Relatore/Relatrice


Camillo Bortolato

Pedagogista e insegnante, ideatore del Metodo Analogico intuitivo, Quinto di Treviso

BIOGRAFIA

Ha insegnato per 42 anni nella scuola primaria, cercando una via più leggera per bambini insegnanti e famiglie. Collabora con Erickson per la divulgazione di materiali e strumenti del Metodo Analogico e crede in un cambiamento della scuola insegnante per insegnante, alunno per alunno.

 

 

Attività


Oggi imparo a leggere: strumenti per leggere in un giorno e scrivere in un anno

SI PARLERA' DI:

  • Né globale né analitico né sillabico o fono sillabico, ma ognuno impara a leggere a modo suo;
  • La lettura, come il calcolo mentale è il campo delle soluzioni personali, libere, nascoste. E’ quindi senza metodo; 
  • La scrittura come il calcolo scritto è invece il regno della prescrittività, cioè delle regole che esigono meticolosità e sopportazione della lentezza. A differenza della lettura ha quindi bisogno di una guida;
  • Il materiale proposto per la classe prima indica un deciso cambiamento; 
  • Non più insegnamento della lettura goccia a goccia cioè lettera dopo lettera;
  • Non più schede di rinforzo;
  • Non più un testo di letture frammentate e strumentalizzate, ma un vero libro di avventura e di passione, per imparare a "leggere  leggendo";
  • Un altro passo verso il ritorno alla normalità dell’apprendimento della vita.

Relatori: Camillo Bortolato

Camillo

Bortolato

Oltre la gradualità: apprendere al volo superando i curricoli

SI PARLERA' DI:

  • Ai bambini piacciono i dispositivi inizialmente complessi come il tablet o il computer. Si chiudono quando sentono il sapore di gradualità che allunga la strada e crea altro materiale per la comprensione;
  • Il metodo analogico procede  verso una progressivo arretramento della didattica, limitandosi ad presentare il materiale nella sua forma integra;
  • Ci penseranno i bambini, seguendo il proprio impulso ad attivare un metodo di comprensione personale che non trova parole  per essere descritto. La comprensione è  infatti un volo  in cui ci si dimentica di se stessi;
  • Così alla primaria sarà possibile affrontare tematiche della secondaria perché l’intelligenza è quella di sempre, non è evolutiva. Quello che si impara a scuola  non sono i significati, ma gli strumenti delle varie materie;
  • La scuola del futuro potrà dedicarsi a come più importanti che non i saperi funzionali frammentati e gradualizzati per occupare il tempo.

Relatori: Camillo Bortolato

Camillo

Bortolato