Relatore/Relatrice


Serenella Besio

Università di Bergamo

BIOGRAFIA

Professoressa ordinaria di Didattica e Pedagogia Speciale dapprima presso l’Università della Valle d’Aosta e, dal 2017, presso l’Università degli Studi di Bergamo ha da sempre rivolto il suo interesse professionale alla disabilità, sia nel settore riabilitativo che in quello speculativo. Gli aspetti storico-culturali, le tecnologie assistive e la promozione del diritto del gioco per il bambino con disabilità costituiscono i suoi principali temi di ricerca.

Dal 2014 al 2018 ha ricoperto il ruolo di chair dell’Azione Europea COST (European Cooperation in Science and Technology) denominata «LUDI – Play for Children with Disabilities».

È stata collaboratrice presso l’Istituto delle Tecnologie Didattiche del CNR di Genova e consulente psicologa presso il SIVA (Servizio Informazione Valutazione Ausili) della Fondazione don Carlo Gnocchi onlus di Milano. È autrice di numerose pubblicazioni a livello nazionale ed internazionale.

Attività


17. Tecnologie e tecnologie assistive a supporto della vita indipendente delle persone con disabilità

L’intreccio della vita quotidiana di ciascuno con le innovazioni tecnologiche e la loro continua rapida modificazione rappresenta la cifra più evidente, sorprendente e critica, della contemporaneità.

Soluzioni di alta tecnologia, abbattimento dei costi e maggiore possibilità di personalizzazione introducono vantaggi un tempo impensabili in favore della costruzione e del mantenimento dell’indipendenza delle persone con disabilità; d’altra parte, la vasta disponibilità di prodotti online e la proliferazione di spazi e modalità nuovi per lo sviluppo, fino all'‘home-made’, in cui (almeno apparentemente) la creazione avviene in assenza di consapevolezza delle normative internazionali, possono configurarsi come nuove barriere difficilmente sormontabili.

Nell’ambito di una cornice teorica che permetterà di leggere la tecnologia in tutte le sue espressioni – mainstream, educativa, assistiva, e le ibridazioni fra queste – evidenziando anche i modelli di sviluppo e di design da cui i prodotti scaturiscono, il Simposio presenterà esempi di soluzioni tecnologiche a sostegno dell’autonomia della persona adulta con disabilità, in vari contesti e aspetti della vita: l’abitazione, l’apprendimento, il lavoro, il tempo libero.

 

CONVENZIONE ONU SUI DIRITTI DELLE PERSONE CON DISABILITA'

Art. 4 -  Obblighi generali

1. Gli Stati Parti si impegnano ad assicurare e promuovere la piena realizzazione di tutti i diritti umani e delle libertà fondamentali per tutte le persone con disabilità senza discriminazioni di alcun tipo basate sulla disabilità. A tal fine, gli Stati Parti si impegnano:

(g) Ad intraprendere o promuovere ricerche e sviluppo, ed a promuovere la disponibilità e l’uso di nuove tecnologie, incluse tecnologie dell’informazione e della comunicazione, ausili alla mobilità, dispositivi e tecnologie di ausilio, adatti alle persone con disabilità, dando priorità alle tecnologie dai costi più accessibili;

(h) A fornire alle persone con disabilità informazioni accessibili in merito ad ausili alla mobilità, dispositivi e tecnologie di ausilio, comprese le nuove tecnologie, così pure altre forme di assistenza, servizi di supporto e attrezzature;

Art. 9 -  Accessibilità

1. Al fine di consentire alle persone con disabilità di vivere in maniera indipendente e di partecipare pienamente a tutti gli ambiti della vita, gli Stati Parti devono prendere misure appropriate per assicurare alle persone con disabilità, su base di eguaglianza con gli altri, l’accesso all’ambiente fisico, ai trasporti, all’informazione e alla comunicazione, compresi i sistemi e le tecnologie di informazione e comunicazione, e ad altre attrezzature e servizi aperti o offerti al pubblico, sia nelle aree urbane che nelle aree rurali. Queste misure, che includono l’identificazione e l’eliminazione di ostacoli e barriere all’accessibilità, si applicheranno, tra l’altro a:

(a) Edifici, strade, trasporti e altre attrezzature interne ed esterne agli edifici, compresi scuole, alloggi, strutture sanitarie e luoghi di lavoro;

(b) Ai servizi di informazione, comunicazione e altri, compresi i servizi elettronici e quelli di emergenza.

2. Gli Stati Parti inoltre dovranno prendere appropriate misure per:

(a) Sviluppare, promulgare e monitorare l’applicazione degli standard minimi e delle linee guida per l’accessibilità delle strutture e dei servizi aperti o offerti al pubblico;

(b) Assicurare che gli enti privati, i quali forniscono strutture e servizi che sono aperti o offerti al pubblico, tengano conto di tutti gli aspetti dell’accessibilità per le persone con disabilità;

(c) Fornire a tutti coloro che siano interessati alle questioni dell’accessibilità una formazione concernente i problemi di accesso con i quali si confrontano le persone con disabilità;

(d) Dotare le strutture e gli edifici aperti al pubblico di segnali in caratteri Braille e in formati facilmente leggibili e comprensibili;

(e) Mettere a disposizione forme di aiuto da parte di persone o di animali addestrati e servizi di mediazione, specialmente di guide, di lettori e interpreti professionisti esperti nel linguaggio dei segni allo scopo di agevolare l’accessibilità a edifici ed altre strutture aperte al pubblico;

(f) Promuovere altre appropriate forme di assistenza e di sostegno a persone con disabilità per assicurare il loro accesso alle informazioni;

(g) Promuovere l’accesso per le persone con disabilità alle nuove tecnologie ed ai sistemi di informazione e comunicazione, compreso Internet;

(h) Promuovere la progettazione, lo sviluppo, la produzione e la distribuzione di tecnologie e sistemi accessibili di informazione e comunicazioni sin dalle primissime fasi, in modo che tali tecnologie e sistemi divengano accessibili al minor costo.

 

 

 

Relatori: Serenella Besio , Fabio Sacchi

Serenella

Besio

Fabio

Sacchi