Relatore/Relatrice


Ciro Ruggerini

Cooperativa Sociale Progetto Crescere, Reggio Emilia

Specialista in Neuropsichiatra Infantile e Psichiatria; Psicoterapeuta (SITCC); Presidente della Società Italiana dei Disturbi del Neurosviluppo (SIDiN) negli anni 2009-2015; Coordinatore della Sezione di Neuropsicologia della SINPIA negli anni 2008-2011; co-autore dei testi Le Dislessie (1991) e Dislessia e Disagio Pedagogico (1997) e, per Erickson, dei testi Prendersi cura della disabilità Intellettiva (2008), la Promozione della salute mentale nella disabilità Intellettiva (2010), Narrazioni e Disabilità Intellettiva (2013); Benessere scolastico negli studenti con DSA (2017); docente a contratto della Università di Modena e Reggio Emilia e della Università di Ferrara; docente della Scuola Bolognese di Psicoterapia Cognitiva; membro della Giuria della Consensus Conference “Linee di indirizzo per l’utilizzo della medicina narrativa in ambito clinico assistenziale, per le malattie rare e cronico – degenerative” (Istituto Superiore di Sanità; Roma, 2014); è tra i fondatori della Associazione “Personae” di Reggio Emilia; è, dal 2010, Direttore Sanitario della Cooperativa Sociale “Progetto Crescere” (Reggio Emilia).

 

Attività


4. "Raccontarmi mi aiuta": la narrazione come strumento di empowerment

Si può imparare dalle storie di vita?

Le storie di vita consentono di esplorare le prospettive aperte dalla Convenzione sui diritti delle persone con disabilità delle Nazioni Unite. In questo modo, l’esperienza narrata origina una componente che si affianca alla cultura scientifica ufficiale, considerata fino ad ora l’unico riferimento possibile nel campo della cura, della riabilitazione e dell’abilitazione.  La narrazione della storia di vita consente a ognuno non solo di risignificare la propria esperienza, ma anche di concorrere alla costruzione dell’organizzazione sociale e comunitaria cui appartengono, valorizzandone le esperienze e promuovendo l'“empowerment”.

Nel Simposio, oltre alla riflessione sulle funzioni e l’utilità della narrazione e delle storie di vita, interverrà Marzia Castiglione (in arte Zoe Rondini), autrice del volume autobiografico “Nata viva”: nella sua esperienza, la narrazione si è rivelata uno strumento fondamentale per entrare in confidenza con se stessa e con gli altri.  La scrittura ha rappresentato per lei una terapia; sin da ragazzina, infatti, ha iniziato a scrivere per riempire i vuoti che la condizione di ragazza disabile, in qualche modo, le imponeva. Crescendo, la scrittura è divenuta strumento prima di riscatto e poi di condivisione e di ascolto. La narrazione viene in questo senso proposta come un percorso verso l’accrescimento della consapevolezza delle persone, con e senza disabilità, diritto tra l'altro codificato dall’articolo 8 della Convenzione.

 

CONVENZIONE ONU SUI DIRITTI DELLE PERSONE CON DISABILITA'

Art. 8 - Accrescimento della consapevolezza

Gli Stati Parti si impegnano ad adottare misure immediate, efficaci ed appropriate allo scopo di:

(c) Promuovere la consapevolezza sulle capacità e i contributi delle persone con disabilità.

 

Art. 30 - Partecipazione alla vita culturale, alla ricreazione, al tempo libero e allo sport

2. Gli Stati Parti prenderanno misure appropriate per dare alle persone con disabilità l’opportunità di sviluppare e realizzare il loro potenziale creativo, artistico e intellettuale, non solo a proprio vantaggio, ma anche per l’arricchimento della società

 

Relatori: Giampiero Griffo , Ciro Ruggerini , Marzia Castiglione

Giampiero

Griffo

Ciro

Ruggerini

Marzia

Castiglione

7. Comprendere e affrontare i problemi comportamentali

I “Comportamenti Problema Gravi” sono la prima causa di esclusione sociale e causano molto spesso l’ingresso di adolescenti e adulti in Cliniche Psichiatriche e nelle Residenze Assistite. Il Simposio affronta la tematica da due diverse prospettive: l’Analisi del Comportamento e l’approccio narrativo integrato con le teorie dell’Attaccamento.

Nella prima parte vengono messi a fuoco i sistemi di assessment focalizzato e le procedure di intervento; nella seconda parte si leggeranno i comportamenti problema alla luce della teoria dell’Attaccamento mettendo in evidenza quanto questi comportamenti siano finalizzati alla regolazione di legami significativi all’interno del nucleo familiare oppure delle organizzazioni extrafamiliari di appartenenza. Tale quadro concettuale può, da un lato, contribuire all’umanizzazione dell’assistenza orientando i gruppi di lavoro a rivolgere il loro interesse alla biografia personale e, dall’altro, può contribuire a moderare, in alcuni casi, il problema della sovramedicazione psicofarmacologica, tutt’ora molto frequente.

 

CONVENZIONE ONU SUI DIRITTI DELLE PERSONE CON DISABILITA'

Art. 25 - Salute

Gli Stati Parti riconoscono che le persone con disabilità hanno il diritto di godere del più alto standard conseguibile di salute, senza discriminazioni sulla base della disabilità. Gli Stati Parti devono prendere tutte le misure appropriate per assicurare alle persone con disabilità l’accesso ai servizi sanitari che tengano conto delle specifiche differenze di genere, inclusi i servizi di riabilitazione collegati alla sanità. In particolare, gli Stati Parti dovranno: (…) 

(d) Richiedere ai professionisti sanitari di fornire alle persone con disabilità cure della medesima qualità rispetto a quelle fornite ad altri, anche sulla base del consenso libero e informato della persona con disabilità interessata, aumentando, tra l’altro, la conoscenza dei diritti umani, della dignità, dell’autonomia e dei bisogni delle persone con disabilità attraverso la formazione e la promulgazione di standard etici per l’assistenza sanitaria pubblica e privata; (…)

Relatori: Ciro Ruggerini , Carlo Ricci

Ciro

Ruggerini

Carlo

Ricci