Relatore/Relatrice


Miguel Angel Verdugo

Università di Salamanca

Miguel Angel Verdugo è professore, direttore e senior scientist dell’Institute on Community Integration, dell’Università di Salamanca, in Spagna. Le sue ricerche focalizzano l’attenzione sulla qualità della vita (modelli teoretici e strumenti di valutazione), sulle disabilità intellettuali e di sviluppo (concettualizzazione, comportamento adattivo, supporto e autodeterminazione) e sui cambiamenti nelle organizzazioni.

Attività


Il paradigma della Qualità di Vita

Relatori: Miguel Angel Verdugo

Miguel Angel

Verdugo

11. Le disabilità intellettive e i disturbi del neurosviluppo nella prospettiva della Qualità di Vita

Durante il Simposio si focalizzerà l’attenzione sull’evoluzione del concetto di disabilità, sugli approcci dei modelli della Qualità di Vita e sull’uso di questa sia per implementare dei piani di supporto individuale che per guidare una trasformazione verso l’inclusione nella comunità, che miri a supportare le organizzazioni che si occupano di persone con disabilità. Si potrà così vedere come la prospettiva della Qualità di Vita sia legata strettamente alla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità.

Si ragionerà, inoltre, sulla partecipazione nelle comunità e sulla cittadinanza delle persone disabili in Italia.

 

CONVENZIONE ONU SUI DIRITTI DELLE PERSONE CON DISABILITA'

Art. 19 - Vita indipendente ed inclusione nella comunità

Gli Stati Parti di questa Convenzione riconoscono l’eguale diritto di tutte le persone con disabilità a vivere nella comunità, con la stessa libertà di scelta delle altre persone, e prendono misure efficaci e appropriate al fine di facilitare il pieno godimento da parte delle persone con disabilità di tale diritto e della piena inclusione e partecipazione all’interno della comunità, anche assicurando che:

(a) le persone con disabilità abbiano la possibilità di scegliere, sulla base di eguaglianza con gli altri, il proprio luogo di residenza e dove e con chi vivere e non siano obbligate a vivere in una particolare sistemazione abitativa;

(b) le persone con disabilità abbiano accesso ad una serie di servizi di sostegno domiciliare, residenziale o di comunità, compresa l’assistenza personale necessaria per permettere loro di vivere all’interno della comunità e di inserirvisi e impedire che esse siano isolate o vittime di segregazione;

(c) i servizi e le strutture comunitarie destinate a tutta la popolazione siano messe a disposizione, su base di eguaglianza con gli altri, delle persone con disabilità e siano adatti ai loro bisogni.

Relatori: Miguel Angel Verdugo , Giampiero Griffo

Miguel Angel

Verdugo

Giampiero

Griffo