Relatore/Relatrice


Maria Luisa Bonura

Psicologa - psicoterapeuta e formatrice

Psicologa clinica e formatrice. Si occupa di percorsi individuali e di gruppo rivolti a donne che hanno vissuto esperienze di maltrattamento, presso la Fondazione Famiglia Materna di Rovereto (TN).

Conduce interventi formativi per associazioni e gruppi multiprofessionali di diverse realtà territoriali. Con Erickson ha pubblicato il volume "Che genere di violenza. Conoscere e affrontare la violenza contro le donne".

Attività


WS1. Il sostegno psicologico nei percorsi di uscita dalla violenza

Qual è il ruolo e il contributo peculiare degli interventi psicologici nei percorsi di uscita dalla violenza?

A partire da questo interrogativo, nel corso del workshop ci confronteremo sul valore e sulle specificità degli spazi di sostegno psicologico nel più ampio scenario degli interventi di aiuto alle donne che affrontano la violenza e sul contributo che le competenze psicologiche possono apportare al lavoro d’equipe e di rete.Spesso, erroneamente, si identifica l’intervento psicologico esclusivamente con la psicoterapia riservata alle vittime il cui trauma ha prodotto sintomi particolarmente disturbanti oppure con gli interventi in ambito psico-giuridico.Attraverso il confronto di esperienze sul campo, esploreremo come le competenze psicologiche possano aggiungere qualità ai percorsi di libertà dalla violenza e sostenere le donne che ne sono protagoniste promuovendo attivamente lo sviluppo di risorse individuali e contestuali.

 

Relatori: Maria Luisa Bonura , Maria Grazia Apollonio

Maria Luisa

Bonura

Maria Grazia

Apollonio

WS12. Sostenere chi si occupa di violenza: il lavoro narrativo con i gruppi per la prevenzione della compassion fatigue e lo sviluppo di risorse.

Il sostegno a chi ha subìto violenza espone al confronto con una profonda sofferenza emotiva e richiede una complessità operativa che può disorientare e far sperimentare senso di inadeguatezza, impotenza e rabbia. In condizioni di malessere, inoltre, coloro che si occupano di violenza di genere possono inconsapevolmente mettere in campo dinamiche isomorfe rispetto a quelle della violenza di genere nelle relazioni di intimità, riproducendone alcune modalità e/o i principali meccanismi di mantenimento (negazione, isolamento, ecc.) nella relazione con i/le destinatari/e dei propri interventi. Uno dei rischi specifici per chi opera nei contesti di aiuto alle vittime di abusi è rappresentato dalla cosiddetta compassion fatigue, un’esperienza di logoramento psicofisico connessa alla partecipazione consapevole e ripetuta alla sofferenza traumatica altrui. La compassion fatigue si pone però all’estremo di un continuum al cui opposto vi è il polo positivo della soddisfazione professionale (compassion satisfaction), un concetto che descrive il senso di efficacia e di pienezza derivante dalla costruzione di competenza e dal sostegno percepito nel proprio contesto lavorativo.  Attraverso il riferimento a esperienze di formazione e supervisione condotte con un approccio narrativo con équipe di servizi antiviolenza e reti multiprofessionali territoriali, il workshop si focalizzerà su come sostenere lo sviluppo di gruppi di professioniste e professionisti e di volontariato impegnati nel contrasto alla violenza e sulla prevenzione delle esperienze di traumatizzazione vicaria. 

 

Relatori: Maria Luisa Bonura , Annalisa Di Luca

Maria Luisa

Bonura

Annalisa

Di Luca