Relatore/Relatrice


Laura Abet

Avvocata, responsabile Centro Antidiscriminazione Bomprezzi, Ledha

Attività


QT1. Ma io discrimino? Quando lo stigma parte da servizi, operatori e operatrici

La Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità indica tra i suoi principi generali la non discriminazione; la Convenzione definisce anche la «discriminazione sulla base della disabilità» come qualsivoglia distinzione, esclusione o restrizione sulla base della disabilità che abbia lo scopo o l’effetto di pregiudicare o annullare il riconoscimento, il godimento e l’esercizio, su base di eguaglianza con gli altri, di tutti i diritti umani e delle libertà fondamentali in campo politico, economico, sociale, culturale, civile o in qualsiasi altro campo. Il principio è riconosciuto e nominato anche nei codici etici e deontologici della maggior parte dei professionisti dell’aiuto. Gli operatori e i professionisti sono abituati a cercare e riconoscere la discriminazione praticata dagli altri: d’altra parte, la letteratura indica che la partecipazione delle persone con disabilità nei processi decisionali è ostacolata, oltre che da altri fattori, anche dagli atteggiamenti degli operatori stessi, spesso inconsapevoli e agiti non intenzionalmente, che faticano a riconoscere e contrastare i propri pregiudizi in particolare in relazione alla capacità di scegliere delle persone con disabilità. Come possiamo partire da noi per promuovere pratiche e contesti anti-discriminatori?

A partire da questa e altre domande verranno coinvolte esperte ed esperti sul tema per aprire un dibattito coinvolgente che darà ampio spazio agli interventi di tutti i partecipanti alla sessione.

Relatori: Giampiero Griffo , Maria Giulia Bernardini , Maria Turati , Laura Abet

Giampiero

Griffo

Maria Giulia

Bernardini

Maria

Turati

Laura

Abet