Relatore/Relatrice


Lucio Cottini

Università di Urbino

BIOGRAFIA

Professore ordinario di Didattica e Pedagogia speciale, insegna inoltre psicologia dell’apprendimento per la disabilità presso l'Università di Urbino; è stato direttore di vari master sulla disabilità, coordinatore di un dottorato di ricerca e responsabile scientifico di gruppi di ricerca in progetti nazionali e internazionali. Dirige ad Urbino un servizio socio-educativo che segue persone con disabilità di varie età («Centro Francesca»).

È direttore del Giornale Italiano dei Disturbi del Neurosviluppo e fa parte del comitato scientifico di varie riviste. Ha pubblicato 36 volumi e oltre 150 articoli scientifici su riviste nazionali e internazionali.

 

Attività


S2. Diritti di cittadinanza e comunità inclusive: quali sono le sfide da affrontare?

Coordina: Lucio Cottini (Università di Urbino)

Venticinque anni di cittadinanza tramite il lavoro. Un futuro da immaginare e disegnare
Valeria Friso (Università di Bologna)
Il lavoro è uno dei principali elementi distintivi nella fase adulta di ogni cittadino. La partecipazione al mondo del lavoro connota a tal punto l’identità della persona che, spesso, essa coincide con il diritto a partecipare alla vita sociale e comunitaria. Questo avviene per il fatto che il lavoro porta con sé la necessità, e la possibilità, di esercitare ruoli chiari e riconosciuti socialmente. La Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità all’articolo 27 evidenzia il diritto delle persone con disabilità a lavorare, a godere di condizioni di lavoro favorevoli e a non essere discriminate nell'ambito dell'occupazione (ONU, 2006). Quali sfide oggi sopraggiungono alla pedagogia, ai dirigenti che si occupano di ricorse umane, ai servizi e alla politica? Nel presente contributo si proverà a dare alcune risposte a partire dai dati relativi all’inserimento lavorativo a 25 anni dall’emanazione della legge 68/99 al fine di immaginare e, possibilmente, disegnare futuri inclusivi possibili.

Riabi(li)tare la disabilità nella vita di una comunità: il caso di «Colombina Terzo Tempo»
Antonella Cuppari (Cooperativa Sociale La Vecchia Quercia, Lecco)
La Colombina è un quartiere di periferia di una cittadina lombarda in provincia di Lecco. Poteva essere un ghetto, ma negli anni ha saputo diventare comunità, grazie ai cittadini lì residenti che hanno investito sul loro stesso futuro e grazie alla presenza di un servizio diurno per persone con disabilità che ogni giorno si impegna a connettere le energie presenti sul territorio. La quotidianità del Centro Socio-Educativo «Artimedia», gestito dalla cooperativa sociale La Vecchia Quercia, è infatti strettamente intrecciato allo spazio comunitario de La Colombina, sede anche dell’omonima associazione. Intorno alla Colombina è attiva una rete di cittadini, associazioni, enti, legata dall’avere cura del quartiere e delle persone che lo abitano e lo vivono come «bene comune». Per ogni persona lì presente, ivi comprese quelle con disabilità, questa convivenza implica la messa in gioco di risorse, limiti, ritmi, spazi, aspettative e impegno. I risultati, mai definitivi, contribuiscono a creare, ogni giorno, la trama complessa di relazioni che dà forma alla comunità.

Relatori: Lucio Cottini , Valeria Friso , Antonella Cuppari

Lucio

Cottini

Valeria

Friso

Antonella

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