della Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap. Presidente della Rete italiana disabilità e sviluppo ha collaborato come esperto in progetti europei e di cooperazione internazionale ha pubblicato articoli, volumi e ricerche a livello nazionale ed internazionale in 4 lingue. Ha partecipato come advisor nella delegazione italiana che ha scritto la Convenzione sui diritti delle persone con disabilità delle Nazioni Unite.

Attività


QT1. Ma io discrimino? Quando lo stigma parte da servizi, operatori e operatrici

La Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità indica tra i suoi principi generali la non discriminazione; la Convenzione definisce anche la «discriminazione sulla base della disabilità» come qualsivoglia distinzione, esclusione o restrizione sulla base della disabilità che abbia lo scopo o l’effetto di pregiudicare o annullare il riconoscimento, il godimento e l’esercizio, su base di eguaglianza con gli altri, di tutti i diritti umani e delle libertà fondamentali in campo politico, economico, sociale, culturale, civile o in qualsiasi altro campo. Il principio è riconosciuto e nominato anche nei codici etici e deontologici della maggior parte dei professionisti dell’aiuto. Gli operatori e i professionisti sono abituati a cercare e riconoscere la discriminazione praticata dagli altri: d’altra parte, la letteratura indica che la partecipazione delle persone con disabilità nei processi decisionali è ostacolata, oltre che da altri fattori, anche dagli atteggiamenti degli operatori stessi, spesso inconsapevoli e agiti non intenzionalmente, che faticano a riconoscere e contrastare i propri pregiudizi in particolare in relazione alla capacità di scegliere delle persone con disabilità. Come possiamo partire da noi per promuovere pratiche e contesti anti-discriminatori?

A partire da questa e altre domande verranno coinvolte esperte ed esperti sul tema per aprire un dibattito coinvolgente che darà ampio spazio agli interventi di tutti i partecipanti alla sessione.

Relatori: Giampiero Griffo , Maria Giulia Bernardini , Maria Turati , Laura Abet

Giampiero

Griffo

Maria Giulia

Bernardini

Maria

Turati

Laura

Abet